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Autore: GattyP    18/03/2020    2 recensioni
Nuova avventura di Niamh, che deve riportare a casa una persona a cui tiene particolarmente. E' possibile che non mondo magico non ci sia un attimo di pace?
Genere: Avventura, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Famiglia Potter, Famiglia Weasley, Victorie Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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- Questa storia fa parte della serie 'Le avventure di Niamh O'Neill'
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Capitolo 10.


Conclusione

 

Eravamo chiusi in una stanza, al Ministero. Nessuno sarebbe intervenuto. Non avevamo più le bacchette ed eravamo sotto le minacce di un pazzo che, ad essere sincera, non ci aveva ancora detto cosa voleva.

- Ora dammi quella passaporta temporale - ha detto Jones, guardandomi.

- Ma… Jones… sei un ragazzo… lascia perdere e tutto si sistemerà… - ho provato

- Ma che ragazzo! Ho diciassette anni!

Beh, il mio istinto mi diceva che qualcosa non quadrava… Ok, il mio istinto delle volte va a farsi friggere, sono d’accordo, ma… era possibile che un ragazzo di diciassette anni avesse organizzato tutto questo? E da solo?

- E, giusto per farti contenta, prof.ssa Montague, posso spiegarvi tutto… tanto ormai ho tutte le carte in mano, io. Sono stato molto astuto  E ho unito l’utile al dilettevole… e il dilettevole è stata tua figlia… che, devo farle i complimenti, ci sa proprio fare…

Oltre che cattivo era anche stronzo! Fenella continuava a guardarlo con due occhi sottili sottili. Ma la cosa non mi quadrava lo stesso…

- Torna in te stesso… - ha detto Harry - Sei ancora in tempo. Potresti essere mio figl…

Ma, improvvisamente, Jones l’ha schiantato!

- Questa faccenda la porto fino alla fine, a costo di ammazzare qualcuno! Ecco, vedete, non ho avuto nessuna esitazione a schiantare il grande capo degli auror, il salvatore del mondo magico… E ora - disse rivolto ancora a me - Accio, calice!

Strinsi il calice il più possibile. Ma non fu necessario, perché il calice però non si mosse dalle mie mani. Che succedeva?

- Il porfido è uno dei materiali che non possono essere compresi dall’incantesimo di appello. Anche per questo fu utilizzato, al tempo dell’Impero Romano, come simbolo del potere imperiale; ma naturalmente anche per altre caratteristiche del materiale, come per esempio la gradevolezza cromatica, il peso specifico che possiamo attribuire… - si mise a parlare Charles. Landrius lo guardava perplesso… Ma sì! Jack Jones era sotto imperius!

- Lei è… - dssi a quel professore antipatico - lei è d’accordo con… Jones?

- Sì, ha ragione! - disse Landrius. E… tirò fuori dal mantello, lentamente, un’altra bacchetta - Da quando l’avete capito?

- Da sempre - bleffai. Ok, dovevo cercare di portare fino alla fine il mio gioco - Tant’è che questa non è la vera coppa di porfido… è marmo irlandese trasfigurato!

Landrius mi guardò con due occhi da spiritato. Aveva abboccato al mio gioco - Spero per lei che non sia così. Portala qui, vicino a me, professoressa …

- Guardi che non può usarla… non funzionano così le passaporte temporali! Si può solo andare nel passato… non nel futuro… l’unica eccezione è per chi dal futuro è venuta indietro e deve tornare al suo tempo… si perderà negli intermundia! - gli dissi. Sì, era stato utile starlo a sentire… non è che avevo capito tutto, ma era grosso modo quello che lui ci aveva detto qualche giorno prima!

- Mi dia subito quella coppa! O lancio una maledizione senza perdono a sua fi…

Questo non doveva dirlo. Voleva la coppa? Con tutta la forza che avevo gliela lancia addosso! Era impossibile non colpirlo! E sono stata velocissima! Quel disgraziato non si aspettava la mia reazione e non ha avuto il tempo di prenderla al volo. Anche perché il porfido non risponde alla magia e un mago è abituato a usare la bacchetta, non le mani! Da questo punto di vista, i babbani ci superano abbondantemente!

Insomma, la coppa l’ha colpito in fronte e, mentre Charles la riprendevo al volo, io correvo veloce verso la sua bacchetta, che era scivolata a terra insieme a quel grassone, tramortito. Certo che devo averne di forza! Si era afflosciato subito!

Ma non avevamo considerato Jones, che disse velocemente: - Accio, bacchetta.

Ora le aveva tutte lui! Quante ne aveva in mano?

- Buoni tutti - disse Jones - Vi siete scordati di me? Male, professoressa Montague…

- Tu… eri sotto imperius, non è vero? - gli dissi. - Ora Landrius è svenuto, quindi dovresti essere uscito dalla maledizione…

Fece una risata folle… Ma dovevo incontrare sempre qualche svitato? Sono io ad attirarli o sono semplicemente sfortunata?

- Ti sfugge un particolare, professoressa! Sono io che ho fatto un Imperius a quell’idiota, non il contrario… Come avrei potuto sapere tutto, altrimenti? Oggi viaggerò nel tempo e finalmente potrò conoscere il futuro; poi ritornerò indietro e… sarò immensamente ricco, e potente… Dammi quel calice…

A me non importava troppo se lui fosse andato nel futoro, o se si fosse perso nel futuro, o negli intermundia, come aveva detto Landrius, anzi, quasi se lo meritava. Tuttavia avrebbe pregiudicato la possibilità a Fenella di tornare nel suo tempo… avrebbe portato via gli oggetti che avevamo radunato. E poi… come aveva detto Landrius? Una sola volta ogni 110 anni era possibile effettuare questo viaggio?

 Guardai Charles. Anche lui era preoccupato.

- Quando tornerai, ti arresteranno - ha provato a dire Charles.

- Idiota! Tornerò, ma non qui in Inghilterra… è possibile tornare indietro viaggiando non solo nel tempo, ma anche nello spazio… questo ancora non l’avete capito, mi sono fatto una cultura in materia… o meglio, se l’era fatta Landrius… e quando l’ho affatturato quel pallone gonfiato mi ha detto tutto…e dall’estero saprò tutto quello che accadrà in futuro, dai vincitori del campionato di quidditch alle squadre che vinceranno in quei patetici giochi babbani… e vincerò una fortuna con le scommesse. E saprò quali saranno i problemi e le catastrofi dei prossimi anni. E potrò investire nei settori promettenti… Diventerò ricchissimo, molto più dei miei… e famosissimo… l’unico mago che ha viaggiato nel tempo! E in Francia non c’è estradizione…

- Non dargliela, Charles. Passala a Fenella! - ho detto a mio marito, mettendomi davanti a Fenella.

Un attimo dopo mia figlia aveva la coppa in mano.

- Vai via! Subito! - le urlai - A questo ci pensiamo io e babbo!

Ma Fenella guardava seria seria, con due occhi sottili quel Jack Jones e non si eramossa, né aveva detto niente.

- Brava, piccola - ha ripetuto Jack Jones. E ha puntato la bacchetta su di me.

Poi, rivolta a Fenella: - Dammela subito. E’ l’ultima possibilità che hai di salvare tua madre! Tu vattene e giuro che l’ammazzo!

Fenella lo guardava e, per la prima volta, parlava: - Jack… ci siamo… voluti bene…

- Non dirmi che sei stata così idiota da crederci - le disse lui - bella e sciocca… come tutte le ragazze… e, devo dirlo, sei anche brava a letto… ma sciocca… non ti sei neanche accorta che io ti ho manovrano come volevo…

- Ma… come… ? - provai a dire.

- Landrius… sì, lo conosco, è un amico di famiglia… e si è confidato con i miei, raccontando loro tutto… e io ho ascoltato…perché non approfittarne?  Il sogno di ogni mago… viaggiare nel tempo… sì, con la coppa si può tornare indietro, nel tempo e nello spazio con la formula opportuna… l’ho letto nella mente di quello sciocco, che ha trovato queste informazioni in qualcuno di quei  suoi astrusi libri al Ministero… dopo che l’avevo messo sotto Imperius… Sono troppo diabolico!

E poi, rivolto a Fenella: - Dai, ci siamo divertiti, io e te… siamo stati bravi… e non dire che non lo sono…

- Ma Jack - ha detto Fenella. Aveva ancora lo sguardo duro e lo guardava con due occhi sottili sottili. Se non fosse stata mia figlia, avrei avuto paura a sostenere quello sguardo -  … E’ possibile che…

- Non mi importa niente di te! Come te lo devo dire? - disse quel cafone - Forza! Dammi quegli oggetti oppure ammazzo la tua mammina….

- Non dargli niente - ha detto Charles - Qui ci pensiamo noi! Va’ via. Urla in quel vaso quella maledetta data.

- Vai subito via! - ho insistito anch’io - Te lo ordino! Sei mia figlia!

Fenella ci ha pensato un attimo, poi: - No… non posso rischiare la vita delle persone a cui voglio bene… prendi pure la passaporta temporale…

E ha lanciato il vaso verso di lui…

Per una frazione di secondo, mentre il calice era in aria, Jones si è distratto e, un attimo dopo, senza capire, come, veniva schiantato, volando per la stanza e battendo la testa contro la porta. Che botta! Se non c’era rimasto, ci mancava poco!

- Ma… che succede? - chiese Charles, mentre il calice si era fermato a mezz’aria e poi, tranquillamente, ritornava nelle mani di Fenella

Io non avevo la bacchetta, ma neanche Charles e Fenella… chi era stato? Harry no, dato che era ancora schiantato, così come lo era Landrius… Mi precipitai verso quello stronzo di Jack (respirava ancora: gli era andata bene) e mi ripresi le bacchette.

- Sono stato io - ha detto Fenella, mentre io e Charles la guardavamo stupiti.

- Babbo, mamma… c’è un motivo perché mi avete mandato a Durmstrang e non ad Hogwarts… “Enorme quantità di potenziale magico, utilizzabile anche senza sopporti lignei, di qualità elevata, di probabile origine oscura”, ha detto il magimedico, quando avevo dieci anni… facevo una serie di azioni magiche piuttosto impegnative… A Durmstrang mi hanno insegnato a canalizzarla nella bacchetta, ma posso fare magie anche senza… e sono piuttosto brava …

- Sì, abbiamo visto - ha detto Charles, sbalordito

- Jack mi è sembrato simpatico… sì, un po’ sbruffone, un po’ vanitoso, ma… simpatico, ed è un bel ragazzo, e poi… beh, insomma, avete capito… da qual punto di vista mi piaceva… l’ho sottovalutato… non pensavo che fosse un pericolo. Ma sono stata corretta: gli ho detto chiaramente dall’inizio che me ne sarei dovuta andare via presto… che era solo un gioco, che non ero innamorata.…

- Oh, amore mio! - ho detto, abbracciandola - Sei stata bravissima! Quanto mi dispiace che devi andartene…

Mi ha sorriso: - Beh… mi rivedrai tra sedici anni… e poi hai una piccola Fenella da crescere.

- E io come faccio senza la mia ragazza? - ha detto Charles, abbracciandola. Era commosso anche lui.

- Se sei così disponibile, ricordati di non mettermi in punizione, quando avrò sei anni e brucerò, involontariamente, la cucina di casa nostra, a Lith…

- Cosa? Altro che punizione! - ho subito urlato! Non la cucina!

- E poi voi due avrete tanto da fare nei prossimi anni… Credetemi, gli anni voleranno subito e ci rivedremo nel 2035 in un attimo…

Charles l’abbracciò forte. Poi fu il turno mio… ora stavo piangendo… ero veramente commossa.

Intanto Harry aveva ripreso conoscenza e impacchettava per bene quell’idiota di Jack Jones: - Poi mi spiegate… Ultimamente, quando sono con voi Montague-O’Neil, ho paura che mi togliate il posto… E Landrius? Cosa è successo.

- Poi ti raccontiamo tutto - ha detto Charels - Landrius dovrebbe essere innocente… se non ho capito male…

Poco dopo il professore tornava quasi normale… un po’ squinternato, forse.

Fenella si rivolse a lui: - Grazie, professore, per tutto… Le chiedo solo di non rivelare a nessuno quello che ha scoperto. I viaggi nel tempo sono piuttosto pericolosi…

- Sì… - ha detto quello, cercando di rimettersi in piedi, ancora tutto frastornato - E’ quello che ho sempre sostenuto. Mai più scherzare con il tempo! Non si preoccupi, miss Montague. Posso farle anche un giuramento infrangibile, se vuole…

- No, so che manterrà la parola - disse Fenella. Certo che lo sapeva! Lei veniva dal futuro!

Poi strinse il  calice e, si posizionò al centro della stanza: - Fra un’ora  tornerà indietro. Se tutto va bene metterò dentro un bigliettino spiegando che tutto è a posto.

- Sì, lo so - ho detto - E io te lo consegnerò, chiuso nella busta, il giorno prima della tua partenza, tra sedici anni, non dicendoti però niente...

E poi, rivolto a Landrius: Tanto ciò che è avvenuto non si può cambiare, vero?

- No, professoressa Montague, non si cambia - mi ha risposto - E’ una delle leggi più ferree del tempo. Non so come potesse pensare di modificare il normale flusso temporale Jack… evidentemente ha letto nella mia mente alcune informazioni inaffidabili… sa, c’è del ciarpame pseudo-scientifico nella Biblioteca Oscura del Ministero, non solo delle opere serie.

 

Qualche minuto dopo Niamh si posizionava in mezzo alla stanza e ci salutava: -  Ciao a tutti. Salutatemi i nonni, Killian, Blaithin, gli zii, tutti i cuginetti man mano che nasceranno, Blacky… insomma, un po’ tutti - disse prendendo il vaso nelle mani. Ci guardò per l’ultima volta, poi sorrise e urlò la data… Un attimo dopo era svanita. Che peccato!

- Mi mancherà, lo sai, Charles?

- La rivedremo, non preoccuparti,  amore mio… A proposito… Hai idea di chi sia Blaithin?

- Beh… è un bel nome per una bambina... Blaithin vuol dire "piccolo fiore" nella mia lingua… - gli dissi.

- Un’altra figlia? Ma non ti bastano i gemelli e Deirdre?

- Se t’impegni a “metterla in cantiere”, io mi impegno a… (e gli dissi qualcosa di assolutamente sconveniente… o no? si può proporre al marito?).

- Beh… Blaithin è un bel nome…sì, Blaithin Montague... suona bene... - mi disse, e scoppiammo a ridere.

Beh, non ci vuol tanto a convincerlo: quando uno sa quali sono le leve giuste...

 

Carissimi amici, grazie per avermi accompagnato in questa mia avventura. Un grazie particolare a Barbie_Etteleine_91 e a Carme93, che mi hanno aiutato con i loro suggerimenti e commenti. Un abbraccio a tutti. S.

 

   
 
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