20/03/2020
3 recensioniStreet Fighter 2
Quarantena Edition
Quarantena Edition
Sconfiggi il tuo avversario, e diventerai più forte.
Era ciò che aveva sempre spinto Ryu a girare il mondo per diventare sempre più forte.
Fino a quando non arrivò quella dannata epidemia di Corona Virus.
La prima conseguenza fu il blocco di qualsiasi spostamento aereo verso la Cina.
Affrontare Chun Li, la donna più forte del mondo, era diventato impossibile.
Da una parte, dovette confessare che la cosa non gli dispiaceva, ma non per colpa della guerriera, quanto piuttosto per i ciclisti che ogni due per tre arrivavano nello scenario a rompere le scatole.
L'impossibilità di tirargli un calcio al passaggio, difatti, era decisamente frustrante.
Poi, però, il contagio cominciò a diffondersi, e vi furono i primi divieti di contatto fisico: bisognava stare a distanza di almeno un metro.
Questo portò lottatori come Zangief e Honda all'impossibilità di lottare.
Poteva continuare solo chi, di fatto, possedeva mosse a distanza, come l'Hadoken e il Sonic Boom.
Dhalsim se la cavò, poiché poteva toccare gli avversari anche a cinque metri di distanza, anche se poi, nell'impossibilità di lavarsi le mani dopo il contatto, era costretto a cauterizzarsele tramite il soffio infuocato.
Questo lo condannò al ricovero forzato al reparto ustionati.
Poi, arrivò il turno della quarantena.
Guile preferì restare insieme alla sua famiglia, rinunciando alla vendetta contro Vega (Mr.Bison).
Fu l'unico lottatore a raggiungere in effetti il suo effettivo finale, senza combattere.
Blanka restò in Brasile per restare insieme alla madre.
Le autorità cercarono di portarlo via, ma la genitrice riuscì a dimostrare che il figlio, in fondo, era tale e quale ad un animale domestico, e quindi non portatore di contagio.
Quest'ultimo particolare, tra l'altro, gli permetteva di fare tranquillamente jogging vicino a casa, considerando che, in ogni caso, in quella giungla era davvero difficile incontrare esseri umani, figurarsi dei poliziotti per i controlli.
Pigramente in meditazione, Ryu ricevette una videochiamata da Ken.
- Ciao, amico, quanto tempo! Ti va una sfida?
- Ken, e come? Anche facendo un duello di Hadoken, che in confidenza lo fa sembrare di più un duello di Dragonball, difficilmente una "palla di fuoco" può coprire la distanza tra America e Giappone. E' come giocare a battaglia navale!
- Ma è proprio questo il bello! L'incertezza degli esiti!
- Lascia perdere, Ken, pensa a stare vicino a tua moglie, in questo momento delicato!
- Guarda che è proprio per colpa di Eliza, che ti ho chiamato. Stare tutto il giorno con lei si è scoperto stressante, altro che affrontare la Shadaloo!
- A proposito di Shadaloo, lo sai che sono quelli che se la passano meglio?
- Davvero? E come?
- Balrog (Bison), il pugile, può toccare ciò che vuole, tanto ha i guanti, anzi, i guantoni; Vega (Balrog), il ninja spagnolo, ha la mascherina, Sagat se la ride, e riguardo Mr. Bison (Vega).... beh, lui è il cattivo, trasgredire le regole è il suo pane!
Ma a dispetto di tutto, in Thailandia, il malvagio dittatore non era dello stesso avviso.
Erano mesi che stava attendendo l'arrivo di un qualche lottatore, ma i recenti avvenimenti avevano bloccato tutto. Chissà quando Ryu, o qualcun altro, sarebbe riuscito a raggiungerlo? Mesi, o forse anni.
Essere il Boss finale di un videogioco non sempre è un vantaggio.
A Ryu arrivò una videochiamata proprio da quest'ultimo.
- Ciao Ryu, voglio fare un gioco con te!
- Mr Bison, adesso sei tu a cercare me?
- Certo, di sto passo, faranno Street Fighter V prima che tu riesca a sconfiggermi.
- E come potrei? Non mi posso muovere da casa!
- Sciocco! Esiste Internet! Ti sfido a "Street Fighter Online."
FINE.
Era ciò che aveva sempre spinto Ryu a girare il mondo per diventare sempre più forte.
Fino a quando non arrivò quella dannata epidemia di Corona Virus.
La prima conseguenza fu il blocco di qualsiasi spostamento aereo verso la Cina.
Affrontare Chun Li, la donna più forte del mondo, era diventato impossibile.
Da una parte, dovette confessare che la cosa non gli dispiaceva, ma non per colpa della guerriera, quanto piuttosto per i ciclisti che ogni due per tre arrivavano nello scenario a rompere le scatole.
L'impossibilità di tirargli un calcio al passaggio, difatti, era decisamente frustrante.
Poi, però, il contagio cominciò a diffondersi, e vi furono i primi divieti di contatto fisico: bisognava stare a distanza di almeno un metro.
Questo portò lottatori come Zangief e Honda all'impossibilità di lottare.
Poteva continuare solo chi, di fatto, possedeva mosse a distanza, come l'Hadoken e il Sonic Boom.
Dhalsim se la cavò, poiché poteva toccare gli avversari anche a cinque metri di distanza, anche se poi, nell'impossibilità di lavarsi le mani dopo il contatto, era costretto a cauterizzarsele tramite il soffio infuocato.
Questo lo condannò al ricovero forzato al reparto ustionati.
Poi, arrivò il turno della quarantena.
Guile preferì restare insieme alla sua famiglia, rinunciando alla vendetta contro Vega (Mr.Bison).
Fu l'unico lottatore a raggiungere in effetti il suo effettivo finale, senza combattere.
Blanka restò in Brasile per restare insieme alla madre.
Le autorità cercarono di portarlo via, ma la genitrice riuscì a dimostrare che il figlio, in fondo, era tale e quale ad un animale domestico, e quindi non portatore di contagio.
Quest'ultimo particolare, tra l'altro, gli permetteva di fare tranquillamente jogging vicino a casa, considerando che, in ogni caso, in quella giungla era davvero difficile incontrare esseri umani, figurarsi dei poliziotti per i controlli.
Pigramente in meditazione, Ryu ricevette una videochiamata da Ken.
- Ciao, amico, quanto tempo! Ti va una sfida?
- Ken, e come? Anche facendo un duello di Hadoken, che in confidenza lo fa sembrare di più un duello di Dragonball, difficilmente una "palla di fuoco" può coprire la distanza tra America e Giappone. E' come giocare a battaglia navale!
- Ma è proprio questo il bello! L'incertezza degli esiti!
- Lascia perdere, Ken, pensa a stare vicino a tua moglie, in questo momento delicato!
- Guarda che è proprio per colpa di Eliza, che ti ho chiamato. Stare tutto il giorno con lei si è scoperto stressante, altro che affrontare la Shadaloo!
- A proposito di Shadaloo, lo sai che sono quelli che se la passano meglio?
- Davvero? E come?
- Balrog (Bison), il pugile, può toccare ciò che vuole, tanto ha i guanti, anzi, i guantoni; Vega (Balrog), il ninja spagnolo, ha la mascherina, Sagat se la ride, e riguardo Mr. Bison (Vega).... beh, lui è il cattivo, trasgredire le regole è il suo pane!
Ma a dispetto di tutto, in Thailandia, il malvagio dittatore non era dello stesso avviso.
Erano mesi che stava attendendo l'arrivo di un qualche lottatore, ma i recenti avvenimenti avevano bloccato tutto. Chissà quando Ryu, o qualcun altro, sarebbe riuscito a raggiungerlo? Mesi, o forse anni.
Essere il Boss finale di un videogioco non sempre è un vantaggio.
A Ryu arrivò una videochiamata proprio da quest'ultimo.
- Ciao Ryu, voglio fare un gioco con te!
- Mr Bison, adesso sei tu a cercare me?
- Certo, di sto passo, faranno Street Fighter V prima che tu riesca a sconfiggermi.
- E come potrei? Non mi posso muovere da casa!
- Sciocco! Esiste Internet! Ti sfido a "Street Fighter Online."
FINE.