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Autore: Ink_    24/03/2020    4 recensioni
Primo settembre 1991.
Primo viaggio verso Hogwarts.
Primo incontro fra Draco Malfoy ed Hermione Granger e l’inizio di qualcosa di nuovo.
Dal testo:
«Che cosa stai leggendo?» gli sembrava una buona maniera per iniziare una conversazione.
«Sto
rileggendo la storia di Hogwarts». Il tono era modulato e leggermente saccente.
«Sono Draco Malfoy» disse mollando la presa sul baule. Fece un passo avanti ed entrò nello scomparto, la mano tesa davanti a sé.
Genere: Angst, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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September 1st, 1991
 
 
Il treno era invaso da un allegro brusio mentre nell’aria frizzante di settembre risuonavano gli schiamazzi di studenti e genitori. Draco Malfoy camminava lungo il corridoio affollato dell’espresso per Hogwarts trascinando dietro di sé la valigia.

Le parole di Lucius gli pesavano più del bagaglio. Da generazioni i Malfoy si distinguono ad Hogwarts e portano onore alla nobile Casa di Salazar Serpeverde. Draco, figliolo, mi aspetto che tu mantenga la tradizione e limpido il buon nome della nostra famiglia.

Gli ripeteva il medesimo discorso da quando la madre lo aveva convinto che Durmstang non era la scuola adatta a lui. Benché si fosse imposto di mantenere un atteggiamento decoroso, riusciva a malapena a trattenere l’eccitazione che gli scorreva sottopelle. Gli scomparti si stavano velocemente riempiendo, ragazzi e ragazze che trascinavano grossi bauli scuri e gabbie, sui volti un misto di confusione e trepidante eccitazione mentre gatti di ogni colore e dimensione correvano loro tra le gambe.

Ad attirare la sua attenzione in quella brulicante massa di studenti fu una ragazzina minuta seduta sola nello scomparto. La schiena dritta come un fuso, tra le mani un grosso tomo dalla copertina consunta. I capelli erano una zazzera castana che le cadeva oltre le spalle, nascondendole completamente il viso, indossava già la divisa, stirata e nuova di zecca. Draco si schiarì la gola e lei alzò la testa puntando su di lui grandi occhi scuri.

«Che cosa stai leggendo?» gli sembrava una buona maniera per iniziare una conversazione.

«Sto rileggendo la storia di Hogwarts». Il tono era modulato e leggermente saccente.

«Sono Draco Malfoy» disse mollando la presa sul baule. Fece un passo avanti ed entrò nello scomparto, la mano tesa davanti a sé. Gli occhi della ragazza parvero illuminarsi mentre perdeva un po’ della sua rigida postura.

«Malfoy» ripeté come se quella parola avesse un non so ché di esotico «Tu appartieni ad una delle più longeve ed antiche famiglie Purosangue del mondo magico!» disse tutto d’un fiato.

Come se Draco già non lo sapesse.

«Ho letto della tua famiglia! Ascanius Malfoy scoprì che combinando sangue di drago e acqua di fiume si ottiene un potente antidoto al morso della vipera cornuta!» si era sporta in avanti, presa dalla foga delle sue stesse parole, il libro ancora in bilico sulle ginocchia ossute. Tutto di lei, dal tono concitato al barlume che le illuminava gli occhi, trasmetteva una traboccante curiosità, un desiderio quasi febbrile di sapere.

Draco ostentò un compiaciuto sorrisetto, in parte perché lieto di essere stato riconosciuto, in parte per nascondere l’imbarazzo. Un’ulteriore dimostrazione del suo dovere di onorare il buon nome della famiglia era l’ultima cosa che desiderava in quel momento.

La mano gli era rimasta sospesa a mezz’aria, in attesa di essere stretta e finalmente la ragazzina parve rendersene conto. Scattò in piedi come se l’avesse punta uno spillo, rovesciando il tomo che cadde a terra con un tonfo e si affrettò a stringere la sua mano nella propria, leggermente sudata. Aveva una stretta ferrea.

«Io sono Hermione Granger. Molto lieta di conoscerti.» Draco non poté reprimere l’irrigidimento che lo colse.

Granger. Non vi era alcuna famiglia tra quelle Purosangue che portasse quel nome.

«Stento a credere che la prima persona che incontro sul treno sia di sangue nobile.» disse lasciandogli libera la mano e portandosi nervosamente i capelli dietro l’orecchio.

Il buon nome della nostra famiglia.

«Sai, sono davvero eccitata all’idea di frequentare la Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, tu no?» pronunciò il nome per intero, come se questo servisse a renderla più reale. Draco annuì debolmente, frastornato.

Li vedi figliolo? Sono la feccia del nostro mondo. E noi Malfoy non ci mescoliamo con la feccia.

Hermione continuava, imperterrita: «Sai, prima di ricevere la lettera quest’estate pensavo che la magia fosse roba da favole» scoppiò in una cristallina risata, che riscaldò l’intero vagone, ma che congelò Draco fin nelle ossa.

«Ed ora eccomi qui! Io, Hermione Granger, figlia di dentisti, una strega! Ancora non ci credo!»

La consapevolezza lo colpì come uno schiaffo; un peso indesiderato prese a gravargli sulle spalle come un macigno, mentre la mano riscaldata dalla stretta della ragazza si faceva fredda.

La parola che gli ronzava in testa minacciava di lasciare la sua bocca prima che riuscisse a fermarla. Cercò di frenarla serrando i denti, ma questa vi passò attraverso, vibrò nell’aria come uno sgradevole sibilo e rimase sospesa nell’aria tra loro. La voce che gli giunse alla orecchie somigliava più a quella di suo padre che alla propria.

Ricorda Draco, peggio che babbani vi sono soltanto i …

«Mezzosangue».

 
 
***
Mi scuso per l’angst, era cominciata in maniera più ottimistica ma è un momento davvero duro, mi sono arrivate delle brutte notizie e dovevo sfogarmi in qualche maniera.
Un abbraccio.
Vostra,

Ink_

P.S stay safe 
 ♥ 

 
   
 
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