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Autore: Cometa1975    23/03/2020    0 recensioni
La vita a volte ci sorprende portandoci in sentieri inesplorati ma dobbiamo essere coraggiosi e guardare oltre le apparenze per scoprire tesori nascosti in luoghi e persone a noi lontani anni luce..
Chissà se Andrea, giovane donna della società bene, vorrà guardare oltre a ciò che le viene mostrato e dare a Leonardo, architetto rampante, una possibilità per essere entrambi felici?
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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12. ANDREA

Un raggio di sole fece capolino dalle pesanti tende in tessuto che ricoprivano la porta finestra della camera. Andrea cercò di aprire gli occhi ancora avvolta dai postumi del sonno, si ricordava chiaramente di essersi addormentata nel giardino. Allora come mai si trovava nel suo letto ed era ancora vestita con gli abiti della sera prima? Forse i figli della governante l'avevano trovata a tarda notte e portata in camera? Oppure era stato Nicholas? No, non era possibile perché quella sera dopo essere rientrati in villa avevano litigato per via del bacio e di quello che sarebbe successo una volta ritornati a casa. Nicholas era molto nervoso perché Alessio si era trattenuto con gli altri e alle due di notte non era rientrato. Lei dal canto suo era irrequieta, anche se non lo avrebbe mai confessato a nessuno gli dava fastidio l'idea che Leonardo fosse andato in giro in cerca di compagnia. Nel primo pomeriggio vedere l'architetto fasciato solo con dei minuscoli pantaloncini da bagno e una camicia decisamente poco abbottonata le aveva fatto venire dei brividi che non provava da tempo. Quel tatuaggio poi sulla parte sinistra del petto in concomitanza del cuore le aveva fatto voglia di scoprire tutti i segreti di quegli occhi così chiari e trasparenti, molte volte irrequieti e sfuggenti.

Sì alzò dal letto e dopo essersi fatta una doccia scese al piano di sotto. Erano le dieci passate del 27 dicembre, ancora non avevano deciso cosa fare per Capodanno. Probabilmente avrebbero fatto una festa in casa e poi sarebbero andati da qualche parte a Ibiza.

In realtà Andrea non avevo voglia di festeggiare l'anno nuovo, sapeva in cuor suo che sarebbe stato difficile spiegare al padre la sua scelta. Ovvero quella di non sposarsi e avere figli, non adesso almeno con una persona che ne amava un'altra. Aveva riflettuto a lungo in quelle settimane in cui aveva messo in ordine, in un certo senso, nella sua vita. Infatti mentre sistemavano la dependance aveva iniziato anche a mettere via le cose dei nonni, insieme al fratello di Leonardo, che era un designer. Avevano scelto gli oggetti o i mobili da tenere, quelle da buttare oppure da donare in beneficenza o da regalare a qualche ente. La cosa più difficile era stata togliere dagli armadi i vestiti e gli oggetti personali e tutto quello che riguardava i suoi adorati nonni materni. Aveva tenuto alcuni oggetti in particolare i gioielli di nonna Caterina, quelli naturalmente di minor valore perché il resto li aveva già presi sua madre, aveva tenuto anche le pipe del nonno e una stola di ermellino che la nonna le metteva sulle spalle quando durante le vacanze di Natale passava dei giorni nella loro residenza al mare. Di solito Andrea non amava le pellicce, in generale gli animali morti, aveva solo una giacca di pelle, ma quella pelliccia di ermellino era la sua coperta di Linus. L'estensione dell'abbraccio di nonna Caterina quando la coccolava vicino al caminetto nella sala grande mentre le raccontava le storie più assurde.

Sotto l'acqua della doccia Andrea non poté fare a meno di piangere a quei ricordi, era troppo per lei, i suoi nonni materni erano stati dei genitori molto più presenti di quelli reali e in particolare nonno Manfredi, era stato una persona dolce, sensibile e piena di gioia di vivere. Lei li aveva amati profondamente, anche se adesso non c'erano più, rimanevano nel suo cuore e avrebbe fatto della casa della loro vita un posto del cuore per le persone che avessero voluto soggiornarvi anche solo una notte.

Si mise un costume e i pantaloni della tuta e una felpa larga da arrivargli quasi alle ginocchia. Si sentiva svuotata e ancora non aveva parlato con suo padre. Sapeva perfettamente come avrebbe reagito, che sicuramente gli avrebbe vomitato addosso senza appello il suo disappunto e con la risolutezza che solitamente riservava per gli affari. Ma lei non era un affare da concludere, lei era sua figlia e questo il Commendator Brandi non l'avevo mai capito.

Andrea percorse la scala fino ad arrivare in cucina dove vi trovò la governante affaccendata a preparare il pranzo.

"Buenos dias" le disse in spagnolo per poi proseguire "Sai se sono stati i tuoi figli a riportarmi in camera stasera stanotte?"

La donna dopo averla salutata gli disse di no che i figli erano tornati tardi, ma non le avevano detto di averla trovata a dormire fuori in giardino. Andrea non chiese dove fossero gli altri e dopo aver fatto colazione uscì fuori dalla villa. Non c'era nessuno nei paraggi e quindi si in camminò per un sentiero laterale dirigendosi verso gli scogli sottostanti. Se ne stava arrampicata su di uno scoglio guardando l'orizzonte quando una voce ben conosciuta la fece sobbalzare.

"Che ci fai abbarbicata su di una scogliera tutta sola?" le chiese il ragazzo sedendosi a fianco a lei nell'esiguo spazio libero. Andrea lo guardò attentamente, aveva i capelli bagnati, segno che aveva fatto una doccia oppure il bagno e indossava un costume con sopra una maglietta a maniche lunghe rossa.

"Potrei chiederti la stessa cosa" le rispose lei volgendo lo sguardo da quegli occhi troppo blu.

"Non si risponde mai a una domanda con una domanda, non te lo hanno insegnato in quelle lussuose scuole che hai frequentato?" Lei lo guardò malissimo, ma non rispose, non era molto dell'umore soprattutto dopo aver ripensato ai nonni. Leonardo però non disse altro forse intuendone l'umore nero.

Rimase però seduto al suo fianco guardando nella stessa direzione della ragazza.

“Il mare per te è molto importante vero contessina?” gli chiese a un tratto spezzando il silenzio che si era creato fra di loro. Andrea lo guardò domandando se mostrare la sua anima vera a quel ragazzo oppure no, ma gli occhi di lui così azzurri e trasparenti, che sembravano quasi un riflesso delle onde del mare delle Baleari, le fecero pensare che forse confidare a qualcuno, che non fossero Domy o Nick i suoi fantasmi, le avrebbe fatto bene.

“Tutti i miei ricordi più belli sono legati a quel liquido azzurro che sbatte furioso contro gli scogli e non in particolare quelli delle Baleari, ma il mare in generale mi ricorda i miei nonni materni e le giornate felici che vivevo insieme a loro lontano da l'apparenza e dalle formalità della mia famiglia. Adesso che non ci sono più mi rimane solo il mare e la Villa che stiamo ristrutturando per ricordarmi che nella vita non esistono solo le regole o le apparenze, ma esiste un qualcosa di vero e potente e come il mare oppure l'amore incondizionato che una persona può provare per un'altra. Questo erano per me i miei nonni, anche per questo ho deciso di non continuare la farsa con Nicholas, se lui prova un amore così forte per Alessio io non voglio e non posso mettermi in mezzo” disse tutto d'un fiato emettendo le parole come se fossero veleno, come fuoco che le stesse bruciando le viscere. Quando si voltò per incontrare l'azzurro beffardo e a volte tagliente dello sguardo dell'altro, non vi lesse altro che comprensione.

Vedeva negli occhi di Leonardo una luce e una dolcezza che non gli aveva mai riscontrato prima. Si sentì mancare per un attimo la terra sotto i piedi, come se quello sguardo la potesse portare lontano e fosse la promessa di un qualcosa più grande. Poi silenziosamente lui mise un braccio intorno alle spalle di lei facendola avvicinare e poggiare la testa sulla sua scapola. Non disse niente e continuarono a guardare insieme le onde infrangersi sugli scogli delle Baleari.
   
 
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