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Autore: Scaramouch_e    17/03/2020    2 recensioni
"Storia partecipante alla Challenge pro Quarantena indetta da Ile_W nel forum di EFP"
Raccolta di eventi e fatti avvenuti nelle mura di casa di quattro amici (e qualcosa di più).
Genere: Fluff, Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: Lime, OOC, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Remain distant today to embrace each other more warmly tomorrow
 
 
Disclaimer: Dichiaro che i Queen non mi appartengo, appartengono solo a loro stessi, e che le cose descritte all'interno della fanfic sono di pura fantasia. 
Buona lettura (:

A vuole correre fuori di casa per un'emergenza, ma essendo in pericolo B deve fermarlo/a.

Roger era assai testardo, e Brian lo sapeva, ma era ancor più cosciente che il suo migliore amico se ne doveva stare a letto e che la salute veniva prima di tutto. 
In qualità di infermiere di Roger, proposto dagli altri loro coinquilini, Freddie e John, Brian era parecchio puntiglioso, e non lo avrebbe fatto uscire anche se il biondino faceva di tutto pur di andare fuori casa. 
“Brimi, mi manca l’aria.” diceva il malato, e Brian sospirava ogni volta comportandosi come un santo, mettendolo a letto e aprendo le finestre della stanza dello studente di medicina, per far passare un po’ di aria. “Brimi mi devo alzare per andare a fare la colazione, mi aiuteresti a scendere le scale?” e il santo ragazzo, alzava gli occhi al cielo e lo aiutava a scendere le scale dell'appartamento a due piani, e a ricongiungersi con Freddie e John per far colazione. 
Tuttavia era la notte che Brian non sopportava più Roger: il biondino era da sempre abituato ad andare a donne e a dormire con loro, e si dimenava nel sonno, non facendolo dormire affatto. 
Una volta Brian lo aveva trovato addirittura che gli era sfuggito dal letto e stava per andare via di casa: in pigiama con sopra il cappotto di pelliccia. Quando si era voltato verso Brian il ragazzo aveva sussultato: il suo migliore amico era bianco come un lenzuolo e con le occhiaie profonde sotto gli occhi. “Brimi.” aveva detto, la respirazione che se ne andava. 
“Tu mi farai ammattire! Rog, vai subito a letto.” 
“Ma mi mancano, Brimi. Mi mancano le donne.” Roger Taylor era testardo, ma quando si trattava di salute Brian lo era di più. “Immaginati me come una donna allora, ma avanti, vai a letto.” 
“Poi ti dovrei scopare.” disse piano, con voce rauca da malattia, Roger. 
Brian alzò gli occhi al cielo e sbuffò contrariato. “Ne parliamo quando stai meglio, adesso nessuna donna sana di mente ti vorrebbe scopare, e nemmeno io.” aggiunse con speranza che questo facesse finire quella strana serata. 
Roger respirò e fissò malamente Brian. “Va bene, vengo con te, solo non ti sognerò di scoparti questa notte.” 
Brian ridacchiò. “Menomale.” mormorò e guardò come un falco, mentre il malato si trascinava al piano di sopra chiudendo lui stesso la porta che dava sulla strada deserta. 
Giurò di aver sentito mormorare da Roger un “Grazie”, mentre si sistemava nuovamente sotto le coperte, ma non ne fu sicuro. Dormì con un sasso e così pure il suo migliore amico. 

Per fortuna due giorni dopo, Roger stava già meglio, e non era pallido come un fantasma e si riusciva a prendere la zuppa lui da solo. 
Brian lo controllava però come se il suo compito non fosse mai finito, giorno ma sopratutto notte, ancora impaurito dalla fuga dell’amico. 

Si rilassò solamente il quinto giorno, quando notò che il colorito in faccia a Roger era diventato ufficialmente sano e che la febbre era scesa. 
“Ora posso andare a scopare le ragazze.” annunciò felice Roger il settimo giorno a cena, e Brian lo fissò per bene, trovandolo che stava bene. 
Un po’ gli sarebbe mancato, ma solo un po’. 
“Ma mi sognerò sempre te.” bisbigliò all’orecchio di Brian mentre mettevano a posto i piatti. Il cuore del ragazzo riccioluto battè nel petto, e abbassò -lui era più alto, Roger era più basso- gli occhi su Roger. 
“Oh.” mormorò mordendosi le labbra. Non pensava che alla fine il suo suggerimento sarebbe andato a buon fine, e invece sembrava di sì: Roger l’aveva sognato veramente. Roger per alleggerire la tensione ridacchiò, buttandogli il sapone addosso, e Brian ricambiò subito, iniziando una lotta nella loro piccola cucina. 

Note.
Grazie alla challenge sulla quarantena, sarà un po' più semplice essere chiusa in casa, nonostante ami stare in casa e non mi deprimo tanto facilmente: anzi ho moltissime cose da fare, che non vi dico. Spero che questa storia vi sia piaciuta, nonostante non sia betata! <3 

#andràtuttobene.
   
 
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