Storie originali > Generale
Ricorda la storia  |      
Autore: smartis1D    25/03/2020    1 recensioni
“Siate sempre grati:
Alla vita
All’amore
Ai vostri genitori.”
Breve testo in cui faccio una riflessione sull’importanza dei genitori nelle nostre vite.
Genere: Malinconico, Slice of life, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Gli occhi dell’amore

 

Siamo nati da quello che consideravamo il nucleo di un amore profondo e immisurabile, crescendo impariamo come nella vita i genitori illudino i figli con promesse poco convincenti e sogni impossibili da realizzare.

Da bambini non capiamo quanto il peso delle parole può ferire e distruggere le persone, viviamo in un mondo di speranze sincere e pervasi da una droga chiamata felicità. 

Quando ci chiedevano chi fosse il genitore preferito, si rispondeva sempre che l’amore era infinito, che poi per noi voleva dire allargare le braccia e tracciare un vasto piano immaginario, e che non si poteva scegliere poichè è obbligo che sia in egual misura per entrambi.

Diventando grandi bisognerebbe diventare più maturi e realisti, di fatto, quanto questa misura è equivalente? 

Perchè quando si faceva un incubo si ricercava sempre la presenza onnipotente della figura materna? Quando ci facevamo male cadendo sul cemento e ci usciva sangue da piccole ferite che per noi sembravano impossibili da guarire, quale attenzione attiravamo per prima? Quale parola ci usciva dalla bocca involontariamente? 

Mamma.

Sembrerà brutale questa verità che nessuno vuole realmente ammettere, ma perchè ci piaceva più avere la presenza costante di chi ci ha portorito?

Papà è sempre stato, nell’immaginario di un bambino che credeva in figure immaginarie come Babbo Natale o la Fatina Dei Denti, un gran lavoratore, colui che sollevava la famiglia dalle insormontabili spese che ci gravavano sulla testa come fossero ghigliottine pronte a separarci dal mondo terreno. Si sa, dopo una giornata lunga di un lavoro monotono e fin troppo pesante, il capofamiglia vuole solo pace e non sentire i continui lamenti di una mente infantile, una mente ancora bloccata nella convinzione che tutto dovesse girare attorno ai propri capricci e le proprie inutili lamentele. Noi, piccole oasi in un deserto delundente e privo di futuro degno di essere vissuto, provavamo a non farlo arrabbiare, facendo i bravi figli davanti al volto spossato di una persona che invecchia troppo in fretta, ma fallivamo, perchè c’è un motivo se tutti iniziavano ad urlarti contro e a farti rigare le guanciotte paffute di lacrime. 

Passano gli anni e si comprende quanto le braccia allargate non possano realmente misurare un amore cosí grande, un amore che bisognerebbe conservare sotto una campana di vetro perchè tanto bello quanto fragile. 

Delusione è un nuovo sentimento che diventiamo bravi a comprendere sul volto sempre più distrutto e scavato delle due persone che ci amano, nonostante le paranoie costanti degli adolescenti che si credono pronti a spaccare il mondo, eppure ancora troppo giovani e incoscenti per capire che pesano sulla spalle di qualcunaltro. Osserviamo questo sentimento nelle iridi di occhi che si è abituati a cercare nel momento del bisogno, e ci si rende conto che nulla ci è dovuto, che non esiste nessun contratto che obbliga le persone a volerci bene sempre. 

Quanto fa male ferire le persone più importanti? Quanto vorremmo togliere un pó del loro dolore e iniettarcelo nelle vene, tutto pur di non vedere quel sentimento logorante che affligge l’anima di chi si aspetta tanto e in cambio non riceve poi molto? 

Mica lo sanno i genitori che nella mente gli chiediamo scusa fino alla nausea e che nelle notti silenziose perdiamo lacrime che ci affogano, per frenare le voglie suicide di chi capisce che non si è mai il figlio perfetto che loro si aspettano e meritano. 

Ci svegliamo dopo notti eterne costellate di singhiozzi trattenuti e crediamo che non saremo mai perdonati, eppure ci sbagliamo.

Camminiamo incontro a quelle facce stanche e gli occhi che incrociamo non sono piu quelli di persone deluse, ma sono gli stessi occhi che ci guardavano inteneriti di fronte ai nostri piccoli gesti d’affetto, scaturiti anche solo da un paio di braccia allargate. 

Se il giorno prima sembrasse tutto cosí buio e raccapriciante, quei occhi ci risollevano dal nostro tormento interiore e ci rendono consapevoli del nostro perdono, che arriva anche se non si è fatto nulla per redirmersi.

Con il tempo la misura che, inutile mentire a noi stessi, tendeva ad essere maggiore verso la mamma, inizia a ristabilirsi verso l’equilibrio, diventiamo maturi abbastanza per scegliere quanto apprezzare le figure che senza motivo o obbligo morale, ci perdonano nonostante tutti gli sbagli e l’orgoglio che ci mangia vivi. 

Sappiamo quanto il lavoro principale non sia quello che continuano a fare solo per portare a casa cibo e per soddisfare tutti i nostri futuli bisogni, ma è realmente fare il genitore.

Siamo incoscenti e fin troppo ribelli per renderci conto che è grazie a coloro che ci rimangono accanto quando sembra che il mondo ci vuole morti, se siamo chi siamo oggi.

Ci hanno insegnato che dall’amore, che qualche volta finisce, tra due persone nasce una figura, che non sempre é ricercata, ma appena la si guarda in quei piccoli occhi di chi ancora non ha visto il male del mondo, si rende consapevoli che tutto scende in secondo piano, perchè al primo posto ci sarà sempre quella persona che, anche se li deluderà molte volte, commetterà azioni di cui si pentirà e non dimostrerà mai abbastanza l’amore, rimane pur sempre l’opera più spettacolare di due pittori che hanno unito le forze per rendere quel piccolo bambino con gli occhi che dicono tante cose, un grande uomo. 

Siate sempre grati: 

Alla vita

All’amore

Ai vostri genitori.

   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Generale / Vai alla pagina dell'autore: smartis1D