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Autore: ToscaSam    26/03/2020    1 recensioni
Come sarebbe stato l'undicesimo compleanno di Harry, se ...? Con chi avrebbe fatto compere? Chi l'avrebbe accompagnato al binario 9 e 3/4?
Storie di un Harry mai esistito, con un'infanzia forse più felice.
Genere: Generale, Malinconico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Potter, James Potter, Lily Evans, Sirius Black
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Harry correva, certo che avrebbe perso il treno. Non riusciva a credere di aver fatto tardi solo perché non ricordava dov'era il libro di Pozioni. Aveva discusso con sua madre almeno un'ora prima che lei si ricordasse che l'aveva preso per sfogliarlo. Dopo aver messo il libro in valigia, il vecchio gatto in gabbia, aver caricato la macchina, erano finalmente giunti a King's Cross.
C'era un grande affollamento di Babbani. Sarebbe stato più difficile arrivare alla barriera e attraversarla senza essere visti.
Quando si trovarono davanti alla colonna dai mattoncini rossi, Harry sentì suo padre afferrare il carrello e posare le mani sopra le sue. Sua madre fece altrettanto dall'altro lato, riuscendo oltretutto a spingere il passeggino di Elizabeth.
La bimba si mise a strillare, vedendo il muro avvicinarsi, ma tutto andò per il verso giusto: la famigliola si ritrovò dall'altra parte in men che non si dica.
« Ecco fatto» disse Lily prendendo in collo la figlia per calmarla. Siccome non ne voleva sapere, provò a passarla a James.
« Dai, Lizzy, fatti salutare! Non piangere» disse Harry. Non voleva avere l'ultima immagine della sorellina in lacrime. A sentire le parole di Harry, Lizzy si decise e tirò un po' su col naso.
« Torni per Natale?» chiese con una vocina lacrimosa.
« Si. Con due regali. Chi è l'unica tontolona al mondo che è nata il giorno di Natale?» disse Harry, per farla ridere. Ci riuscì, così James la posò a terra.
« Scrivici, ogni tanto. Mi raccomando» disse al figlio, poi cercò di fargli l'occhiolino senza essere visto da sua moglie, ma quella rise:
« James, santo cielo, so che gli hai dato il Mantello»
« Qualcuno deve continuare l'arte del Malandrino»
« Non dargli ascolto, Harry. Puoi usarlo, ma cerca di non metterti nei pericoli. Oh, James … guarda! Quello è ...»
l'ultima frase di Lily era stata un sussurro.
« Eh già. Deve avere la stessa età di Harry» rispose James.
Harry si sporse per vedere a chi stavano alludendo i suoi genitori e vide un ragazzo un po' tondo, accompagnato da un'anziana signora con un buffo cappello.
« Chi è?» chiese.
« Credo sia Neville Paciock, tesoro».
Harry strabuzzò gli occhi e cercò di vedere meglio il famosissimo Neville Paciock.
« Harry! Comportati bene! Non farlo sentire in imbarazzo. È un bambino come te! È già difficile senza che la gente lo tratti come un animale dello zoo» gli intimò sua madre.
« Va bene» ribatté Harry, quasi offeso.
« Sali a bordo! Fatti tanti amici, studia e non prestare attenzione all'imbecille che insegna Pozioni»
« James!».
Harry caricò tutto sul treno, poi baciò suo padre, sua madre e Lizzy.
Gli dispiaceva lasciarli lì, ma era anche elettrizzato all'idea di poter finalmente andare a Hogwarts.
Sarebbe stato con loro a Natale, per il compleanno di Elizabeth. E avrebbe visto anche Remus e Sirius, i suoi “zii” preferiti.
Sarebbe stato un primo anno coi fiocchi.



In questo universo:
Lily e James non sono morti.
Voldemort ha interpretato la profezia nell'altro modo e ha ucciso i Paciock.
  
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