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Autore: __Lily    22/03/2020    8 recensioni
[...] Era certa che uno come lui non sarebbe riuscito mai a considerare un essere umano suo pari ma per Rin, Sesshomaru provava del vero affetto, la giovane le aveva detto che per lui, lei era la cosa più preziosa a questo mondo. 

Rin, pregherò affinché tu possa trovare la pace che meriti lontana da lui - pensò silenziosamente la sacerdotessa ormai anziana e stanca. [...]
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kaede, Kagome, Rin, Sesshoumaru | Coppie: Rin/Sesshoumaru
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Triangolo
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UNO.






Ogni giorno per Rin si svolgeva allo stesso modo.
Si svegliava per prima per preparare la colazione alla vecchia Kaede, si lavava e indossava uno dei bellissimi kimoni doni di Sesshomaru.
Quando li indossava inevitabilmente pensava a lui, a dove fosse e quando sarebbe tornato a trovarla di nuovo.
Poi metteva da parte quei pensieri malinconici e tornava a sorridere essendo quella la natura di Rin.
Faceva trovare a Kaede i suoi abiti sempre puliti e sistemate e infine si dedicava alla colazione e aspettava pazientemente che la vecchia signora si svegliasse per mangiare con lei.
Ma ogni mattina Kaede impiegava un po’ di più a svegliarsi e faticava ogni giorno di più a vestirsi, tanto che Rin doveva aiutarla ma per lei non era un peso, anzi era un modo per sdebitarsi dell’accoglienza e l’affetto che la vecchia sacerdotessa le aveva dato in quegli ultimi dieci anni.
Un pomeriggio mentre Kagome e Rin stavano passeggiando lei chiese alla sua amica se avrebbe potuto prendere a carico alcuni impegni di Kaede, era ormai troppo anziana per assolverli tutti e Kagome era ormai quasi pronta per essere una vera sacerdotessa anche se spesso si sentiva come il rimpiazzo di Kikyo, non che gliene volesse ma era pur sempre la sua reincarnazione.
«Rin» la chiamò la voce dell’anziana sacerdotessa.
«Oh, venerabile Kaede ti sei svegliata.»
Rin la aiutò a vestirsi e poi quando fu pronta la condusse fino alla colazione.
«Mia cara, grazie» le disse lei.
«Non devi ringraziarmi, sono io a doverlo fare per tutto ciò che tu e gli abitanti del villaggio avete fatto per me.»
«Questa è casa tua Rin, non ci devi nulla e tanto meno a me.»
La ragazza le sorrise.
Era cresciuta molto negli ultimi anni, si era alzata, i capelli si erano allungati e la natura aveva fatto il suo corso trasformando il suo corpo di bambina in quello di una giovane donna graziosa.
«Cosa farai oggi?» le domandò Kaede.
«Aiuterò Sango con i bambini e poi andrò da Kagome.»
«Molto bene mia cara ma uno di questi giorni potresti anche prenderlo tutto per te. Andare a passeggiare, so che Kohaku te lo ha chiesto molte volte ormai.»
«Sì lo ha fatto» ammise Rin e poi si ficcò del cibo in bocca.
Non le piaceva parlare dei ragazzi che avevano iniziato a corteggiarla ultimamente e sapeva bene che il suo vecchio compagno di avventure, Kohaku era uno di questi ma… a Rin non interessavano i ragazzi, a dire il vero non le interessava nessun umano.
Giorno e notte pensava solo a una persona, al suo Sesshomaru anche se ormai era molto tempo che non passava a trovarla, certo i suoi doni non mancavano mai ma il demone non si faceva mai vedere da Rin negli ultimi tempi e il suo cuore apparteneva solo a lui.
«Rin dammi ascolto e va a passeggiare un po’ uno di questi giorni, se non vuoi andarci con Kohaku va bene, vai da sola ma svagati un po’.»
«Somma Kaede io…»
«E’ meglio che certe cose rimangano non dette» le rispose la vecchia sacerdotessa e poi le fece un sorriso.
Kaede aveva intuito quali erano i veri sentimenti di Rin e sapeva bene ormai da tempo per chi batteva quel piccolo cuore innocente, e al tempo stesso sapeva anche quanto il principe dei demoni tenesse alla ragazza umana.
Rin le aveva raccontato di tutte le volte in cui Sesshomaru le aveva salvato la vita e del viaggio fatto nell’aldilà per riportarla indietro ancora una volta.
Era certa che uno come lui non sarebbe riuscito mai a considerare un essere umano suo pari ma per Rin, Sesshomaru provava del vero affetto, la giovane le aveva detto che per lui, lei era la cosa più preziosa a questo mondo.
Rin, pregherò affinché tu possa trovare la pace che meriti lontana da lui - pensò silenziosamente la sacerdotessa ormai anziana e stanca.
Presto Kaede si sarebbe ritirata e avrebbe lasciato il suo posto a Kagome che ancora stava imparando come essere una sacerdotessa, ma ogni volta che Kaede la osservava con il kimono bianco e rosso e i capelli raccolti non poteva fare a meno di pensare alla sua cara sorella Kikyo che tanto aveva sofferto nella vita quanto nella morte.
«Somma Kaede stai bene?» domandò Rin osservando l’anziana donna, era abituata ai suoi cambi di umori ma ogni volta si preoccupava comunque.
«Sì, scusami mia cara è che a volte… sempre più spesso ripenso a mia sorella.»
«Era una donna forte e speciale.»
«Lo era e pur di distruggere la sfera si è fatta bruciare con essa, ma sappiamo entrambe che non è stato abbastanza. Mi consola sapere che alla fine è stata in grado perdonarsi e di perdonare Inuyasha.»
«Credo che Inuyasha non dimenticherà mai la venerabile Kikyo anche se ama molto Kagome.»
«Lo credo anche io ma sarà meglio tenere per noi certi pensieri.»
Quando ebbe finito di mangiare sistemò la casa e si recò da Sango per aiutarla con i gemelli e con il figlio più piccolo.
I bambini ormai la chiamavano zia Rin e tra qualche anno anche il figlio di Kagome e Inuyasha lo avrebbe fatto.
«Ah che bella storia d’amore la loro» sussurrò mentre camminava spensierata e senza nemmeno rendersene conto era arrivata alla radura.
Era una bella giornata e la giovane ragazza si era tolta i sandali poiché amava sentire l’erba solleticarle i piedi e amava sentire la terra sotto di essi.
«Come vorrei che Sesshomaru fosse qui» disse mentre si trovava sdraiata a terra circondata da fiori profumati e ignara che il principe dei demoni dagli occhi lucenti come l’oro si trovasse lì, a pochi passi da lei, nascosto dietro agli alberi ad osservare la sua piccola protetta.
Rin sospirò e chiuse gli occhi, pregò che Sesshomaru venisse a trovarla e così avrebbe potuto dirgli che cosa aveva scelto e sapeva che lui non si sarebbe rimangiato mai e poi mai la parola data.












 

Salve a tutti! Questo è il primo capitolo di una storia che avrà come protagonisti Sesshomaru e Rin, spero che possa piacervi e distrarvi un po' dato il brutto periodo che stiamo vivendo. 
Bene se avete tempo e voglia e se siete arrivati fin qui (per prima cosa vi dico grazie) lasciatemi pure una recensione!
Baci. 

  
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