La forma degli anelli 



 

Gli anelli sono vuoti – pensa Andromeda a sette anni, guardando i gioielli di sua madre.
Sono incastrati negli spazi del portagioie dorato e non catturano altro che l'aria.
Rubini, zaffiri, diamanti: un tripudio di colori che adombra i suoi pensieri.
Passerà a lei un giorno tutta quella ricca collezione?
La consapevolezza di essere la primogenita della prestigiosa famiglia Black la sfiora per davvero in quel momento.
Tutto quel vuoto è un peso insostenibile.
 


Gli anelli sono pieni – realizza a diciassette anni, assistendo quasi per caso a una proposta di matrimonio nel centro di Hogsmeade.
I due fidanzati dai capelli rossi li riconosce: il timido e romantico Weasley e la brusca ma premurosa Prewett. La vede sorridere mentre scuote la mano con ostentazione e non può fare a meno di sorridere anche lei.
È questa la funzione che dovrebbero avere gli anelli: uno solo portato con orgoglio e non tanti lasciati impolverati nei cassetti.
Sul dito di Molly, quell'anello è ora pieno – di carne, di amore, di senso.
È lo stesso senso che si scopre per la prima volta a desiderare anche lei.
 


Gli anelli sono tondi. È la considerazione più ovvia, ma Andromeda arriva a rendersene conto solo a vent'anni, quando lei e Ted Tonks sono uno di fronte all'altra per scambiarsi le promesse nuziali. Lo capisce offrendo la fede a Ted e ricevendone una in cambio.
Il vuoto diventa pieno e finalmente lei ha il tempo di riflettere anche sulla forma.
Sono tondi, come la figura perfetta, il cerchio senza inizio e fine che marca l'infinito.
Un infinito che può vedere nel suo futuro, ora che la sua vita è libera dal vuoto.








NDA: Il titolo non è stato scelto da me - era, al contrario, precisamente la sfida del contest: scrivere qualcosa che fosse adatto al titolo. Spero di aver dato un senso all'idea di "forma degli anelli".