Growth

Conan bevve il caffè tutto d'un sorso. Era nervoso, molto, e non gli importava che quella bevanda avrebbe solo contribuito ad accentuare il proprio nervosismo. Ai Haibara era da due ore chiusa in camera sua e non accennava a uscire, e lui era stanco di camminare davanti e indietro davanti alla sua porta in attesa che l'aprisse e gli spiegasse, finalmente, cosa le prendesse. 
Quei due non erano mai stati due che si scambiavano molte parole, ma erano sincronizzati sulla stessa lunghezza d'onda per via del loro passato e quello che l'organizzazione aveva fatto loro e, quindi, avevano negli anni sviluppato un'intesa quasi telepatica. Ma ora Shinichi Kudo, anche usando tutta la telepatia e le sue brillanti capacità da detective, non riusciva proprio a capire cosa prendesse alla sua migliore amica. 
Era immerso in sue elucubrazioni quando la porta della camera si aprì e ne uscì Shiho Miyano. 
Conan perse un battito: era davvero bella. Spalle magre, gambe sottili, labbra docili, seno proporzionato... era stupenda. 
«Prendi questo.» disse Shiho, mettendo qualcosa in mano a Conan «È l'antidoto definitivo. Ci sono riuscita!» esclamò felice la scienziata. 
Conan si precipitò nel bagno della villa del dottor Agasa e ingoiò la pillola. In pochi istanti avvenne la trasformazione e... si ricordò di non avere vestiti della sua taglia con sé. 
Provvidenzialmente la scienziata bussò alla porta e gli passò degli indumenti del professor Agasa, così che Shinichi poté uscire dal bagno. 
Shinichi e Shiho erano alla stessa altezza. Potevano sentire uno il respiro dell'altro e, lentamente, unirono le labbra in un dolce bacio.