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Autore: AngelCruelty    25/03/2020    1 recensioni
"Storia partecipante alla Challenge pro Quarantena indetta da Ile_W nel forum di EFP"
Dopo il "vissero felici e contenti" delle nostre amate fiabe non c'è un vero punto fermo.
L'oscurità non muore, non svanisce, ma continua ad aggirarsi nel buio della notte.
Prendono forma pensieri oscuri di vendetta, nell'ombra...
Ogni giorno: una flash fic.
Ogni flash: un villain.
Ps. Alcune flash potrebbero essere Crossover tra diversi film Disney (verrà segnalato prima del testo).
Pps. La maggior parte delle storie saranno ambientate a DOPO la storia narrata dai film (il primo, i sequel non li ho visti!)
Genere: Comico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Prompt (di Ile_W): A e B non possono uscire di casa per X motivo e, pian piano, realizzano i sentimenti che provano per l'altro/a... finché non arriva C all'improvviso che sconvolge tutto.
Note: OS, Crossover
Personaggi: Crudelia, Edgar, Malefica
 
Una fuggitiva londinese e un pacco da Parigi, parte 2

Il rifugio di Crudelia non era mai stato così pulito.
Per tranquillizzarsi, Edgar aveva questa mania di spolverare casa fino a farla brillare.
E la famigerata criminale londinese godeva tantissimo nel fumare per ore e ore lasciando cadere mucchietti di cenere qua e là in modo che Edgar le corresse dietro con la scopa ad ogni suo passo.
E quando si lamentava per ‘la nebbia puzzolente’ che riempiva la stanza?
Ah, quelli erano i momenti in cui riprendevano a battibeccarsi.
Lui apriva la finestra per far uscire il fumo. Lei la richiudeva all’istante nel timore di essere vista da qualche ficcanaso del vicinato.
E ricominciavano ad urlare.
Lei che tirava i cucchiai d’argento contro di lui e l’uomo che li raccoglieva e li lucidava daccapo.
Crudelia se ne stava stesa sul divano, le magrissime gambe poggiate sul bracciolo e una rivista tra le dita ossute. Edgar, invece, leggeva di squisite riviste di haute cuisine ma di tanto in tanto gettava un’occhiata bramosa alla donna che le stava di fronte. Forse non sembrava, ma credeva che si fosse stabilito un certo legame tra di loro. Non erano soltanto due fuggitivi, non erano solo una criminale con il suo compare: erano compagni di cattività e complici del futuro delitto che stavano tramando.
Ad un certo punto, mentre entrambi avevano lo sguardo basso verso le loro letture, un fumo verde iniziò a riempire la stanza.
“Avevi detto che oggi diminuivi le sigarette! Non ho intenzione di mascherarmi di nuovo per andare a comprartele!” sbottò immediatamente Edgar.
Ma Crudelia, stranamente, non rispose. Era troppo sorpresa nel fissare la figura che le si parava di fronte: una forma snella, flessuosa, cornuta, elegante come non mai e… verde.
Quando l’uomo vide la creatura sovrannaturale che era apparsa nel loro salotto, iniziò a tremare di parola: “C-ch- che diam-“ balbettò.
Ma la donna lo ignorò: “Ciao Crudelia DeMon. Non mi conosci, ma io conosco te. Io mi chiamo Malefica, e sono una fata cattiva. Sto aiutando alcune mie colleghe del mondo degli antagonisti a riscattarsi e ricevere la loro vendetta. Perché purtroppo, come te, anche io potrei fallire nel mio intento. Semmai la polizia dovesse trovarti, dì tre volte il mio nome e recita queste parole. Non finirai in galera e ti donerò la possibilità di ricominciare daccapo.” Così dicendo le porse un rotolino di carta anticata, o forse… era davvero antica? E poi sparì nel nulla.
Crudelia era esterrefatta, mentre Edgar continuava a tremare.
Non avevano mai visto una cosa così, era forse la loro mente a giocargli brutti scherzi?
Dopo ore di dibattito, i due chiarirono che dovevano aver bevuto e fumato troppo. La loro fervida immaginazione aveva galoppato e… qualche giorno dopo, però, nel cuore della notte qualcuno buttò giù la porta del rifugio.
“Polizia!” urlò un uomo.
Gli sbirri si intrufolarono come scarafaggi nella loro casa e Crudelia, con i bigodini in testa e gli occhi fuori dalle orbite si chiuse a chiave nella sua camera, indecisa sul da farsi. Sotto la sua finestra era pieno di uomini armati.
Nel panico, non ebbe altra scelta: “Malefica. Malefica. Malefica.” Disse.
E poi estrasse il foglietto che la fata le aveva dato: “Nell’antro della Resurrezione, una Regina senza cuore, una fata senza amore, una bara senza pudore.”
Quando i poliziotti riuscirono a sfondare anche quella porta era troppo tardi, Crudelia era svanita.
Edgar, ammanettato, guardò la stanza vuota con una fitta al cuore.
  
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