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Autore: Kim WinterNight    01/03/2020    3 recensioni
[Kaprowers - Alex Kapranos/Brandon Flowers]
«Non è vero, Brad» mormoro.
«Non cominciare, Kapranos… sono veramente stanco.»
Le parole fuoriescono dalla mia bocca prima che il pensiero riesca a fermarle. «Anche io sono stanco. Sono stufo che tu mi usi solo come un giocattolo sessuale, sono distrutto da questa situazione. Sto malissimo.»

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Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Kaprowers'
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La mia nullità
 

 
 
 
 
 
«Dimmi che quella camicia non è tua» mi dice Brandon non appena mi vede.
Abbasso lo sguardo sull’indumento color salmone a righine verticali grigie e mi stringo nelle spalle. «Perché?» domando. «È bella.»
«È oscena, diamine!» sbotta disgustato.
Incrocio le braccia al petto. «Mi dici perché sei sempre così stronzo?»
Brandon si lascia cadere sul divanetto sfondato del camerino e ride. «Sono soltanto me stesso» commenta.
Ci rifletto su, mentre i miei occhi percorrono il suo viso dai lineamenti spigolosi. Sono certo che lui non sia così, ma da quando siamo amanti non si è mai mostrato chissà quanto dolce nei miei confronti.
«Non è vero, Brad» mormoro.
«Non cominciare, Kapranos… sono veramente stanco.»
Le parole fuoriescono dalla mia bocca prima che il pensiero riesca a fermarle. «Anche io sono stanco. Sono stufo che tu mi usi solo come un giocattolo sessuale, sono distrutto da questa situazione. Sto malissimo.»
Ma Brandon non pare particolarmente colpito. «Piantala di piagnucolare, per favore.»
Lo inchiodo con gli occhi, mostrandomi mortalmente serio. «Non sto scherzando. Volevo dirtelo, Brad. Non mi va più di continuare così.»
Lui si china in avanti e appoggia gli avambracci sulle proprie cosce. «Cosa stai dicendo?»
«La verità.»
Mi sembra davvero strano di star riuscendo a parlargli con tanta franchezza, lui mi mette sempre in soggezione con il suo atteggiamento, ma stavolta ne ho seriamente abbastanza. Non potevo più tenermi tutto dentro.
«Alex, senti… mi pare che ti sia sempre piaciuto farti scopare da me. Non riesco a capire cosa sia cambiato.»
«È questo il problema!» esclamo. «Per te sono solo un oggetto, un… un…» La rabbia e la frustrazione mi impediscono di continuare. Distolgo lo sguardo e stringo i pugni. «Una nullità.»
Brandon si arrotola le maniche della camicia nera che indossa, forse vuole prendermi a botte. Beh, non mi importa. Ma subito dopo si inginocchia a terra, facendosi spazio tra le mie gambe.
Oppongo resistenza, ma lui vi si infila comunque e mi avvolge la vita con un braccio, mentre con l’altra mano mi sfiora appena la guancia.
«Guardami, su. Non fare il ragazzino.»
«Non sto facendo il ragazzino. Sono solo stanco di sentirmi una merda quando stiamo insieme.»
Lui cerca il mio sguardo e mi scruta attentamente. «Davvero ti senti così? Io pensavo che fossimo d’accordo, che ti piacesse il nostro rapporto… particolare
«Io… io non lo so più» ammetto.
Brandon sospira pesantemente e mi abbraccia come non aveva mai fatto, con affetto e con calore. «Insomma, ne ero convinto.»
«Anche io… ma non ce la faccio più. Ogni volta tu mi raggiungi, mi strappi i vestiti e ti impossessi di tutto ciò che è mio per… per…» Mi zittisco, trattenendo un singulto.
Brandon mi stringe più forte a sé. «Dai, Alex… non fare così. Ti dico sempre che ti voglio bene.»
«Non lo dimostri, Brad. Mai. Io sono soltanto…»
Lui mi interrompe, prendendomi il viso tra le mani. «Sei un culo favoloso da scopare, è vero. Ma sei anche un buon amico. Un cantante niente male. Hai delle qualità, questo lo sai. Ma sai anche che io non parlo mai di cose sdolcinate, che non sono un amante delle smancerie e dei baci alla francese.»
Ridacchio tristemente. «Lo so bene…»
«Ma non devi essere frustrato per questo. Io con te mi diverto e… mi dispiace se ti ho fatto sentire una nullità. Non sei una nullità, Alex, anche se questa camicia fa cagare e giuro che vorrei avere la forza per strappartela di dosso. Ma sono sfinito.»
Rido ancora. «La mia camicia non ha niente che non va!»
«Da dove l’hai pescata?» mi chiede, scostandosi per osservarmi meglio.
«Dal mio armadio, no?»
Brandon mi regala un sorriso birichino, di quelli che mettono in luce quelle fossette appena accennate e che lo rendono sempre un po’ buffo. «Non voglio mai più vederla.»
Gli lancio uno sguardo di sfida. «Falla sparire.»
Si allunga verso di me e poggia le labbra sulle mie. Non approfondisce il bacio, ma mi carezza con delicatezza, per poi spostarsi sulla guancia e scivolare fino all’orecchio sinistro.
«Non provocarmi» sussurra.
«Perché no?»
«Perché potrei diventare nuovamente stronzo e la cosa potrebbe non piacerti» replica, lasciando scorrere le mani lungo le mie braccia coperte dalla camicia.
Ridacchio. «Va bene. So che sei stanco. Ma stasera hai saltato come un pazzo su quel palco, è normale» commento, infilando le dita tra i suoi capelli scompigliati e sudaticci.
«Mi sono divertito. E, ehi, Alex…»
Lo fisso in attesa.
«Anche tu sei stato grandioso» ammette con un leggero imbarazzo nel tono di voce.
Sorrido appena.
«E non sei una nullità.»
«Oh, beh… lascia perdere…» bofonchio.
«No, dico sul serio. Certe volte sono davvero una testa di cazzo.»
Mi stringo nelle spalle. «È per questo che ci troviamo bene insieme.»
Brandon si abbandona nuovamente tra le mie braccia e mi scompiglia i capelli in un gesto affettuoso. «Cristo, ti voglio bene!»
Scoppio a ridere e lo abbraccio più forte. «Adesso non esagerare e non farti prendere la mano. Non essere così sdolcinato!» lo punzecchio.
«Fottiti» borbotta.
Ghigno. «Preferisco che sia tu a farlo» insinuo.
Stavolta è Brandon a ridere. «Ma sentilo! Prima piagnucola e poi mi implora di metterglielo nel culo!»
«Brandon!» strillo, mollandogli un pugno sul petto.
Lui continua a sghignazzare e torna ad abbracciarmi, sospirando. «La prossima volta lo farò… ma oggi non ce la posso fare.»
Ci penso su per un attimo, poi sorrido dolcemente. «Vieni in albergo con me.»
«Che cosa?» Mi fissa stranito, sollevando il capo dalla mia spalla.
«Voglio solo farti un massaggio e dormire con te» gli spiego candidamente.
Lui sembra contrariato, ma infine annuisce e si mette faticosamente in piedi. «Ci sto.»
Lo osservo dal basso, fasciato nella camicia e nei jeans neri, la mano destra tesa per aiutarmi ad alzarmi.
E capisco che non posso fare a meno di lui, che non mi sono mai sentito una nullità in sua compagnia.
Perché lo amo per quello che è, con i suoi difetti, i suoi modi bruschi e quei commenti osceni e spudorati che mi fanno storcere il naso.
Mi sollevo e gli rubo un altro bacio a fior di labbra, per poi avviarmi verso la porta del camerino.
Mi volto e lo osservo, ancora immobile di fronte al divanetto.
«Hai cambiato idea?» chiedo timoroso.
Lui scuote il capo, poi mi sorride mestamente. «Se ti sentirai ancora una nullità, beh, sarai la mia nullità.»
E quelle parole così poco romantiche mi fanno venire voglia di piangere e ridere insieme.
«Ti amo, Brad» mi lascio sfuggire, anche se so che sto sbagliando e che noi due siamo solo amici.
Mi aspetto che alzi gli occhi al cielo e si lamenti, sminuendo la mia dichiarazione.
Tuttavia Brandon mi rivolge un’occhiata triste e comincia ad avanzare verso di me.
Non potrà mai ricambiarmi, lo sento.
Continuo a sentirmi una nullità, ma ora so di appartenergli, in un modo o nell’altro.
 
 
 
 
 
 
♥ ♥ ♥
 
 
Ciao a tutti ed eccomi con una nuova storia su questa coppia che shippo solo io al mondo XD
È che, beh, nessuno capisce la bellezza della Kaprowers ç___ç
Però se leggerete per me sarà già un traguardo!
Ho voluto dare un’impronta leggermente più “romantica” alla bizzarra relazione di “scopamicizia” che ho sempre immaginato esistere tra Alex Kapranos e Brandon Flowers, rispettivamente cantanti dei Franz Ferdinand e dei The Killers.
Chi ha letto altre storie su di loro, sa perfettamente che Brandon è sempre molto poco dolce, anzi, si rivela un vero e proprio dinosauro rude e quasi insensibile XD
Questo perché loro come coppia sono nati da una storia altamente demenziale, ma ogni tanto sento veramente il bisogno di riprenderli e scriverci qualcosa!
Gli voglio bene *-*
Spero vi sia piaciuta e vi abbia lasciato un po’ di dolcezza :3
Prima di lasciarvi, volevo specificare che i dialoghi in corsivo all’inizio della storia sono parte del prompt #005 della lista “Dialoghi e battute” dell’Infinity Prompt Challenge organizzata da HarrietStrimell sul forum!
Grazie a chiunque vorrà lasciarmi un commento, vi do appuntamento alla prossima avventura ♥
  
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