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Autore: MauraLCohen    21/03/2020    0 recensioni
Dopo una serata passata ad ubriacarsi, Chuck affronta il padre in una lite furibonda.
Genere: Angst, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bart Bass, Chuck Bass, Lily Van Der Woodsen
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Prima stagione, Seconda stagione
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Era l’ennesima sera in cui Chuck tornava a casa ubriaco. Certo, non era una novità che il giovane rampollo della famiglia Bass si lasciasse corrompere da feste e belle donne, anzi… Qualcuno si sarebbe potuto preoccupare nel vederlo in panni diversi. Ma stavolta a varcare la soglia di casa era un Chuck diverso: stremato e disperato. Avanzò incerto,  barcollando, nel buio della casa alla ricerca della sua stanza, dove finalmente avrebbe potuto stendersi. L’alcol gli aveva annebbiato la vista e silenziato per qualche ora le voci nella sua testa. Sbatté prima contro la penisola della cucina, poi contro un mobile del corridoio e il frastuono svegliò il padre. Bart Bass si affacciò dall’imponente rampa di scale che occupava buona parte del soggiorno, con fare assonnato cercò di mettere a fuoco gli ambienti dinnanzi a lui e lì, accasciato su un porta-oggetti di legno, vide suo figlio: spettinato e malconcio, completamente confuso.
« Maledizione, Chuck! » tuonò Bart, scendendo rapidamente le scale.
Chuck seguiva a fatica i suoi movimenti, ma quando lo ebbe davanti abbozzò un sorriso di sfida « Ciao, papà » aggiunse, strafottente.
Saranno state forse le quattro del mattino e il resto della famiglia dormiva, Bart non aveva voglia di dare avvio all’ennesima lite inconcludente e così lo invitò ad andare a letto. « Ne riparliamo domani mattina » chiosò, dando le spalle al figlio.
Forse, a mente lucida, Chuck ci avrebbe riflettuto meglio e avrebbe dato ascolto al padre ma alcol e rabbia non sono una bella accoppiata, soprattutto non sono facilmente gestibili. Così cercò di raddrizzarsi e di andargli dietro. « No! » gridò « Ne dobbiamo parlare adesso. »
« Smetti di urlare! Sveglierai tutti… » lo ammonì Bart, rimasto immobile tra il figlio e le scale. « È tardi, ti ho detto. Va’ a dormire. »
Chuck non accennò a spostarsi. « Neanche ora hai tempo per me, eh… Papà? Neanche quando tutta la città dorme. Guardami » disse. « Guardami! » ripeté ancora più forte. « Sono tuo figlio! »
« Chuck! È abbastan… » Bart non riuscì a finire la frase ché un’altra voce lo interruppe. « Che sta succedendo qui? » chiese Lily. Le urla l’avevano svegliata.
Chuck la osservò scendere dalle scale. Un velo di senso di colpa era quello che gli aveva mascherato gli occhi. « Perdonami, Lily. Non era mia intenzione svegliarti »
Lily gli fece cenno di non preoccuparsi, mentre rivolgeva il proprio sguardo al marito.
« Sarai contento » disse quest’ultimo rivolto al figlio.
« Bart! » lo ammonì Lily.
Intanto dal piano di sopra si udirono rumori di passi. Erick e Serena dovevano essersi svegliati.
« Bene » commentò, allora, Chuck « così facciamo una bella riunione di famiglia. »
Indispettito dalla situazione, Bart avanzò verso il figlio e lo afferò per un braccio. Lo iniziò a strattonare sotto le urla di Lily che lo implorava di fermarsi, ma Bart era come acciecato da un forte senso di rabbia. « Mi hai stancato » gridò « Sei solo un moccioso, un ragazzino viziato che ha avuto tutto e che non sa essere grato di niente. » Gli strattoni si fecero più intensi, sembrava quasi che volesse staccargli il braccio per quanto lo tirava forte. Chuck non oppose resistenza, si limitò a guardalo negli occhi e a sputargli in faccia. « Ho avuto tutto eccetto un padre » concluse. Bart alzò la mano per dargli un ceffone, ma Lily riuscì a fermarlo, mettendosi in mezzo, e, separandolo dal ragazzo, gli diede contro. « Vedi di darti una calmata » disse, ormai profondamente innervosita. Bart fece per superarla, ma lei lo bloccò di nuovo. « Fatti da parte » le disse, abbassandole la mano che aveva teso per fermarlo. Alché si rivolse al figlio, ancora scosso per le violente strattonate. « Dovresti andartene » gli ordinò.
« Ma cosa dici? »
« Stanne fuori, Lily, non ti riguarda. »
Allora Chuck fece un passo in direzione della matrigna e abbozzò un sorriso dei suoi: freddi e con una punta di strafottenza.
« Ha ragione, Lily. Lascia perdere. È inutile discutere con lui, te ne accorgerai presto. Risparmia il fiato. » Con gli occhi ritornò al padre. « Sai una cosa, papà? Forse hai ragione, per davvero. Forse dovrei andarmene. Così ti rimarranno più soldi da dare alle puttane che ti scopi… Perché quando Lily ti avrà lasciato, e ti lascerà se è intelligente come credo, non ti resterà altro. Allora forse capirai come mi sono sentito per tutti questi anni. » Detto ciò, Chuck diede le spalle ad entrambi e andò a fare i bagagli.
« Sarai soddisfatto… » disse Lily, ma Bart non replicò. Superò la donna e si diresse verso le scale.
« Te ne vai così? » continuò Lily. « Tuo figlio se ne sta andando di casa e tu non dici niente? »
« Buonanotte Lily » disse allora Bart, salendo le scale.
La donna, sconcertata, si prese la testa tra le mani, facendo scivolare le dita tra i lunghi capelli biondi. Sbuffò e, dando le spalle al marito, si diresse verso la camera in cui Chuck stava armeggiando con i propri vestiti. Bart si fermò a guardarla: era sicuro che quella sfuriata gli sarebbe costata caro.
Poco prima di sparire dietro la porta della stanza, Lily si voltò a guardarlo a sua volta; sapeva che era rimasto lì, immobile, sentiva il suo sguardo addosso. « Sai tesoro » disse, incontrando il suo sguardo « puoi anche togliergli tutti i suoi privilegi, ma non è così che lo obbligherai a ritenerti un buon padre. Se lo lasci andare via stanotte, lo avrai perso per sempre. E allora sarà tardi per capire che i soldi ti basteranno per far sparire la solitudine. » Dopodiché, rimase a fissarlo ancora un istante, poi entrò in camera da Chuck, chiudendo la porta.


 


N.d.A.
In questi giorni di quarantena ho riscoperto il piacere di riguardare le vecchie serie che hanno segnato la mia infanzia. Gossip Girl è una di quelle. Adoravo Lily, follemente, ed ho sempre apprezzato il suo rapporto con Chuck. 
Il prompt della storia arriva dal gruppo Facebook We are out for prompt. 

   
 
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