Film > X-men (film)
Segui la storia  |       
Autore: mattmary15    03/03/2020    0 recensioni
Charles Xavier sa di non essere il solo con capacità fuori dal normale.
Erik Lehnsherr crede di essere il solo con un potere tanto grande e maledetto.
A Lena Pike hanno detto di essere l'anello mancante.
Una notte, sott'acqua, alla ricerca di un nemico comune, tre ragazzi straordinari s'incontreranno e legheranno il loro destino.
Questo destino li porterà verso la salvezza o l'apocalisse?
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Charles Xavier/Professor X, Erik Lehnsherr/Magneto, Nuovo personaggio, Raven Darkholme/Mystica
Note: Missing Moments, Movieverse, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Triangolo
Capitoli:
 <<  
- Questa storia fa parte della serie 'L'eredità di Shaw'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Epilogo

 

Passarono tre lunghi giorni prima che Charles lasciasse la sua camera.

Aveva salutato Moira con un unico bacio che le aveva cancellato ogni memoria di quello che era accaduto negli ultimi giorni.

Aveva deciso di utilizzare la sua casa come un rifugio per tutti i mutanti che ne avessero avuto bisogno. 

Nella sua mente c’era Lena con lo zaino in spalla che viaggiava solitaria per il mondo fuggendo da uno dei tanti Sebastian Shaw bramosi di potere.

L’idea che la sua casa potesse accogliere giovani dotati in cerca di qualcuno che li aiutasse a capire le loro capacità, una scuola insomma, gli dava speranza per il futuro.

Hank lo accolse con un sorriso quando entrò nella sala da pranzo dove era pronta la colazione.

Alex aveva chiesto il permesso di andare a trovare i suoi genitori e Sean si era deciso a studiare alcune altre applicazioni della sua voce. Hank aveva passato gli ultimi giorni in un mesto silenzio che gridava la mancanza di Raven.

“Buongiorno, é bello vederti in piedi.”

“Buongiorno, Hank. Scusami per come mi sono comportato ultimamente.”

“Non dirlo neppure. Hai perso una persona cara.” Charles avrebbe voluto ribattere che ne aveva perse tre considerando anche Raven ed Erick ma si versò una tazza di tea.

“Anche tu devi esserti sentito molto solo.” L’allusione a Raven non cascò nel vuoto. “Forse mi biasimi per averle dato il permesso di andare con lui.” Non osò pronunciare il nome di Erick. Hank scosse il capo.

“Non ti biasimo. Ho imparato a conoscere Raven. Sarebbe andata con lui che tu le avessi dato il permesso o meno. Quello da biasimare sono io. Se non avessi trasferito su di lei la mia incapacità di accettare la mia mutazione, lei non si sarebbe fissata con quella faccenda del ‘mutante e fiera’.” Charles sorrise.

“Quella faccenda é colpa mia in realtà.”

“Ho fiducia che un giorno capirà.”

“Alcune cose non torneranno mai più come prima, Hank.” Charles posò la tazza e raggiunse la finestra. Hank capì che si riferiva a Lena ma anche al suo rapporto con Erik.

“Non ti abbattere. Tu sei sempre stato nel giusto. Noi siamo qui per te. C’é tanta gente là fuori che ha bisogno del professor X.” Charles si voltò a guardarlo negli occhi e sorrise.

“Io non mi tirerò indietro Hank, non più.” Disse camminando fino alla porta e lasciando la stanza.

Uscì sotto al porticato della casa e guardò l’enorme antenna che era riuscito a far muovere ad Erik. Fece il giro della casa seguendo il sentiero su cui si era allenato con Hank e si fermò a guardare la finestra di Raven. Le tende erano tirate.

Camminò ancora e raggiunse un grande albero piantato dal nonno di suo nonno. Si chinò e si sedette sotto le sue fronde. C’era una targa di marmo bianco con incisa una sola parola: Saltire.

Accarezzò la superficie perlescente e fredda e si sentì stringere il cuore. 

“Mi mancherai sempre Lena. Alla fine riposi senza fare brutti sogni. Io, però, non l’avevo immaginato così. Pensavo che saremmo tornati insieme e che ti avrei stretta fino a quando i nostri pensieri sarebbero stati lo stesso pensiero. Ci saremmo addormentati insieme e risvegliati nello stesso sogno. Mi sarebbe stato bene anche il tuo incubo. Invece di te non mi resta che il tuo ultimo sorriso. Non mi basterà mai. Ti giurò che vivrò come avresti voluto tu. Però continui a rendermi difficile essere l’uomo che amavi. So che dovrei vivere per mille altre persone e mille altri motivi ma è strano. Non potevo sentire i tuoi pensieri, la tua presenza nella mia testa, eppure è come se la tua assenza si sia gradualmente mutata in una presenza di cui non riesco a fare a meno. Ho paura che lentamente il ricordo della tua voce, del tuo modo di mettere il broncio, quella tua incapacità di accettare l’amore degli altri perché pensavi di non meritarlo, svaniscano nella routine della vita che ho scelto per me. Non ho neanche una tua foto, sai? Mi resta solo una cassetta con la tua voce di quando ci allenavamo insieme. Hank dice che potrebbe usarla per Cerebro. Non lo so. Potrei essere tanto egoista e masochista allo stesso tempo? Quando la luce del sole colpisce questa lapide, brilla come brillavi tu su quella spiaggia. Ti ho mai detto quanto eri bella?” 

Una lacrima scese dagli occhi di Charles e lui tirò su col naso. Stava scendendo a patti con la realtà ed era un processo lento e doloroso. Poi sorrise.

“La notte prima della missione mi hai detto una cosa che mi ha fatto sorridere. Mi hai detto che eravamo una coppia assortita male. Quanto era vero. Eppure ci siamo legati lo stesso. In un modo che non credevo possibile. Erik aveva ragione quando diceva che difetto di modestia. Pensavo di essere intoccabile. Non invincibile, no. Intoccabile. Nulla avrebbe potuto scalfire le mie convinzioni. Poi tu sei entrata in quel pub. Quel leggero fastidio di percepire qualcuno che non potevo capire, ingannare probabilmente, è stata la prima crepa sulla mia corazza. Da oggi dovrò vivere senza difese, esponendomi al mondo come facevi tu. Non ho più una corazza e non ho più il mio scudo. Tu saresti stata il mio scudo, Saltire. Se è rimasto qualcosa di te, non abbandonarmi mai.” 

Charles accarezzò di nuovo la lapide e si alzò. Esitò qualche minuto dondolando il proprio peso da una gamba all’altra con le mani in tasca come faceva sempre quando era combattuto tra ciò che doveva fare e ciò che voleva fare. Diede le spalle al grande albero e s’incamminò verso casa.

 

Erik uscì allo scoperto solo quando vide il pesante portone del palazzo Xavier chiudersi.

Vedere Charles piangere in quel modo gli aveva fatto male. 

Camminò fino alla lapide e s’inginocchiò posando una calla. 

“Non ho il diritto di dire nulla. Lo so. Sono venuto a rassicurarti che non sarà così. Avrà sempre uno scudo. Non bello e luminoso come quello che avresti potuto offrirgli tu, certo. Il mio sarà di freddo e impenetrabile metallo. E comunque nessuno gli farà del male. Lo proteggerò come tu volevi. Io so che non ci sei più. Non resta nulla di te se non quello che tu hai messo nei nostri cuori. Per questo sarò io ciò che resta di te per Charles. E non lo abbandonerò mai.”

Erik si alzò e si allontanò non visto da alcuno. Sotto a quell’elmo capace di schermare tutti i suoi pensieri, lui davvero credeva che alla fine ciò che contava più di ogni altra cosa sia per lui che per Charles era proteggere i mutanti. Questo, un giorno, li avrebbe riuniti.

Fu tentato di sfilare l’elmo per salutare ciò che rimaneva della sua famiglia, ma gli sembrò sbagliato e ingiusto per Charles.

Era arrivato dal nulla e sparì nel nulla.

‘Un giorno, in futuro, Charles. Nel futuro che ci ha donato Lena, l’anello mancante nelle nostre vite.’


NdA
Che posso dire?
È finita e mi dispiace. Forse non è il finale che vi aspettavate ma era quello inevitabile per me.
Lena ha rappresentato una parte di me che ho perso.
Era empatica ma condannata a non poter esprimere le sue emozioni. 
Spero che, ad ogni modo,  non siate rimasti troppo delusi.
Le avventure di Charles ed Erik non finiscono qui comunque.
A presto!
Mary.
 

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > X-men (film) / Vai alla pagina dell'autore: mattmary15