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Autore: meiousetsuna    05/03/2020    4 recensioni
Raccolta di flash di 500 parole esatte per “La challenge delle sei coppie”, di GiuniaPalma
La challenge consiste nello scrivere di sei diverse coppie, che ho messo in quest’ordine: NOTP, crack, het, canon, slash, OTP.
Il titolo generale è quello del bellissimo spettacolo teatrale che mostra come ognuno sia diviso da chiunque al mondo solo da sei conoscenze. Qui è nell’accezione, più semplice, di: dal più impossibile al migliore.
So che le coppie non saranno tutte molto popolari, ― specie le prime due! ― ma spero che realizzino lo spirito del contest
Prima del titolo di ogni storia, il lettore dovrebbe immaginare di veder scritto: QUESTA COPPIA É…
NOTP: Adlerlock - ...fredda come il deserto
CRACK: Mary/Janine - ...un vino dallo strano sapore
HET: Kitty Riley/Richard Brook (A.K.A. Moriarty) - ...quella della Gattina che giocava con una tigre
CANON: Gary/Billy ...una calda coperta a quadri
SLASH: Mycroft/Lestrade ...al servizio di Sua Maestà
OTP: John/Sherlock ...come l'acqua per il cioccolato
Genere: Drammatico, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Irene Adler, Janine Hawkins, John Watson, Mary Morstan, Sherlock Holmes
Note: Lime, Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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OTP: John/Sherlock
Note e Specifiche in fondo alla storia
In questo capitolo: True Love, hints!di finale interattivo
rating giallo

                                  …come l’acqua per il cioccolato

“Non credo che sia completamente igienico, sai?”
John non poteva fare a meno di sorridere osservando Sherlock pesare lo zucchero di canna con la bilancia digitale da laboratorio. Dopo l’ennesima lamentela sulle imperfezioni dei gingerbread acquistati dai migliori fornai, il dottore aveva suggerito al suo fidanzato di prepararli con le proprie preziose mani, che mai si abbassavano a svolgere qualsivoglia faccenda domestica.
Il bruno era rimasto incredulo, poi aveva dato un’occhiata alla ricetta scelta da John su un sito di cucina. Lo aveva sfidato con quegli occhi cristallini che lo mandavano su di giri ogni volta che si soffermavano su di lui, con una malizia che raramente si mostrava con tanta evidenza.
“Se ti fa piacere, Jawn, non c’è niente che non farei per te”.
Così uno stupefatto Watson era stato spedito da Tesco a comprare spezie, melassa, farina… mentre faceva la fila, aveva immaginato una serie di scenari. Sherlock che cucinava avvolto in un lenzuolo. Sherlock che gli preparava una tazza di Darjeeling con accanto dei biscotti fragranti di forno pretendendo una ricompensa in natura, che gli avrebbe elargito con estremo entusiasmo. Ma questi sogni non gli sembrano realistici; difatti al suo rientro ciò che aveva trovato era il tavolo di cucina con alcuni utensili, provette e ammennicoli impropri che il detective si era affrettato a sostenere che fossero preferibili per la precisione.
“Questo cioccolato fondente è una tua variazione?” Un sorriso da gatto che ha acchiappato il topo brillava tra le labbra rosee di Sherlock; presa la tavoletta ne spezzò tre quadretti, portandoli alle labbra del suo innamorato.
“Non puoi rovinare una ricetta tradizionale, mangialo tu; lecca le dita, per favore, si è sciolto”.
John “tre continenti” Watson non aveva bisogno di una lucetta lampeggiante per distinguere un segnale d’invito. Dopo aver eseguito l’ordine si appoggiò con i gomiti al tavolo, aspettando.
“Per favore, John, non coprire il computer, devo leggere”.
Questo improvviso calo di memoria era strano, ma il dottore era troppo preso ad ammirare le splendide mani da violinista che dosavano la cannella, lo zenzero, la noce moscata, i chiodi di garofano… profumi meravigliosi che gli sarebbero rimasti addosso tutto il pomeriggio.
Alla fine, con un gesto elegante Sherlock si tolse la giacca, per poi slacciare i polsini, arrotolando le maniche per non sporcarsi mentre impastava.
“Hai messo la camicia viola mentre non c’ero?”
“È quella che pref…” La frase non poteva proprio finirla con John che gli aveva assalito la bocca senza preavviso, e che faceva scorrere le mani su tutto il suo corpo.
“Andiamo in camera, adesso”.
John”, la voce di Sherlock era appena un mugolio “ma non volevi stare davanti alla webcam?”
“Cosa!? Ma la luce è spenta! Non mi dire che è hackerata, e che lo sapevi!” Senza attendere un’inutile risposta, John si lanciò verso lo schermo. “Mycroft, aspetta che ti metta le mani addosso…”
“Non è mio fratello, John, sono loro, non vedi?”
“Non ci credo!” John sbatté il coperchio del PC con un gesto secco. “Ma che gente è?”

Click

Fine della raccolta

Eh sì, John ci ha sbattuto il PC in faccia! Non è un maleducato? #^__^#
Grazie a GiuniaPalma, e ai superstiti lettori e soprattutto recensori di questa raccoltina: è stata scritta con divertimento, amore, e tanto gusto della sfida ai miei limiti sui paring!
Note: Il titolo è una frase idiomatica spagnola, che si riferisce a una persona in preda alla passione, che è “bollente come l'acqua per fare la cioccolata calda in tazza”, ed è un bellissimo film di Alfonso Arau.

  
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