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Autore: PervincaViola    23/03/2020    5 recensioni
{Partecipa alla "Challenge delle Parole Quasi Intraducibili" organizzata da Soly Dea sul forum di EFP}
Le s’accosta il primo giorno di lezione del settimo anno, mentre nelle serre raccolgono foglie d’asfodelo.
{Ted/Andromeda ♥}
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Andromeda Black, Ted Tonks | Coppie: Ted/Andromeda
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dai Fondatori alla I guerra
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Andando a fondo






 
Andromeda Black è una capinera tra le vipere. È una vita che s’ostina a ignorare le ombre che s’addensano, la maledizione che infetta i Black – li annienterà tutti.
 
«Il sangue marcio sta affossando il nostro mondo, figlia mia. Combattere questa piaga è nostro dovere».
«Sì, padre».
 
 
*
 

Al centro del gruppo di studenti c’è un ragazzino singhiozzante, issato nell’aria da una corda invisibile.
Diverse bacchette s’alzano e Andromeda asseconda l’istinto: l’incantesimo di Bellatrix rimbalza s’una barriera argentea, lei si schianta a terra.
Andromeda deglutisce cenere – già presagisce la furia di Bellatrix pronta a divampare.
«Una Purosangue dovrebbe conoscere un semplice incantesimo scudo, Black».
È un Tassorosso del suo anno a parlare, i capelli biondi ribelli e un sorriso sfrontato: Edward Tonks s’addossa la colpa, sfida fiero Bellatrix – eppure è a lei che rivolge uno sguardo che è come una liberazione.
Mentre Vitious s’avvicina, sua sorella macina insulti tra i denti.
«Sudicio Sanguesporco».
 

 
*
 

Le s’accosta il primo giorno di lezione del settimo anno, mentre nelle serre raccolgono foglie d’asfodelo.
«Andromeda Black, vero?»
Andromeda lo scruta a lungo, sorpresa, vedendo l’allegra baldanza di lui sbiadire appena.
«Forse non ti ricordi di me».
«Edward Tonks».
Lei finge altezzosità, eppure lui le sorride – così diverso, così pronto a mandare in pezzi convinzioni già incrinate.
«Solo Ted».
 
 
Ted ha la risata pronta e tutte le sfumature del cielo negli occhi – Andromeda annega nel suo sguardo e ricorda improvvisamente come si respira.
«Sei diversa da loro».
Sussulta quando Ted aggira le sue difese senza preavviso, quando scopre il suo sorriso più vicino di quanto credesse.
«Come lo sai?»
Lui le sfiora un polso, le regala uno sguardo pieno di tuttoTed snuda le sue paure e le trasforma in sogni.
«Sei qui con me».
 

 
*
 

A Natale viene annunciato il fidanzamento di Bellatrix e Rodolphus Lestrange. Fra qualche mese, proclama Druella, estasiata, e Andromeda percepisce l’alito del futuro gocciolarle inesorabile sul collo.
«Ci uniremo a lui dopo il matrimonio».
La tavola imbandita è d’un bianco abbacinante, ma la putredine è tutt’attorno – nella risata di suo padre che parla d’epurazione, nell’accondiscendenza di Narcissa, nei sorrisi spietati di Bellatrix.
È in un palpito di panico che Andromeda realizza che tutto torna, tutto torna dov’è nato.


 
*
 

L’acqua scorre torbida sotto di lei, oltre l’immoto ghiaccio – intoccabile. Andromeda studia le venature marmoree che brillano livide, alza lo sguardo su Ted, al centro di un Lago Nero cristallizzato dall’inverno.
«Attento a non cadere».
Lui le scivola accanto, le carezza una gota con fare divertito.
«Se andassi a fondo, mi salveresti?»
Indica il lago, ma lei vede altro – cammina in bilico s’un precipizio, Ted, eppure non ha idea di quanto sia pericoloso.
Andromeda guarda il baratro ai loro piedi e ha l’impressione di conoscere la risposta da sempre. S’abbandona al tepore di Ted, sorride.
«Verrei con te».
 

 
*
 
 
«Sposerai Rabastan Lestrange e seguirai l’esempio di Bella. Non nominerai mai più quel Sanguesporco».
«Non lo farò, padre».
 

Andromeda pensa a Ted, prossima a Smaterializzarsi. Alle sue spalle, Villa Black è una gabbia lontana sprofondata nel crepuscolo.

 
 










 
Angolino della Vì:
Desideravo scrivere di Ted e Andromeda da tantissimo tempo, ma purtroppo il risultato non mi soddisfa molto; in ogni caso li shippo alla follia e avevo diverse idee riguardo ad un loro possibile avvicinamento. In questo caso ho immaginato un’Andromeda che fino all’adolescenza cerca di ignorare i pensieri più estremi della propria famiglia, anche se dentro di sé sa bene quanto siano sbagliati; Ted è il primo che vede oltre il suo nome e il suo sangue, colui grazie al quale Andromeda riesce a rendersi pienamente conto di ciò che è la sua famiglia e di ciò che vuole. Piccola noticina: ho preso come anno di nascita di Bellatrix e Andromeda rispettivamente 1951 e 1952.
La storia è stata ispirata dal prompt “Le origini, se non sono la casa in cui tornare, sono il mostro da cui fuggire” di Rosmary, mentre “Tutto torna dov’è nato” è di Masini, tratta da Tu non esisti.
Infine, nel titolo ho condensato molti significati ma mi sembra abbastanza noioso stare qui a elencarli tutti, li lascio a voi da decifrare, se volete ♥
Grazie per essere arrivati sin qui!


 
La storia partecipa al Contest Citazioni in cerca d'autore (Oscar Edition)! - II edizione indetto da Rosmary
   
 
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