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Autore: Shizue Asahi    07/03/2020    0 recensioni
Raccolta disomogenea sulla coppia Bolin/Jinora
Bolin è timido e impacciato, anche se è più grande di lei e ha già avuto altre – disastrose – esperienze prima; Jinora è quasi la sorellina di Korra – o sua nipote, non ha mai capito come funzionasse la faccenda della reincarnazione dell’Avatar – e l’ha vista crescere sotto i suoi occhi, hanno combattuto insieme e si sono salvati reciprocamente la vita tante volte, ma sul prato, là, da soli, le cose si fanno solamente più confuse e non è tanto sicuro di dove finisca la zona sicura dell’amicizia fraterna e inizi quella più scabrosa dell’attrazione
Genere: Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bolin, Jinora
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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  • Storia scritta per il COWT10;
  • 771 parole;
  • M2 - Napoli 




La stradina è un lastricato di libri, librerie e venditori di libri. Ogni angolo è occupato da una libreria, ogni centimetro di muro ha affisso un nuovo volantino su libri, cartoleria o libri. A Città della Repubblica quella è conosciuta come la Strada delle libreria - in realtà un altro nome ce lo ha, ma la gente non riesce proprio a ricordarlo. 

Bolin, che di libri ne avrà letti sì e no una decina in vita sua, non ci era mai stato. Non è un lettore, non colleziona maniacalmente volumi, non legge neanche i fumetti a dirla tutta e preferisce sempre passare la sera a guardare Netflix che a sfogliare pagine su pagine. Bolin non è mai stato in quella parte della città, anche se tutta la sua intera vita l’ha spesa a Città della Repubblica. 

Alle volte suo fratello si chiede se Bolin sappia leggere, tanto che lui e la lettura sono mondi completamente separati, ma Mako ha il tatto di non fare mai quella fatidica domanda.

 

In ogni caso, La Strada dei Libri è affollata, un miscuglio di bancarelle e libreria di tutti i tipi e di tutti i generi, dopo chiunque può trovare quello che desidera. Si va dai libri usati, a quelli della scuola, ai romanzi, ai manuali, fino ai libri da collezione. Un paradiso peri i lettori. 

Bolin gira senza meta, buttando l’occhio in ogni vetrina e sentendosi terribilmente grosso e fuori posto. Non ha mai visto tanti libri in vita sua. 

Alla fine fa il tocco ed entra in un negozio a caso. È piccolo, stipato di libri di tutte le dimensioni ed edizioni e sull’entrata porta una vecchia tarda: L’ultimo lettore. 

La commessa lo accoglie con un sorriso pacato 

- Buongiorno, posso aiutarti? - gli dice e la targhetta recita Jinora.

Bolin annaspa e fa un sorriso tutto denti.

- Mi serve un libro - dice alla fine, dopo averci pensato su un’infinità di tempo, come se fosse davvero una cosa difficile da dire. Non aggiunge altro.

La commessa rimane a guardarlo, in attesa che continui. Non lo fa e lo vede continuare a guardarsi intorno, come se si aspettasse che da un momento all’altro gli scaffali potessero cadergli addosso. 

- Puoi essere più vago? - gli dice gentile, facendo ondeggiare i capelli e arcuando un sopracciglio sottile. 

E allora Bolin va ancora più nel panico, perché lui di libri non ne capisce niente, e lo hanno mandato lì contro la sua volontà, e non si aspettava di trovare qualcuno di carino - fanculo - in negozio e ha i pantaloni bucati della tuta e i capelli in disordine. Un libro, gli serve. Concentrazione.

- Mi serve un libro - riprova - Ha la copertina rossa, l’autore è americano… o russo, non ricordo. È uscito un paio di anni fa. Ha la copertina rossa - conclude.

Jinora non è particolarmente convinta e passa la successiva ora a tirare tutti i libri con la copertina o la sopraccoperta rossa per vedere se lo riescono a trovare. Alla fine Bolin è così mortificato che di libri ne compra cinque e non uno - e non è neanche sicuro di aver trovato quello che gli avevano chiesto. 

La commessa gli dà la ricevuta e un buono sconto per il prossimo acquisto. 

- Per i nuovi clienti - gli spiega.

- Grazie - balbetta Bolin, cercando di fare uno dei suoi famosi sorrisi tutto tenti. È lì lì per dirle che non gli serve, che lui non legge, ma poi Jinora che dice a presto e non se la sente più. 

 

Mako brontola tutta la sera per i libri e per il fatto che non abbia trovato quello che gli aveva chiesto; sua madre invece è più bonaria e lo prende in giro giusto un po’.

Passa una settimana e Bolina va di nuovo a L’ultimo lettore, e ci torna, e inizia a essere un cliente assiduo. La commessa è sempre gentile, sempre con un occhio di riguardo, sa consigliargli sempre un volume nuovo o un’edizione limitata da non farsi scappare o una grafic novel che può piacergli. Bolin scopre che non gli dispiace poi tanto leggere, non quello che lei gli consiglia, così la volta dopo che si vedono ne possono parlare, mentre lei sceglie il nuovo libro da vendergli.

Insieme ai libri gli dà sempre anche qualche piccolo omaggio, un gadget, una rivista, un volantino, un segnalibro. Un giorno Bolin va a comprare un libro per l’università a Mako e poi passa la restante settimana con lui che lo prende in giro. 

- Chi è questa Jinora che ti ha lasciato il numero sullo scontrino? -

   
 
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