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Autore: Andrea Micky    01/03/2020    2 recensioni
La versione 3DS di Yoshi's Island mi ha ispirato questa storia.
YOSHI'S ISLAND and relative characters are copyright of NINTENDO
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Bowser Jr., Kamek, Mario, Yoshi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La vacanza di Yoshi
by Andrea Micky

Non appena sorse il sole sul Regno dei Funghi, Mario e i suoi amici si sedettero al tavolo della colazione, dove l’ultimo ad arrivare fu Yoshi, che aveva un’aria piuttosto depressa.
“Yoshi, va tutto bene?” gli domandò Mario.
“Yoshi triste” si limitò a rispondere il dinosauro, mentre mangiava svogliatamente i biscotti che aveva nel piatto.
“Forse gli mancano i suoi simili, che vivono nell’Isola dei Dinosauri” ipotizzò la Principessa Peach.
“Beh, magari  Yoshi potrebbe andare a trovarli e restare con loro qualche giorno” propose Luigi.
“Sì, sì” esultò il dinosauro verde, tornando improvvisamente allegro.
“E magari, Mario potrebbe andare con lui, in modo da concedersi una piccola vacanza” aggiunse Toad.
“Cosa? E chi proteggerà il Regno dei Funghi durante la mia assenza?” domandò Mario.
“Sapremo cavarcela da soli, per stavolta” assicurò Peach.
Raggiunto così un accordo, Mario e i suoi amici si misero a discutere sui dettagli del viaggio, ma completamente assorti nella loro conversazione, nessuno di loro notò che un paragoomba stava origliando dietro una tenda. 

Quando gli parve di sapere abbastanza, il paragoomba volò via e si fiondò in un tubo di collegamento, che lo rispedì nella Terra Oscura; e pochi minuti dopo, il fungo volante era al cospetto del suo signore Bowser.
“Che notizie mi porti?” domandò il koopa.
“Mario e Yoshi trascorreranno qualche giorno nell’Isola dei Dinosauri” rispose il paragoomba.
“Questa é un’occasione perfetta per liberarci di quel seccatore coi baffi” rifletté Bowser, massaggiandosi il mento.
“Lascia fare a me, papà” intervenne Bowser Jr, sbucando da dietro il trono del genitore.
“E sia. Ma Kamek verrà con te per aiutarti, data la sua notevole esperienza nel campo delle malvagità” stabilì Bowser.

Una volta finita la colazione, Mario e i suoi amici trascorsero il resto della mattina a preparare la mongolfiera con cui raggiungere l’Isola dei Dinosauri.
“Sembra tutto a posto” disse Mario, a lavoro ultimato.
“Allora, tu e Yoshi potete partire subito” suggerì la Principessa Peach, che aveva notato l’impazienza del dinosauro.
Felice, Yoshi salì sulla mongolfiera insieme all’idraulico, che levò subito gli ormeggi, facendola decollare.
“Buon viaggio e divertitevi” si raccomandò Luigi, mentre salutava con un cenno della mano.
“Contaci, fratellino” gli rispose Mario, ricambiando il gesto.

Poco dopo, la mongolfiera stava sorvolando l’oceano.
“Ancora un’oretta di volo e saremo a destinazione” annunciò Mario.
“Evviva!” esultò Yoshi, mettendosi a saltellare freneticamente.
“Stai calmo, o sfonderai il cesto” gli fece notare Mario, che non si era accorto di una nuvola grigia che stava seguendo la sua mongolfiera dal momento del decollo.

Avvolti da una coltre di fumo, Bowser Jr e Kamek stavano seguendo la mongolfiera, a bordo della scopa volante di quest’ultimo.
“Stiamo sorvolando il punto più profondo dell’oceano” avvertì lo stregone.
“Allora, colpiamo adesso” decise il piccolo koopa.
Kamek annuì e agitando la sua bacchetta magica, lanciò un incantesimo, che colpì la mongolfiera, che si mise a schizzare a tutta velocità nel cielo.

“Che succede?” chiese Yoshi.
“Qualcosa ha bucato la nostra mongolfiera, ma per fortuna ero preparato all’evenienza” spiegò Mario, mentre frugava fra i pochi bagagli che si era portato dietro.
In quel momento, la mongolfiera esaurì tutta la sua aria e precipitò verso l’oceano.

Sempre nascosti nella loro nuvola finta, Bowser Jr e Kamek stavano seguendo attentamente la scena.
“Stavolta é fatta” esultò il piccolo koopa.
Ma prima che la mongolfiera completasse la sua caduta, Yoshi volò via grazie ad un paio di ali, che gli erano cresciute sulla schiena, dove Mario stava a cavalcioni.
“Per fortuna, avevo conservato un guscio blu” disse l’idraulico.
“Maledizione” brontolò Kamek.
“Oramai, ci conviene  aspettare che quei 2 arrivino a destinazione per eliminarli” rifletté Bowser jr.

Yoshi volò instancabilmente fino a quando l’Isola dei Dinosauri apparve all’orizzonte.
“Guarda, Yoshi: siamo arrivati” annunciò Mario.
Spronato da quelle parole, il dinosauro verde sbatté ancora più freneticamente le ali, atterrando poi sulla spiaggia dell’isola.
“Yoshi tornato!” annunciò Yoshi, dopo aver sputato il guscio blu che teneva in bocca.
Subito, alcuni cespugli si misero a tremare e 7 esemplari di Yoshi dai vari colori fecero capolino fra la vegetazione.
“Yoshi verde tornato” disse uno Yoshi dal colore rosso.
“Evviva!” esultarono gli altri dinosauri, mentre correvano verso il loro compagno.
E quando il gruppo di Yoshi si riunì, i suoi componenti si misero a ballare una danza frenetica, che durò diversi minuti.
“Che bella scena” commentò commosso Mario.

“Adesso, noi fare banchetto in onore di Yoshi verde e di suo amico con i baffi” annunciò ad un certo punto uno Yoshi giallo.
“Quest’idea mi piace molto” ammise Mario, sorridendo deliziato.
“Adesso noi va mangiare” disse uno Yoshi viola, mentre lui e i suoi simili s’incamminavano nella foresta.
Fiducioso, Mario seguì il gruppo di dinosauri fino ad un cespuglio carico di bacche, che gli Yoshi si misero a raccogliere con le loro lunghe lingue, per poi ingoiarle intere.
“Mangia pure, amico Mario” disse Yoshi, indicando una bacca più grossa delle altre.
“Il posto é bello, la popolazione é simpatica, ma il menù lascia a desiderare” pensò Mario.

Sempre protetti dalla loro nuvola finta, Bowser jr e Kamek non avevano smesso di spiare i loro nemici.
“Lasciamoli divertire per ora e quando sarà il  momento, colpiremo” disse Bowser Jr.
“Hai già in mente qualcosa?” volle sapere Kamek.
“Innanzitutto, ci libereremo di Mario. Poi cattureremo quegli stupidi dinosauri e li porteremo a mio padre, che li userà come schiavi” rispose il piccolo koopa.
“Mi ricordi tanto il Signor Bowser da piccolo” sospirò commosso Kamek.

La sera stava per calare quando il gruppo di Yoshi si coricò sotto un albero.
“Buona notte, amici. Domani noi divertire ancora di più” promise il Yoshi viola, prima di addormentarsi.
“Buona notte” risposero in coro gli altri dinosauri.
“Allora, Mario, come stare andando nostra vacanza?” chiese Yoshi verde.
“Per adesso bene, anche se ci sarebbe qualche cosina da sistemare” ammise l’idraulico, mentre cercava di mettersi comodo.
In quel momento, gli Yoshi arancione, rosso e giallo si alzarono per andare a bere; e pochi minuti dopo, quest’ultimo ritornò di corsa, urlando spaventato.
“Che succede?” volle sapere Mario, alzandosi di scatto in piedi.
“Tartarughe cattive avere trasformato miei amici in uova” ripose il dinosauro, indicando un punto in lontananza.

Compiaciuto, Bowser jr stava osservando le 2 uova bianche a pallini verdi che giacevano ai suoi piedi.
“Il tuo incantesimo ha funzionato perfettamente, Kamek” si compiacque il piccolo koopa.
“Grazie, signorino” replicò lo stregone, facendo un leggero inchino.
In quel momento però, sopraggiunse Mario, accompagnato dagli altri Yoshi.
“E voi che ci fate qui?” domandò l’idraulico.
“Siamo qui per sbarazzarci definitivamente di te” rispose Bowser jr, sputando una sfera di fuoco dalla bocca.
Mario schivò il colpo con un semplice balzo, ma quell’attacco si rivelò essere un diversivo, in quanto Kamek colpì l’idraulico con lo stesso incantesimo usato sui dinosauri, col risultato di trasformarlo in neonato.
“Amico Mario” gemette Yoshi verde.
“Uééé!” singhiozzò Baby Mario, dopo essere atterrato malamente.
Approfittando del momento favorevole, Kamek lanciò il suo incantesimo ringiovanente sugli Yoshi, trasformandoli in uova.
Fortunatamente però, Yoshi verde schivò l’attacco e dopo essersi caricato Baby Mario sulla schiena, fuggì di corsa.
“Io tornare a salvare voi, amici” promise il dinosauro, prima di correre via.
“Dobbiamo fermarlo” disse Kamek.
“E quel masso laggiù può esserci utile” aggiunse Bowser jr, indicando una grossa roccia poco distante.
Capendo l’antifona, lo stregone usò uno dei suoi incantesimi di trasformazione sulla grossa pietra, ottenendo un risultato veramente notevole.

Yoshi stava percorrendo un ripido sentiero di montagna, quando dovette fermarsi a riprendere fiato.
“Adesso, cosa noi fare, amico Mario?” domandò il dinosauro.
“Guh, guh” rispose il bebé.
“Io no capire cosa tu dire” brontolò il dinosauro.
Improvvisamente, il terreno si mise a tremare, mentre dei passi pesanti echeggiavano nell’aria; e subito dopo, un gigantesco Tipo Timido sbucò fuori dalla foresta.
Spaventato, Yoshi si rimise a correre lungo il sentiero, mentre il gigante si lanciava al suo inseguimento.
Dall’alto, a cavalcioni della loro scopa volante, Kamek e Bowser jr si stavano godendo la scena.
“Davvero divertente” ridacchiò il piccolo koopa, mentre stringeva fra le zampe un sacco contenente gli Yoshi trasformati in uova.

Yoshi verde continuò a correre, fino a quando non raggiunse la cima della montagna, dove non c’erano vie di fuga.
“Ghé, ghé!” disse Baby Mario, indicando la montagna più vicina.
“Io no potere saltare così lontano” obbiettò il dinosauro, comprendendo il significato di quei vagiti.
In quel momento, il Mega Tipo Timido raggiunse i 2 fuggiaschi, mentre Kamek e Bowser jr gli svolazzavano intorno.
“Schiacciali subito” ordinò il piccolo koopa.
Il gigante ubbidì e si avvicinò a Yoshi verde, che, assecondando il suo istinto, attaccò nel solo modo che conosceva, ossia cercando di fagocitare il suo nemico.
Perciò, il dinosauro sparò fuori la sua lingua e dopo aver afferrato il Mega Tipo Timido, cominciò a tirarlo verso di sé.
“Inutile. Non ce la farai mai” lo canzonò Kamek.
Ma ignorando quella parole, Yoshi verde diede un violento strattone e inghiottì il gigante allo steso modo di una bacca; dopodiché, come avveniva in quei casi, il dinosauro depose un uovo, che si rivelò essere gigantesco.
“Impossibile!” esclamò Bowser jr.
“Io adesso punire voi” promise Yoshi verde, afferrando l’ovone con le sue zampe.
E senza esitare, il dinosauro lo scagliò verso i 2 malfattori, colpendoli in pieno: Kamek riuscì a non far precipitare la scopa, ma Bowser jr si lasciò sfuggire di mano il sacco con le uova, che rischiò di schiantarsi al suolo.
Fortunatamente, Yoshi verde afferrò il sacco con la lingua e non appena lo aprì, le uova si schiusero, restituendo la libertà ai suoi compagni.
“La situazione ci sta sfuggendo di mano” notò Kamek.
“Possiamo rimediare” replicò Bowser jr, indicando le numerose rocce presenti nei dintorni con un cenno del capo.
Agendo con rapidità, lo stregone lanciò una nuova serie di incantesimi, che mutarono le rocce in un’orda di Tipi Timidi.
“All’attacco!” ordinò il piccolo koopa, indicando il gruppo di dinosauri.
Ubbidendo all’ordine ricevuto, l’orda marciò compatta verso gli Yoshi.

Stringendo a sé  gli amici, Yoshi si mise a fagocitare i membri dell’orda nemica e non appena un Tipo Timido veniva ingoiato, il dinosauro deponeva un uovo, che scagliava contro l’orda in avvicinamento.
Ma gli sforzi di Yoshi risultarono vani e presto, l’orda nemica sommerse il gruppo di dinosauri.
“Uééé!” vagì Mario, prima di scomparire sotto una moltitudine di nemici.
“Addio, seccatori” disse Bowser Jr, agitando la mano in un beffardo cenno di saluto.

Improvvisamente, l’orda di Tipi Timidi cominciò a ridursi drasticamente di numero, in quanto diversi suoi componenti venivano risucchiati nella mischia, per non riemergere più.
“Hey, che sta succedendo?” domandò sorpreso Kamek.
La risposta arrivò subito dopo, ossia quando Yoshi emerse dalla mischia, insieme ai suoi simili, tornati alla loro vera età.
“Gli Yoshi sono tornati adulti mangiando i nostri soldati” realizzò Bowser jr.
“Yoshi, attaccare!” ordinò Yoshi verde, con un tono di voce degno di un grande condottiero.
A ritmo serrato, gli Yoshi si misero a fagocitare i Tipi Timidi e grazie alle uova che deponevano e che poi lanciavano, sgominarono l’orda nemica in pochi minuti.
“Anche se abbiamo perso la battaglia, possiamo ritenerci soddisfatti, perché Mario resterà per sempre un neonato” disse Kamek, preparandosi alla fuga.
Ma usando le uova rimaste, gli Yoshi mirarono alla scopa volante e uno dei loro proiettili colpì lo stregone, facendogli cadere la bacchetta magica, che Yoshi verde afferrò grazie ad un allungamento massimo della sua lingua.
“Ridammi subito la mia bacchetta” ordinò Kamek.
“Io prima fare una cosa” rispose il dinosauro, mentre usava l’oggetto magico per riportare Mario alla normalità.
“Che bello essere di nuovo un adulto” disse Mario.
Infuriato, Kamek si lanciò in picchiata verso l’idraulico, ma questi s’impadronì della bacchetta e la usò per lanciare un incantesimo sulla scopa volante, trasformandola in una cicogna.
“Riporta questi 2 furfanti al loro castello” ordinò Mario al volatile, prima di lanciare la bacchetta magica in aria.
Con un movimento rapido, la cicogna afferrò la bacchetta con il becco, per poi dirigersi verso la destinazione indicatale.
“Questa me la pagherai, Mario” giuro Bowser jr, prima di svanire all’orizzonte.

“Tartarughe cattive andate via” esultarono gli Yoshi.
“Sì e non torneranno tanto presto” assicurò Mario.
Felici di sentire quelle parole, gli Yoshi si misero a danzare allegramente intorno a Mario.
“Adesso, possiamo concederci davvero una vacanza rilassante” sospirò l’idraulico.
“Però, se altri amici essere qui, noi divertire di più” notò Yoshi verde.
“Già. Chissà cosa staranno facendo gli altri, in questo momento” si chiese Mario.

***

Il castello della Principessa Peach era assediato da diversi Koopa Troopa, che cercavano di arrampicarsi sulle mura, grazie a delle lunghe scale.
Tuttavia, l’impresa non era affatto facile, in quanto i tentavi delle malefiche tartarughe erano ostacolati dai Toad, che, sotto la guida di Luigi, scagliavano sui nemici tutto ciò che aveano a portata di mano.
“Continuate così, ragazzi” incitò l’idraulico.
Durante quella confusione, Bowser aveva usato la sua Clown Car per rapire la Principessa Peach; ma costei non era stata al gioco e si era messa a randellare il malvagio nemico con il suo parasole.
“Non é facile come credevi, vero?” domandò la principessa, senza smettere di colpire.
“Effettivamente no” ammise il sovrano dei Koopa, con la testa piena di bernoccoli.

FINE

   
 
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