Rosso…….solo rosso, il fuoco mi circonda e sento una voce che urla, ma non sono io, non la vedo, ma sento la sua voce “Ciro!!!!”

Jacopo:”CHI SEI?!?”

Era un sogno…….eppure era così reale……

Mamma:”Jacopo non urlare la mattina!!!! E alzati dai devi andare a scuola!!!!! “

Jacopo:”si si, tranquilla”

Mi alzo e vado in bagno, mi guardo allo specchio, ormai le occhiaie sono la caratteristiche principali del mio viso, mi lavo la faccia velocemente, mi lavo i denti e mi vesto, metto lo zaino in spalla e scendo velocemente, prendo la colazione mentre mi dirigo verso la porta,

Jacopo:”Ciao mamma io vado !!!” 

Mamma:”ma Jacopo la colazione?!”

Jacopo:”già presa, devo andare o farò tardi, ciao!!”

Dissi chiudendo la porta dietro di me, già so che se mi avesse visto con queste occhiaie avrebbe cominciato con il suo sesto grado, ormai dormo poche ore la notte, e quelle ore equivalgono a incubi, il resto della notte penso, sento di dimenticare sempre qualcosa, ma cosa?...., o chi?..... vabbè camminare mi farà liberare la testa da questi pensieri, e devo prendere un caffè o oggi non rimarrò in piedi per molto, 

Arrivo davanti scuola…..
Già da fuori riesco a intravedere Sara e Luca, che mi aspettano, appena mi vedono fanno la solita faccia preoccupata e mi vengono incontro…..

Luca:”non hai dormito vero ?”

Sara:”cosa chiedi a fare, la sai già la risposta, la vera domanda è ancora incubi ?”

Jacopo"la vera domanda è un’altra, chi è che mi accompagna alla macchinetta a prendere un caffè, perché non ho ne la voglia ne la forza di rispondere a qualunque cazzo di domanda"

Forse ho esagerato, entrambi si sono girati e mi hanno fissato con un sguardo abbastanza duro, poi si sono guardati tra di loro, 

Luca:”sbrigati dai, ti facciamo compagnia entrambi “

Ed ecco a tutti la mia mattinata quotidiana. Andammo a prendere questo caffè, il solito brodo che fanno le macchinette della scuola, ma sempre mi aveva svegliato un po’, 

Jacopo:”ok, non ho dormito neanche ieri sera, e si ho sempre avuto quel incubo, ormai è una cosa continua “

Sara:”se continui così non ce la farai ad andare avanti, hai gli occhi che sembri un drogato”

Jacopo:”penso che mia madre creda proprio questo”

Luca:”chiunque non sapesse la situazione lo direbbe”

Jacopo:”va bene per ora basta, non è questo il posto per parlarne, dopo completeremo il discorso, ora andiamo sta per suonare la campanella”
Appena usciti dalla scuola ….

Jacopo:”dai oggi non è durata molto la lezione”

Luca:”per chi dorme nei banchi passa in due secondi, certo”

Jacopo:”non stavo dormendo….”

Sara:”no no tranquillo  gli occhi chiusi sono per bellezza"

Jacopo:”e va bene forse ho fatto un pisolino o due, devo provare a rimediare al sonno perso la sera, comunque che ne dite andiamo al campo?”

Sara:”non so, cosa dico ai miei genitori?”

Luca:"Idem”

Jacopo:”beh basterà dire che siamo a mangiare fuori tutti e tre, già l’abbiamo fatto in passato, vi prego, se vado a casa già so che ci sarà il quarto grado di mia madre e mi secco a stare solo, non ho nessuno se non voi………”

Sara:”ok basta che non cominci a fare lo smielato, ti preferisco dormiente”

Luca:”ci sto anche io”

Così andammo al campo…..

Adoro questo posto, c’è pace, calma, sembra che si distacchi dal mondo, e in questo posto ho vissuto i momenti migliori della mia vita, tutti gli scherzi, i giochi, gli insulti con i ragazzi, questo posto è un pezzo di me……

Luca:”smettila di pensare che ti sta scoppiando la testa"

Sara:”si ma che ne dite di mangiare, che se entro mezz’ora non metto qualcosa sotto i denti taglio il collo al primo che vedo”

Jacopo:”si Satana, nella casa ci dovrebbero essere salatini e patatine”

Sara:”nooo, col cazzo io ti ho accontentato e sono venuta qua e tu adesso mi prendi da mangiare, o ti strozzo”

Jacopo:”si Satana come preferisci"

Luca:”ti faccio compagnia io, non mi fido a stare con lei durante i momenti di fame, l’ultima volta mi sono ritrovato con un morso al braccio”

Sara:”te lo meritavi, mi istigavi e sapevo benissimo che avevo fame “

Io e luca siamo andati a prendere le cose in casa, tornati, abbiamo mangiato tutti assieme, appena abbiamo finito abbiamo preso una coperta da casa e ci siamo sdraiati
assieme, io cominciai a prendere sonno…..

…….non mi importa di morire per te, io prima di te neanche potevo definirmi vivo, ero solo un’essere guidato dai figli dell’ignoranza, ma ora so cos’è l’amore, l’amore per me sei tu………

Fine capitolo