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Autore: Shikayuki    21/03/2020    0 recensioni
Ochako e Bakugo hanno una relazione da quasi tre anni e alle porte del loro diploma, devono risolvere qualche problema nel loro rapporto.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Katsuki Bakugou, Ochako Uraraka
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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DISCLAIMER: purtroppo i personaggi e le ambientazioni non mi appartengono!

 

• Iniziativa: Questa storia partecipa al "COWT10" di Lande di fandom

• Settimana: Sesta

• Missione: M5

• Prompt: Casus belli

• Numero Parole: 666

 

 

 

Casus belli

 
Ochako si rivoltò nel letto cercando una posizione comoda, ma era talmente tanto arrabbiata che persino i cuscini in quel momento le sembravano di pietra. Più che arrabbiata, era furente come non lo era mai stata prima, Katsuki aveva esagerato, si erano un po’ urlati addosso, ma alla fine erano volate parole pesanti e lei se ne era andata via piangendo di rabbia. La loro non era mai stata una relazione semplice, Katsuki aveva il carattere che aveva, ma si ammorbidiva sempre di pù, man mano che si apriva con lei, anche se non avevano mai litigato così pesantemente, neanche all’inizio, quando ogni stupidaggine era un ottimo pretesto per discutere. Era un periodo difficile, gli esami finali si stavano avvicinando, le agenzie avevano cominciato già a contattarli e un calo nei voti o una bocciatura sarebbe stata davvero critica in quel momento, erano entrambe corde di violino, ognuno per i suoi motivi, ma ciò non toglieva che si era esagerato sotto ogni aspetto. Ripensare a questo la fece sentire ancora più frustrata e affondò la faccia nel cuscino, bagnandolo di lacrime.

Tutto okay?

Il beep del cellulare lo face sobbalzare, Deku probabilmente li aveva sentiti urlare ed insultarsi e ora si stava preoccupando. Sorrise appena, il ragazzo era sempre stato il loro più grande supporter, in fondo era l’unico a conoscere davvero Katsuki fin da quando erano piccoli ed era così felice dei cambiamenti che aveva fatto e che stava continuando a fare da quando si erano innamorati l’uno dell’altra.
Stava per rispondere al messaggio, quando qualcuno bussò delicatamente alla porta della sua stanza. Sicuramente non era Katsuki in cerca di pace, in quanto era troppo presto ed era troppo pieno di orgoglio. Meditò se andare ad aprire la porta, consapevole di essere in uno stato terribile, o far finta di non essere in stanza. Stava optando per la seconda, quando bussarono di nuovo, sempre piano, ma con insistenza.
Controvoglia si alzò, tirò su con il naso e si stropicciò il volto, per poi portarsi le mani tra i capelli, cercando di dargli una sistemata alla cieca.

«Eccomi, arrivo.»

Aveva provato a tenere la voce ferma, ma comunque le uscì un suono un po’ strozzato. Scrollò le spalle e cercò di non pensarci, mentre abbassava la maniglia della porta, che però non fece neanche in tempo a tirare giù del tutto che la porta si spalancò di botto e si ritrovò stretta in un abbraccio soffocante.

«Sapevo che se avessi bussato come al mio solito non mi avresti aperto.»

Katsuki la teneva ben stretta e nonostante lei stesse provando a divincolarsi, non ci riusciva.

«Se non mi lasci immediatamente ti faccio fluttuare finché non ti senti male.»

Aveva cercato di suonare minacciosa, ma le sue parole morirono soffocate contro il petto del ragazzo, che non sembrava avere nessuna intenzione di lasciarla andare.

«Sposami. Alla fine di tutto questo, sposami.»

Katsuki glielo aveva sussurrato tra i denti, ma le sue parole erano sincere. Ochako smise di dibattersi e rimase ferma, tra le braccia muscolose del ragazzo, che sembrava non voleva lasciarla andare per paura di perderla.

«Non posso prometterti che non litigheremo mai più, ma ci siamo detti cose orribili e poi sei scappata via e ho avuto il terrore di perderti. Sono orgoglioso, sono una testa calda, ma vederti scappare in lacrime mi ha terrorizzato più della morte. Non sono perfetto, ma voglio te, quindi sposami.»

Gli occhi di Ochako si riempirono di nuovo di lacrime, ma lacrime felici e si aggrappò con tutta se stessa alle spalle forti di Katsuki, che finalmente sciolse un poco la presa, sollevandole poi il volto per guardarla negli occhi.

«Sposami, Ochako, sposami e non scappare più via da me.»

La ragazza annuì timidamente tra le lacrime, sorridendo. Katsuki sorrise beffardo, come sapeva fare lui dopo ogni vittoria, e poi la baciò, di un bacio che sapeva di sale e amore, ma nessuno dei due ci fece ancora caso.

Per cosa avevano litigato in fondo? Sicuramente adesso non contava più.
  
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