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Autore: Fede883    13/03/2020    0 recensioni
L'attrice inglese Jennifer Simons viene invitata a partecipare ad un importante festival cinematografico a Venezia, inizialmente è titubante a partire da New York poi che ha paura dell'aereo ma nel suo viaggio verso la città lagunare scoprirà un pò di più se stessa e ciò che davvero desidera raggiungere, Jennifer imparerà in questo viaggio a non farsi trasportare troppo dalle emozioni e dai suoi sentimenti ma a riuscire capire ciò che più conta davvero per lei.
Genere: Commedia, Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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:" Ok la valigia c'è l'hai, il biglietto d'imbarco pure e direi che sei pronta e operativa cara mia". Felicity mi osserva sorridendo, sono in aeroporto dove partirò per Venezia per recarmi ad un importante festival cinematografico, ho puara  di volare quindi sono abbastanza agitata, il mio aereo farà scalo a Francoforte per poi arrivare a Venezia con un secondo aereo. Abbraccio Felicity sorridendo e le dico:" Chissà come mai a te non ti hanno chiamata? Non starai simpatica forse". Felicity si mette a ridere e mi risponde in modo ironico:" Ahahahaha che battuta Jenny, come farò tutti questi giorni senza di te, mi manchi già tesoro mio... Chi canterà le canzoni dei Green Day in giro per casa come fai te?". Sorrido e tenendola abbracciata a me le dico:" Sono solo 5 giorni Felicity, passeranno dai, non ti preoccupare... Adesso vado altrimenti se perdo l'aereo è un casino, comunque per i Green Day puoi sempre usare Youtube, ti voglio bene". Io e la mia amica ci abbracciamo e così mi dirigo verso il gate d'imbarco dell'aereo della Lufthansa che mi porterà in Germania. Dopo gli ultimi controlli sul mio biglietto e passaporto posso finalmente dirigermi verso l'aereo percorrendo il lungo tunnel che mi collega con il gigantesco mezzo fermo al terminal. Davanti agli aerei noi sembriamo così piccoli e inutili ed è incredibile vedere cosa l'uomo abbia potuto progettare, appena salgo sull'aereo vengo accompagnata dalla hostess al mio posto in turistica, non ho preso la prima classe, troppi ricchi snob che si bevono i loro cazzo di bicchieri di champagne e non proferiscono nessuna parola, uomini d'affari sempre incollati con il telefono e che parlano e parlano per tutto il viaggio, che si vantano che loro hanno fatto i soldi mentre lo sfigato che bullizzavano a scuola ora pulisce il sedere degli anziani in una casa di riposo a Phoenix, roba da schiaffi in faccia finchè le nocche delle mani non ti sanguinano, odiosi per non dire altro. Affrontare un viaggio del genere non ce la faccio proprio e così ho optato per la classe turistica, non mi piace sentirmi troppo grande rispetto alle persone normali, sono semplicemente una attrice e credo che questa cosa non debba essere vista come una sorta di inno alla ricchezza. Mi metto a sedere vicino al finestrino proprio davanti all'enorme motore dell'aereo e pensa in modo ansioso:" Merda così se sto stronzo prende fuoco lo noto subito". Vicino a me si mette a sedere un signore tedesco di circa 60 anni, mi chiedo come fanno a indossare quegli orrendi sandali con il calzino, un tedesco lo riconosci subito, ti basta vedere i calzini e capisci subito che è un tedesco. Il signore indossa una polo orrenda di colore verde e dei braghini corti e pensare che non è nemmeno estate e fuori comunque è freddo e questo gira in braghini, si sa i tedeschi sono strani e anche mio nonno mi ha sempre detto:" Ricordati Jennifer due cose sono infinite l'universo e la stranezza dei tedeschi". Si avvicina e vedo che sistema le sue valigie nella cappelliera ma nel farlo tra poco non mi colpisce e dico al gentile signore teutonico:" Scusi mi sta facendo male, per favore potrebbe stare più attento?". Il signore borbotta qualcosa in tedesco, io lo capisco pochissimo e quella che sa il tedesco è Felicity, dove cavolo è quella li quando serve? Uffa che due scatole questa situazione, il tizio si mette finalmente a sedere dopo aver armeggiato con le sue valigie, si toglie il cappellino dalla testa e vedo che non ha praticamente capelli e mi osserva sospirandomi dicendomi se parlo in tedesco, faccio segno di no con la mano ma lui ovviamente mi continua a parlare in tedesco stretto e faccio finta di annuire, non so se mi stia insultando o meno ma ma me ne frego. Vedo altri passeggeri che salgono sull'aereo, noto una famiglia con dei bambini al seguito, un bambino ha in mano una specie di tablet dell'Apple, a 5 anni hanno già un cavolo di tablet in mano, ma che hanno nella testa i genitori? E poi c'è anche una bambina che tiene in mano la bambola di Elsa di "Frozen" e questa cosa la capisco già di più, tutte le bambine adorano "Frozen" e probabilmente se avessi 4 anni adorerei anche io Elsa. I genitori cercano di calmare i due bambini pazzi che stanno litigando e capisco che sarà un lungo volo con la speranza che questi pargoli non urlino per tutta la durata del viaggio fino a Francoforte. Cerco di essere positiva e penso al viaggio che sto per affrontare.

Finalmente le operazioni di imbarco finiscono e l'aereo inizia a rullare sulla pista del JFK, vedo il motore che si muove e che fa un casino assurdo, inizio ad agitarmi, sudo freddo, odio volare, odio gli aerei e tutto ciò che vola. Quando da piccola mia mamma mi diceva:" Ecco che arriva l'aeroplanino" per imboccarmi iniziavo ad urlare come una disperata e quella paura è rimasta innata in me. Sono agitata, ho il cuore a duemila e penso:" Calmati Jenny, respira, chiudi gli occhi e respira, un respiro alla volta e vedrai che andrà tutto bene". Osservo il tedesco vicino a me così chiedo a lui se mi può tenere la mano per il decollo e lui mi sorride e decide di tenermi stretta la mano, l'aereo prende potenza e inizia la sua rincorsa verso il decollo. Sento la potenza dell'aeromobile, io che stringo la mano al signore tedesco e che spero che quell'incubo possa finire  il più presto possibile, sto per dare di matto, questa volta mi arrestano. Chiudo gli occhi e dopo un pò sento che l'aereo si alza, apro gli occhi e vedo che i carrelli si alzano dalla pista e siamo decollati, dall'alto vedo le luci di New York, la sera è calata e lo skyline notturno della grande mela dall'alto sembra un enorme albero di natale illuminato ed è veramente meraviglioso, si mi sa che faccio una bella foto. Faccio una foto con il telefono e mi congedo dalla stretta del signore tedesco, l'ansia e ne va via e la crisi di panico svanisce e ora si posso dire di stare più in alto del cielo, mi manca già casa, mi manca già la migliore amica. Subito dopo il decollo chiamo una hostess che si precipita subito da me dicendomi:" Come posso aiutarla signorina?". Io prendo fiato e rispondo deciso:"Un succo di frutta per favore, alla pera se è possibile". La hostess nota il mio colorito in faccia e mi dice:" Signorina sta sudando, è sicura di sentirsi bene? La vedo un pò pallida". Sorrido, è sempre bello quando qualcuno si preoccupa per te ma se stare male qui non è il momento più opportuno e le dico sorridendo:" Ero solo un pò spaventata dal decollo, se riesce a portarmi il succo di frutto alla pera per favore che così mi riprendo, grazie mille". La hostess mi sorride e se ne va e prendo una rivista che era già presente sul sedile dell'aereo prima che mi sedessi, apro una pagina a caso e noto subito un articolo:" Jennifer Simons, che fine ha fatto la star di "Fox Action?". Tutto quello che abbiamo scoperto". Loro scoprono sempre tutto e poi chissà quanto sia autorevole il giornalino della Lufthansa, in verità non ho trovato nulla di ecclatante dopo "Fox Action", il successo per me è stato un fiume in piena, ancora non ho ben capito cosa è successo nella mia vita, non sono scomparsa e forse questo festival a cui sono stata invitata potrà regalarmi anche delle possibili occasioni lavorativa, mai dire mai dopo tutto nella vita no? Ma di certo non c'è niente da scoprire, io sono sempre qui e poi comunque che foto orribile hanno preso? Sul set me ne hanno fatte tantissime e vanno a vedere la più brutta, ma è mai possibile?  Stupidi giornalisti che non sanno che altro scrivere e giocano con la vita delle persone perchè non sanno davvero che cosa fare e ciò che fa Jennifer Simons deve interessare anche a loro, ma vaffanculo va, chi sono loro per dirmi cosa devo o non devo fare? Questa è robaccia. Metto via la rivista e arriva finalmente il mio succo di frutta e inizio a berlo, non so davvero come ingannare il tempo, provo a guardare un film dai... Seleziono sul monitor dell'aereo categoria film e nemmeno a farlo apposta esce "Fox Action" e penso in modo contrariato:"  Ma dai scherziamo? Questo film ormai mi perseguita ovunque". Ma decido di vederlo con l'unica differenza che il film è in tedesco, chissà come mi hanno doppiata, ho i brividi solo ad immaginarlo sinceramente ma decido di premere play e mettere almeno i sottotitoli in inglese.

Appena il film inizia noto che la mia doppiatrice tedesca ha una voce decisa ma allo stesso tempo penso che abbia un serio problema di raucedine, mi metto a ridere ma il film è proprio come me lo ricordavo. Le prime scene le abbiamo girate ad Amman in Giordania, una esperienza meravigliosa, girare in Medio Oriente è stato bello ma allo stesso tempo ho avuto tanta paura, le televisioni fanno continuamente vedere attentati di natura islamica, Isis, Al - Qaida , Boko Haram e via dicendo... Non nascondo che avevo continuamente l'ansia che qualcuno vestito di nero urlasse qualcosa in arabo per poi spararci con un mitra ma a parte questa cosa è stata una bella esperienza. Amman è una bella città ma comunque bisogna rispettare le loro tradizioni, io quando non ero sul set  dovevo andare in giro velata per la città, non avrebbero tollerato una occidentale che non rispettasse le loro usanze e i loro costumi, sono anche entrata in una moschea, sempre velata e ho cercato di essere il più rispettosa possibile verso il paese che mi stava ospitando. Osservo il  film sorridendo e ricordo bene una delle prime scene dove il mio personaggio insieme ad altri soldati inglesi doveva entrare in una specie di bunker e fare irruzione uccidendo i terroristi, quante cazzo di volte mi è caduto il fucile dalle mani! Sono caduta da sola, mi è caduta l'elmetto, insomma un disastro ma alla fine sono riuscita a portare a termine tutte le riprese del film e questa cosa mi ha davvero reso orgogliosa di me stessa. Riguardarmi in film mi fa molto strano, non amo guardarmi recitare, mi fa un effetto stranissimo, io mi vergogno mentre Felicity si esalta a differenza mia, sono un pò imbarazzata a vedere certe scene sapendo cosa c'è stato dietro, cerco di non pensarci e mi godo il mio film.  
Arrivata a circa metà film ho notato alcune cose che potevo migliorare, certo l'audio in tedesco non aiuta ma credo di riuscire a capire, insomma in alcune scene ero veramente rigida, ero poco espressiva e anche con la mimica lasciavo parecchio a desiderare, infatti il regista me lo diceva sempre che dovevo essere più rilassata, ero molto tesa sul set non posso nasconderlo perchè sarei veramente una bugiarda se dicessi che ero tranquilla con me stessa, per niente. Molte persone non sanno come funziona un set cinematografico, a differenza delle prove di uno spettacolo teatrale sul set devi fare tutto in fretta, mi alzavo alle 5 del mattino solo per il trucco, perchè quando si recita si deve essere perfetti altrimenti non va bene, hai pochissime pause, il minimo sindacabile per andare in bagno, fumarti una sigaretta o mangiare da quel catering schifoso e imbarazzante che non consiglierei nemmeno al mio peggior nemico, tutto è sempre di corsa, gente che ti passa davanti continuamente perchè ti devono microfonare, ti devono anche truccare direttamente sul set, mille persone che ti girano attorno con 50979 apparecchi e 30008 fili. I set sono l'inferno sulla terra, ovviamente c'è sempre il regista che urla, ogni cosa che fai è sbagliata, sbagli pronuncia non va bene e si ricomincia da capo, sbagli un movimento e si ricomincia da capo, ti dimentichi la battuta bestemmie e imprecazioni e poi si ricomincia da capo, muori ovviamente si ricomincia da capo. Insomma è un casino in più immaginatevi di girare sotto il sole della Giordania in pieno giugno, le temperature più fredde sono di 29 gradi se ti va bene ovviamente con tanto di scorte armate per il rischio che qualcuno mal sano di mente possa far saltare in aria una troupe americana, ecco come si può essere rilassati in questo stato? Ovvio tante cose si possono e si devono sempre migliorare, sono pur sempre al mio primo film e non posso dire di essere una professionista, direi che proprio non è il caso di farlo, anche nelle varie espressioni potevo migliorare e dovrei gestire forse meglio le emozioni umane, insomma credete che sia facile fingere si essere arrabbati, di essere tristi o spaventati? Non è per niente facile e mentre guardo il film noto che la mia doppiatrice tedesca ha davvero un serio problema di reucedine, provo a capire dove posso migliorare, sbagliare fa parte di tutti noi dopo tutto, prendo appunti perchè almeno così so come devo gestirmi la prossima volta, non è facile ma non posso fare altro che provarci, una attrice dopo tutto non smette mai di imparare ma nemmeno di sbagliare perchè sbagliare è il nostro lavoro tutto sommato.

Dopo non so quante ore di volo finalmente arrivo a Francoforte, qui è pieno giorno, mi sembra di essere entrata in una dimensione nuova, ho il sedere che ormai è diventato tutt'uno con il seggiolino di questo maledetto aereo, praticamente siamo arrivati in Germania, dopo aver rivisto "Fox Action" ho dormito un pò, poi ho riletto i tanti appunti che mi ero presa durante la visione del film, ho cercato di memorizzarli in modo abbastanza deciso ma senza passarci su troppo tempo, comunque ho un altro volo da fare quindi so già come ingannare il tempo da Francoforte a Venezia, ho guardato anche un pò di televisione o perlomeno quel poco che i canali riuscivano a prendere, mi sono alzata anche per andare in bagno, molti dormivano e sembravano in stato di coma , ho cercato di camminare senza fare troppo rumore ovviamente, poi ho fatto altre cose come leggere alcune notifiche sulla mia pagina di Instagram, caspita 13 mila followers mi sembrano davvero tanti e quanti commenti mi lascia la gente però devo dire che fa piacere sapere di essere apprezzata e non lo posso negare, ho controllato anche la pagina di Facebook dove anche qui i commenti erano molti, probabilmente farò una storia appena mi imbarcherò per l'aereo per Venezia, sarà circa un ora e mezza di viaggio, molto meno rispetto a New York - Francoforte per fortuna, poi ho fatto sicuramente altre cose di cui ora però non ricordo nulla. Finalmente il comandante annuncia che ci stiamo avvicinando all'aeroporto, metto il mio telefono in modalità aereo e piano piano sento l'aereo abbassarsi, metto in bocca una gomma da masticare in modo tale che le orecchie non mi facciano male per lo sbalzo di pressione per l'altitudine, inizio a masticarla e in effetti il disagio all'orecchio è decisamente migliorato e devo dire di essere piacevolmente sorpresa di questa cosa, vedo l'enorme motore posto sull'ala che da sul mio finestrino girare e poi dopo una lunga discesa l'aereo della Lufthansa finalmente tocca la pista dell'aeroporto internazionale di Francoforte e  tiro un sospiro di sollievo, finalmente posso uscire da questa enorme cilindro con le ali. L'aereo piano piano va a parcheggiarsi e finalmente una volta che si è fermato possiamo scendere tutti quanti, ovviamente prendo le mie cose e aspetto ordinatamente di scendere, nessuno mi ha riconosciuto ancora, questa cosa mi sorprende e  scendo la scalinata dell'aereo che è veramente enorme e prendo il pullmino che mi porterà al terminal dove recupererò la mia valigia o almeno spero di riuscirci visto che a volte succedono casini con le valigie. Finalmente arrivata entro nel terminal recupero per fortuna  la mia valigia e mi dirigò a prendere un altro volo della Lufthansa che parte tra circa un ora, farò una sosta in qualche bar e prenderò qualcosa da mangiare e da bere, sperando capiscano l'inglese perchè io il tedesco non lo so proprio parlare. Il mio viaggio è appena cominciato e sinceramente ho già voglia di tornare a casa.
   
 
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