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Autore: Lady Reila    06/08/2009    5 recensioni
zankoku na made ni kau wa tsuku to taiyou ashita sae mo me wo fusaida sekijitsu ni tou wa kamoku to?
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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zankoku na made ni kau wa tsuku to taiyou ashita sae mo me wo fusaida sekijitsu ni tou wa
kamoku to?



Nell'aria risuonarono le ultime note di saku.
Nonostante adorassi quella canzone il video mi metteva paura.
Mi guardai attorno, il soggiorno sembrava più inquietante del solito.
Nonostante ci fosse anche Kiro in casa c'era troppo silenzio. Sopratutto lui, stranamente, era calmo.
Si, ok, devo stare calmo. Non c'è nulla di cui avere paura.
Oh, no, perché è andata via la luce? Ho pauraaaaaa!
"Kiroo" Urlai, mettendomi a correre per il corridoio
"Kirooo, dove seii?"
Lui mi corse incontro spaventato.
"Che hai fatto? Stai calmo e spiegami tutto."
"No, non ce la faccio, Kiro! Ho pauraa!" Dissi, quasi in lacrime.
"Smettila di piangere e spiega." disse, abbracciandomi.
Smisi di piangere: tra le braccia di kiro mi sentivo al sicuro; sembravo un neonato tra le braccia della mamma.
Tirai sù sonoramente col naso.
Kiro mi portò in cucina, dove mi versò dell'acqua continuando, per la mia gioia, a coccolarmi.
Mi scostò il ciuffo di capelli dalla faccia e mi disse: "Shin, se vuoi, puoi dormire con me per questa notte"
Non me li feci ripetere due volte, accettai subit,o però prima mi assicurai di non essere un peso.
Dopo mezz'ora, Kiro mi stava ripetendo per quella che era la milionesima volta che non ero assolutamente un peso per lui.
Appena mi sdraiai sul letto mi addormentai, invece Kiro no, lui si sentiva strano.
Il mattino seguente mi svegliai con un sonoro sbadiglio e trovai kiro in cucina. Stava facendo la colazione.
C'era qualcosa di diverso ora: Kiro mi doveva dire qualcosa di importante. Lo si vedeva dal suo viso.
Per prendere coraggio andò in frigo e prese una birra.
Ero curioso, non capivo cosa potesse mandare Kiro così tanto in agitazione.
Appoggiò la birra sul tavolo. Non riuscivo più a resistere: volevo sapere cosa doveva dirmi di così importante.
"Shin, devo dirti una cosa." Sembrava sul punto di piangere.
In quel momento entrò Strify.
"Salve dormiglioni! Finalmente vi siete alzati! Kiro, cosa fai? La birra, di mattina, non va bene!" Disse, prendendogli la bottiglia dalle mani e svuotandola nel lavandino, per poi buttare la bottiglia nella pattumiera.
Kiro protestò: "Io faccio quello che voglio, tanto adesso sono maggiorenne!"
e corse in camera con una pernacchia.
"Ma che ha fatto? Boh, tutti pazzi in questa casa!" Strify non sapeva di aver interrotto una cosa importante per Kiro.
Poco dopo andai in camera, ma non entrai, appoggiai l'orecchio alla porta e sentii Kiro che piangeva. Aveva bisogno di stare da solo.
Intanto decisi di andarmi a fare una doccia, ma come al solito, Yu si era impossessato del bagno e non usciva più.
"Yu, porca miseria, esci!"
"Noo! Sono orribile, non posso andare in giro così! Aiuto!". Come al solito non riusciva a sistemare i capelli.
Sconsolato me ne andai in salotto. Adesso non era più tetro come la sera precedente ma bensì solare e colorato. Mi sedetti sul divano e accesi la tv, girai tra i canali ma non c'era niente.
Finalmente Yu aveva deciso di lasciarmi il bagno libero.
Corsi fino al bagno e chiusi la porta a chiave.
Sentii le imprecazioni di Strify che non era riuscito a entrare in tempo.
Risi fra i denti.
Cominciai a togliermi i vestiti e aprii l'acqua.
Mi misi sotto il getto caldo, l'acqua mi accarezzava dolcemente e mi cullava.
Decisi di fare in fretta, se non volevo trovarmi qualche strano scherzetto escogitato da Strify per prendersi la rivincita.
Entrai in camera mia in accappatoio e ci trovai kiro con gli occhi rossi.
La prima cosa che fece fu quella di abbracciarmi.
Pensai a quanto fosse dolce e tenero. Se solo strify avesse aspettato qualche minuto in più prima di entrare, prima...
"Scusa shin. Prima non volevo reagire così. Sono stato uno sciocco."
Lo strinsi forte a me per farlo smettere di piangere.
"Calmati piccolo, non fa niente, adesso ci sono io"
Gli porsi un fazzolettino.
Lui si asciugò gli occhi e si stese sul letto.
Nel frattempo io cominciai a vestirmi. Kiro mi guardava, sembrava come attratto dal mio corpo.
No ma che penso, lui è Kiro! Non penserebbe mai di stare con me.
Lo guardai un secondo.
Certo che era proprio sexy in quel completo bianco coi capelli tirati su e le unghie smaltate di bianco.
Oddio noo! Io non sono mica gay! Ma che vado a pensare?!
Sembrava che Kiro sapesse dei miei dilemmi mentali e mi sorrise.
Pensai che era prorpio dolce.
Finito di vestirmi mi avvicinai a lui.
Che dolce si era addormentato!
In quel momento entrò Strify: era venuto a vedere se Kiro era qui con me.
Quando lo vide addormentato andò a chiamare Yu per portarlo nel suo letto.
Dopo che Yu fù uscito dalla stanza con Kiro in braccio, Strify si decise a parlare.
"Ti ha detto qualcosa?"
"No, è strano, non capisco". Era vero non capivo che cosa gli stava succedendo, non capivo neanche cosa stava succedendo a me.
"Ok. Se riesci a scoprire qualcosa fammelo sapere, d'accordo?"
Strify uscì dalla stanza.
Mi sedetti sul letto e cercai di riflettere.
Appoggiai la mano sul materasso, sentii qualcosa di strano, lo presi in mano.
Era una lettera, di Kiro.
La aprii.
C'era scritto solo "all the things you said"
Che strano, pensavo che la canzone si chiamasse all the things SHE said, non you.
Pensai ad un errore. Non mi era passato nemmeno per l'anticamera del cervello che in realtà potesse nascondere un messaggio.
Quel pomeriggio decisi di andare a fare una passeggiata.
Avevo ancora la mente rivolta al bigliettino.
Kiro non poteva sbagliare il titolo della sua canzone preferita. Eppure era sbagliato.
Provai a tradurlo.
"Tutte le cose che hai detto"
Certo. Kiro l'aveva sbagliato apposta, se no veniva fuori tutte le cose che ha detto, invece doveva essere rivolto a me.
Me ne tornai a casa di corsa.
Entrai in camera e mi chiusi la porta alle spalle.
Tutte le cose che hai detto, cosa poteva significare?
Uscii dalla camera e mi diressi invece verso quella di Kiro.
Lui stava ancora dormendo.
Iniziai a frugare nei cassetti.
Non trovai niente, almeno fino a quando non aprii l'ultimo cassetto.
Dentro ci trovai delle foto mie e sue.
Dove c'ero io c'erano dei cuori.
Oppure c'era scritto "Shin, il mio migliore amico"
Mi commossi.
Andai verso il letto e gli diedi un bacio.
Poi andai in cucina a vedere cosa facevano gli altri.
Mon dissi niente a strify, probabilmente si sarebbe incavolato perchè non avrei dovuto frugare tra la roba di kiro.
Ero immerso nei miei pensieri.
Strify mi chiese che cosa volessi mangiare, facendomi sobbalzare.
Yu fece un ghigno.
"Hahaha, molto divertente... Boh, non sò, Strify. Facciamo sciegliere a Kiro"
"Ok, vai a chiederglielo" sembrava che Strify sapesse qualcosa che io non sapevo.
"Noo, assolutamente! Vai tu." Non volevo cadere in nessun tranello, non ne avevo proprio voglia.
"Ok... Ma che avete tutti oggi??" Strify sbuffando andò in camera di kiro.
Ne uscì poco dopo con un kiro tutto scapigliato e mezzo addormentato.
"Yuu" kiro si mise a saltellare "prendiamo il cinese?? daii!"
"Va bene, ma calmati!" Yu era leggermente infastidito dal comportamento del bassista, ma stupito allo stesso tempo dell'energia che aveva addosso e del fatto che si fosse calmato così in fretta.
Yu uscì di casa per andare al ristorante cinese, eravamo indecisi se andare a mangiare lì o mangiare a casa.
Alla fine poichè nessuno aveva voglia di uscire andò solo Yu.
Quando tornò, Kiro gli si buttò praticamente addosso, facendolo rovinare a terra. Riuscì però a salvare il cibo e corse in cucina.
Quando andammo anche noi in cucina trovammo già la tavola apparecchiata, con il cibo messo in ordine e Kiro che stava mangiando i suoi spaghetti di riso. Quando ebbe finito sembrava un gatto che si leccava i baffi.
Non riuscivo a smettere di guardarlo.
Così piccolo ma con un cuore tanto grande...
Quando tutti avemmo finito ci dirigemmo al divano.
Io e Kiro, come al solito, giocavamo alla play e Strify e Yu ridevano perchè Kiro perdeva sempre.
Questa volta però no. Ero deciso a farlo vincere.
Praticamente stava giocando da solo.
Alla fine, Kiro esultò per aver vinto. Strify e Yu avevano la bocca spalancata e non riuscivano a crederci.
"Shin, ma stai male?" Strify si avvicinò per toccarmi la fronte.
"Che c'è?? Non credi che io sia in grado di vincere una partita?" Kiro gli fece una pernacchia.
Decisi di andarmene in camera.
Misi Guren a palla.
Bussarono alla porta, entrò Kiro con la fascia davanti al naso come Reita, il suo preferito.
Sorrisi, era proprio buffo.
Si avvicinò.
"Tutto a posto?"
"Sì, sì" Kiro non era convinto si vedeva
"Shin, ti devo parlare." si alzò è chiuse la porta per evitare che entrasse ancora Strify a interrompere.
Non fece in tempo a chiuderla che Strify bussò alla porta perché voleva entrare.
A Kiro non restò altro che aprire la porta e andare in camera sua.
Si chiuse dentro a chiave e pianse tutta la notte.
Lo sentivo dalla mia camera che era affianco alla sua.
La mattina dopo mi alzai prima di tutti.
Andai in bagno e mi spogliai aprendo l'acqua.
Mi feci una doccia per mandare via l'immagine di Kiro che piangeva.
Non sopportavo che lui soffrisse così per... per cosa poi? Non era riuscito ancora a dirmelo. Dannato Strify. Non si fà mai i cavoli suoi??
Uscito dal bagno andai a chiamare i ragazzi.
Oggi bisogna alzarsi presto per andare a trovare Luminor.
Dopo mezz'ora, tutti erano vestiti e lavati per andare via.
Magari fossimo riusciti a partire! Prima dovetti tornare su perchè Strify aveva dimenticato il pettine, poi perchè Yu voleva Siro, la scimmietta di Strify, poi tornare su per riportare Siro di sopra perchè Strify non voleva portarlo in giro, poi ritornare sopra perchè Strify aveva cambiato idea.
Alla quinta volta che tornavo sopre mi ritrovai dietro Kiro.
Era vicinissimo a me.
'No, non posso resistere, no, aiuto' pensavo.
Kiro si allontanò, sorride.
Mi fà andare giù per primo, poi mi abbraccia da dietro.
Me lo porto giù a cavalcioni.
In effetti non si fà molta fatica, non pesa molto, anzi, sembra di portare un cuscino sulle spalle.
Salimmo in macchina.
Guidava Kiro, essendo l'unico ad avere la patente.
Dopo pochi minuti eravamo arrivati.
Suonammo alla porta e ci aprì un Luminor tutto scapigliato e assonnato.
Era buffo.
Gli altri rimasero con lui, io andai in cucina.
Kiro mi seguì.
Quando mi girai mi diede un leggero bacio sulle labbra.

Sono passati vent'anni da quel giorno.
Abbiamo passato una vita stupenda insieme.
Ora sono qui. Davanti alla tua tomba. Te ne sei andato troppo presto. Volevo passare altri momenti stupendi con te...
                                                                                                                                                                          
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