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Autore: Riku_Lucis_Caelum    20/03/2020    1 recensioni
[Final Fantasy XV (XIII Versus)]Alla fine non ho resistito alla tentazione e dopo aver giocato FFXV, ho dovuto scriverla.
Attenzione: Una NoctisxPrompto (YAOI), può contenere spoiler.
Tratto dalla storia:
"Si sarebbe sposato, c’era poco da fare e doveva arrendersi all'idea di quell'amore platonico. Non era per timidezza che taceva. Per non guastare anni e anni di amicizia e quel rapporto splendido che si era creato, preferiva tenersi tutto dentro anche se, alle volte era davvero difficile far finta che per lui era solo un amico.
Era fin troppo apprensivo che quasi temeva che se ne accorgesse"
Genere: Erotico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Gladiolus Amicitia, Ignis Stupeo Scientia, Noctis Lucis Caelum, Prompto Argentum
Note: Lemon, Lime, Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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Farsi male non era nei programmi ma gli aveva permesso di guadagnare un po’ di tempo in più. Stavano dormendo in un motel da un settimana, visto le condizioni della sua caviglia stare in tenda non era una buona idea e poi la sua deambulazione era abbastanza compromessa.
Lo avevano lasciato da solo per andare a mangiare, dopo avrebbero portato qualcosa anche a lui.
La schiena poggiava alla testata del letto, la gamba ferita era adagiata su due cuscini e l’altra era piegata. Giocava col cellulare per ingannare l’attesa e nel frattempo pensava.
Da quando quella sera gli aveva fatto quella confessione, non si erano parlati poi molto. Aveva come preso le distanze ma da una parte poteva capirlo.
Il tuo migliore amico ti fa la dichiarazione, mi sembra quantomeno logico rimanerne sconvolti.
Però a lui quella distanza stava snervando. Era frustrante stare al letto o quanto meno, stare buono ma lo era ancora di più non parlargli.
Non era quello che voleva ottenere ma d’altronde che cosa si aspettava?
Sbuffò lasciando il cellulare sul letto, guardando il soffitto, gli mancava il tempo con lui e odiava sentirsi messo da parte.
Sentì la porta aprirsi e piegò la testa per vedere ed era Gladio con i piatti in mano per lui, li teneva entrambi su un braccio mentre aveva usato l’altro per aprire.
- Buonasera cameriere… - disse senza tanta gioia nella voce e una vena di ironia.
L’altro chiuse la porta dirigendosi verso il lettone poggiandovi su i piatti.
- Stare buono ti rende acido?- domandò lui arruffandogli i capelli ridendo.
Ormai con Gladio era così, un battibeccarsi, punzecchiarsi ma lui stava fin troppo buono e non rispondeva alle provocazioni. Evitava qualsiasi argomento che potesse sfociare in un discorso che di conseguenza, potesse renderlo di cattivo umore.
Con i capelli più arruffati del solito si mise a mangiare mentre Gladio si era messo a trafficare col cellulare mezzo steso nel letto, giustamente i piedi erano a terra, almeno non aveva messo le scarpe sul lenzuolo.
Gli faceva sempre compagnia negli ultimi giorni e non gli dispiaceva ma, più di tutti avrebbe voluto Noctis al suo posto.

 

Finì in fretta di mangiare e si mise a giocare di nuovo col cellulare ma stavolta con Gladio. Si prendevano in giro e si facevano battutine, quando perdeva lo minacciava di toccargli la caviglia e lui frignava come una ragazzina per poi scoppiare a ridere.
Non ci volle molto perché entrassero in stanza anche Ignis e Noctis, stavano ancora ridendo quando i loro compagni misero piede nella camera.
-Vi si sente fin nel corridoio… - disse Ignis sistemandosi gli occhiali.
- Tanto siamo solo noi… - borbottò il ragazzone ancora semi steso nel letto.
Noctis stava in silenzio ma aveva un aria strana, sembrava infastidito o quanto meno sovrappensiero.
Prompto non ci aveva fatto caso, era troppo intento a prendere a calci, col piede buono, quell’armadio a quattro ante che era il suo amico.
- Non è una gita scolastica… - mugolò l’occhialuto mentre si levava la giacca del completo.
Continuarono a giocare e far casino per un'altra oretta, tanto che Ignis era scappato letteralmente via per il baccano, Noct invece si era seduto in una maniera improponibile su un divanetto e giocherellava con il cellulare guardando sottecchi gli amici sul lettone.
Non capiva perché si sentisse frustrato nel vederlo giocare a quel modo con la sua guardia. Era come se si sentisse spodestato. Voleva quasi alzarsi e cacciarlo di fuori ma, infondo non stava facendo nulla di male e poi, era stato lui a distanziarsi da Prompto.
Di certo il biondino non ne era felice, lo conosceva fin troppo bene.
Gladio era grande e grosso ma non scemo, tirò un sospiro e si tirò a sedere sul letto per poi stiracchiarsi.
- Basta, vado a cercare Ignis e magari mi faccio una passeggiata…- lo disse di proposito a voce abbastanza alta così che lo sentisse anche il principe che fingeva di ignorarli.
Il biondo lo guardò con un'espressione che era un misto di paura e smarrimento ma il ragazzone gli fece un sorrisetto e facendo forza sulle braccia si alzò dal lettone dirigendosi verso la porta, abbandonando la stanza con loro due dentro.
Fuori dalla porta vi trovò Ignis poggiato alla parete con le mani nelle tasche.
- Fai schifo come attore… - gli disse guardandolo accennando un sorriso.
Il più grande scosse la testa ficcandosi le mani in tasca a sua volta e fece spallucce.
- Andiamo o no a farcelo quel giro?- domandò poi guardando l’amico.
L’altro non rispose iniziando a scendere le scale e Gladio lo seguì subito dopo.

 

Nella stanza regnava il silenzio, Prompto si stava abbracciando un cuscino e si sentiva parecchio a disagio. Non era mai stato zitto così tanto tempo e mai si era sentito così con Noctis. Erano amici da una vita, battutine e risate erano all’ordine del giorno e ora, erano così distanti nonostante fossero nella stessa camera.
Sospirò mordendosi il labbro inferiore mentre affondava la faccia nel cuscino, si sentiva da schifo e sembrava che dei due fosse l’unico a risentire di quella situazione.
Poi sentì il letto muoversi e sollevò lo sguardo ritrovandosi Noctis a gattoni proprio davanti. Il viso era parecchio vicino al suo e lui non riuscì a fare di meglio che diventare rosso, riparandosi dietro al cuscino.
Da quegli eventi lo stava evitando come se avesse la peste, iniziava a sentirsi crudele ma, vederlo così affiatato con Gladio gli aveva dato fastidio.
Il moro prese il cuscino dal centro e glielo strappò di mano buttandolo in terra lasciando così il biondino senza “difese”, non che poi un cuscino fosse il più potente degli scudi.
Prompto era rosso come non mai, le braccia tese ai lati del corpo e la schiena che aderiva alla testata del letto, non capiva che cosa l’amico volesse fare e forse, nemmeno il soggetto in questione lo sapeva con certezza, si stava limitando a guardarlo e per Prompto era come una tortura.
- N… Noct? – mugolò il biondino vedendo l’amico avanzare.
Per istinto strinse gli occhi mentre il principe si faceva sempre più vicino, sentiva il cuore battere così forte che temeva lo sentisse persino lui poi, una dolce pressione sulle labbra.
Schiuse appena gli occhi come per assicurarsi che fosse reale e quando lo vide, il suo cuore mancò quasi un battito. Gli mise le braccia al collo tirandoselo addosso, schiudendo le labbra approfondendo quel bacio.
Gli affondò le mani tra i capelli, neri e lucidi mentre inclinava la testa continuando a baciarlo, era decisamente meglio di quel "bacio e fuga" dell’ultima volta e poi, stavolta anche lui sembrava d’accordo.
Fanculo tutto, che fosse sbagliato o no, era tutto quello che aveva sempre voluto.
Stare tra le sue braccia, sfiorare le sue labbra e toccare quel corpo che fin da adolescente non aveva fatto altro che desiderare.
Quando il bacio finì erano entrambi senza fiato e il moretto dal canto suo era abbastanza sorpreso da quello che aveva fatto. Lo aveva baciato e gli era piaciuto e nel suo cuore non c’era il minimo senso di colpa, nessun ripensamento.
Adesso era sotto di lui, le guance arrossate e gli occhi lucidi. Il volto del suo amico aveva un espressione che non aveva mai visto, così dolce eppure dannatamente lussuriosa. Per quanto fosse un vent’enne, a parte qualche bacio non era mai andato oltre se non nei suoi più intimi e reconditi sogni e di certo, mai si sarebbe immaginato con il suo migliore amico in una di quelle situazioni.
Era strano come non lo infastidisse la situazione. 
Nessun disagio, nessun tipo di disgusto, era lui ed andava bene proprio perchè era lui.
Si ridestò solo quando sentì le mani del biondo sotto la maglia percorrergli la schiena, un brivido lo scosse fino alla base del collo e non riuscì a fare altro che riavventarsi su quelle labbra per assaporarle nuovamente ma, no
n bastava, voleva ancora di più.

Lentamente, tra un bacio e un respiro, il giovane principe insinuò la mano sotto la canotta del biondino che per tutta risposta sobbalzò appena. Sentiva la pelle calda sotto le dita scossa da i brividi mentre continuava ad accarezzarlo, lento e curioso, scendendo sempre più in basso.
- Voglio… di più… - sussurrò ansante il moro mentre si accingeva con un rapido gesto della mano, a slacciare la cintura del ragazzo sotto di se.
A Prompto si era fuso il cervello completamente, non parlava e si limitava ad annuire con le guance sempre più arrossate però, anche lui voleva di più e mentre sollevava il bacino per aiutare il suo amato principe a spogliarlo, con entrambe le mani, gli tirò via la maglia lasciandolo a petto nudo.
Lo ammirava, seduto tra le sue gambe semi nudo e si sentiva più eccitato solo a vederlo il problema era che, era fin troppo evidente quanto la sua “emozione” stesse crescendo.
Ora era il suo turno, Noctis finì di spogliarlo, lentamente, un indumento alla volta si aggiungevano a quelli sul pavimento, baciava ogni parte che scopriva, indugiava con le carezze, esplorava con le mani quel corpo tonico eppure così morbido, mentre i mugolii e gli scricchiolii del letto accompagnavano il tutto.

 

Rientrarono qualche ora dopo e li trovarono a chiacchierare e giocare al cellulare assieme. Noctis era seduto sul letto mentre il biondino erano nella stessa posizione di prima ma aveva solo un cuscino sotto al piede dolorante.
-Bene avete fatto pace… - borbottò l'occhialuto avvicinandosi al letto notando che era leggermente più disastrato di quando erano andati via, ma non disse nulla.
-Al volo! - gli disse Gladio tirando ad Ignis il cuscino mancante che era finito dall'altra parte della camera, nemmeno voleva sapere come era stato possibile.
A quanto pare, la routine era tornata alla normalità, i due ragazzi andavano d'amore e d'accordo come sempre, anzi forse anche di più e il ragazzone non poteva che essere felice. 
Di certo non immaginava minimamente verso che direzione avesse dato un mano a spingere la loro relazione ma di sicuro, Prompto avrebbe avuto meno rimpianti e molti più ricordi insieme al suo amato principe.


Fine

 

 

P.s.
Ci ho messo una vita a finirla ma, ho avuto così tanto problemi che la voglia di scrivere era praticamente inesistente. Ho lasciato la parte erotica molto sul vago ma, pensavo fosse la scelta migliore, in caso ne scriverò una proprio incentrata sulla cosa ^^ Devo riprendere a carburare e scrivere come facevo prima. Siate comprensivi > <
Grazie per la pazienza, aspetto commenti sia positivi che negativi hehe

 
   
 
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