Personaggi:
Re Boo, Malberta Crisantemi, Luigi (menzionato).
Genere: Dark, Introspettivo, Sentimentale.
Pairing: Het, Shonen-ai, Crack pairing.
Note: Tematiche delicate.
Turnaround
« Decenni di assoluta
e cieca devozione in cui ho privilegiato i vostri desideri sopra qualsiasi
priorità, eseguito ogni vostra richiesta senza esitare, rivolto al vostro
successo tutti i miei sforzi… Alla fine nulla di questo conta qualcosa? »
« Certo che
contano, Malberta. Confido, infatti, che avrai maggior riguardo della fiducia in
te riposta. E che non ostacolerai più il mio volere. »
« Come potete umiliarmi
così? »
« Ricordare a
una pedina il suo ruolo non è umiliare: è riportare l’ordine. Giacché in
passato ti sei distinta per dedizione, virtù sempre più rara di questi tempi, sarò
così generoso da sorvolare sul tuo recente atto di insubordinazione e
concederti clemenza, a patto che, esattamente come già adempiuto da Spiritato
ed Ectopatra, anche tu estenda voto di obbedienza a Luigi. »
« Non ha detto
nulla di simile quando ci ha lasciati andare. »
« Una dimenticanza
alla quale ho intenzione di porre rimedio qui e subito. »
« Non è il mio
re. »
« Non è il tuo
re, ancora. Tuttavia, dacché l’opportunità di conoscervi di persona è stata
colta con anticipo, ritengo sia coerente avvantaggiarsi di conseguenza con
certe formalità. »
« Non mi
sottometterò a un ragazzino. »
« Si tratta di
rendere ufficiale quanto già chiarito sul campo di battaglia. Per apprendere
ciò che Luigi ha appreso in settimane di morte, a voi, i miei migliori comandanti,
sono serviti anni. Per raggiungere quello che lui ha raggiunto in anni, a voi
sono serviti secoli. Vi ha superati, vi ha schiacciati e, infine, vi ha
risparmiati. »
« È dotato, lo
riconosco, ma inadeguato al trono. Un idraulico e cacciatore di fantasmi è indegno
di rappresentare la nostra gente. »
« Ciò che prima
è stato, a me non interessa. L’ho scelto. La mia parola è legge e qualunque
azione che si discosti da essa è considerata tradimento. Luigi è destinato alla
grandezza. Egli è il consorte che tanto ho atteso, l’ultimo gradino per
assurgere alla perfezione. »
« Che ancora
disgustosamente si allieta a mescolarsi ai mortali. Come definite un simile comportamento?
»
« Bravate giovanili.
Chi di noi, suvvia, non si è tolto qualche capriccio nel primo periodo di eternità?
Io stesso confesso di aver gradito di tanto in tanto della compagnia del dottor
Guillotin, finché i suoi nervi hanno retto, e persino tu, in ossequio del vero,
hai reso regolarmente visita alle consorelle della tua congrega dalla quale
fosti bandita e tuttora ti diverti a perseguitare la loro tormentata discendenza.
Ma ora dimmi, Malberta, da quanto tempo lo stavi tenendo d’occhio? »
« Da quando mi
sono vista costretta ad abbassarmi a prestare attenzione alle voci che avevano
iniziato a circolare tra le classi inferiori, come una qualunque comare di quartiere,
invece di udire la verità direttamente da voi. “Non sono nient’altro che chiacchiere”,
mi ripetevo all’inizio, “il mio adorato Re non mi abbandonerebbe”. Ma voi non
tornavate da me. Mi avete lasciata sola. Finalmente ho scoperto per chi mi
stavate trascurando, ed è stato come cadere nella morsa del veleno una seconda
volta. »
« Dunque hai
tramato a mia insaputa, hai studiato le sue mosse e hai convinto Spiritato ed Ectopatra a tenderci
un agguato con l’intento di sfidarlo. Sebbene la vostra interferenza mi abbia irritato,
poiché sai quanto io detesti qualsiasi movimento dei miei subalterni senza mio
preciso comando, riconosco che tale improvvisata ha permesso a Luigi e me di
avvicinarci ancor di più. Lo hai aiutato a comprendere il suo potenziale di cui
siamo entrambi compiaciuti al di là delle aspettative, io specialmente. »
« Allora fate
anche lui comandante, o cavaliere del reame. »
« Il suo posto è
sul trono al mio fianco e, forse, un giorno, siederemo entrambi su un unico
trono. »
« Che assurdità!
L’età vi sta infine giocando brutti scherzi, avete perso il senno. Oppure siete
voi a prendervi gioco di me per acuire questa mia tortura? Non mi avete calpestata
abbastanza? »
« Non credi
nell’amore, Malberta? Ho attraversato gli
oceani del tempo per trovarlo. »
«
Voi non sapete amare. »
« Solo perché
non ho amato qualcuno prima, non significa che non ne sia capace. »
« Siete crudele
oltre ogni misura. »
« Sono certo
delle mie scelte. »
« Se sposerete
quell’ambizioso, commetterete un errore. »
« Per quale
tragica ragione? »
« Perché siamo
anime affini, noi due. Il nostro incontro non è avvenuto per caso, altro non è
stato che il confluire naturale delle nostre esistenze. La prima volta che vi vidi,
misi il mio cuore ai vostri piedi perché capii che a voi ero sempre stata
destinata, come voi lo siete a me. Tutto ciò che di meraviglioso e terribile
abbiamo condiviso in questi lunghi anni ne è la prova. Vi ho reso felice e non
potete negarlo. Voi siete stato la mia notte, lo siete anche ora che mi ferite
con tale indifferenza da farmi desiderare la vostra distruzione e la mia. »
« Ammetto,
affezionata Malberta, che, per un breve intervallo della mia esistenza, hai
saputo appagarmi, ma non è bastato. »
« Non esiste
nulla che possa appagare la vostra ingordigia! Prenderete finché c’è da
prendere e non vi fermerete mai, sempiternamente insoddisfatto. Questa è la
vostra maledizione e di chiunque abbia la sventura di starvi intorno. »
« Ci stiamo pericolosamente
allontanando dall’argomento centrale di questo incontro. »
« Scommetto che
la prematura dipartita di quel giovane è opera vostra. Magari Spiritato ed
Ectopatra nutrono soltanto il sospetto, ma io vi conosco. So
fino a che punto sareste capace di spingervi e che sareste persino così folle
da considerare amore un simile atto di egoismo. »
« Io l’ho
salvato. »
« Vi siete preso
anche lui. »
« Sarebbe stato
un inammissibile spreco di materia prima, lasciarlo marcire in un mondo che
stentava ad accorgersi della sua esistenza. Ho visto qualcosa in Luigi,
qualcosa che non ho trovato in nessun altro in secoli di tediosa e desolante
aspettazione. Ho fatto semplicemente ciò che era necessario e oggi, grazie anche
al tuo contributo, sono più che mai consapevole di aver agito per il meglio. »
« E vi
terrorizza l’idea ch’egli possa intuire che il benefattore che lo ha accolto, addestrato
e istruito come un principe sia in effetti l’artefice della sua disgrazia. Ecco
dunque la ragione per la quale sono stata scortata al vostro
cospetto, per accertarvi che la verità non esca di qui. »
« Il buon Luigi
ha ancora bisogno di tempo per disinteressarsi del principio e completare la
sua rinascita. Una scelta implica una rinuncia, d’altronde. »
« Voi vi siete
arrogato il diritto di scegliere per lui. »
« Un diritto derivato dall’esperienza. In cambio dei fugaci piaceri di una vita mortale, sono pronto
a offrirgli potere, immortalità e un regno. Ciò fa di me un mostro? »
« Un giorno
scoprirà cosa gli avete fatto e gioirò mentre vi maledirà! Ogni secondo di
perpetuità gli corroderà l’anima e supplicherà i Re del Game Over di venire a
prenderselo, ma non prima di avervi annientato con le sue mani. »
« Oh, certo. Un
giorno, indubitabilmente, l’intera realtà dei fatti spunterà fuori. Pur
tuttavia, farò sì che la rivelazione avvenga non prima che, di ciò che è stato
in pre-mortem, non gli importi ormai nulla. »
« Spero che l’amore
che Luigi ha avuto in vita vi si ritorca contro sino all’ultima stilla. »
« Adesso,
Malberta, la mia pazienza ha toccato il limite. Giuri assoluta e imperitura fedeltà
a Luigi Mario, futuro sovrano del regno fantasma, prometti di agire sempre nel
suo interesse e di nuocergli mai in modo alcuno? »
« Abbiate riguardo
della mia cara Poltermicia. Affidatela a un padrone degno che la tratti come l’ho
trattata io. »
« Peccato. Mi
saresti ancora utile. »
« Vi ho già dato
tutta me stessa. Non ho più niente da darvi. »
« Sei stata una preziosa
risorsa e leale confidente. Ti riserverò un posto di rilievo nella mia
collezione. »
Nota d’autrice:
« Voi credete nel destino? Che persino i poteri del tempo possano essere alterati per un unico scopo? L’uomo più fortunato che calpesta questa terra è colui che trova il vero amore. » — Vlad III di Valacchia [Dracula di Bram Stoker (1992) de Francis Ford Coppola, tratto da Dracula (1897) de Bram Stoker].