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Autore: Angels4ever    05/03/2020    2 recensioni
"Storia partecipante al contest "Un fiore per tante eroine" indetto da NevilleLuna sul forum di EFP"
Post numero 23.
DAL TESTO:
Cornelia non si era mai sentita così distrutta nel profondo, spezzata.
Per tutta la sua vita era cresciuta con la consapevolezza di essere bella.
Era sempre andata bene a scuola, con un’eccellenza degna di una Hale.
Aveva vinto numerose gare di pattinaggio, e la sua autostima albergava sopra alle sue coetanee, piccole e fragili.
Nonostante ciò, Caleb l’aveva fatta sentire una comune adolescente.
Un’adolescente che non era abbastanza per una persona nemmeno del tutto umana.
Genere: Angst | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Cornelia Hale
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Feeling Alone

Erano passati ventitré giorni. Eppure, il dolore che le lacerava il cuore non sembrava essere diminuito di una virgola.
Dentro di sé sentiva l’animo spezzato in due.
Passava le sue giornate chiuse in camera, accucciata sul pavimento, lì dove un tempo aveva cercato in ogni modo di ridar vita a Caleb.
Era un fiore, a quel tempo. Un argenteo fiore di ghiaccio privo di qualsiasi emozione. Ma lei, con la forza dell’amore, si era impegnata affinché tornasse un mormorante, per poi raggiungere la consueta forma umana con cui si erano incontrati nei reciproci sogni.
Sembravano passati secoli, da quel momento.
Sembrava che il tempo fosse trascorso più in fretta da quando avevano sconfitto Nerissa.
Da quando Caleb l’aveva lasciata, vedendola per ciò che era davvero: la metà di niente e la metà di tutto.
I lunghi capelli biondi erano sparsi sul lustro pavimento della sua camera.
Si accovacciò in posizione fetale, desiderando solo di sentirsi di nuovo al riparo, come quando le forti braccia di lui, di un semplice mormorante, la stringevano, la circondavano per proteggerla dai loschi individui con cui erano costretti a combattere.
E poi…
Poi l’aveva abbandonata. L’aveva gettata via.
Non era abbastanza, per lui.
O forse era troppo?
Cornelia non si era mai sentita così distrutta nel profondo, spezzata.
Per tutta la sua vita era cresciuta con la consapevolezza di essere bella.  
Era sempre andata bene a scuola, con un’eccellenza degna di una Hale.
Aveva vinto numerose gare di pattinaggio, e la sua autostima albergava sopra alle sue coetanee, piccole e fragili.
Nonostante ciò, Caleb l’aveva fatta sentire una comune adolescente.
Un’adolescente che non era abbastanza per una persona nemmeno del tutto umana.
Si alzò di scatto, con le lacrime agli occhi.
Prese il disegno che custodiva gelosamente nel cassetto della sua scrivania: un ritratto fin troppo fedele del ragazzo a cui aveva donato cuore e mente fatto da Elyon.
Elyon
Improvvisamente un moto di rabbia le fece indurire la mascella.
Strinse il foglio fino a far diventare livide le nocche. In quel momento era arrabbiata anche con lei. Perché lui, alla fine, era tornato dalla sua regina per difenderla.
E vaffanculo a Cornelia.
Che importava se l’aveva salvato? Se li aveva salvati entrambi?
 Che importava se li amava, entrambi?
<< Cornelia? Ci sono le tue amiche. >> sua madre infilò la testa dentro la stanza, tenendosi però a distanza. Sapeva quanto la figlia in quei giorni fosse intrattabile.
Will, Irma, Taranee, Hay Lin entrarono, ma lei non si voltò. Rimase girata, senza sapere cosa dire, con il ritratto in mano e con la voglia di dar fuoco a qualcosa.
Amiche.
Poteva considerare loro amiche?
Elyon era sua amica. La sua migliore amica. E dove l’aveva portata tale amicizia?
All’abbandono, alla solitudine.
Anche le WITCH l’avrebbero abbandonata prima o poi, quando Kandrakar si sarebbe divertita a gettarle via come spazzatura.
Una mano le si posò su una spalla. Una mano piccola ma decisa, che per chissà quale ragione riconobbe all’istante
Quella di Will.
 << È un idiota. >> commentò senza giri di parole.
 Cornelia iniziò a piangere. Non a singhiozzare, non voleva che la vedessero piagnucolare come una bambina.
<< È il re degli idioti. >> esclamò Irma.
<< Non ti merita Corny… >> mormorò Hay Lin timidamente.
Cornelia si girò, e poté notare gli sguardi impietositi delle sue… amiche.
Elyon non era lì con lei a raccogliere i cocci di un cuore infranto.
Le WITCH sì.
Sorrisero titubanti.
Avevano paura. Paura di lei. Paura che la guardiana della terra esplodesse.
Ma non lo fece. Rimase a guardare le espressioni delle altre. E ne rimase affascinata: se cinque minuti prima aveva notato in loro pena, cinque minuti dopo, con accurata attenzione, aveva visto una preoccupazione non indifferente. Una sincera, leale ed eterna preoccupazione.
Si buttò tra le braccia di Will, esattamente come aveva fatto ventitré giorni prima a Kandrakar, quando Caleb l’aveva abbandonata, lasciandola sola senza il minimo tatto, semplicemente perché era un’umana e una guardiana. Perché proteggeva e veniva protetta.
Le altre le si strinsero attorno, accarezzandole i lunghi capelli, dandole dei colpetti sulle spalle, mentre singulti trattenuti erano esplosi di colpo, dimostrando che anche la più forte delle adolescenti può tramutarsi, ogni tanto, in una fragile quattordicenne.
In quel momento la coraggiosa e forte guardiana della terra sembrava scomparsa.
Vi era solo Cornelia Hale.
<< Sai Corny… Abbiamo portato un sacco di cibo spazzatura. >> le sussurrò Taranee in un orecchio.
<< Popcorn. >>
<< Patatine. >>
<< Cioccolato. >>
<< …E film d’amore, ovviamente. >>
La ragazza sorrise, sentendosi un po’ meno sola, un po’ meno abbandonata.
Cicerone disse: “Coloro che eliminano dalla vita l’amicizia, eliminano il sole dal mondo”, ed in quel momento, mentre tutte le WITCH erano strette in un abbraccio, mentre Cornelia riprendeva coscienza di sé e permetteva alle altre di lenire il suo dolore, le parve quasi che tutto diventasse più luminoso, come se dei raggi magici schiarissero il grigiore del cielo di una giornata all’apparenza nuvolosa.
Persino il cuore di Kandrakar vibrò sotto la felpa di Will, riscaldandole.
La sensazione di abbandono provocata da Caleb (e in parte anche da Elyon), non sarebbe andata via facilmente, ma in quel momento sembrò far meno male. E forse il giorno dopo avrebbe fatto ancora meno male, perché adesso Cornelia ne era sicura: al suo fianco aveva le amiche più leali.
 
 
 
Angolo Autrice:
 
Ok.
In fase di scrittura ho avuto un blocco dello scrittore, quindi sono consapevole del fatto che non sia un granché, ma non sono proprio riuscita a fare del mio meglio.
Ovviamente la storia è subito dopo il numero 23, una mia ipotetica sofferenza di Cornelia non vista.
Spero vi sia piaciuta.
 
Angels4ever
 
           
  
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