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Autore: Khalesprix    25/03/2020    1 recensioni
Steve, Tony e Peter sono incastrati per sbaglio in un bunker.
Steve e Tony litigano e la tensione è palpabile.
Peter ha qualcosa da ridire sul termine "Per sbaglio"
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Genitori In Trappola

 

 

Peter non sa esattamente perché gli Avengers, i fottutissimi Avengers, abbiano comprato un bunker, ma lo hanno fatto, quindi non avrebbe senso stressarsi troppo porgendosi delle domande inutili, avranno avuto le loro ragioni. Alla fine sono super eroi, difendono la terra. Sanno esattamente quel che fanno.

 

Okay, magari non esattamente. Magari non sanno proprio tutto come piace pensare a Peter, e forse non avrebbe dovuto idolatrarli così tanto, sono solo persone, con tanti pregi e altrettanti difetti, ma quando Mr Stark gli ha chiesto una mano per “Un compito davvero importante, Spider-Bimbo” Peter non è riuscito a contenere l'entusiasmo.

Ha dovuto letteralmente pizzicarsi il braccio per assicurarsi di essere veramente sveglio quando Tony ha menzionato la partecipazione di Captain Fottutissimo America.

“E' una missione, Mr Stark?” ha chiesto Peter praticamente saltellando sul posto

“Sì, più o meno. Che importa? Ora sfrutta quella super forza per sollevare quelle scatole, Pete”.

 

Salta fuori che non era una missione, no. Semplicemente Tony non voleva rimanere solo con Steve, e quindi e si è portato dietro Peter, perché secondo lui il ragazzo ha il potere di smorzare gli animi, alleggerire la tensione anche tra i nemici più ostinati grazie alla sua innocenza.

Ma neanche il super potere di Peter è riuscito ad impedire ai due di litigare.

Quindi, mentre il ragazzo sistemava il quarto scatolone di Doritos — un evidente riferimento alla forma fisica del Capitano secondo Mr Stark, davvero simpatico e infantile, Tony — i due sono riusciti a chiudere accidentalmente la porta del bunker, intrappolando l'insolito trio nell'enorme rifugio.

 

No seriamente, — Pensa Peter — questa cosa è enorme, è tipo una villa sotto terra, ci sono due piani e una piscina al coperto, Mr Stark non scherza quando si parla di comfort.

 

Comfort che ora sono assolutamente inutili, perché sono chiusi qua dentro da tre mesi e Peter ha fame, le provviste stanno finendo e mentre cerca di proteggersi dal freddo avvolgendosi una coperta sulle spalle si accorge di quanto sia veramente dimagrito.

Mr Stark inspira profondamente, o meglio, grugnisce esasperato e Peter si ferma un secondo ad osservarlo. È seduto sul pavimento accanto a Steve con la schiena appoggiata alla porta e Peter è convinto che ci siano dei nuovi capelli bianchi sulla testa di suo padr...ehm del suo mentore.

“Parker per favore, sono solo passate due ore” puntualizza Steve con un sopracciglio perfetto inarcato e Peter vorrebbe davvero prenderlo a pugni in faccia. Per poi sentirsi in colpa, molto in colpa.

“Non sgridare mio figlio, quello è il mio compito” lo stuzzica Tony provando inutilmente a sopprimere un sorrisetto compiaciuto, e Peter in questo momento vorrebbe davvero sparire

“Era tutto molto più divertente quando facevo il Cosplay di un posacenere” borbotta il ragazzo sottovoce e Tony lo fulmina con lo sguardo “okay okay, troppo presto”.

“Se uno sguardo potesse uccidere, Stark, ora Peter sarebbe tre metri sotto terra” esordisce Steve e Peter non può fare a meno che guardarlo con un'espressione confusa.

“È già tre metri sotto terra, Calippo, lo siamo tutti se non lo hai notato!” esclama Tony e Peter vorrebbe dirgli di calmarsi, perché arrabbiarsi non fa bene alla sua pressione e che la vena sulla sua fronte sta pulsando un po' troppo velocemente per i suoi gusti, ma quando il Capitano risponde si morde il labbro.

“Oh non è colpa mia se ci hai trascinato in un Bunker e ti sei dimenticato di portare delle chiavi!” e ora anche la vena sulla fronte di Steve sta pulsando e mentre Tony si gira di scatto ad osservare il suo amico Peter inizia a riconsiderare tutte le sue scelte di vita, tutte le scelte che inevitabilmente lo hanno spinto a questo preciso istante.

Se a otto anni gli avessero detto che, in un certo periodo della sua vita, si sarebbe ritrovato in una stanza con Iron Man e Captain America forse non ci avrebbe creduto, ma ora, sentendo i due uomini discutere animatamente, saltando da una discussione all'altra, Peter inizia a provare nostalgia del periodo in cui era ignorante.

Anche se il fan adolescente che è dentro di lui sta gridando “Oh mio Dio, Cap e Iron Man stanno litigando davanti ai miei occhi!”.

 

Vorrebbe davvero non ascoltare la discussione, ma anche lasciando la stanza e tappandosi le orecchie i suoi Spidey-Sense riuscirebbero a percepire tutto. Dannatissimi ragni radioattivi.

“Almeno non ti ho abbandonato in Siberia intrappolato nella tua stessa armatura, Capitano” risponde Tony alzandosi dal pavimento. Il suo tono è talmente calmo da far raggelare il sangue nelle vene.

“Volevi uccidere Bucky!” ribatte Steve e per un momento Peter ha paura per la sua incolumità, il siero del super soldato non ha chance contro un molto, molto arrabbiato Mr Stark, e il modo in cui gli occhi del meccanico si incupiscono sono una prova inconfutabile alla tesi del ragazzo.

“Ha ucciso mia madre, Steve. E tu lo hai difeso” Mr Stark è completamente fuori controllo e a questo punto Peter sta cercando di nascondersi in se stesso portandosi le ginocchia al petto mentre osserva i suoi idoli di infanzia urlarsi addosso.

“È mio amico, Tony...” risponde Steve, e la replica viene fuori con un filo di voce, non c'è rimpianto o rimorso, sembra quasi una rassicurazione. Quello che vuole dire realmente Tony sta tentando di leggerlo nei suoi occhi, ma quando si tratta di Steve l'uomo è analfabeta.

Non è un segreto per nessuno, ogni Avenger sa che Steve e Tony sono due idioti completamente innamorati l'uno dell'altro, ma è questo il problema: sono idioti.

Idioti talmente concentrati nell'amore che provano verso l'altro che non riescono ad intravedere neanche per sbaglio che anche l'altro prova lo stesso. Due idioti che mascherano la tensione sessuale con l'odio reciproco e che, se proprio Peter deve dire la sua, devono assolutamente tirare fuori la testa dal culo e iniziare a metter... ah non può continuare, May gli da a disposizione solo due parolacce al giorno e al momento le ha utilizzate tutte.

“Ugh, oh mio Dio” grugnisce Peter buttando la testa all'indietro “sono veramente claustrofobico e nonostante questo posto sia davvero enorme, — davvero, complimenti Mr Stark è davvero carino! — Ahm dicevo. Nonostante questo posto sia davvero enorme iniziamo a stare stretti in mezzo a tutta questa tensione sessuale!” esclama tutto d'un fiato e quando si accorge di quello che ha appena detto si stampa una mano davanti alla bocca. Non sia mai che ne esca un'altra delle tue Parker.

Steve e Tony si voltano verso Peter con un'espressione di sconcerto stampata su entrambi i loro volti e Peter vorrebbe mettersi ad urlare “per favore, accoppiatevi, ne avete bisogno”.

Tony gli punta un dito addosso, pronto a negare tutto, perché non sia mai che qualcuno capisca che Tony Stark: Genio, Milionario, Playboy e Filantropo in realtà non ha un cuore di freddo acciaio, ma Steve lo interrompe e, puntandogli a sua volta timidamente un dito addosso sorride, incerto di come sistemare le parole che sta pensando prima di dirle all'uomo.

Non si è impegnato troppo, pensa Peter, o forse non gli importa troppo, perché l'unica parola che esce dalle labbra di Steve è un “Tu” mentre guarda Tony negli occhi.

È un po' sbilenco e incerto, a tratti tremolanti e forse sembra più una domanda che un'affermazione, ma Tony sembra afferrare perché sollevando un sopracciglio e sfoggiando un mezzo sorrisetto imita il tono del capitano, esitando un “sì, tu”.

E a questo punto a Peter sta per venire un ictus, perché fino a tre secondi fa questi due cretini si stavano scannando con le parole, parlando di accordi, reclutamenti di minorenni, amicizie sbagliate con super assassini dal braccio di vibranio e altre cose che sinceramente non sono così importanti per il ragazzo, e ora invece si stanno puntando un dito contro, nel modo più romantico del mondo — volete sapere come si punta romanticamente un dito addosso ad una persona? Guardate loro due — sorridendo come due ebeti con qualche danno cerebrale.

“Se voi ragazzi volete un po' di privacy io posso andare via, comunque dovrei vedermi con MJ tra poco...” interrompe Peter grattandosi distrattamente la nuca e sfoggiando lo sguardo più innocente che possiede. A questa sua affermazione i due eroi sembrano uscire contemporaneamente dalla loro trance e si girano di scatto verso il ragazzo che, sussultando, si fa scappare un urletto assolutamente mascolino e virile.

“Peter Benjamin Parker, dimmi che non hai fatto quello che io penso che tu abbia fatto” chiede, o meglio ordina Tony e Peter fa semplicemente spallucce, perché ormai dopo tutto il tempo passato con l'uomo sinceramente non si sente più intimorito da lui come un tempo.

Lo rispetta, certo, ma il loro rapporto non è certamente più quello di Mentore e Mentee, ma qualcosa di più profondo. Tony è diventata una figura costante nella vita di Peter, una figura paterna, e in questo caso Tony non ha mai nascosto i suoi sentimenti, non nei confronti del ragazzo, spesso presentandolo distrattamente come suo figlio. E quindi che male c'è, se un figlio, usa un escamotage per portare un po' di felicità nella vita del proprio padre?

“B-beh ecco, Happy è qui fuori con le chiavi” balbetta Peter sfoggiando uno dei suoi sorrisi più dolci, sa che Tony non riesce a resistere.

“Figliolo, cosa sta succedendo?” chiede Steve corrucciando la fronte e Peter non può fare a meno di soffocare una risatina, tutta questa storia è ridicola.

“Mr Roger signore, ha mai visto questo vecchissimo film Genitori in trappola?” chiede Peter e Tony scoppia in una risata fragorosa avvolgendo un braccio attorno alle spalle di Peter e l'altro attorno a quelle di Steve.

 

Forse oggi poteva andare sicuramente meglio, forse avrebbe dovuto rivedere un'ultima volta il piano prima di metterlo in atto, ma tutto sommato non è andata male.

Steve e Tony sono a cena fuori e Peter è stravaccato sul divano con Natasha.

Forse da oggi in poi Tony mangerà finalmente il Doritos che ha sempre voluto mang-

“Peter per favore, tesoro. Smetti di pensare a voce alta” sussurra Nat e Peter abbassa il capo mortificato.

Sì insomma, avete capito che intendo.

   
 
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