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Autore: StregaDAutunno    12/03/2020    0 recensioni
"Ti sei unito alla ciurma della Walrus John Silver, siamo pirati, siamo fratelli, e se ce lo permetterai ti prometto che non ti lasceremo combattere da solo, mai più."
1715, ex colonia britannica di Nassau.
John Silver si unisce alla ciurma della Walrus, nave pirata guidata dal misterioso capitano James Flint.
Le parole pronunciate dal medico di bordo Leni Morgan seppur sincere si scontrano con la realtà dei fatti, in una trama fitta di segreti e tradimenti, e risvolti che neppure lei dopo tanti anni a Nassau poteva prevedere.
La salvezza forse risiede in un consiglio che lei stessa ha dato al nuovo arrivato: "Qui contano solo due cose. Rispetto e lealtà. Concedile alle persone giuste e loro le concederanno a te."
Storia ispirata alla serie Black Sails.
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Billy Bones, James Flint, John Silver, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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L'attacco alla piantagione degli Underhill non era andato come previsto, Leni lo capì subito.
Vide tornare Billy a cavallo che erano passate poche ore da quando aveva lasciato casa Barlow con Flint e Madi.
"Che succede?" chiese John raggiungendola alla finestra.
"Nulla di buono." mormorò Leni.
"Non vedo Madi, Flint...i nostri uomini...Israel non c'è...tu li vedi?" John lasciava trasparire paura nella sua voce.
Dov'erano andati? Erano stati catturati? Uccisi?
E gli schiavi liberati, perché non erano con Billy e i suoi uomini?
Billy attraversò a grandi falcate il cortile ed entrò in casa, Leni gli lesse in viso una rabbia mai vista prima.
"Cosa è successo?" gli chiese John.
"Siamo stati fottuti, ecco cosa è successo." rispose Billy infuriato.
"Cosa?" chiese John incredulo "E Madi dov'è? Sta bene? E Flint?"
Billy scosse la testa: "Non ho idea di dove siano."
"Sono scappati dopo aver aver combinato un casino." intervenne Jacob alle spalle di Billy.
"Di cosa blateri?" strillò John infastidito e preoccupato.
"Di cosa blatera? Ora te lo spiego." Billy guardò John negli occhi "Abbiamo attaccato la piantagione, e fino a qui tutto bene perché abbiamo sbaragliato le loro difese, ucciso i padroni e tutte le guardie. Ma quando siamo andati a liberare gli schiavi abbiamo trovato le porte delle loro camerate bloccate. Chiuse dall'interno."
"Si erano barricati dentro?" chiese Leni.
"Sì. E non c'è stato verso di farsi aprire, abbiamo provato a spiegargli che eravamo lì per liberarli, ma niente. Così ho chiesto aiuto a Madi, e lei mi ha detto che non avrebbero aperto." 
John chiese: "Avevano paura?"
"Non di noi, dei padroni. Pare che a Madi sia sfuggito un piccolo dettaglio mentre cercava informazioni sulla  piantagione. Stanotte lo abbiamo scoperto da una cameriera. I padroni delle piantagioni di Nassau hanno intuito che avremmo cercato di liberare gli schiavi, così hanno deciso di tutelarsi. Hanno separato le famiglie, gli schiavi sono stati mandati in piantagioni diverse, con la minaccia di ritorsioni sui loro cari."
"Se si alleano con noi tortureranno e uccideranno i loro figli, le madri, i padri." aggiunse Jacob "Ovvio che non volessero aprirci."
 "Se lo avessimo saputo avremmo agito diversamente. Ma ormai eravamo lì, ho chiesto a Madi di intercedere. E lei ha detto no. Ha risposto che non aveva senso mettere a rischio le vite degli schiavi senza prima predisporre altri attacchi per liberare la maggior parte di loro.
Le ho spiegato che avremmo trovato una soluzione ma era irremovibile. 
Che in fondo avevamo raggiunto il nostro obiettivo, che avevamo preso posizione contro i potenti di Nassau, che adesso ogni padrone avrebbe vissuto nella paura." continuò Billy
"Mi sono appellato a Flint, il che ti fa capire quanto fossi in difficoltà. E lui con tranquillità  mi ha detto che aveva ragione Madi, avevamo dimostrato la nostra caparbietà, che avevano mandato il messaggio. E che lo avremmo rafforzato con l'attacco di domani alla città."
"Non è possibile..." mormorò Leni sedendosi sulla panca.
 "L'ho pregato, ecco cosa ho fatto, gli ho chiesto di non andarsene con i suoi uomini, di tentare di nuovo ma lui ha detto che ormai non potevamo fare più nulla." disse Billy "E lì la situazione è precipitata."
John sospirò cercando di mantenere la calma: "Cosa hai fatto Billy?"
L'amico lo guardò dritto negli occhi: "L'unica cosa da fare. Ho detto ai miei uomini di arrestare Flint."
John protestò, ma Billy lo zittì.
"Era l'unica cosa da fare!" ripetè nervoso "E allora Madi ha fatto cenno ai suoi uomini di estrarre le armi e ce le hanno puntate contro, e in risposta anche i miei lo hanno fatto." guardò John come se cercasse una qualsiasi comprensione che sapeva di non poter ottenere "Ho chiesto a Madi se era sicura di ciò che stava facendo, lei mi ha guardata con aria di sfida. Flint ha iniziato a dire che se avessimo abbassato le armi tutto sarebbe tornato a posto. Io gli ho detto che non avrei più accettato i suoi ordini, quel suo modo di fare, quel suo agire senza dare mai spiegazioni agli altri. Flint ha ribadito che si ci fossimo arresi non ci sarebbero stare conseguenze per noi e...e io lì non ci ho visto più. E ho ordinato ai miei uomini di fare fuoco."
John gli gridò: "Hai sparato contro di loro ma come hai potuto? Ma sei fuori di senno?"
"O loro o noi John! Hanno provato a fotterci, cosa dovevo fare secondo te? Comunque sono scappati non appena abbiamo sentito arrivare i soldati, saranno nascosti da qualche parte, al sicuro." gli rispose Billy nuovamente infuriato.
Dopo un attimo di silenzio aggiunse: "John, mi dispiace dirtelo, ma Madi sapeva delle famiglie separate. Flint forse ne era allo scuro ma lei...glielo ho letto negli occhi mentre mi parlava."
John divenne paonazzo: "Misura bene le tue parole, non permetterti di fare certe accuse."
"Non te lo direi se non ne fossi sicuro." gli rispose Billy.
"Oh beh certo, glielo hai letto negli occhi!" John gli fece il verso "Ha commesso un errore, d'accordo? I suoi uomini hanno fallito nel recuperare delle informazioni ma a parte questo sono sicuro che è innocente. E non cancella il fatto che hai sparato addosso a lei e Flint."
"Lei ci ha puntato contro le pistole per prima!"
"Perché tu volevi arrestare Flint, lei lo ha solo difeso! Tutto questo non sarebbe accaduto se tu non fossi sempre così ostile verso Flint, se fossi capace di mettere da parte il tuo orgoglio!"
Billy avanzò di qualche passo verso John: "E se tu avessi svolto la tua mansione di nostromo, consigliandolo adeguatamente, forse avremmo evitato tutto questo disastro! Invece a quanto pare è la tua donna ad avergli sussurrato le parole giuste all'orecchio!" gli gridò Billy.
"Non ti permettere di insinuare..." anche John si avvicinò a Billy, minaccioso.
A quel punto Leni scattò, si alzò in piedi e istintivamente si mise tra i due per calmarli: "Adesso basta! Sentite, ciò che è fatto è fatto, la situazione è grave ma non irrisolvibile."
"Oh certo, perché pensi che questo danno si possa riparare?" le rispose sarcastico John.
Lei lo guardò: "Sì. E sarai tu a fare da paciere." John le rise in faccia, ma Leni continuò "È il tuo ruolo. Long John Silver, hai accettato tu di essere il punto di riferimento per Nassau, ricordi? Gli uomini di Billy, la gente di Madi e i pirati di Flint rimarranno uniti sotto la tua figura solo se tu dimostrerai che ciò è possibile nonostante i recenti dissapori."
"Chiamarlo un dissapore è riduttivo..." intervenne Billy.
"Beh su questo a quanto pare tu e John siete d'accordo, partite da qui." ribattè lei con decisione.
I due uomini si scambiarono un'occhiata, poi Billy sospirò: "Tu cosa suggerisci di fare?"
"Ormai l'attacco alla città è stato deciso, Flint e Madi domani saranno lì. Tu e i tuoi uomini dovrete unirvi a loro. E non dirmi che non intendi farlo perché è esattamente ciò che farai, o manderai a puttane tutto ciò che hai costruito in questi mesi." lo anticipò lei intuendo la sua obiezione. Gli si avvicinò, lo guardò negli occhi: "Fidati di me Billy, non possiamo battere Rogers e la Marina se ci dividiamo. Dobbiamo restare uniti, e il tuo contribuito all'impresa sarà cruciale per vincere. E John" si girò nuovamente verso l'amico "la tua presenza domani sarà fondamentale, arriverai con gli uomini di Billy dimostrando a tutti che ogni rancore è stato accantonato. È questo che gli uomini di ogni schieramento devono vedere. D'accordo?" chiese guardando entrambi, i quali annuirono.
Sapevano tutti e due che Leni aveva ragione, non potevano rischiare di perdere tutto proprio ora.
"Ma una volta che avremo preso Nassau ne riparleremo, ci sederemo con Flint e Madi e chiariremo ogni cosa." aggiunse John "Tu sei mio amico Billy, l'affetto che mi lega a te è innegabile, ma stimo Flint, non ha perso il mio rispetto, nonostante il suo atteggiamento ambiguo mi fido di lui. Sa quello che fa."
Billy bofonchiò una risatina, si limitò ad annuire: "Come vuoi."
"E chiariremo anche la posizione di Madi, non agirebbe mai alle nostre spalle. E poi a me non mentirebbe mai, noi ci amiamo, che motivo avrebbe di non fidarsi quantomeno di me." concluse John con tono calmo.
Billy gli rispose, la sua voce a differenza di quella di John era piatta e severa: "Forse un motivo per dubitare della tua lealtà e del tuo amore lo ha. Madi non è né stupida né cieca John."
Il suo sguardo passò da John a Leni e poi si spostò di nuovo su di lui.
Leni spalancò gli occhi, John divenne di nuovo paonazzo.
Non sapendo come ribattere mormorò: "Vado a riposare, oggi la gamba non mi ha dato tregua." lanciò un'ultima occhiata a Billy "Appena avete deciso come muovervi fammelo sapere." gli disse con rassegnazione, e zoppicando raggiunse la sua stanza.
Leni fece per dire qualcosa ma Billy le voltò le spalle: "Vieni Jacob, informiamo gli uomini che domani attacchiamo comunque. Forse tu mi aiuterai a trovare le parole giuste."
Jacob annuì, sorrise a Leni con imbarazzo e poi uscì.
La ragazza, rimasta sola, non poté fare altro che seguire l'esempio di John, ritirandosi nella sua camera.
Si sedette sul letto, le dita tormentavano la stoffa della sua gonna.
Era nervosa, preoccupata.
Non aveva mai visto Billy così furioso, e poi c'era quello che aveva detto a John.
Billy sapeva di Ocraoke, era quello che aveva insinuato?
No, non aveva senso, quando si erano rivisti lui l'aveva accolta con entusiasmo, avevano fatto l'amore, era stato affettuoso e appassionato, voleva che i suoi uomini si fidassero di lei...se avesse saputo di quella notte con John sarebbe stato freddo con lei...e se lo avesse scoperto dopo che si erano riuniti? 
Il dubbio stava iniziando a dilaniarla, quando Billy fece il suo ingresso nella stanza.
Si sedette su una sedia vicino al cassettone, si passò una mano sul viso. Dopo qualche istante guardò Leni, affranto.
"Mi dispiace."
"Quel che è fatto è fatto." mormorò lei "Quei tagli...meglio pulirli..." gli disse indicando il sangue incrostato sulle sue braccia, si alzò e prese la brocca per la toiletta e la sua borsa con gli strumenti e le medicine.
"Non doveva andare così." mormorò lui.
"Lo so." rispose Leni mentre imbeveva di acqua un panno pulito; si avvicinò a Billy e gli prese il braccio "Brucerà un po'." lo avvertì prima di iniziare a pulirgli la pelle. Non erano ferite profonde per fortuna.
"Te le ha fatte lui?"
"Sì. Abbiamo lottato." ammise Billy "Gli ho quasi sparato sai, ero a tanto così da ucciderlo, ma è riuscito a deviare il colpo."
Leni deglutì, prese il barattolo con una pomata e con delicatezza la spalmò sulle ferite, non sapeva cosa rispondergli.
Billy le prese una mano, gliela strinse: "Ho bisogno di sapere che sei dalla mia parte."
Leni lo guardò negli occhi, sentiva la gola secca, bruciava perfino, ma riuscì a dirgli: "Io sono sempre dalla tua parte Billy."
"Ma?" azzardò lui.
"Non c'è un ma. È solo che..." Leni sospirò "Abbiamo lottato così tanto, non voglio che tutto crolli proprio ora. Siamo così vicini a realizzare ciò che desideriamo...e a quel punto forse tutto questo non conterà più."
Billy scosse la testa: "Siamo ormai ben oltre il punto di non ritorno Leni. Qualunque cosa accada non ci potrà mai più essere pace tra me e Flint."
Quella constatazione così decisa non ammetteva obiezioni, pertanto Leni non disse altro a riguardo.
Ma le dispiaceva, Flint aveva fatto molto per lei, e certo, aveva sbagliato in alcune occasioni, ma lei non poteva dimenticare di come l'avesse accolta nel suo equipaggio, di quanto le aveva insegnato.
Alla fine Leni trovò il coraggio di chiedere ciò che la turbava di più: "Billy, quello che hai insinuato con John...cosa...cosa volevi dire?" 
Billy la guardò, sorrise stupito: "Non è ovvio? John è innamorato di te. E Madi lo ha capito, e la cosa la infastidisce parecchio."
Leni arrossì: "John non...io e lui siamo solo amici Billy. E poi John è innamorato di Madi." 
"In qualche modo lo è e tiene a lei. Ma non la guarda nello stesso modo in cui guarda te."
"Ma che dici?" rise lei nervosa.
"Io ti guardo così, quindi so di cosa parlo." rispose lui semplicemente, con un sorriso.
Leni arrossì, abbozzò un sorriso, gli sfiorò le labbra con un bacio.
"Hai bisogno di riposare, stenditi." gli disse. 
Billy annuì, si tolse giusto gli stivali e si sdraiò sul materasso, sul fianco.
Leni si distese dietro di lui, gli cinse la vita con un braccio, il viso quasi affondato tra i suoi capelli biondi.
Mormorò una melodia, era da tanto che non lo cullava con una canzone, Billy con gli occhi già chiusi sorrise e intrecciò le dita con quelle della mano lei. 
Si addormentò così, con la voce di Leni che gli cantava di distese verdeggianti coperte di rugiada del mattino, di uomini che finalmente scoprivano la libertà. 
Anche Leni dormì, ma si svegliò dopo alcune ore, assetata. Sciolse l'abbraccio che lo legava a Billy e si recò in cucina. 
La brocca era sul tavolo insieme a delle tazze, ne riempì una e bevve avidamente. Le tornarono in mente le parole di Billy sul fallito attacco alla piantagione, sull'odio verso Flint, sul fatto che John fosse innamorato di lei. 
Sospirò, conscia che non sarebbe stato facile trovare la soluzione a quei problemi.
Riempì nuovamente la tazza e bevve ancora, ma l'ultimo sorso quasi le andò di traverso.
Fu per quella sensazione, quel tocco freddo alla base del collo.
La canna di una pistola sulla pelle.
"Non gridare, o sparo." bisbigliò lui. 
 
 
 
 
 
 
 
 
   
 
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