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Autore: SweetPaperella    07/03/2020    3 recensioni
Questa storia é il sequel di “There's no storm we can't out run, we will always find the sun” consiglio la lettura della storia precedente prima di leggere questa.
Sono passati tre anni, Emma é ormai felice accanto a Killian stanno per sposarsi, oltre Henry, hanno una splendida bambina di nome Hope.
Regina Mills é felicemente sposata con il suo fuorilegge Robin e ha finalmente l’amore di sua figlia.
Ma può la morte di una persona cara, distruggere la felicità costruita con tanta fatica? E il passato può tornare distruggendo il presente con la forza devastante di un ciclone?
Un nuovo caso, nuovi personaggi e verità sconvolgenti dal passato, che non è mai del tutto passato.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino, Regina Mills, Robin Hood
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo ventisei - Take my hand, past the clouds we'll find the stars


12 anni dopo 

Nella mia vita sono cambiate molte cose, tante a dire il vero. Forse anche troppe, ma tutte mi hanno resa la persona che sono adesso, la donna che sono adesso. Sono felicemente sposata da dodici anni con l’uomo della mia vita, il mio meraviglioso pirata dagli occhi celesti come il mare, in cui sono ancora in grado di perdermici dentro come la prima volta e che ancora oggi mi fanno mancare il respiro. Il mio Killian Jones. Malizioso, strafottente, egocentrico, ma estremamente dolce, attento, protettivo e amorevole, com’è sempre stato. Gli anni lo hanno reso solo più dolce e attento a ogni mia esigenza, ma non solo, anche a quelle dei nostri figli. 
Henry, il mio piccolo adorato Henry, il mio ragazzino, che ormai continuo a chiamare così, anche se ha vent’anni. E ha scritto il suo primo romanzo. È diventato un giovane e talentoso scrittore e io non posso che essere fiera di lui. Il suo romanzo è la nostra storia, ma in un mondo con la magia. Io sono una salvatrice, devo spezzare il sortilegio lanciato dalla regina cattiva, mia madre Regina, per non far sapere a nessuno che io fossi sua figlia, avvenuta da una relazione clandestina con il principe Charming, ovvero David. Mary Margaret interpreta Biancaneve. Lui stesso è il protagonista della storia, in cui va a cercare sua madre per farle sconfiggere il sortilegio. Non ha omesso proprio niente, ha scritto anche di Peter Pan, di Ade, sotto forma di fiaba magica, in cui io, in quanto salvatrice, ho dovuto sconfiggere il male. Alla fine della storia naturalmente mi sono riappacificata con mia mamma. Non è mancato nemmeno il mio affascinate pirata, il quale nella storia di Henry è proprio tale, con la sua Jolly Roger a solcare i sette mari e che ha incontrato la sua bella salvatrice, durante una delle loro avventure tra i mondi magici. Fino a sposarsi e diventare una famiglia, composta esattamente da tutti noi, Henry, Hope e Hailey. 
Non è mancato nemmeno Neal, che nella storia interpreta il figlio del signore oscuro, ovvero Gold, il primo caso seguito da me come tirocinante sceriffo. Il quale mi ha abbandonato per sfuggire alla malvagità del padre. 
Mia madre non è stata molto felice di interpretare la parte della regina cattiva all’inizio, ma poi ha ammesso che spesso lei stessa si è definita tale e che soprattutto Henry non pensa che lo sia, ha solo romanzato molto il racconto per renderlo credibile. 
Insomma, ha mischiato fatti reali e fantasia, proprio come un vero e bravo scrittore deve fare. Il suo “Once Upon A Time” ha fatto un successo strepitoso e non è detto che ne facciano una serie tv, io ne sono certa. Ha affascinato giovani e meno giovani e ciò la dice veramente lunga. 
Inoltre, oltre a lavorare, se pur lontano da me, perché vive a Boston, da qualche tempo è fidanzato con Ivy, sono molto affiatati insieme, tanto che da subito è stata accettata in famiglia. Un po’ meno da nonna Regina, la quale è molto protettiva con i suoi nipoti. 
Hope, la mia pirata di Hope. Ora ha 15 anni ed è vero e proprio terremoto, peggio di quando era una bambina. Non le piace molto studiare, proprio come me, è molto brava a scuola, perché si impegna tanto e ottiene risultati, ma se fosse per lei non studierebbe mai, per fortuna la sua intelligenza le permette di capire subito ciò che ascolta in classe e farlo immediatamente suo, studiando davvero lo stretto indispensabile. Anche in questo mi rappresenta. Le piace uscire con il suo gruppo di amici, infatti, è rimasta solare, chiacchierona e spontanea. Le piace stare sempre al centro dell’attenzione e la sua sfacciataggine non ha fatto altro che aumentare. È proprio un esatta fotocopia mia e di Killian. Non si può certo dire che non sia nostra figlia. Da grande vuole fare lo sceriffo, la sua passione per il mio lavoro non è passata, come non si separa ancora dal suo fedele distintivo di carta, anche se è ormai logoro ed è stato rattoppato più volte con lo scotch. Lo tiene ora nel portafoglio, non più al petto, ma se lo porta sempre fedelmente dietro. 
Il suo rapporto con Regina è ancora più meraviglioso e le due hanno una confidenza e una complicità, che a volte invidio. Nonostante, Hope mi racconti sempre tutto e si confida con me. Si infatti so che ha un fidanzato, il suo primo fidanzato vero, da un mese. Killian però non lo sa, è geloso e protettivo con le sue figlie, specie con Hope, che sta crescendo e diventa ogni giorno più bella. Bionda, capelli lunghi, occhi verdi, alta, slanciata. Mi stupisco come non abbia la fila dietro casa. Infatti, mio marito ogni volta che esce, anche per andare a scuola, le fa mille raccomandazioni. Hope ride ogni volta alla gelosia del suo papino e gli risponde con “Sei tu l’unico uomo della mia vita” e aggiunge poi Hetty, perché anche se lo sa ormai pronunciare bene, lo chiama ancora così, e nonno David. 
Nonno David già lui, stravede per Hope, la vizia e la stravizia. Ma il suo debole è Hailey. 
La mia piccola adorata Hailey. La piccolina di casa. Ormai ha la bellezza di 12 anni e sta crescendo bella, intelligente e forte. Proprio come ha dimostrato di essere sin dal primo istante di vita, anzi da molto prima, da quando era ancora nel mio grembo. È una combattente. È uguale a Killian fisicamente, occhi celesti come il mare, belli da perdersi dentro di essi e capelli neri, le scendono lunghi sulle spalle, alta, magra e atletica. È una meraviglia di bambina. Caratterialmente invece è calma e tranquilla, studiosa, tanto che ha già finito i compiti della vacanze estive e la prima in qualsiasi cosa faccia, pure negli sport. Fa ginnastica artistica e promette molto bene. Le piace molto e vuole continuare, ma la sua ambizione è diventare avvocato, come i suoi nonni. Passa molto tempo infatti, con nonno David a sentirlo parlare di diritto e altre cose complicatissime, che invece a lei affascinano. Mio padre ovviamente è fiero e orgoglioso di seguirla e insegnarle tutto ciò che sa. I due si adorano e mi stupisco sempre della cosa, visto che inizialmente mio padre non ha preso per niente bene la mia gravidanza. Come dargli torto, ora capisco perché si è arrabbiato così tanto, ho sbagliato su tutta la linea, sia su come Hailey è venuta al mondo, sia per come lui e venuto a saperlo... Ma per fortuna se pur all’inizio ce l’ha avuta con me, quando è nata la piccola è tornato tutto come prima. Hailey l’ha stregato, completamente. 
Mio fratello Andrew studia fuori città giornalismo, insieme a Roland, il quale sta studiando medicina a Seattle. Robin è orgogliosissimo di lui e si vanta con tutti di avere un figlio quasi strutturato di medicina. Robert, ormai è parte integrante della famiglia, non abbiamo mai scoperto se fosse veramente figlio di Robin, alla fine non è stato più fatto il test del DNA, perché lo consideriamo di famiglia. Robin lo considera suo figlio e non vuole sapere la verità. Lui è architetto e si è trasferito a Storybrooke in pianta stabile, per poter stare vicino al suo papà. Mia madre e Robin sono una coppia innamoratissima e felice. Esattamente come lo sono David e Mary Margaret. Mia zia Zelena invece, dopo un periodo senza nessuno, un lungo periodo senza uomini a dire il vero, dedicandosi solo al suo lavoro come personal trainer, si è finalmente fidanzata di nuovo, con Scott, un serio e bravo uomo stavolta. Ho indagato personalmente. 
Il mio lavoro procede benissimo, io e Killian, ormai siamo amati e rispettati da tutta la città, se pur portiamo ancora August nel cuore, come tutti a Storybrooke del resto. 
Ciò che è certo, che a volte è più tranquillo in centrale, che in casa mia. Soprattutto durante le vacanze estive o natalizie. 
È ferragosto. Una festa molto sentita a Storybrooke, in cui organizziamo banchetti, un super mercatino, con dolci, cibi di ogni tipo. Con ogni anno un tema differente. Quest’anno il tema del ferragosto è il cioccolato. Il “Ferrachocolat” abbiamo cercato di ricostruire una specie di fabbrica di cioccolato, offrendo cioccolata di ogni tipo. 
Negli scorsi anni per esempio abbiamo organizzato come tema il ferrahalloween, o il un ferragosto a tema cartoni animati disney e non. Insomma, ogni anno ci inventiamo un tema e io come sceriffo mi accerto che tutto si svolga nel modo più tranquillo e pacifico possibile. Inoltre, i più giovani hanno un spazio allestito per loro, in cui ballano e si riuniscono. Hope è eccitata per questo, perché sarà il primo anno, a cui le è stato dato il permesso per andare a ballare nello spazio dedicato. Dopo tante suppliche e aver fatto le pulizie per settimane e fatto un po’ di compiti, non tutti ovviamente, alla fine suo padre si è convinto. A patto che torni a casa per mezzanotte. Non un minuto più tardi.
Infatti, mia figlia Hope è a prepararsi per questa grande serata, andrà con il suo gruppo di amici e il suo ragazzo. Io l’ho conosciuto ed è carino e a modo. Mia madre pure l’ha conosciuto e anche prima di me, perché Hope ne ha parlato prima con lei. 
«Posso andare anch’io con Hope?» chiede a quel punto Hailey, fino a quel momento non a espresso il desiderio di andare, ma forse ha capito che le spetta il giro per gli stand con me e Killian, o al massimo con Regina, David e Mary, la cosa non la entusiasma tanto. Ha pur sempre dodici anni, è normale che voglia stare con i suoi coetanei. 
«La mia amica Georgina, va con la sua mamma.» dice ancora per convincere più che altro suo padre. 
«Non se ne parla cinese, non voglio averti tra i piedi.» le dice Hope scuotendo la testa, non ha intenzione di badare a sua sorella. Il soprannome “cinese” gliel’ha affibbiato sin dalla nascita, quando ha esclamato che fosse una cinese, per gli occhi a mandorla tipici dei neonati. Ora continua a chiamarla così o “secchiona” visto quanto sia studiosa. Ma le due si amano come non mai. Non fanno altro che litigare, battibeccano di continuo, si urlano contro le peggio cose, soprattuto Hope le urla alla sorellina, ma non possono vivere l’una senza l’altra. Hailey stravede per sua sorella, da piccola non faceva che imitarla, redendo Hope ancora più egocentrica e tendente a mettersi in mostra. Ora le da fastidio che la sorella voglia fare ciò che fa lei, ma a parte ciò, anche Hope ama profondamente Hailey. Si è anche battuta a scuola per difenderla da una bulla, che stava prendendo in giro sua sorella per via del fatto che fosse brava a scuola. Quel giorno, a parte il fatto che abbia spinto l’altra ragazza, sono stata molto orgogliosa di lei, perché con decisione e fierezza ha detto alla preside: “Non sopporto le bulle! Le persone che prendono in giro e trattano male gli altri perché vorrebbe essere esattamente come chi viene preso di mira. E poi Hailey, mia sorella, la posso prendere in giro solo io. Solo io posso chiamarla secchia, nessun altro. Lei è la mia sorellina e io la difenderò a costo della mia vita, anche di essere sospesa” non fu sospesa naturalmente, si è risolto tutto con Hope che ha chiesto scusa alla ragazza che ha spinto, visto che non si reagisce con la violenza davanti a ciò, ma lei a sua volta ha chiesto scusa a Hailey. Per la bulla inoltre, hanno preso altri provvedimenti più seri, in quanto poi, grazie a Hope, si è scoperto che bullizzava altri studenti, che hanno avuto coraggio di denunciare. 
Quindi, so per certo che lei due darebbero la vita l’una per l’altra, se pur Hope non lo ammetterebbe mai. Nemmeno sotto tortura. Ma Hailey lo sa benissimo ciò e per lei è lo stesso, non lo ammetterebbe nemmeno lei, ma solo perché è molto riservata e spesso non riesce a esprimere i suoi sentimenti apertamente. In questo mi somiglia veramente molto, devo dire. Se pur poi sia uguale a suo fratello Henry. 
«Hope vuoi vedere come non ci vai nemmeno tu...» Le dico io, vedendo la sua reazione al fatto che forse ci vada pure la sorella. 
«Uffa! Vedi che hai combinato cinese»
«Io non ho fatto niente, stai facendo tutto da sola, continuando a dire che non mi vuoi.» non ha tutti i torti in effetti. Più continua a dire di non voler la sorella, più mi da modo di non farla andare, come dichiarato poco fa. 
«Fai poco la sapientona.»
Eccole iniziare a litigare come al loro solito. 
«Qui nessuno ha ancora deciso se Hailey andrà alla festa. Anzi, la mia risposta è no, è troppo piccola ancora.» dice Killian interrompendo quel litigio sul nascere. 
«Ti prego, papà. Mi annoio con voi.» dice mia figlia supplichevole. 
«Sentite! Ho la soluzione. Hailey può venire con me alla festa, io andrò con Ivy, ma non ci piace ballare, quindi staremo al tavolo a bere qualcosa, la sua amica potrà raggiungerci lì. Terrò d’occhio così anche Hope, la quale potrà stare con i suoi amici, senza problemi, che dite?» propone Henry, per cercare di accontentare entrambe le due sorelle. Per lui non è un problema badare alla sorellina. 
«Dico che ti adoro, Hetty» gli dice Hope abbracciandolo forte. Hetty, come lo chiama lei, è il suo supereroe e glielo dice sempre. Soprattutto dopo aver letto il suo romanzo.
Io intanto mi sono voltata verso mio marito, per cercare di convincerlo a mandare anche la piccolina. Non è molto convinto, ma alla fine cede, più per disperazione, che per altro. 
«A mezzanotte spaccate entrambe a casa o non uscite più, chiaro!» dichiara infine, puntando il dito verso entrambe e poi guarda Henry, dicendogli che si fida di lui e di farle rientrare puntuali. In realtà. Hailey essendo più piccola, sarebbe meglio che ritorni prima a casa, ma per una volta... Abbiamo già trasgredito le regole. 
Entrambe le due sorelle quindi, vanno a finire di prepararsi per la serata. Hope si offre anche di sistemare i capelli di Hailey in una lunga treccia, che le apre anche di più il viso e mette in risalto i suoi occhioni celesti. Un pantalone nero di jeans, una maglietta sopra di color rosa cipria e il gioco è fatto. Sta benissimo, se pur sia semplice, ma com’è giusto che fosse. Ha pur sempre 12 anni. 
Hope invece lascia i capelli sciolti, le cadono mossi sulle schiena, come spesso piace portarli a me e ha indosso un vestito rosso, ma non corto, perché Killian sennò non la fa uscire e delle ballerine abbinate. Avrebbe voluto optare per un tacco, ma è fuori questione anche questo, al momento. A differenza di Hailey, lei può permettersi un po’ di trucco, ma senza esagerare. La trucco io stessa, sapendo che a mia figlia piace ricevere certe attenzioni.
Un’altra regola di casa, è che gli amici di Hope o di Hailey devono sempre entrare in casa a salutare prima di uscire. Quindi, gli amici di Hope, nel momento in cui arrivano, entrano in casa Jones/Swan, per salutarci. 
Hope saluta affettuosamente tutti, salutando anche il suo ragazzo come se fosse un amico, ma si capisce lontano un miglio che quei due stanno insieme, per fortuna che Killian sembra non essersi accorto. O sta semplicemente facendo finta di niente. 
«Ciao Hailey» a rivolgere poi il saluto a mia figlia minore, è un ragazzo, di nome Joshua, ma si fa chiamare Josh. E lei arrossisce prontamente. Diventa proprio completamente rossa e a stento riesce a ricambiare il saluto. Facendo capire immediatamente sia a me che a Hope, che ha una cotta per lui. 
«Ti piace Josh! Non ci credo!» la prende prontamente in giro Hope, figuriamoci se si lasciava sfuggire un’occasione così ghiotta di punzecchiare sua sorella. Hailey scuote la testa e con voce stridula afferma di no, ma sa di non essere stata per niente convincente. Ma il ragazzetto in questione sembra non essersi accorto di nulla, già preso a parlare con gli altri. 
«Ragazzina, non c’è niente di male ad avere una cotta, non badare a tua sorella! L’abbiamo avuto a tutti alla tua età... Io a 12 anni avevo una cotta pazzesca per uno degli operatori della casa famiglia dove vivevo.» le dico per farla tranquillizzare. Ed è la verità, mi ero presa una sbandata per uno degli operatori della casa famiglia dove vivevo, ma ovviamente non ricambiata, anche perché aveva venticinque anni all’epoca e figuriamoci se si sarebbe mai potuto interessare a una dodicenne. Nel caso di mia figlia è diverso, magari tra qualche anno, se continua a crescere così bella, avrà speranze con il ragazzo in questione. Sempre se non avrà la testa a un altro ovviamente, chissà... Lo ammetto, mi ritrovo spesso a fantasticare sul futuro dei miei figli e mi accorgo che ormai, lo faccio spesso. 
Mi sembra ieri che io e Killian ci siamo sposati e io gli chiesi dove ci vedeva tra 10 anni. Ed eccoci qui. 
Hailey mi sorride rassicurante e raggiunge Hope e gli altri per andare alla festa. 
Mentre un Killian poco convinto, ha intenzione di seguire le sue figlie.
Riesco a fermarlo per tempo e convincerlo a fidarsi per una volta, che con Henry al loro fianco e anche Ivy, non si metteranno nei guai. 
Io devo controllare che la serata procede tranquillamente, fare un giro di perlustrazione, ma godermi comunque la serata. Tanto che a raggiungerci ci sono i miei genitori, Mary Margaret e Ruby con Neal, la novità per quanto riguarda quest’ultimi è che hanno avuto da pochi mesi un meraviglioso bambino. Ruby è bravissima come mamma, ha superato qualsiasi aspettativa e si sta dimostrando davvero materna. Il piccolo le ha fatto definitivamente mettere la testa a posto. Neal poi, è felicissimo di godersi il figlio sin da piccolo, cosa che non ha potuto fare con Henry. 
Nemmeno mio padre prende bene la notizia che sua nipote più piccola sia andata alla festa naturalmente, guai a chi tocca le sue nipoti, a maggior ragione se è la sua prediletta. Tanto che fa subito una chiamata ad Henry per sapere se va tutto bene e dove sono le ragazze. Scuoto la testa vistosamente, povere le mie piccole. Tra l’altro David continua a essere geloso di me, figurati di loro. 
Solo dopo aver concluso la telefonata mi si avvicina a me per salutarmi e mi sorride felice. 
«Allora gliel’hai detto?» mi chiede volendo saperne di più 
«No, non ancora! Stasera appena rientriamo. Non lo sa ancora nemmeno la mamma. Sei stato il primo stavolta.» gli dico e lui tutto contento mi abbraccia, ho sbagliato una volta a tenerlo fuori dalla mia vita e stavolta è stato il primo a sapere. Se pur lo abbia scoperto, ammetto per puro caso, visto che mi è venuto a trovare in ufficio. 
Mi separo da lui solo per avvicinarmi a mia madre, la quale non vedo da una settimana per colpa del lavoro. 
«Quindi hai mandato le ragazze alla festa?»
Annuisco.
«Hai fatto bene, Hailey si sarebbe annoiata con noi. È giusto che vada con i suoi amici, ha la testa sulle spalle, fin troppo.» ride di gusto, immagino che stia pensando a quanto siano diverse le due ragazze. Hailey effettivamente ha davvero la testa sulle spalle per avere solo 12 anni. Mentre Hope, è decisamente più ribelle. Molto più ribelle. 
«Killian però non è molto d’accordo.»
«Tuo marito non sarà d’accordo mai! Per lui Hope è ancora la bambina di tre anni che lo considerava l’unico uomo della sua vita. Sa che ha un ragazzo? Si è accorto di nulla?»
«Tua nipote ha salutato quel povero ragazzo fin troppo freddamente, se ne sarebbe accorto anche un cieco. Ma non so se Killian sospetta, forse si, ma fa solo finta di niente.»
Mentre chiacchieriamo, ci fermiamo in qualche stand ad assaggiare cioccolata, è la festa proprio adatta a me. Per è per questo che ho accettato subito di ricreare come tema “la fabbrica di cioccolata”. Nelle mie condizioni poi, ne mangerei e berrei a tonnellate. Mia mamma se ne accorge prontamente e mi fa infatti la fatidica domanda, lasciando cadere l’argomento fidanzato di Hope. 
«Emma, sei...» si decisamente mi conosce molto bene. E io annuisco, ritrovandomi avvolta tra le sue braccia. Stavolta anche lei è stata subito felice, meno male. Come mio padre. 
Anche Mary Margaret mi abbraccia e Ruby. 
L’unico che ancora non sa niente è mio marito. Infatti ci guarda interrogativo, ma non dice nulla, sa che gli dirò tutto una volta che siamo a casa. 
Non tarda ad arrivare il rientro, ho il cellulare con me per qualsiasi problema. In questo modo posso anche dire al mio splendido marito le novità. Sono impaziente di dirgliele a dire il vero. 
Rientriamo a casa, con un sacchetto pieno di cioccolata, mentre mangio una barretta di essa, la tengo stretta in mano e l’ho addentata con voracità. 
«Love, se non sapessi che ami la cioccolata, penserei che sei incinta...»
E anche lui mi conosce fin troppo bene devo dire. 
«Infatti, pensi bene, Kil! Sono incinta.» gli dico, la sua reazione è immediata, mi stringe forte a sé e mi bacia immediatamente con trasporto. Siamo anche soli e possiamo concederci un lungo e passionale bacio. 
«Stavolta sarà un maschietto. Lo so.»
«E se è di nuovo femmina?» chiedo 
Ma lui prontamente scuote la testa e conferma che sia maschio. Di solito ci prende sempre, sia con Hope che con Hailey, fermamente ha detto che sarebbero state femmine e così è stato. Mi fido che è giusta la sua previsione anche stavolta. Avrà forse un sesto senso per questo. 
Porta le mani al mio ventre come ha sempre fatto e mi bacia di nuovo. Dolce e protettivo, proprio com’è mio marito. 
«Ma Kil, dopo questo ci fermiamo. Sappilo.» gli dico separandomi leggermente dal suo bacio. 
«No, no! Io voglio una famiglia numerosa.» risponde ridendo e guardandomi negli occhi. 
«Siamo già parecchi in famiglia! Non entriamo più nemmeno a casa di mia madre per Natale.»
Lui mi guarda ancora, ma stavolta con il suo sguardo malizioso e strafottente.
«Vedremo chi la spunterà allora» mi dice poi e prima che io possa replicare mi bacia ancora e ancora. È un bacio ancora più passionale del precedente. Ci baciamo con sfoga e desiderio, tanto che mi solleva per i fianchi e mi poggia sul tavolo del salotto. È eccitante tutto ciò, soprattutto nel momento in cui le sue mani si insinuano sotto la mia maglietta e mi accarezzano la schiena. Ma devo fermarlo. A breve rientrano i nostri figli. 
Lo allontano leggermente da me, lui protesta prontamente. 
Come previsto, poco dopo infatti eccole rientrare. Hope ormai ha anche le chiavi, quindi è meglio non farsi trovare in atteggiamenti intimi. Mio marito completamente preso dal nostro momento intimo, nemmeno si è accorto dell’ora e non si messo come sentinella. A quanto pare il pensare a una cosa, è prevalso sulla gelosia per le sue figlie. 
Una volta rientrate ci dicono come sia andata la serata, Hope è eccitatissima e ancora su di giri, tanto che è un fiume in piena a raccontare. Hailey quasi non si regge in piedi dalla stanchezza. Mi viene da ridere a vederla e sembra ancora più piccola di ciò che non è. Le si stanno per chiudere gli occhi, è la sua prima vera festa e immagino che si sia scatenata e ora è letteralmente cotta. 
«Prima di andare a dormire, vi volevamo dire che presto ci sarà un nuovo membro in famiglia. Avrete un fratellino o una sorellina.» 
Hailey felice corre ad abbracciare me e poi il suo papà, ha sempre desiderato ed espresso di volere anche un fratellino o una sorellina più piccola, per non sentirsi più la piccola di casa. Non le piace. 
«Sono felice anch’io genitori! Un altro cinese su cui far cadere la colpa.» dice invece Hope, venendo anche lei ad abbracciarci. 
Hailey la guarda malissimo. 
«Tranquilla secchia. Tu resti la cinese numero uno.» ride e la sorella le dà una leggera spinta per farle capire che è davvero scema, ma senza dirglielo.
E a me viene da ridere nel vederle punzecchiarsi, ma unite. 
Sono la mia forza. La mia vita. 
Ai festeggiamenti si unisce anche Henry, entrato con Ivy per un saluto visto che va a dormire a casa della ragazza. 
E io, non desidero altro che questo nella vita. Noi tutti riuniti in un unico abbraccio, un abbraccio famigliare e rigenerante, che mi rende la persona più felice del mondo. 
Ne abbiamo davvero affrontate tante nella nostra vita e sicuramente ne affronteremo ancora, la vita è fatta così, ci sono momenti in cui tutto sembra essere perfetto e momenti tristi, in cui tutto sembra cadere a rotoli... È inevitabile, ma ciò che è certo, che io sono fortunata ad avere una famiglia così unita, che è la mia forza. So che con loro posso superare la tempesta più potente, saprò sempre rialzarmi più forte di prima. So che insieme siamo una forza della natura. 
So che insieme, oltre le nuvole, troveremo le stelle. 

 
Fine
 

Spazio autrice: Ciao a tutti, buon sabato! Ed eccomi qui giunta a pubblicare questo capitolo finale, sarò banale, ma ho la tristezza nel cuore a doverlo fare. Scherzando, ho pensato di non pubblicarlo mai, per non dover mettere fine a questa storia, ma ahimè, come tutte le cose della vita, a volte bisogna mettere la parola "fine" e quindi lo avrà anche questa storia. Ma tanto vi tormenterò con la mia nuova storia (per chi non l'avesse visto, ho già messo il primo capitolo) e con one shot/dabbles dedicate a questa. Non riesco proprio a separarmi dalla mia famiglia allargata e dalle mie Hope e Hailey. Ho molte idee su di loro e non vedo l'ora di mostrarvele o meglio, far leggere. 
Ma prima di spendere due minuti per i ringraziamenti... Voglio fare alcune precisazioni su questa storia. Prima di tutto il "FerraChocolat" e l'idea dei temi per ferragosto ogni anno, é presa dal mio villaggio. Ogni estate il villaggio si colora a festa per il ferragosto, con un tema differente, i temi citati nella storia sono stati tutti svolti lì. Amo questa tradizione e mi piaceva l'idea di inserirla all'interno della storia. La scorsa storia finiva con il Natale, questa finisce con il 15 agosto. Inoltre, ho deciso di scrivere questo finale dal punto di vista di Emma, perché é sempre stata la protagonista della storia ed era giusto che concludessi con lei questo racconto. La frase finale, ovviamente é il titolo della storia, come il titolo del capitolo. Ultima cosa, nell'immagine del capitolo, trovate ovviamente Hope cresciuta, ma anche la piccola Hailey, fatemi sapere che cosa ne pensate e ovviamente se vi piace l'idea che ho avuto di ambientare tutto 12 anni dopo. Emma e Killian avranno anche un nuovo baby Jones, stavolta Killian si sente che sarà maschio, sarà così? (che dici SweetHolly ti ho accontentata?) naturalmente si scoprirà nelle Shot. Ehehehe
Penso di aver detto tutto e quindi, se pur non vorrei ahahaha giungo alla parte dei saluti e dei ringraziamenti. Ringrazio tutti voi che avete aggiunto la mia storia alle seguite, preferite e le ricordate. Ringrazio i lettori silenziosi che hanno comunque seguito costantemente la mia avventura. E infine, ringrazio i fedelissimi, quelli che giorno dopo giorno, sabato dopo sabato mi hanno espresso il loro affetto facendomi sapere cosa ne pensassero di questa storia. Grazie davvero. Sono soprattutto felice del fatto che questa storia mi ha permesso di conoscere tante belle persone e con cui ora, mi sento tutti i giorni. Non avrei mai creduto che ciò potesse accadere. Questo spazio non condivide solo storie, ma è anche un modo per conoscerci e farsi conoscere. Ed é meraviglioso 😍
Be, credo che ora, sia davvero giunto il momento di chiudere qui questo spazio e salutarvi. 
Ci vediamo con le prossime storie/avventure. Sia le mie, sia le vostre. A prestissimo e ancora GRAZIE. 

 
   
 
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