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Autore: Fiore di Giada    16/03/2020    0 recensioni
[Mortal Kombat 11/ Subzero's ending/Prequel di "End"]
Un sospiro sgorgò dalle labbra di Kuai Liang. Con la sconfitta di Kronika, lui si era impadronito della Clessidra del Tempo e aveva strappato Bi Han al suo destino di corruzione.
Ci era riuscito, ma questo aveva portato a effetti imprevisti.
Allungò il braccio, prese la mano destra di Hanzo e la strinse.
Questi, per alcuni istanti, si irrigidì, poi si rilassò. Col tempo, si era creato tra di loro un rapporto di stima e rispetto, ma non era mai andato oltre le loro nature, poco inclini a manifestazioni teatrali dei sentimenti.
Tuttavia, il suo amico, in quel momento, era prostrato dalla lunga e lenta agonia del fratello.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Sub-Zero
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Un cielo cupo, grigio di nubi, sovrastava sinistro il tempio Lin Kuei e rari fiocchi di neve, leggeri, scendevano in mille ghirigori, posandosi sulle pietre.

Hanzo Hasashi, immobile davanti al tempio Lin Kuei, attendeva. Da tanto, troppo tempo era tormentato da sogni dolorosi e, in essi, troneggiava la figura, ammantata di tenebra, di Bi - Han, fratello maggiore di Kuai Liang.

Eppure, entrambi guidavano il clan Lin Kuei e si erano mostrati degni di encomio.

Come era possibile?

Quei sogni gli sembravano privi di senso.

Per questo, aveva bisogno di risposte e solo un colloquio con entrambi i fratelli avrebbe dato chiarezza all’oscurità.

Qualche istante dopo, l’esile figura di Frost uscì dal tempio e si inchinò davanti a lui.

Meno formalismi, Frost. I due Grandi Maestri possono ricevermi? – chiese, pacato. Anche lei compariva nei suoi sogni, il cuore marcio di ambizione e crudeltà.

Come era diversa dalla ragazza impetuosa, ma giusta, addestrata da Kuai Liang e Bi Han.

Il tempo, presto, avrebbe permesso a quella giovane di diventare nuovo capo del Lin Kuei.

Frost si alzò e fissò il suo sguardo glaciale su di lui.

Gran Maestro Hasashi, lei saprà cosa è successo a Roma. – iniziò la giovane criomante.

Il ninja alzò un sopracciglio, perplesso da quell’affermazione.

Sì, so che Quan Chi e le sue orde di demoni hanno attaccato la città, alla ricerca della lancia di Longino. So anche che il Gran Maestro Bi Han era stato ferito… – assentì, ma si interruppe.

Sono un idiota., pensò. Anche lui, in quei giorni, aveva combattuto, per impedire a Quan Chi di conquistare altre potenti reliquie, situate in nazioni differenti, e diversi membri del clan Shirai Ryu erano periti.

Perfino lui era stato ferito ad un braccio.

Evidentemente, il danno al clan Lin Kuei era stato ben più grave e lui, preso dall’ansia di risposte, non aveva considerato la possibilità di un periodo di lutto.

Uno dei due fratelli era morto.

Forse, lo stesso Kuai Liang era perito nella battaglia di Roma.

No, si sbaglia. Il Gran Maestro Kuai Liang è vivo. Suo fratello Bi Han sta morendo, a causa di una maledizione di Quan Chi. – lo corresse la giovane criomante.

Per alcuni istanti, Hanzo rimase silenzioso, quasi dovesse metabolizzare la ntizia.

Sono mortificato. Penso tornerò quando tutto sarà sistemato. – azzardò, il tono percorso da una lieve nota di imbarazzo. Le sue risposte potevano attendere.

Non voleva disturbare la quiete dei due fratelli con le sue richieste.

Uno scalpiccio di passi, ad un tratto, attirò l’attenzione del capo degli Shirai Ryu e della criomante.

Questi si girarono e videro avanzare verso di loro Kuai Liang, avvolto in un ampio mantello azzurro.

Maestro, è accaduto qualcosa? Ci sono novità? – domandò Frost, sorpresa.

Kuai Liang scosse la testa e, con un gesto lento, apparentemente disattento, levò dal tessuto i cristalli di ghiaccio.

Il ninja guardò prima Hanzo, poi Frost.

Per favore, puoi andare ad allenarti? Ho bisogno di parlare con lui. Poi, ti raggiungerò e ti insegnerò nuovi attacchi. – le disse.

Frost annuì, si inchinò in un breve saluto e, rapida come una cometa glaciale, si allontanò.


Per alcun istanti, un silenzio imbarazzato calò sui due uomini.

Hanzo, di tanto in tanto, scrutava il viso di Kuai Liang. Simili ad una ragnatela, decine di rughe circondavano i suoi occhi, rossi di lacrime.

Frost non esagerava., dedusse il ninja Shirai Ryu, esterefatto. Kuai Liang aveva sempre mostrato un autocontrollo encomiabile e questa qualità gli aveva consentito di diventare un rispettato criomante.

Eppure, in quel momento, pareva uno spettro del Netherrealm..

Hanzo premette i polpastrelli della mano destra sulla tempia. Come un lampo, era balenata l’immagine di un revenant dalle sue fattezze, consumato dall’ira e dall’odio.

Cosa ti succede? Ti senti male? – chiese Kuai Liang, sorpreso dal gesto dell’altro.

Hanzo, per alcuni istanti, tacque.

Ho bisogno di risposte. Ma, se non te la senti, posso anche aspettare. – lo rassicurò.

Fece un passo, ma il tocco della mano di Kuai Liang sulla sua spalla destra lo bloccò.

Hanzo si girò e gli lanciò uno sguardo interrogativo.

No. Avrai le risposte che cerchi. – lo rassicurò Kuai Liang, la voce calma. Anche Hanzo riceveva ricordi della sua vita passata e questo confondeva la sua mente.

Sì, meritava chiarezza.


A passo rapido, attraversarono l’ampio piazzale, poi entrarono nel tempio Lin Kuei.

Silenziosi, salirono una lunga scalinata, percorsero un lungo corridoio e giunsero davanti ad una porta.

Kuai Liang la aprì e i due ninja entrarono nella stanza.

L’ambiente, piuttosto ampio e a pianta rettangolare, era dominato da un tavolo basso di legno massello laccato, su cui erano posate delle tazze di ceramica.

Il pavimento era ricoperto da un tappeto celeste, mentre le pareti erano ricoperte da panoplie di diversa provenienza e al soffitto era appesa una lampada di vetro ottagonale, che illuminava d’una debole luce la camera.

Hanzo e Kuai Liang si sedettero davanti al tavolo.

Mi dispiace per tuo fratello. – esordì ad un tratto Hanzo.

Un mezzo sorriso sollevò le esangui labbra di Kuai Liang e, come una scossa elettrica, una fitta d’amarezza attraversò il suo petto.

Quali risposte cerchi, Hanzo? – domandò il criomante.

Hanzo Hasashi strinse le mani in un gesto nervoso e, per alcuni istanti, rimase silenzioso.

La mia famiglia è qui, con me. Mio figlio Satoshi si sta addestrando per diventare il mio successore alla guida degli Shirai Ryu, mia moglie vive ancora con me. Eppure, da diversi mesi, i miei sogni sono tormentati da incubi di morte e distruzione, dominati dalla figura di tuo fratello, Bi Han. Come si spiega questo? – domandò il ninja capo degli Shirai Ryu.

Un sospiro sgorgò dalle labbra di Kuai Liang. Con la sconfitta di Kronika, lui si era impadronito della Clessidra del Tempo e aveva strappato Bi Han al suo destino di corruzione.

Ci era riuscito, ma questo aveva portato a effetti imprevisti.

Allungò il braccio, prese la mano destra di Hanzo e la strinse.

Questi, per alcuni istanti, si irrigidì, poi si rilassò. Col tempo, si era creato tra di loro un rapporto di stima e rispetto, ma non era mai andato oltre le loro nature, poco inclini a manifestazioni teatrali dei sentimenti.

Tuttavia, il suo amico, in quel momento, era prostrato dalla lunga e lenta agonia del fratello.

Quei sogni sono i ricordi della tua vita passata. – cominciò Kuai Liang.

Hanzo, sorpreso, spalancò gli occhi e si chinò in avanti.

Che cosa intendi? – chiese, perplesso.

In un’altra realtà, io sono riuscito a vincere Kronika, la signora del Tempo. Questo mi ha permesso di impadronirmi della sua Clessidra e di manipolarne le sabbie. Grazie a queste sabbie, ho potuto strappare mio fratello Bi Han al male. – continuò.

Hanzo fece per parlare, ma si bloccò. Forse, le tenebre sarebbero state dissolte.

Doveva attendere le parole del suo compagno.

D’istinto, la mano di Kuai Liang si strinse attorno a quella del ninja Shirai Ryu, quasi cercasse un appiglio ad un tumulto psicologico.

Sì. Nella realtà precedente, l’anima di mio fratello venne corrotta. Assieme a Quan Chi, distrusse il tuo clan e questa tragedia portò alla nascita di un revenant consumato dall’odio, Scorpion. Il fuoco, di cui tu sei padrone, era ravvivato dall’ira di un uomo sofferente, che aveva perduto la sua famiglia. – confessò.

Ora si spiega tutto. Come possono cambiare le cose.,pensò Hanzo, meravigliato. Grazie al tenace amore di suo fratello, l’anima di Bi Han era stata liberata dalle catene del male e della corruzione, ma gli eventi della precedente realtà avevano lasciato delle reminiscenze.

Le varie realtà era collegate tra di loro, come i vari anelli di una lunghissima catena, e la manipolazione lasciava delle tracce.

Sì, le parole di Kuai Liang rimettevano al loro posto le tessere di un mosaico prima incomprensibile.

Vedendo la luce cogitabonda nello sguardo di Hanzo, Kuai Liang accennò ad un tenue sorriso.

Chiederò a Bi Han se vuole parlare con te. – promise.

Di scatto, si alzò, percorse a grandi passi la stanza e uscì.


Qualche minuto dopo, Kuai Liang tornò.

Hanzo, Bi Han desidera vederti ed esporti gli eventi dal suo punto di vista. Puoi seguirmi? – chiese.

Senza dire alcuna parola, Hanzo si alzò, si avvicinò a Kuai Liang e uscirono dalla stanza.


   
 
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