Film > Labyrinth
Segui la storia  |       
Autore: Mentos E CocaCola    06/03/2020    2 recensioni
-Ti propongo un patto- disse risoluta.
Lui sorrise sinceramente divertito e sorpreso da come si stavano mettendo le cose.
Genere: Fantasy, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Jareth, Sarah
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Sarah non poteva ancora credere a quello che era successo, si alzò in piedi scrollandosi da dosso il fango ormai asciutto e bruciacchiato che aveva sulla schiena.
-Forza mamma- disse, ma quello che a malapena le uscì dalla bocca fu un rantolo, causato dal fumo. Aveva la gola talmente secca che le era impossibile parlare.
Prese quindi sua madre per un braccio e l’aiutò a liberarsi dal fango, per poi fare un segno con la testa. Dovevano andarsene ed in fretta, prima che Jareth potesse cambiare idea.
Solo in quel momento si accorse delle lacrime le bagnavano le guance, portando via il nero che il fango e il fumo che si erano depositati sulla sua pelle.
Le lacrime di una delusione che bruciava più di quella pioggia di fuoco.
-Andiamo- sussurrò, dopo diversi colpi di tosse.
Cosa le attendeva al prossimo livello del Labirinto?
 
Jareth si teneva la testa nelle mani. Cosa aveva fatto? Aveva rischiato di ucciderla e solo per fortuna si era risvegliato da quello stato di oscurità e rabbia nel momento più critico.
Una fitta lancinante alla testa lo tramortì, fermando i suoi pensieri.
Era come se la testa si stesse dividendo in due, come se i lobi del suo cervello si stessero staccando l’uno dall’altro.
Jareth non si rese nemmeno conto che stava urlando dal dolore, finchè non sentì quella voce riecheggiare.
Fece silenzio per ascoltare meglio, nessun goblin che viveva nel castello aveva quel tono così freddo e oscuro.
Un brivido gli scivolò lungo la schiena quando si accorse che intorno a lui non vi era nessuno.
Jareth…le stavi per uccidere!
Disse una voce fredda schernendolo, impossibile capire se fosse un uomo o una donna colui che stava parlando.
-Chi sei? Fatti vedere!- sibilò minaccioso il re guardandosi attorno.
Una risata agghiacciante sembrò riecheggiare tutto intorno.
È inutile guardarsi intorno, io ci sono eppure non ci sono, sono sempre con te eppure non mi vedi.
-Cosa significa? E chi sei? Non ti ho mai visto, né sentito prima d’ora-
Certo che mi hai sentito Jareth, io sono stato sempre con te, da ormai 47 anni. Non fare quella faccia incredula da pesce lesso…non riesco proprio a capire come Sarah possa amarti!
Jareth strinse i pugni talmente forte, da imprimersi le unghie nei palmi delle mani.
-Te lo ripeto per l’ultima volta, cosa vuoi e chi sei?-
Un’altra risata riecheggiò nell’aria. Una risata che non aveva nulla di allegro.
Non mi riconosci? Sono colui che ti ha spinto a rapire Toby, nonostante ti fossi ripromesso che dopo di me non avresti rapito più nessuno… eppure mi sembra che hai riiniziato con lo stesso entusiasmo di prima, come per compiacere la piccola Sarah.
Jareth sgranò gli occhi, si ricordava bene la promessa che aveva fatto a se stesso, dopo quella notte, quando Linda le aveva chiesto di portare via il bambino che portava in grembo. Perse l’equilibrio e quasi cadde a terra.
-Sei il figlio di Linda…come è …-
Possibile? Dove credevi che fossi finito? Che fossi semplicemente confluito nella tua energia vitale, senza diventare un essere vero e proprio? E invece non è stato così, sono rimasto nascosto nell’ombra per tanto tempo, aspettando, nutrendomi della tua rabbia, della tua malvagità, almeno quella che ne è rimasta dopo lo Scambio…
-Quale scambio? Io non ti ho scambiato, ti ho preso e ti ho portato via, a tua madre non ho dato nulla in cambio…- ribattè quasi urlando, mentre un brivido generato dalla paura correva lungo la sua schiena.
Sai anche tu che non è così, lo hai sempre saputo che qualcosa cambiò dopo quel giorno…non lo hai voluto ammettere, una tua parte oscura e recondita ha preso il mio posto dentro la madre che non mi ha mai voluto e a quanto pare è cresciuta e l’ha condotta fino a qui.
-Ecco perché è riuscita ad arrivare nel mio Regno, ha una parte del mio potere…- sussurrò più a se stesso che alla voce che sentiva e che aveva capito ormai che proveniva da dentro di lui.
O meglio…l’ho condotta io fino a qui, ho controllato la parte di te che ora si trova dentro di lei, spingendola a reclamare Sarah ed affrontarti, quando arriverà al castello, quella parte ritornerà a te e a me e tornerai ad essere quello che eri prima di quella notte.
Jareth si toccò il volto, c’era qualcosa che non tornava, un tassello del puzzle mancava per vederne la sua completezza.
-Non mi stai dicendo tutto, vero? So che queste vene nere sul mio corpo sono collegate a te, anche quello che sento…perché?-
Sono stato troppo all’ombra Re di Goblin, è arrivato il mio momento e tu cadrai nell’oscurità. Quando Sarah arriverà al castello insieme a sua madre e la tua parte si ricongiungerà a te, la tua coscienza cadrà nell’oblio ed il tuo corpo e i tuoi poteri saranno miei. Ma mi devi solo ringraziare, caro Jareth, la tua anima si sta oscurando sempre di più, ogni passo che Linda compie verso il castello rappresenta un passo della tua anima verso l’oscurità. Ti ricordi come eri prima di me, non è vero? Oh sì che te lo ricordi, ancora senti le urla disperate di quei bambini la notte, non eri proprio un bravo re una volta, non è vero?
-Per cosa ti dovrei ringraziare?- urlò di rabbia il re, sferrando un pugno sul muro. Sostituire il dolore che sentiva dentro con quello fisico lo aiutava spesso, a forza di pugni sui muri le nocche delle sue mani erano sempre doloranti e piene di ferite.
Se non fosse stato per me non avresti fermato la pioggia, come hai capito tengo molto che le due donne arrivino al castello e tu stavi per rovinare tutto, eri in balia dell’oscurità e non te ne rendevi nemmeno conto.
Jareth sgranò gli occhi e si passò una mano tra i capelli disperato. Il suo Regno sarebbe caduto nell’oblio, avrebbe perso il suo trono, le sue terre, i suoi poteri e … avrebbe perso Sarah, la sua amata, per sempre.
Non vedeva vie d’uscita, era un piano fin troppo perfetto e subdolo che la creatura dentro di lui aveva architettato per quasi 50 anni. Vedeva solo un’opzione che poteva farlo vacillare, una soluzione drastica, come in fondo era quella situazione. Situazioni difficili richiedevano soluzioni difficili, quasi semi impossibili.
Evocò una sfera in mano roteando il polso, si ingrandì sempre di più nella sua mano fino a che non scoppiò come una bolla di sapone. Al suo posto vi era un pugnale d’argento fae, il metallo adatto per spezzare i sortilegi.
Lo prese con due mani, lo guardò per alcuni secondi, poi pensò a lei, a Sarah, lo doveva fare per lei, per tenerla al sicuro.
Guardò un punto fisso davanti a sé e con tutta la forza che aveva se lo piantò nel petto. Dalla sua bocca non uscì neanche un gemito, perse l’equilibrio cadendo all’indietro. Un liquido denso e ferroso gli occupò d’un tratto la gola, il suo sangue, nell’impatto aveva sicuramente colpito il polmone. Tutto iniziava ad essere ovattato, il calore del suo sangue, il freddo della lama del pugnale, la sua tosse sempre più debole e la voce che sentiva nella testa.
Senza più un corpo vivo su cui avere il controllo tutto il piano sarebbe andato a monte.
 
Il cielo sopra il Labirinto si rischiarò, l’arancione spento che lo occupava si diradò, lasciando spazio ad un profondo azzurro.
Sarah sospirò di sollievo, tornando a respirare l’aria fresca tipica dlel Labirinto, ma poi si voltò verso il Castello, che fosse accaduto qualcosa al Re? Si rese conto del peso che gravava sul suo cuore e cercò di non pensarci. Il re che conosceva e che aveva un posto segreto nel suo cuore non c’era più, spazzato via da quella pioggia di fuoco. Ora un altro re governava sul Labirinto, perfido ed attaccato al suo trono.
Ma nonostante Sarah cercasse in tutti i modi di autoconvincersi di ciò, una parte di sé era ormai certa che se il cielo era così bello e il miasma si era diradato, Jareth doveva stare bene per forza.

CIAO A TUTTI, SPERO CHE IL CAPITOLO VI PIACCIA. E' UN PO' CORTINO MA DENSO DI INFORMAZIONI! IL NOSTRO RE E' MORTO, SARAH COSA FARA'? COSA SUCCEDERA' AL LABIRINTO? VI LASCIO CON QUESTI DUBBI, ALLA PROSSIMA!

 
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Labyrinth / Vai alla pagina dell'autore: Mentos E CocaCola