Avrei voluto cadere dentro quel mare, se solo l'acqua non facesse male, quando ci si riempie. Se solo il mio corpo per natura, potesse scindersi e confondersi con le molecole della vita, forse io medesima sarei vita. Se si potesse, nell'immediato istante successivo, rinascere dopo la morte per azzerare i passi storpi, allora vorrei morire sempre. Avrei voluto fondermi con quegli alberi, per poter riciclare questo respiro sporco. Pesante. Poterlo restituire incontaminato. Avrei voluto essere quella pioggia che porta via il grigiore lo schianta al suolo frantumandosi, senza dolore. Avrei voluto baciare i fiori come gli insetti. Linciare il vento, toccare la terra come gli uccelli. Sfiorare l'acqua o respirarci dentro. Invece sono carne che non si mescola a niente. Che cammina nel buio. Che brucia nella pelle.