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Autore: _Glaucopis_    14/03/2020    0 recensioni
Scritta per l'event del gruppo We are out for prompt del 13-15 marzo 2020.Prompt di Jordan Hemingway Efp Ares/Afrodite, SoulmateAU: "Quando incontrerai la tua anima gemella il mondo verrà distrutto".
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Afrodite, Apollo, Ares, Zeus
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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-Sono la dea dell’amore. Com’è possibile che proprio io sia condannata a questa vita? – Afrodite accarezzò malinconicamente la rosa rossa nata con la morte del primo uomo a cui aveva donato il suo cuore. -Tanti mi bramano, e capita che io li desideri, ma ogni volta…-
Apollo si lasciò sfuggire un sospiro accorato.
-Anadiomene, ho affrontato sofferenze simili alle tue. Ma per te, mia magnifica amica, il Fato ha in serbo uno stupendo intreccio-
La dea si voltò di scatto, le morbide labbra appena schiuse e gli occhi lucidi spalancati in un’espressione di sorpresa.
-Quando incontrerai la tua anima gemella, il mondo verrà distrutto- dichiarò il figlio di Zeus e Latona in tono solenne, forse con una punta d’invidia.
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-Hai avuto molti amanti, Afrodite, e ancora, stanca di loro, li respingi per poi versare lacrime di dolore. Disdegni perfino il tuo sposo! - la schernì il re degli dei.
-Tu non puoi capire, divino Zeus. Sto attendendo l’arrivo di qualcuno- ribatté lei scrutando l’orizzonte speranzosa.
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Erano entrambi seduti accanto al focolare di Estia, mentre la primogenita di Crono e Rea alimentava le fiamme.
-Quanto manca alla fine del mondo, Febo? –
-Continua ad attendere, e rallegrati del tuo destino. Possiamo solo seguire la via che il Fato ci costringe a percorrere-
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Le battaglie infuriavano fra tutti i popoli.
La terra era nutrita non più da acqua, ma da sangue. I fiumi erano tinti di porpora, non vi era quiete nemmeno quando Nyx avvolgeva il mondo, i corpi vittime di oscenità giacevano scomposti tra la polvere, prede di cani e uccelli.
La stirpe del bronzo sarebbe presto esistita solo nell’Ade, ciò era chiaro.
Tuttavia Afrodite, correndo in mezzo alla distruzione, non provava timore delle spade, del sangue o degli sguardi vacui dei cadaveri.
Lo vide.
La sua figura fiera, avvolta da un leggero bagliore divino, spiccava nella mischia degli uomini selvaggi, e lei capì che era colui che aveva atteso per così tanto.
-Ares! – per la prima volta pronunciò il suo nome, e fu come il primo volo di una colomba.
Per la prima volta gli occhi di lui si posarono sulla dea, e mai avrebbero voluto distoglierne lo sguardo.

 
   
 
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