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Autore: I Fiori del Male    19/03/2020    1 recensioni
La mente si Soul lavora frenetica, mentre cerca di dare un nome a quella splendida creatura ricca di sfaccettature come un diamante, e sicuramente altrettanto preziosa ...
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Black Star, Maka Albarn, Soul Eater Evans, Tsubaki, Un po' tutti | Coppie: Soul/Maka
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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ANCHE UN CIGNO SA ESSERE CRUDELE



Maka si rigira tra le mani il cd, nascosto in una bustina di carta azzurro cielo. E’ titubante, deve ammetterlo. Se c’é una cosa che ha dovuto imparare forzatamente nella vita è che le persone, spesso, appaiono in un modo e pensano l’opposto.

Sei la cosa più preziosa che ho, Maka...

Suo padre glielo diceva sempre. La cosa più preziosa. Non è poi passato molto tempo da quando l’ha sentito pronunciare quelle stesse parole l’ultima volta, ma ne è passato tantissimo dall’ultimo istante in cui le ha sentite vere. Troppo spesso adesso le utilizzava per guadagnarsi il suo affetto quando sapeva di aver fatto l’ennesimo passo falso, senza sapere che la cosa creava più danni che altro, perché accidenti, le cose davvero preziose non si scaraventano ripetutamente a terra con noncuranza, come lui faceva, costantemente, con il suo cuore.

Ecco, la maggior parte delle persone si comportava esattamente come lui, e lei aveva paura che Tsubaki, questa volta, non potesse rappresentare l’eccezione come al solito.

Le sei del mattino. Le lancette di metallo dell’orologio appeso di fronte al suo letto sono illuminate quel tanto che basta dalla luce dell’alba per farle notare quanto poco sia riuscita a dormire, presa com’è dai suoi pensieri.

Ti prego, fa che Tsubaki capisca...
 



Più giù nei bassifondi, Soul Eater Evans ha avuto sogni ugualmente tormentati e ricolmi di pensieri fastidiosi, solo che il suo orologio è digitale ed è poggiato sul comodino.

Vuole davvero che Black Star possa conoscere un po’ di sollievo. Anche lui a suo modo sa cosa significa sentirsi oppressi nella propria casa, vedersi portare via l’ossigeno e la libertà di agire e di pensare. Uno per i soldi, l’altro per la droga e le armi, ma alla fine il senso di soffocamento è pressoché identico. Gli sembra quindi giusto che anche Black Star, come lui grazie a Maka, abbia la possibilità di conoscere un mondo in cui non c’è puzza di sangue e di morte. .



 
La lezione è appena finita e, nel caos di gente che tenta di fuggire dall’ennesima ora di tedio, Maka fa scivolare non vista il CD tra i libri di Tsubaki, nella borsa aperta poggiata a terra. Non c’è altro modo per non farle capire chi glielo ha lasciato e darle comunque la possibilità di sapere come è andata veramente, quasi due anni fa.

“Hai fatto?”

Maka sussulta. Soul le è comparso alle spalle senza preavviso, silenzioso come un’ombra. Si incamminano verso i quartieri bassi.

“Si... Soul, io spero solo che tutto vada bene e che nessuno si faccia del male. Ma penso sia una speranza vana...”

Soul le stringe delicatamente la mano nella sua, in un gesto che vuole essere dolce e rassicurante al tempo stesso.

“vedrai che andrà tutto per il meglio”, le sussurra, eppure da qualche parte nei recessi del suo cuore anche lui pensa che le cose potrebbero finire male.



 
Glielo devo dire.

Black Star è giunto a un’inevitabile conclusione: Tsubaki deve sapere la verità. Il solo pensiero genera brividi che gli percorrono violentemente la schiena per poi trasformarsi, non sa nemmeno lui bene come, in lacrime che lottano per uscirgli dagli occhi.

Non è la paura di morire, no, anche se sa bene che la sua morte è pressoché scontata: Tsubaki è la primogenita di una famiglia di assassini d’elite e di certo non lo lascerà vivere con la colpa di aver ucciso sua sorella. Ma questo non lo spaventa anzi forse è l’unica cosa che lo rincuora. Ironia della sorte, la paura di morire gli aveva permesso di uccidere quella ragazzina che tanto amava, di compiere un gesto così definitivo e terribile, eppure adesso il pensiero quasi gli fa tirare un sospiro di sollievo in quella situazione assurda. In fondo cosa può  esserci di più giusto del morire per mano di Tsubaki? No, quel che lo intristisce e lo terrorizza è il dover perdere l’ultima speranza di conoscere nuovamente l’amore, la sola cosa che davvero è sempre mancata nella sua vita, anche quando i primi tempi lontano dalla casa di famiglia stentava ad arrivare a fine mese. Non sentiva mai la pancia vuota, solo il cuore.



 
Tsubaki Nakatsukasa trema dalla testa ai piedi, la mano stretta con forza alla cornetta del telefono nel timore di lasciarlo cadere. Suo padre le ha appena comunicato che quella stessa sera ci sarebbe stata un’importante riunione di famiglia.
“Nessun problema, padre, ci sarò.” Risponde lei, utilizzando il solito tono cortese e rispettoso, nel tentativo di nascondere l’agitazione: è molto tempo che suo padre non convoca il clan per una riunione e lei sa benissimo cosa significa.

Una volta chiusa la telefonata, è subito il momento dei preparativi. La borsa che di solito usa per i libri di scuola  viene riempita al volo con lo stretto necessario per un paio di giorni di permanenza, il resto senza dubbio lo avrebbe trovato a casa.

La fretta di partire non le permette di notare la busta azzurra che sbuca tra i libri, così estranea e misteriosa. Del resto, le parole di Toshiro Nakatsukasa, quando la figlia aveva lasciato la casa di famiglia per avvicinarsi alla Shibusen Academy, erano state molto chiare:

Tornerai a casa solo per conoscere il nome dell’assassino di tua sorella.



 
Salve a tutti!!!! Santo cielo, è tantissimo tempo che non pubblico nulla qui, circa dieci anni! Ma dovete sapere che la quarantena porta molte cose a tornare a galla e tra queste anche le mie fanfiction e il mio account qui su EFP son saltati fuori dai recessi del mio PC mentre tentavo disperatamente una ripulita per non farlo morire.
Sono conscia del fatto che non aver scritto nulla per anni e deleterio e che il mio stile possa essere cambiato radicalmente, vuoi l’età, vuoi la mole di libri letti nel frattempo che per me sono tutti grande fonte di ispirazione.
Spero in ogni caso che la storia vi stia piacendo. Fatemelo sapere con una recensione, non siate timidi!
  • I fiori del male
   
 
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