Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Giandra    25/03/2020    0 recensioni
❧ Lucissa
➥ song-fic; raccolta di os sulla vita e sulla relazione di Lucius e Narcissa
Dal primo capitolo:
Lucius Malfoy conobbe Narcissa Black in blibioteca. [...] Quel pomeriggio del secondo trimestre, alla ricerca del giusto volume da cui studiare l'ultimo argomento di Storia della Magia, Lucius incappò in una bella figura minuta, peculiare per una cascata luminosa di capelli biondi e un viso pallido e lucente che aveva un che di scultoreo. Narcissa Black era bella, non poteva negarlo.
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Draco Malfoy, Lucius Malfoy, Narcissa Malfoy | Coppie: Lucius/Narcissa
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

IV. draco, draconis

 

 

 


When Ι wake in the mοrning
And I see the light
Pouring from my bedroom window
What a day, what a day, what a morning
When I realize
I was cautious but I'm guilty
I'm in love


 

Il rumore della porta d'ingresso che si chiudeva la riempì di gioia e allo stesso tempo la fece fremere di rabbia.

«Lucius, maledizione.»

La loro maestosa Villa emanava un fortissimo odore di fiori freschi che si disseminava in ogni stanza e pentrava le narici di Narcissa.

Il piccolo Draco iniziò a piangere rumorosamente.

«Ma no, tesoro». La donna prese in braccio suo figlio, un pargoletto di poche settimane, con una spruzzata di capelli biondi sulla testa e un faccino pallido e morbido. Lo dondolò con delicatezza tenendolo dolcemente stretto al proprio petto e quello pian piano si calmò, stringendole il tessuto del mantello con la piccola manina.

Narcissa sorrise, non riuscì a farne a meno — come ogni volta che guardava il suo bellissimo bambino —, si sedette sul letto, lo adagiò tra le coperte e gli carezzò una guancia.

«Mi hai chiamato, cara?»

L'espressione sul suo volto cambiò immantinente.

Guardò negli occhi Lucius, che avanzava con cautela nella loro stanza da letto, ancora con il cappuccio nero in testa e la maschera da Mangiamorte tra le mani.

«Non so, che tu sappia conosco qualcun altro di nome Lucius?» ironizzò.

Lui ghignò in risposta, facendola innervosire ancora di più.

«Scordati di farti perdonare un'intera settimana di totale assenza con dei dannati fiori, Lucius.»

«Ti piacciono?» chiese quasi con noncuranza, avvicinandosi a uno dei vasi che tenevano sul comodino per sfiorare un petalo bianco e sottile.

«Certo che mi piacciono, sono narcisi» rispose stizzita, alzandosi con un ultima tenerezza rivolta a Draco.

Lucius allargò la smorfia soddisfatta sul proprio volto e la attirò a sé. La baciò e lei, ovviamente, ricambiò il bacio, stringendosi con forza alle sue spalle. La maschera che ancora teneva nella mano destra cadde per terra e invece di raccoglierla lui strinse Narcissa più forte a sé. Alla fine il bacio si trasformò in una sorta di abbraccio intenso e deciso, nel mezzo del quale di tanto in tanto le loro labbra andavano a incontrarsi.

«Lux, Draco è nato da due settimane e due giorni.»

Sapeva che chiamarlo con quel soprannome che gli aveva affibbiato quando erano solo dei ragazzini lo avrebbe messo meno sulla difensiva.

«Lo so.» L'uomo si staccò da lei senza né rabbia né nervosismo e incastrò lo sguardo nel suo. «Lo so.»

«Hai uno strano modo di dimostrarlo.»

«Narcissa, lo so

Sai che cosa, Lucius? Sai che non potremmo mai fare a meno di te? Sai che a Draco serve un padre tanto quanto io ho bisogno di mio marito? Sai che ogni volta che vai lì fuori conto i minuti in cui non ci sei e temo che non tornerai più? Sai tutto questo, Lucius?

«E che cosa avresti fatto in questi sette giorni di silenzio?»

«Ti ho pensata ogni secondo, ovviamente.»

Immaginò che fu la propria occhiata di fuoco a farlo tornare serio.

«Ero con tua sorella e con Severus. Avevamo degli affari da portare a termine.»

«Quanto sono contenta di non essere stata invitata in questa bella riunione di famiglia» ironizzò lei, con un sorriso amaro.

Lucius esitò. «Non credo che sia saggio farti venire con noi. E anche Bellatrix la pensa così.»

Narcissa poggiò nella culla suo figlio con riguardo, dopodiché prese Lucius per il colletto della sua camicia bianca. Quello sbiancò ma non disse nulla, al contrario la donna lesse un forte abbandono nei suoi occhi. Se è da te, mi lascerei fare qualsiasi cosa. Cercò di non lasciarsi addolcire. «Non pensate neanche per un secondo di poter prendere decisioni al posto mio» puntualizzò con una nota d'ira nella voce. «E poi, da quando ti interessa di quello che pensa mia sorella? L'hai sempre ritenuta una schizzata. E anche Piton, in fondo, l'hai sempre reputato uno sfigato. Non senza buone ragioni, per inciso; in entrambi i casi.»

L'uomo sorrise con dolcezza e Narcissa vacillò: accettava tutto ciò che gli rivolgeva senza mai nessuna remora ed era certo dei suoi principi, delle cose in cui credeva; era diventato il marito che lei aveva sempre desiderato: amava lei e il loro bambino più di ogni altra cosa, avrebbe attraversato oceani e scalato montagne per loro, e non permetteva a nessuno di dirgli come comportarsi.

«Non sto cercando di dirti cosa fare. Tu non vuoi venire con noi, altrimenti nessuno sarebbe stato in grado di fermarti.»

Narcissa lo lasciò, consapevole che avesse ragione.

Draco riprese a piangere. Lucius lo prese in braccio. «Non dimenticarti mai perché lo abbiamo chiamato così» le disse.

E come potrei? si chiese lei. Entrambe le nostre bacchette hanno un nucleo di corda di cuore di drago. Fin da bambini l'abbiamo ritenuta una combinazione davvero curiosa. Cosa che mi è tornata alla mente come in un lampo appena ho stretto il nostro piccolo tra le braccia. Gli aspetta una vita di gloria e di successo sotto il nome dei Malfoy e l'influenza dei Black. E sarà con il cuore di un drago che andrà avanti nonostante le difficoltà che a volte essi potranno comportargli.

«Non c'è pericolo» gli disse soltanto.

Lucius carezzò la fronte di Draco, che tra le sue braccia smetteva sempre di piangere in mezzo secondo, inspiegabilmente mansueto di fronte agli occhi grigi del padre. Dondolò il bacino per un po', cullandolo tra le sue braccia, poi lo rimise a dormire nella sua morbida culla.

Si voltò verso la moglie e la strinse a sé. «Ti amo, lo sai?»

Nonostante tutto, Narcissa non poté fare a meno di sorridere anche lei. Era certa che le si fosse illuminato di felicità il volto, come accadeva sempre quando la teneva tra le sue braccia. «Lo so, Lucius» rispose stancamente, poggiando la fronte sulla sua spalla. Lui le carezzò la nuca e riprese a muovere dolcemente il bacino e le spalle, come aveva fatto con Draco, accompagnandola in una lenta danza senza musica che però la coinvolse totalmente.

   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Giandra