Film > Zootropolis
Segui la storia  |       
Autore: DANYDHALIA    28/03/2020    2 recensioni
Una ventata di cambiamento si comincia a respirare nuovamente per le vie della Metropoli popolata unicamente da animali.
l'ex-sindaco Lionheart dovrà affrontare un processo. Judy e Nick in questa nuova avventura faranno la conoscenza d'un avvocatessa felina..molto particolare, che porterà una ventata di nuovi imprevisti e novità nelle loro neo vite da agenti.
Vecchie e nuove conoscenze, rivelazioni e segreti, un piano da svelare, amici e ideali da salvare coloreranno la trama che farà da sfondo per un nuovo capitolo ambientato nella città che almeno una volta nella vita vorremmo visitare.
Detto questo a tutti voi un caloroso Miao: Ciao^^Ma un nuovo caso è alle porte per i nostri agenti preferiti, adesso che le neo elezioni sono alle porte.
Genere: Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Judy era seduta al suo solito posto della sala riunioni, intenta a consultare il dossier di approfondimento sui Born Wild, assorta nei dati e contenuti che esso conteneva, nella speranza che qualsiasi cosa avrebbe scoperto, o segreto leggesse, non la turbasse troppo; impedendole così di essere obiettiva nel proprio lavoro o cambiasse le sue idee e sentimenti in merito agli animali suoi colleghi che conosceva e di cui voleva continuare ad essere amica.
Se c’era una cosa di cui Judith Laverne Hopps aveva “paura più della paura stessa”  era  l’induzione e l’istigazione al pregiudizio ben sapendo quanto  ciò potesse essere infima e subdola, visti i risultati del passato.  Qualsiasi verità, qualsiasi orrore celasse quel file, ella sperava portasse anche una soluzione da adottare con sé, ripensando alle commoventi parole del misterioso autore B.W. delle lettere postume.
“Come procedo” s’interrogava la giovane tutrice della legge, quale metodo attuare per leggerle senza distrazioni o ansie di sorta; per timore di venire turbata, infatti, Judith non aveva ancora iniziato, e da dieci minuti più che nei file, in effetti, era assorta su quale metodo attuare per leggerli. “Vagliamo le opzioni Judy” disse a sé stessa mentalmente.
  • 1)Schematico;
  • 2)Deduttivo;
  • 3)LEGGILO E BASTA!! /
“Direi la terza opzione, altrimenti non finirò mai! E la Centrale fra poco chiuderà per chi non è di guardia sta sera, e non ho nulla per passare la notte a casa di Alice, a parte il mio kit da bagno per i turni e..e i vestiti che Alice ha comprato oggi per me e Nick” realizzò Judy…
“Alice..da quando ti ho incontrata non hai fatto altro che confondermi, però..non mentivo quando dicevo che ti trovavo simpatica, anche se ce l’hai messa tutta per passare per la tonta che non sei. Suppongo volessi semplicemente divertirti, e divertirci finché tutto questo non fosse finito. La tua realtà quotidiana è così triste da dover compensare continuamente con un’ umorismo esagerato? E se ti chiedessi se ‘fare la figura della stupida’ ti piace perché fa ridere agli altri, tu, te la prenderesti o ci  rideresti sopra? ..Oppure la prenderesti con filosofia dicendo la verità come Nick quando gli chiesi se vedermi fallire lo facesse stare meglio?
Ma soprattutto..perchè mi chiedo certe cose!? Proprio mentre sono in procinto di guardare queste foto orribili!! ” .

Si chiese la giovine coniglia mentre osservava foto di Born Wild feriti ed altre dei documenti di identità dei suddetti. Judy aveva sempre odiato quel genere di “foto identificativa/segnaletica” : spesso ti costringevano a non sorridere anche quando avresti voluto. Considerando quanti anni, per non dire secoli, erano occorsi agli animali per imparare a sorridere sinceramente e non per mostrare  i denti in segno di attacco alla neo poliziotta sembrava un vero spreco.

Immediatamente le si accese una lampadina “Che Alice sia indecisa in una via di mezzo simile, sul come comportarsi e come apparire per mettere gli altri a proprio agio?” La coniglietta non poté fare a meno di fare un labile paragone tra l’avvocatessa felina ed il suo collega Clawhauser.
“Va bhe, leggiamo questi dossier, al limite le parlerò sta sera, o sta notte..so che i gatti possono dormire fino a 14 ore di giorno, varrà anche la notte? Ma lei non mi è sembrata proprio il tipo che dorme tanto? Però se per questo nemmeno io! Uh adesso che ci penso..i bioritmi di sonno/veglia  dei gatti e dei conigli, anche se di poco,  si somigliano parecchio” pensò la giovane recluta  leggendo i file in merito ai felini B.W. di TIPO B come Alice ed anche la scheda della legale in aggiunta.
“Chissà se a parte la carne del pesce o degli altri animali che mangiavano in passato..i felini mangiano anche le nostre stesse verdure di tanto in tanto?” si chiese Judy ripensando al sushi vegetariano con Alice a pranzo.
“Devo dire che era davvero buono..ma ..perchè non ha ordinato del sushi normale per sé stessa? Forse non voleva sentirsi esclusa, avrà voluto farmi compagnia? Oppure temeva che ordinando un sushi misto ciò avrebbe potuto scandalizzarmi, o farmi male nel caso avessi mangiato uno dei suoi per sbaglio..ma no in quel caso bastava che ne ordinasse uno a parte per lei!” continuò la coniglietta ragionando ed al pensiero di ingerire del pesce per sbaglio fece una smorfia contratta: non aveva mai visto del pesce crudo o vivo in vita sua, neppure nuotare, tanto meno assaggiato, ma quando in passato la piccola Judith aveva chiesto per curiosità almeno che odore avesse le risposero che esso rassomigliava, vagamente, a quello delle alghe marce o roba simile.

-Okay! Torniamo a questa lista: se c’è il rischio, anche minimo, che Alice si avveleni devo sapere tutto!- disse la leporide ad alta voce sta volta.
-Dunque.. “In origine i gatti ed i cani, e ancora oggi, i membri appartenenti alla categoria Born Wild di TIPO A, erano allergici, e lo sono, alle seguenti tipologie di cibo:
-Caffè, Pianta e polvere di Cacao, Cioccolato e Tè (esiste appunto un tè dei gatti per i soggetti felini con allergie);                                                                                                 
 - Dolcificanti e Coloranti Artificiali e Xilitolo;                                                                                         
 -Aglio, Cipolla, Porro,Erba Cipollina;                                                                             
 -Rape;                                                                                                                                           Funghi;                                                                                                                        
-Uva; Fragole; Banane;                                                                                               
 Frutta fresca in generale;
-Frutta Secca , in particolare le noci di macadamia; Cocco, Avocado, Semi di Avocado e Patate crude;                                                               
-Spezie Varie come Curry, Cannella, Paprika, Peperoncino,Zenzero,ecc.


..Wow, e la lista è ancora lunga..meglio che me lo porti dietro e lo consulti  più tardi e soprattutto per bene in questi giorni dato che non ho molto tempo adesso..meglio andare direttamente agli alimenti che invece sono concessiosservò Judy.                                                                                                                        

-Sono invece digeribili se cotte le carote, i piselli, le patate, zucche, spinaci, bietole ed alghe..Fortunatamente i soggetti Born Wild di tipo B sono anallergici ad ogni tipo di cibo presente lista in quanto mammiferi e non mammiferi semi evoluti e con uno stomaco resistente. Tuttavia non possono eccedere in nessuno degli alimenti elencati in precedenza, altrimenti i sopracitati soggetti andranno incontro ad indigestione, diarrea, vomito, gastriti ed influenza batterica per un periodo di 5 giorni circa; si consiglia per tanto una sana  alimentazione, una dieta mista composta da cibi pesati, razionati, accuratamente scelti e cucinati attentamente.                                                              Il cibo crudo, sia di provenienza animale che vegetale, è concesso una volta la settimana o al seconda della tipologia del metabolismo del soggetto, se veloce una volta la settimana se lento una volta al mese.

Una regolare attività fisica consente una più equa e corretta distribuzione dei livelli di serotonina nel corpo, delle endorfine e diminuzione dei livelli di cortisolo (l’ormone dello stress) , nemico mortale dell’ animale tipo Born Wild poiché ad alti livelli si trasforma in bile,fa marcire il sangue in circolo ed “avvelena” il malcapitato B.W..” Oh, interessante!- commentò Judy.

-Vediamo che altro dice. “Lo stress è  “il” fattore da tenere sottocontrollo nella vita  di qualsiasi soggetto Born Wild, sia esso di categoria A, B, C e specialmente             AB(poiché in questi soggetti gli istinti sopiti vengono spesso risvegliati nell’adolescenza e quindi non reindirizzati in anticipo, se non si agisce in tempo ciò può comportare l’insorgere di uno stato criminale antisociale semi-permanente). Lo stress e la pressione sociale alimentano un “disturbo dell’adattamento comune” che alimenta primordiali istinti repressi nei B.W. che in preda alla frustrazione, se non indirizzati con un giusto addestramento-terapia, oppure, senza una valida figura di riferimento che faccia loro da guida, rischiano di cadere vittime di stati d’ aggressività, autolesionismo, sadismo, masochismo o attrazione verso il suicidio, desiderando una permanente, seppur a intervalli, “intensa sete di sangue da placare” o “da donare”, in quanto tale stato colpisce sia i Born Wild Prede che Born Wild Predatori:            ossia da un lato le prede che desiderano donare il  sangue, una parte del corpo o di tutto il loro corpo al predatore di cui hanno risvegliato consapevolmente o casualmente gli istinti di caccia, dall’altro i predatori che spinti dalla sete di sangue unito ad un “forte desiderio d’inclusione”, derivato spesso da uno stato di isolamento socio-comportamentale(riscontrato però anche nelle prede che si sentono fortemente trascurate nell’ambiente in cui vivono) vorrebbero divorare o bere il sangue della preda affinchè essa rimanga per sempre con esso, per sempre con lei/lui dentro di lui/lei, gli dia forza e non lo lasci più ( sembra una contraddizione, ma molti individui che ricorrono all’animalicidio, più nello specifico cercano di “trattenere” la persona oggetto del proprio desiderio attraverso la sua  morte, poiché chi è morto non può scappare,non può abbandonarci, non può morire di nuovo, esso/a rimane per sempre con noi).”                                                                                                               

..E’ vero, ce lo avevano fatto studiare durante le lezioni di psicologia criminale alla ZPA(Zootopia Police Academy)- ricordò Judy, era leggermente sconvolta al ricordo, ed ora alla lettura di quel rapporto, ma decise di continuare la lettura: non era il momento di essere titubanti o non sarebbe mai maturata come si deve in quanto Agente Senior della ZPD. Ella voleva e doveva essere pronta a tutto! O non sarebbe mai stata realmente in grado di proteggere nessuno, né sé stessa né i cittadini o chiunque necessitasse di un aiuto..(come in fondo cercava di fare anche Alice, pensò la coniglia). Dunque, determinata,  la  poliziotta prosegui.. 
Infatti più una preda o un predatore Born Wild, senza addestramento ed una terapia comportamentale valida e duratura,  vivranno una frustrante ed ostile “vita normale”, con ritmi frenetici incuranti dei loro bisogni, senza tempo per sé stessi o per i rispettivi reciproci affetti, più cadranno vittima dello stato primitivo da cui tutti noi ci siamo evoluti, seppur per pochi istanti.Si consiglia per tanto un ambiente di lavoro sano, amichevole ed amicale, aperto e confidenziale, senza conflitti. Gli ambienti lavorativi o familiari ostili sono di intralcio anche per eventuali gravidanze future per le feline Born Wild e non-Born Wilde.”

 Wow..mi chiedo se abbia mai mangiato carne o aggredito qualcuno a questo punto. E se..l’avessero pure indotta ad una gravidanza di convenienza per preservarne i geni o roba simile? No,No!!Coraggio Hopps, cosa vai a pensare! Non è proprio il caso di allarmarsi adesso solo perché questi contenuti non sono poi così leggeri, ma d’altronde cosa ti aspettavi? Ti avevano avvisato in anticipo, quindi fa il tuo dovere e continua a leggere- esclamò Judy ricordando a sé stessa il suo compito.

-“Gli istinti di un soggetto tipo B.W. non vanno né assopiti, né annullati, né repressi o respinti ma riconvertiti e leggermente inibiti, per poi venire risvegliati in autonomia senza danni, perdita del controllo in momenti delicati, inopportuni ed usati in questo modo nelle situazioni di vera emergenza.                                                                        I Born Wild possiedono un forte istinto di protezione e di difesa, paragonabile a quelli materno e paterno nei confronti degli individui esterni che decidono di proteggere sia prede che predatori: il loro sconfinato desiderio di difesa fa di loro delle  valenti guardie del corpo, prefetti soldati, agenti federali o leader(i più equilibrati istintivamente) negli ambienti aziendali e militari.  
 Per rinforzare il proprio corpo ed attingere alle proteine, ferro e calcio per il rispettivo organismo, senza per questo uccidere una preda o mangiarne gli organi e le carni, il Born Wild Predatore può vivere nutrendosi di soli insetti o pesci uniti a degli appositi integratori creati per loro o più rapidamente dei sostituti vegetariani e vegani reperibili presso gli empori bio con un iniezione di sangue da 10ml a parte da ritirare, se forniti, di un apposito certificato medico col permesso delle autorità competenti locali o del GSD presso l’ospedale o la banca del sangue più vicina. A seconda del tipo di animale preda di cui il B.W. ne ingerirà la dose,integrata al cibo in questione, egli ne assumerà anche le caratteristiche vitali principali, tra cui forza,agilità,velocità e proprietà visive(visione periferica,notturna,bicolore, a 170gradi ecc.) di olfatto e di udito. Per quanto concerne i Born Wild Preda è sufficiente un allenamento intensivo per il potenziamento delle abilità già preesistenti nella loro natura, ma una volta sentito l’odore del sangue di un predatore saranno capaci di riconoscerlo e percepirne la presenza ovunque esso si trovi nelle vicinanze così da anticiparne gli attacchi ed eluderli. In casi di defaticamento muscolare provocati da un allenamento e sforzo troppo intensi, è sufficiente una dose minima concentrata di 4,5-5ml di Mindicampum Holicitatis, ovvero di ululatori notturni, che al pari di un ricostituente intensivo e penna antistaminico per  antiallegrie garantiscono una temporanea scossa di adrenalina che permette il ri-potenziamento al 100/100 di tutte le abilità della preda, sia naturali che acquisite: agilità, forza, olfatto, velocità, visione, udito come per i predatori B.W. sopracitati e grazie ad un fattore, da noi chiamato “affinità del sangue”(la tipologia di sangue affine con i gusti del predatore che più degli altri garantisce ad esso forza e vigore, non è solo questione sul tipo di preda/predatore ma anche dal tipo di umore in cui versa il contenuto del sangue stesso: ad esempio, i tipi di sangue di un infelice,un geloso, un vendicativo, un timido, uno stressato,un bugiardo, un superbo,un felice,un innamorato, un solitario,un aspirante suicida,un omicida, un cattivo risultano più appetibili del sangue di un animale qualunque “umoralmente neutrale”, saprebbe solo di ferro). Il tutto però sarà possibile per un lasso di tempo non superiore a 15 minuti; in mancanza di sangue,come detto prima, un’iniezione di 5ml di M.H.(Mindhicampum Holicitatis) sortirà lo stesso effetto che sortisce con le prede B.W. ma sui predatori; non superare mai la dose consigliata, specialmente in punti come la nuca,le tempie ed ogni zona cerebrale vicina al cervello, rischio uno stato di regressione selvatica permanente!
 Sortirà  lo stesso effetto,tuttavia, anche nei soggetti non-b.w., perciò mai somministrare dosi superiori ai 5ml di Mindhicampum  Holicitatis a dei civili normotipici; pena il degradamento, la radiazione, l’ espulsione dallo status di membro del GSD: sono concesse 3 ammonizioni in caso di somministrazione accidentale o in base alla gravità dei danni provocati, c’è il rischio d’incorrere nella pena di morte. Per evitare tale esito, un membro senior del GSD, senza precedenti e con buona condotta, può parlare in difesa del suddetto trasgressore e chiedere una grazia o una riconversione della pena in ergastolo presso il Tribunale Internazionale della Corte Marziale del GSD.

Questa formalità legale - amministrativa è chiamata Honoré Procedendi”..
Doppio WOW! La cosa si fa sempre più interessante..e spinosa- commentò la coniglietta stupefatta- Vediamo cos’altro dice- proseguì l’agente ZPD.  
Per mantenere uno stato di rinforzo permanente, come già citato nelle righe precedenti, le Prede Born Wild, ma anche in casi eccezionali le prede normotipiche senza particolari allergie, stomaci delicati e cagionevoli di salute(Questo dattilografo avrà voluto fare dello spirito, pensò Judy) possono mangiare ortaggi fertilizzati con il sangue, gli escrementi o parti del corpo del cadavere di uno o più predatori, sempre se forniti di un permesso governativo o di un certificato medico, reperibili presso gli obitori della città in questione, gli ospedali paramilitari o centri per la raccolta di organi, e sempre provenienti per iscritto da un donatore preda o predatore consenziente.  Senza nessuno di questi regolari permessi tale atto è illegale e punibile con l’ergastolo o la pena di morte a seconda della gravità ed entità del reato eseguito, poiché tale azione comporterebbe il furto di parti del corpo destinati alla salvaguardia delle vite di altri animali solo per il proprio tornaconto.Quindi un azione non solo illecita ma anche moralmente disonorevole; lo stesso dicasi per i casi di furto del sangue, di organi o traffico di animali preda all’interno dell’ambito privato,civile e quindi criminale senza regolari permessi

O bhe..è una fortuna che abbiano abbastanza regole all’interno del GSD in merito ai B.W. e non solo loro. Mi chiedo se nel nostro nuovo codice penale dell’anno prossimo inseriranno lo stesso tipo di commi e regole anche per tutti i cittadini di Zootropolis  e noi membri della ZPD? O forse..li hanno già pubblicati in qualche nuovo volume ma dato che le prede non hanno creato particolari problemi negli ultimi 20’anni, almeno spero, e che solo il 10-20% della popolazione è composta da predatori..certe regole saranno valse solo per loro? Ma non ho trovato nulla in merito prima di trasferirmi in città, eppure anche io avrei dovuto saperlo, perfino Bogo ne sembrava ignaro in tutto (d’accordo che questo progetto B.W. è rimasto segreto fin’ora ma almeno certe informazioni, per la tutela di tutti , avrebbero dovuto reperircele anni prima senza violare nessun segreto al contempo). Ai tempi della ZPA  non avevo letto niente di simile sui libri che studiavo, erano più concentrati sul codice penale in materia di reati; forse erano presenti negli albi o nei libri di veterinaria e non di psicologia criminale, quindi di carattere medico e non di nostra diretta competenza- provò a spiegarsi l’agente Hopps.

-In effetti, adesso che ci penso..la maggior parte dei predatori che ho visto  e  incontrato, non hanno cambiato di molto i propri tratti somatici del passato rispetto a “noi”, sono le prede invece ad essere cambiate di più con l’evoluzione. Tutte le prede diverse dalla preistoria saranno normotipiche e sensibili agli ululatori notturni oppure la maggior parte sarà composta da B.W. di tipo C? Immagino che alcuni predatori siano rimasti gli stessi fisicamente per il fatto di aver continuato a mangiare pesce, organi ed un po’ di sangue misto a insetti di tanto in tanto, o tutti i tipi di proteine  da anni, sin dai tempi della fondazione di Zootropolis, prima ancora della sottoscrizione di questo file. Ma allora..quanti abitanti sanno di essere Born Wild indipendentemente dall’essere al corrente del esistenza del GSD e quanto esso ha impatto sulle loro vite?..Ho come l’impressione di divagare soltanto, più ci rifletto più rischio di girarci intorno, le risposte non mi verranno da sole.
Vediamo piuttosto se il dossier dice altro in merito..mm..a quanto pare termina con questa pagina ..

esercizi di repulsione all’ingerimento della carne per predatori dopo aver fatto loro inerire lo stesso boccone di carne, poi rigettato e masticato di nuovo fino al vomito auto indotto così da non desiderare ingerirla mai più?! Ma che schifo! Oppure.. mettere batteri che provocano crampi, diarrea e febbre nella carne cruda come esercizio alternativo anti appetito selvatico?!” . Cavoli, cavoli amari davvero, non ci vanno per niente leggeri questi! Chissà se anche Alice è stata sottoposta ad un simile trattamento?..Cos’altro dice poi.. “esercizi anti-corruzione alla repulsione di grandi somme di denaro contante per disgusto auto indotto attraverso la tecnica della escape room senza cibo né acqua: i soggetti rinchiusi vengono costretti perciò a nutrirsi delle banconote su cui sono state sparse droghe che inducono al vomito e ne annullano il senso di dipendenza, non è possibile inoltre ricorrere al cannibalismo né all’auto fagia per placare la fame in extremis perché al minimo segno di lesione parte un sottile rumore disturbante che fa impazzire di dolore chi lo sente..questo ultimo passo serve a rafforzare lo spirito di squadra e di appartenenza anche nelle situazioni più tragiche, evitando così di mangiarsi a vicenda per sopravvivere ma al contrario supportandosi a vicenda fino alla morte. Il test termina quando ogni membro nella escape room ha raggiunto e superato il suo limite”.                                                                                                                             

Tutto per testarne la fedeltà, l’incorruttibilità, lo spirito di squadra e la resistenza ai propri istinti?! Va bene che ogni addestramento, più è duro, aiuta a temprare sia lo spirito e il corpo (io lo so bene) ma chi ha pianificato questi test doveva essere proprio masochista. O non tanto sano di mente..sembra che non ci sia un file dal titolo “L’Addestramento Standard dell’Agente GSD” ma perché terminare con la spiegazione di queste tecniche preparatorie allora? Dai Judy sorvoliamo, al limite sarà Alice a raccontarti un’ altra parte della sua storia passata se ne avrà voglia e tu gli e lo chiederai,.. piuttosto le sarà permesso farlo?- pensò la poliziotta leporide, poi cominciò la lettura di un'altra pagina presente nella cartella.

-Vediamo cos’hanno scritto qui: Tratti e Profili Psicologici dei Born Wild A,B,C e AB; introduzione breve ed approfondimenti per facilitarne la comprensione e la socializzazione..credo che la scheda relativa ad Alice sia meglio leggerla in sua compagnia..ma perchè poi..indagare è il mio lavoro, ho il permesso di leggerlo sia da lei che dai suoi capi..eppure farlo qui per conto mio la sento come un’ invasione della sua privacy. Ma cosa vado a pensare, lei non avrà fatto altro da tempo, perfino prima che le tornasse la memoria dava a chiaro intendere di sapere vita-morte-miracoli su di me e ogni membro della ZPD, solo per colmare il suo fandom..e forse anche il suo amichetto scoiattolo l’avrà fatto con Nick..ma allora..perchè non me la sento di farlo io? Di cosa ho paura esattamente? Cosa è che mi blocca? Non riesco a capire l’origine di questi dubbi..- si chiedeva tra sé borbottando a voce bassa la coniglia dagli occhi viola. Judy decise di ignorare nuovamente tali titubanze e di procedere con la lettura dei profili per non ascoltare le sue incertezze.

-Dunque..: “ Il carattere di ogni individuo A,B,C e AB è sempre unico nel suo genere a seconda del proprio bagaglio culturale ed esperienziale,affettivo ed educativo del soggetto vanno a crearne la personalità. Tuttavia persistono determinate dinamiche comportamentali che tendono a ripetersi; molto dei B.W. si  può capire osservando il tipo di B.W Preda o B.W. Predatore che decidono di vivere seguendo e coordinando i propri istinti, tratti caratteriali relativi alla propria specie oppure dalla scelta di ignorarli riconvertendoli passo dopo passo.  E’ possibile prevederne il profilo psicologico e comportamentale in base al tipo di preda e predatore a cui il B.W. decide di legarsi per la vita in un rapporto definito tra “contraente  e ricevente”.
Ossia un rapporto di reciproco scambio e compensazione basato sulla fiducia, il donare ed il supportare costantemente (fisicamente,spiritualmente,biologicamente ) colui/colei o coloro che segneranno il percorso della propria crescita ed il successivo ingresso nel “mondo degli adulti”. Spesso i contraenti e riceventi sono membri preda e predatori di specie diversa e di sesso opposto o dello stesso sesso per facilitare ed incoraggiare la tolleranza verso i rapporti interspeciali, ma si possono verificare anche casi di contraenti e riceventi preda-preda e predatore-predatore.
  • SOGGETTO BORN WILD di tipo A: ciclo di vita di un animale preistorico con intelligenza emotiva ed un Q.I. normotipo.                                 
  • Rischio massimo di stato d’ “inselvaticamento permanente”per via dei Mindhicampum Holicitatis, possibilità di guarigione reversiva del 10,8%.            
  • Istinti e Sensi Naturali molto sviluppati;
Lo Stress ed il Senso di Oppressione sono a loro Fatali. A seconda della razza, della specie ed al quantitativo di ormoni presente nel corpo non sono soggetti adatti alle relazioni monogame se appartenenti a categorie di animali dal ciclo di accoppiamento attivo. In caso contrario si può procedere ad un accoppiamento e matrimonio tradizionale con una donazione annuale di sperma ed ovuli se non facenti parte alla categoria dei “Riproduttori Anti-Estinzione”, o nuove leve per gli eserciti e missioni senza ritorno;Tali individui non supereranno i 20 o 30 anni di età, tuttavia esistono casi di longevità protratta fino ai 40 anni di età;
E’ vietata per loro una dieta moderna differente dalla loro dieta naturale, rischio morte o intolleranze da avvelenamento.
 
  • SOGGETTO BORN WILD di tipo B: possiedono una singolare, al contempo equilibrata, capacità di coordinare la propria vita evoluta ed il proprio lato selvaggio, ovviamente se educati e guidati attraverso un piano educativo individuale efficiente. In particolare i canidi, i felini, i leporidi, primati ed i  volatili devono avere un buon metodo. I B.W. di tipo B amano gli ambienti sociali,educativi e di lavoro aperti, collaborativi e comunicativi ed odiano quelli stressanti, divisori, categorici, gregari ed ostili che alimentano in loro “la sete di sangue” in realtà atteggiamento in risposta ad una“ sete di rivalsa”, “bisogno di considerazione o approvazione”, che tuttavia riescono ad affrontare riconvertendo “l’istinto animalicida” in istinto di sopravvivenza”trasfigurando il luogo di lavoro (o di scuola)come fosse una giungla/savana da affrontare giorno dopo giorno finché “la sete di sangue” non sparisce.
I tipo B sono leali e fedeli verso le figure autorevoli che sanno guidare con buona leadership facendo giorno per giorno la differenza ma al contempo refrattari all’autorità di figure autoritarie,inclusi i propri capi, ai loro occhi parodie del ruolo di superiore che dovrebberoricoprire, restando comunque diligenti senza mai per questo trasgredire ai propri compiti. (Per tutelare i B.W. non ancora riconosciuti che venivano perciò inseriti nella categoriaAnimali con Disabilità (AD) sul posto di lavoro è stata varata la legge dell’ Art.1 sezione 1.0.2B secondo cui “La D.A.A (Animali Americani con Disabilità negli Atti) proibisce la discriminazione nei confronti di un’ individuo qualificato riguardo la remunerazione, la promozione o il licenziamento nel suo impiego” a partire da 1990. Tale legge è tutt’ora in vigore per essere applicata sia nei mammiferi, e non-mammiferi, portatori di handicap o sui soggetti Born Wild A;B;C;AB più sensibili e più a rischio al di fuori del GSD per venire maggiormente tutelati sul posto di lavoro, poiché le rispettive fobie e comportamenti ossessivi vengono ben documentati e archiviati dagli “ uffici risorse animali” delle varie agenzie presso cui i B.W. esercitano. In caso di maltrattamenti e problemi di varia natura, come mobbing o abuso d’ufficio si può citare il dipartimento,azienda,agenzia o studio in base all’ Art. 1sezione 1.0.2B, una volta che la compagnia avrà risarcito l’individuo qualificato esso dovrà poi ridimostrare l’idoneità al ruolo che ricopre attraverso un test di 20 domande sul Protocollo del Dipartimento dove egli esercita e 10sul Protocollo del Dip. del GSD integrato ad esso di natura psicoattitudinale, per un totale di 30 domande a risposta multipla).
 
Tali soggetti B.W. sono spesso persone gioviali, disponibili, estroversi, gentili e mediatori, odiano essere provocati e stuzzicati e la prevaricazione verso gli altri e loro stessi sotto ogni forma; dai rapporti di lavoro con capi e colleghi a quelli più intimi e personali coi propri familiari, partner ed amici.
Una regolare attività sessuale contribuisce alla riduzione dello stress e della frustrazione inibendo così anche la sete di sangue, e con essa l’aggressività che può scaturirne. Diventa così possibile la riduzione d’episodi di violenza ed aggressione, sfocianti spesso in scatti d’ira, lotta estrema o peggio “animalicidio colposo e di delitto passionale”. Come ulteriore meccanismo di difesa psicologica agli istinti più bassi da placare,benché operosi e metodici, gli animali B.W. Bnecessitano di esternare costantemente la loro “personalità” in modo estroso e stravagante appena gli si presenta loro l’occasione di ridurre i livelli di tensione accumulati; tendono così a freno il desiderio di combattere quando esso non necessita di venire adoperato a scopo di difesa verso un altro animale in difficoltà, o ad una provocazione legittima.
 
Entrambi i Born Wild B di sesso opposto mostrano uno spiccato istinto genitoriale, amano instaurare istaurare legami forti e duraturi con animali di piccola e media taglia, raramente di grossa taglia: gli animali scelti sono visti da essi come membri acquisiti dello stesso branco da curare e da proteggere, alla stregua di un fratello,sorella maggiore o di una madre o un padre.
 Per tale ragione i B.W. B possono venire impiegati nelle professioni di aiuto e come allenatori, insegnanti, legali e vigilanti e guide di vita per tutti i “protetti” all’interno della propria squadra. Tuttavia può capitare che non sappiano reggere una serie di eventi negativi tutta assieme e necessitino di ulteriore supporto psicologico da parte del “branco personale” e persone fidate.Benché provvisti di un eccellente “memoria istructoria e semantica” essa è a breve termine e dopo un periodo di 7-9 mesi le nozioni apprese verranno dimenticate per far spazio ad altre informazioni, quasi sempre le stesse che dovranno essere re imparate per non venir perdute di nuovo. Perciò uno studio ed un ripasso costanti sono d’obbligo per non rimanere indietro in ambito accademico od occupazionale.
Senza una piena consapevolezza di sé e del proprio ruolo nel mondo, se lasciati soli a sé stessi, in balia degli eventi, i B.W. di Tipo B manifestano varie forme di fobie sociali e disturbi comportamentali lievi; da tenere presente che, tuttavia, ogni individuo Born Wild, se messo al bando, frainteso ed isolato, ad un’analisi superficiale arriva a manifestare determinati disturbi, o venir accusato di essere portatore di una data sindrome comportamentale. E’ più frequente che vengano riscontrati negli individui A; B ed AB perché segnalati come i più sensibili a livello istintuale,emotivo e socioculturale.
DISTURBI  DEL COMPORTAMENTO  riscontrati nei B.W. quando si riteneva fossero ANIMALI NORMOTIPO:
-AUTISMO,
-ASPERGER;
-APATIA;
-DISTUBO ANTI-SOCIALE DI PERSONALITA’
-DISTURBO BIPOLARE;
-DISTURBO  BORDERLINE;
-DISTURBO POST-TRAUMATICO DA STRESS;
-DISTURBO OSSESSIVO COMPULSIVO;
-EGOCENTRISMO;
- ISTIGAZIONE ALLA MEGALOMANIA;
-IPER RAZIONALISMO ,
-IPERSESSUALITA’;
- NARCISISMO;
- NINFOMANIA;
 Veniva molto facile diagnosticare nei Born Wild simili patologie in quanto talvolta nei medesimi soggetti venivano riscontrate  similitudini comportamentali con le suddette diagnosi e le azioni sociali dei soggetti. Inoltre un’esperienza traumatica o quotidiana particolarmente disturbante può realmente far insorgere in un individuo Born Wild AB; A-B-C una delle sopracitate patologie.
  Questi disturbi comportamentali, sviluppatisi nell’ambiente dell’animale medio evoluto andato troppo in là mentre altri esseri viventi ½ ragione e ½ istinto erano ancora indietro. L’unica sindrome naturale riscontata in un B.W. , in realtà, è di essere semplicemente troppo autentici e spontanei come ogni animale effettivamente è tenuto ad essere di natura.” - Si, si, descrive Alice in pieno, non vi è proprio motivo di andarla a cercare su questa lista dei nomi dei b.w. B residenti in città. Vediamo il prossimo- commentò fra sé Judith.
  • “  SOGGETTO BORN WILD di tipo C: Estremamente compiti, educati, riservati e ordinati   e molto calcolatori; all’apparenza ben inseriti nel contesto sociale moderno si presentano adattabili ed accomodanti in qualsiasi ambiente e circostanza, sia essa familiare sia essa di lavoro, indipendentemente dalla specie, dalla razza, dalla taglia e dal sesso di appartenenza.                               
I B.W. di tipo C tuttavia tendono ad esser particolarmente gregari e territorialiquando un particolare ambiente significativo per loro diviene ingestibile ed ostile, escludendo gli individui differenti da essi. La tipologia C si trova bene sia in gruppo che per conto proprio, ma tendenzialmente essa possiede un’indole solitaria, specialmente quando ha la necessità di isolarsi per pianificare le prossime strategie e dissipare confusioni interiori.Schivi e razionali si dimostrano ottimi strateghi all’occorrenza, ed esperti nell’auto-organizzazione i C B.W. sono al contempo impacciati e maldestri negli affari di cuore, il vero punto debole del loro lato istintuale represso.Se il B.W. di categoria C non riesce a coltivare rapporti amicali o amorosi in modo sano ciò potrebbe interferire nella loro vita quotidiana lavorativa e privata per un indeterminato lasso di tempo fino a che il soggetto non si sottoporrà ad un adeguata terapia comportamentale; rischio : incorrere nel insorgere del Disturbo Anti-Sociale di Personalità. Gli animali B.W. C sono al 70%Prede ed al 30% Predatori, essi sanno “riconvertire” sapientemente i loro “istinti di sopravvivenza, di combattimento e di aggregazione” ma per quanto concerne “l’istinto di riproduzione” molto spesso entrano in “tilt” poiché essi s’innamorano con estrema gradualità, lentezza e rarità, ma una volta trovato il parthner ideale molto spesso è un unione che dura per sempre, sia essa introspeciale(della stessa specie) che interspeciale, omosessuale ed eterosessuale. La perdita del parthner può segnare un C a vita.
I Born Wild C possiedono un metabolismo incredibilmente resistente, sono anallergici ad ogni tipo di alimento moderno e semi immuni a quasi tutti i tipi di veleno e di arie sottili. Infatti i B.W. C sono coloro che più di tutti resistono agli effetti dei Mindhicampum Holicitatis, gli ululatori notturni per l’appunto.
I Born Wild di tipo C sono ottimi leader, dotati di notevoli capacità manageriali, validi agenti addetti al reparto archivi, pianificazione ed operativi sul campo, docenti competenti e sensibili pedagoghi. Inclini alle scienze politiche e diplomatiche, e di forte valenza sociale, mettono cuore e anima in ogni cosa che fanno pur di raggiungere i propri obiettivi. Benché introversi e taciturni.
          Fare attenzione a non vessarli, maltrattarli e darli per scontati, non  sopportano il tradimento e difficilmente scordano i torti subiti, inoltre se trascurati possono sviluppare, per colmare il senso di vuoto, di inadeguatezza, insoddisfazione ed infelicità andatosi a creare nel tempo, svilupperanno tendenze anti-sociali, megalomani, narcisistiche ed ipo-empatiche a seconda della gravità del danno psicologico subito..”  
Davvero notevole- la coniglietta continuava a leggere finché non terminò anche il profilo psicologico del Born Wild C, poi spinta come da una forza invisibile dettata dal “suo istinto”, volle leggere la lista dei nomi dei B.W. C nel tentativo di risalire a possibili sospettati venuti fuori dalle indagini svolte quel dì, a suo intuito era il profilo più attendibile ed in linea con quegli hacker terroristi.                                                      

Ella lesse sotto la dicitura dei cognomi che cominciavano per B dopo aver consultato la A, e cosa trovò.. Bellwheter!!
Bellwheter Dawn era tra i Born Wild  C residenti a Zootropolis!!- esplose Judy.

L’urlo che ne uscì fu forte, tanto da attirare l’attenzione di Alice che una volta raggiunta la porta della meeting room della ZPD, dopo la telefonata con la signora Soltren Khadigia nell’ ufficio di Bogo (detta l’ “Arena” da Clawhauser) si precipitò nella stanza gridando a sua volta.

-COSA!?COSA!? COME,QUANDO, PERCHE’!?COSA C’E’!?- elencando tutto d’un fiato ogni interrogativo a lei conosciuto dopo aver quasi buttato giù la porta con un katà delle gambe. Alice girò allora la testa dappertutto, in cerca di un possibile intruso che stesse aggredendo la piccola tutrice dell’ordine.

-EH!!..-non riusciva a sillabare Judy per il tremore generato dal terrore- i..i files..-

-Quei files? Intendi i nostri dossier B.W.C.Z (Piano d’Azione e Contenimento in caso di collaborazione di Soggetti B.W. con le forze dell’ordine ed i servizi segreti) B.W. starebbe per..Born Wild: soggetti animali immuni ai mindicampum holicithias(Biological Organic Weapons*Traduzione inglese di Armi Biologiche Organiche)? Si lo so, parlano di noi Born Wild e allora? Sono i nostri profili standard lasciati qui per essere consultati appositamente da tutto il vostro staff, non penso vi sia nulla di troppo “efferato”(almeno non che io ricordi se non l’hanno modificato con gli anni).Non sei l’unica che li sfoglierà un poco sta notte. Troppo forti rispetto al mio “escamotage” di sta sera forse? Hai visto qualcosa di super sconvolgente persino per me, che ho recuperato la mia “memoria episodica” da poco?- chiese l’abissina legale ramata.

La coniglietta poliziotta grigia riuscì solo a fissarla con occhi spalancati pieni di sconcerto. Vedendo che parlottava a fatica, la gatta decise di avvicinarsi per venirle incontro.

-..Okay..Judith Laverne, se non riesci a parlare, muovi la testa ogni volta che ti pongo una domanda, va bene?- chiese la piccola avvocata dalle iridi azzurro cielo e la piccola poliziotta dalle iridi d’ametista, con un lieve movimento del capo, rispose di si.

-Dunque..la centrale chiude tra 10 minuti..perciò,credo sia meglio, se metti tutti i fogli in ordine,chiudi la cartella e ti porti tutto il fascicolo a casa, per inteso casa mia come suppongo il tuo(mio) caro capo “pio bove” abbia ordinato..  e mi racconti cosa ti è successo “strada facendo”  prima che per distrazione ci chiudano dentro.            Va bene Hoppsie Moppsie?- propose maternamente ironica Alice.
Per tutta risposta Judy continuò a muovere il capo affermativamente, con un sorriso abbozzato e le sopracciglia in giù (ricordava tanto quella di quando promise alla Signora Otterton di ritrovare  il marito dopo aver visto la sua fotografia di famiglia). Quindi si affretto a rimettere a posto i file nel dossier azzurro(e gli arancio ed ambra non ancora consultati) e così raggiungere Alice. La giovane coniglia però era ancora agitata, e nella foga ancora tremante, fece per far cadere la cartella ma tempestivamente la giovane donna gatta la raggiunse per afferrarla, ri porgendola gentilmente a Judith.

-Sembri davvero scossa. Per caso sei già arrivata alle tecniche di addestramento standard dei primi anni dalla fondazione del GSD?Perchè ciò spiegherebbe il tuo stato dell’umore attuale, la vecchia scuola era davvero una tortura, da rasentare la psicopatia  ma con gli anni si è rabbonita e i vecchi istruttori radiati. Ma se non ricordo male erano in un altro faldone, di colore ..arancio sen non ricordo male..altrimenti..- chiese la felina per tranquillizzarla ma senza riuscire dall’esimersi di fare supposizioni.

-No, no, non ancora: sono arrivata solo alla descrizione dei 4 profili base dei Born Wild A,B,C, gli AB non gli ho ancora letti bene, per fortuna qualche punto era anticipato un pò in tutti per dare un paragone chiaro al lettore dei vari soggetti immagino,..ma…ad un certo punto..quando..pochi secondi fa..leggendo la lista in ordine alfabetico dei C B.W. con la residenza qui..- riuscì a tirar fuori l’agente Hopps per poi tornare nuovamente nel silenzio.

-Allora..non capisco: come argomento non mi sembra così forte. Eh!Eh!Eh!!Non dirmi che un tuo ex violento era nella lista.  E’ qui qui? Ti ha riportato alla mente brutti ricordi?! Credevo fossi sempre stata single fino al tuo arrivo un anno fa Judy, quando hai avuto il tempo per una storia tragica?  E’ uno dell’accademia di polizia? Solo così si spiegherebbe!!Chi è? E’ un cadetto di qua, di un altro dei 4 distretti?! Quale?!-  chiese Alice preoccupata allarmandosi ad ogni mistificazione delle sue paure ed ansie più recondite.

Judy volse un attimo lo sguardo altrove, per non ridere, e pensare a quali parole fosse meglio usare: non era il momento di lasciarsi andare alle escamotage ilari.                            
La poliziotta doveva riprendersi subito, se la teoria di Alice non fosse stata tanto maldestra ed il momento così drammatico Judy avrebbe condiviso con gioia quella teoria per poi smentirla a suon di battute. Tuttavia, anche nella comicità anche sta volta la gatta era in parte riuscita ad indovinare una mezza verità riferita a Judy, salvo che non si trattava di una vecchia fiamma violenta, bensì di qualcuno molto più pericoloso e traumatizzante per la coniglietta, molto più di quanto non volesse ammettere. Nonostante i suoi tentativi di essere forte,andare avanti e non mostrare debolezze davanti a Nick, Judy non l’aveva ancora superata a pieno la questione Bellwether..e ora..sapere che era una Born Wild..che forse il GSD sapesse di lei da prima..che forse la stessa Alice poteva essere entrata in contatto con ella in passato..l’aveva improvvisamente destabilizzata.
Vedendo la coniglietta ferma a sorridere con lo sguardo triste e gli occhi lucidi non rispondere alle sue domande, la gatta si avvicinò, si sedette vicino a lei sulla stessa sedia e poi -Judy,cosa c’è?- provò ancora a chiedere. Ma lei non rispondeva, sembrava non riuscire più a farlo, allora Alice le toccò il collo delicatamente, facendo una leggera pressione con indice, medio e pollice, questo sembrò come “svegliarla” dallo stato in cui stava.

-Va meglio adesso? E’ una tecnica che ci hanno insegnato per sciogliere la tensione e riportare “il diretto interessato alla realtà”, ma anche intontirlo per poi coglierlo di sorpresa e bloccarlo se si fa troppo “esuberante”. Come ti senti, riesci a parlare?- chiese Alice con uno sguardo, ed una voce talmente gentili da sciogliere la coniglietta fino a sbloccarla. Allora Judy ritrovò la forza di parlare, e con la testa fissa rivolta a lei..

-Ho..trovato il nome di Dawn Bellwheter tra quei nomi..e ..mi è.. preso il panico! Dalle.. le descrizioni dei tratti caratteriali del B.W. C..le ho trovate parecchio somiglianti riflettendoci..e questo spiega molte cose..ma..quello che..che più mi ha sconvolto è..è il pensiero che possa essere stata un membro del GSD, o che possa esserne venuta a conoscenza in qualche modo e ciò..le abbia fornito tutti i mezzi per adempiere al suo piano! Ma se è così come ha fatto il tuo dipartimento a non notarla? Alice, tu hai recuperato la tua memoria episodica, quindi una parte dei tuoi “ricordi di vita passata”, quindi ti prego e dimmelo sinceramente: Alice, tu, prima di venire qui, della crisi degli Ululatori Notturni, tu, “la conoscevi?”-  chiese Judy alla fine con tutto il triste coraggio di cui in quel momento era capace.
Lo sguardo ed il tono malinconici ma decisi, sempre guardando la legale dritta negli occhi.

-Ah..dunque era questo a turbarti. In questo caso, Judy, possiamo andare direttamente a casa: qualsiasi cosa debba risponderti, preferirei dirtela anche davanti a Nicholas, Russell, Finnick e tutti quelli che amo. Tanto qui e domani lo sapranno tutti leggendo il tre files; non cambierà niente che lo sappiano da me o meno. Te la senti di venire insieme a me?- chiese Alice con tono materno dopo essere saltata giù dalla sedia dopo “in questo caso”, e Judith dopo di lei si avviò verso la porta diretta verso l’uscita: aveva fretta di ricevere risposte dopotutto.

-Aspetta!- disse subito Alice.

-Cosa?- si girò Judy di scatto.

-Stavi dimenticando la tua penna- le fece notare Alice sorridendo con convivialità porgendole il suo prezioso effetto personale arancione.
Immediatamente Judy lo prese ed entrambe si avviarono all’uscita.
 
Camminando per il corridoio l’abissina provò a prendere la zampa della leporide argentea per infonderle un poco di conforto, ma ella la ritrasse fulmineamente.       
La felina comprendeva i suoi dubbi e timori, quindi decise di rivelarle in anticipo una parte della verità che l’agente voleva sapere..-Capisco la tua diffidenza, non ti biasimo: evitarmi è una reazione più che sensata..anche se, per quanto improbabile, speravo nel contrario. Anche se fa male fai bene a non fidarti troppo di me: almeno nel caso tu avessi ragione ed i tuoi sospetti fossero fondati..ciò ti terrebbe al sicuro, saresti salva; questo per me sarebbe sufficiente- espresse Alice chiudendo gli occhi e sorridendole un pò tristemente sta volta.
Judy la osservava guardinga ed interessata, alla fine chiuse gli occhi anche lei, emise un profondo sospiro e poi disse..-Ad ogni modo ho tutto il diritto di sapere, se vogliamo che la nostra collaborazione ed amicizia funzionino..perciò rispondi alla mia domanda di prima, e poi racconteremo il resto agli altri insieme- proferì Judy calma ma decisa.
Si avvicinò di qualche centimetro alla gatta e quando Alice si sentì abbastanza sicura cominciò.

-Ooh(sospirò anche lei)..Allora..è vero, si, io..conoscevo Dawn Bellwheter, e si, faceva parte del GSD: siamo state compagne di Campus, di liceo..ed era mia amica.. Siamo state addestrate insieme, le volevo bene, abbiamo condiviso quasi tutto..ed è per questo che fa così male. Lei..non ha tradito solo il nostro Distretto, la nostra città o i nostri ideali: ha prima di tutto tradito me, ciò che eravamo reciprocamente l’una per l’altra..la mia fiducia..ma soprattutto ha tradito il nostro affetto! Come ha potuto farlo!! Prima ha creato un muro fra noi, poi mi ha cancellata dalla sua vita come niente fosse e..e come se tutto quello che c’era stato fra noi non avesse..mai avuto valore!- rivelò la gattina con voce leggermente roca per via del naso un poco inumidito da piccole lacrime che stavano per arrivare, tentando comunque di trattenersi e non piangere. Le sue palpebre erano contratte, i pugni chiusi e lo sguardo fisso sulla coniglietta.
Judy poteva percepire a fior di pelle il suo dolore, tutto il suo corpo esprimeva quanto fosse sincera in quel momento, e lei lo vedeva chiaramente, quasi come se in quell’ istante stesse scrutando la sua anima e i suoi pensieri..ogni parola detta era la verità. Fu allora che Judy decise di stingere la zampa ad Alice, regalandole uno sguardo amichevole appena i loro occhi furono entrambi vicini.
Si sorrisero, con sopracciglia inclinate in giù a disegnarne il dispiacere, la gattina fu la prima ad abbassare il suo sorriso ed a guardare giù.

-..Alice..c’è dell’altro?- chiese la coniglietta comprensiva.

-..Si, e temo non ti piacerà..- rispose la gattina quasi apatica.

-Perché?-

-Perché.. poco dopo che te n’eri andata..io..vista la situazione..iniziai ad avere dei sospetti sul fatto che potessero esserci gli ululatori notturni dietro a quello scempio, e che Dawn potesse saperne qualcosa. Così ho fatto rapporto ai miei superiori..e quando ho scoperto che la causa era proprio “lei” e l’ho affrontata..sai quali sono stati gli ordini che ho ricevuto da chi di competenza dalla sede centrale?- disse l’abissina sconcertata, la coniglia attese finché non continuò.
-Mi hanno semplicemente detto..detto che..avrebbero monitorato la situazione anziché venirne a capo!  Nemmeno agire in segreto e che diamine!!Non pretendevo una sommossa della Z.W.A.T ,TASC  FORCE  o dei caschi blu, ma almeno fermarla!! Farla smettere subito, denunciarla e “agire per tempo”! All’istante..invece.. “monitorare e riferire” solo questo hanno deciso dopo averli avvisati..ribadendo che sarebbero intervenuti solo quando “le cose sarebbero degenerate davvero”; perché fino ad allora “le azioni di Bellwheter sono ancora piuttosto contenute in fondo; è come un dittatore in erba non ancora all’apice della sua follia..ma pur sempre un B.W. e dobbiamo preservarne i geni: osserviamo fin dove è disposta spingersi e più in là verrà punita come merita. Ella sa cosa comporta l’uso improprio del mindhicampus ma ci ha tradito ugualmente..se ne assumerà le responsabilità”, questo mi hanno detto- rispose Alice in calde e calme lacrime, con voce e naso libero per fortuna, in modo che Judy capisse.

-Ma..ma è da pazzi: hanno realmente preferito la salvaguardia del patrimonio genetico di un loro ex membro trasgressore piuttosto che la salvezza repentina della città in cui  lei stava governando?! Ma..come hanno potuto prendere una decisione simile?! Ti hanno detto altro?- chiese la poliziotta alla agente legale arrabbiata col GSD e allibita dal loro modus.

-Si c’è..ricordi che considerano Zootropolis come un’ “esperimento sociale”, c’è chi è più distaccato e freddo nel gestire la cosa rispetto a chi è invece più ragionevole ed empatico verso di voi e la città tutta, si decide a voto di maggioranza per corte marziale come agire..quella volta..la maggioranza erano i non-empatici, ossia i calcolatori. Ma si può essere entrambi, insomma, con un può di buon senso No!!!??..Hanno detto che dopotutto Zootropolis, essendo un esperimento per le folle miste ed anche per “noi”, vollero prendere “il caso degli ululatori notturni” come fosse un test per la ZPD e tutti gli altri cittadini; che dunque doveva essere la metropoli a contenere e debellare quella crisi(indipendentemente dal GSD)..per mettere alla prova i suoi abitanti capisci!!Poi..io..dovevo affrontarla in privato:                                                          lo scopo era di cancellare i ricordi a Dawn in merito al fatto che l’avevo scoperta, sulla “sua” e “nostra” appartenenza al GSD, perché tanto “si era già condannata da sola” avevano detto!
Poi..come vedi..hanno avuto ragione alla fine:  “miei cari superiori, siete stati perfettamente in grado di cavarvela” anche senza di “noi”..ma anche se ha funzionato..perchè far soffrire degli innocenti se potevamo evitarlo? Che bisogno c’era?!! Nessuno, te lo dico io Judy, nessuno!! Io..sia prima..che dopo.. vedevo predatori perdere il lavoro, gli amici, la casa e prede lasciare la città, in balia della violenza per paura ed il contagio emotivo.
 Sono stati i due mesi peggiori della mia vita.. loro.. venivano da me per un consulto legale, un consiglio, un aiuto ed io..facevo del mio meglio, ma non era sufficiente; mi ripetevo sempre “se solo potessi fare di più per loro”..mi consolavo ripetendomi “è tutto ciò che puoi fare, quindi resisti, le cose miglioreranno”.
Ebbene ora so che potevo fare di più! Dovevo, Volevo fare di più! Ma non me lo hanno permesso! Non me lo hanno permesso Judy..non me lo hanno permesso..- esclamò Alice delusa, amareggiata quasi in  procinto di urlare.  

Di fronte a quel triste sfogo la coniglietta posò la zampina sulla spalla della gatta che mentre faceva una pausa dalla “ri consapevolezza delle proprie azioni” non smetteva di guardarla partecipe mentre l’altra cercava d’infonderle conforto.

-Alice..vogliamo finirla qui o vuoi proprio continuare? Non insisterò se non te la senti- propose Judy amorevole.

-No..no..devo finire, meriti di sapere e..in un certo senso ne ho bisogno anche io..duole da morire, e poi sarebbe solo una cosa..prima di attraversare le porte. 
Siamo arrivate Judy..ricordi..era proprio qui che avevi tenuto il discorso a “quella conferenza stampa” ..I miei capi..loro..sapevano ormai come stavano le cose già da allora..mi fa una rabbia..Perché AGIRE COSI’!!? A cosa mi sono serviti tutti quegli allenamenti infernali da piccola, tutti quegli esercizi, quel senso di solitudine, quell’isolamento da una società normale e quei segreti inutili da tenere verso chi amavo se poi non mi hanno permesso di proteggere  nessuno!!?                                      Non era forse per questo che servivo al mondo? Per il quale sono nata? A cosa sono servita allora? Questo! Questo mi fa più male adesso che ricordo; perché io, e non solo io, potevamo fare qualcosa! Qualcosa di meglio e non mi hanno permesso di fare niente..(un emerito cazzo!) E..e perché poi? Soltanto perché “quelli” “non erano gli ordini” , perché “dovevamo agire in un altro modo”!
E pensare che da bambina i miei istruttori più affezionati mi ripetevano spesso, garantendomi, che “finché il GSD agirà tutto si risolverà alla fine!”..e sai Judy..avevano ragione, è andata esattamente come “loro” avevano detto e come “loro” volevano..ma..non me la sento di gioire..non così almeno.- ed alla fine Alice (ri) pianse lacrime mute mentre Judy l’abbracciò, aspettando che le passasse.

-Alice..d’ora in poi, qualunque cosa ti turbi, non la dovrai più sopportare da sola, che “quelli” lo vogliano o no, non sapranno niente ma noi ti sosterremo, voglio garantirtelo, è a questo a cui sento serviamo veramente. Adesso andiamo: non vedo l’ora di vedere casa tua e riposarmi. Immagino tu sotto  abbia voglia di fare una specie di “pigiama party” o roba simile di recente- disse la coniglia alla gattina ora che pareva sentirsi meglio.

-Sei sicura vada bene così per adesso? Tra gli altri miei segreti ti ho appena rivelato che ho avuto una..specie di storia.. con la vostra peggior nemica(riferendosi a D. Bellwether), va davvero bene così per il momento?- volle accertarsi l’abissina per non perdere la fiducia della leporide.

-Sono..comunque fatti privati e delicati,  che ti avranno fatto soffrire quanto non lo abbiano fatto come me quando ho scoperto che tipo di persona era in realtà “quella dannata” . Meglio sfogarsi in un luogo sicuro ma non ufficiale sta volta. Ho già avuto ciò che mi serviva sapere per adesso, mi dirai il resto appena ti sarai ripresa - disse lei sicura ed accomodante.

-..Grazie, grazie davvero Judy, significa molto per me. Dai ora usciamo: i piccoli non vedranno l’ora di conoscervi appena entrati a casa- rivelò poi la gatta ora tornava a star bene.
-Davvero? Non credevo avessi dei figli, sembri..ancora piuttosto giovane per..a  si giusto: sei di sei anni più grande di quel che pensavo..eppure li porti benissimo, non saprei dire, però, se  “come” o “meglio” di me- esclamò piacevolmente sorpresa Judy.

-Che fa agente, sta forse tentando di adularmi? Ma per rispondere alla sua  domanda, se non sembro esattamente una madre, in verità è perché i miei cari li ho adottati e..il fatto che siano molto piccoli mi permette un..dispendio inferiore di energie (almeno fisico, perché interiormente mi preoccupo comunque) rispetto ai pargoli di altrui dimensioni e ciò mi permette di rallentare di poco il “peso dell’ età” sul mio musetto- spiegò con ironia Alice. – Però ci tengo ad aggiungere che i loro talento, vivacità, originalità e personalità meravigliose compensano alla grande il fatto di essere graziosamente minuscoli. Praticamente sono una delle ragioni principali a darmi la forza di sopportare un lavoro che ormai detesto, che tuttavia odio ed amo, e fanno ritrovare la fiducia nel futuro ed il mio prossimo quando sento stia per mancarmi- aggiunse poi.

-Wow, allora non vedo l’ora di conoscere anche loro- disse Judy.

-Ed io di presentarteli- disse Alice.

Le due nuove amiche avendo parlato tanto faccia a faccia, da non essersi accorte di esser giunte alle porte d’ingresso girevoli per poco non sbatterono i musi sui vetri. Per fortuna se ne accorsero e spinsero assieme con sguardo complice le trasparenti superfici.
Ormai erano fuori..giusto in tempo per guardare e sentire Nick e Russell mentre ridevano seduti sui primi gradini l’uno di fianco all’altro.
 
 
-Perché staranno ridendo?- chiese Alice a Judy.

-Non lo so, immagino che Nick abbia detto una barzelletta che faccia ridere sul serio- rispose Judy ipotizzando e sorridente.

-Ah ah ah..è vero, è così assurdo da rasentare la comicità – rise Alice.

-Perché farebbe tanto ridere?- chiese Judy sorridente e curiosa.

-Perché Finnick mi ha detto per anni che Nick a forza di aiutarlo “col ghiaccio” ormai sa solo e “freddure” perciò è impossibile che sia veramente ma veramente spiritoso- spiegò Alice, e una volta colto il senso pure Judy rise di gusto.

-Ah ah si, ho capito, hai ragione- e detto fatto le due ragazze micia e coniglietta raggiunsero i loro amici volpe e scoiattolo.

-Umf- fece Alice appena li osservò un poco meglio.

-Cosa?-cercò di capire Judy.

-Sembra proprio che Russell abbia seguito il mio consiglio- spiegò Alice.

-Consiglio? In merito a cosa?- chiese l’agente.

-Al fatto di fare “coming out” con Nick, dopo 18 anni di lamentele e titubanze , posso solo dire ERA ORA!!- rivelò la gatta sorridente, come se avesse ripreso la sua solita “verve”.

-Cosa!?- esplose la coniglietta esterrefatta.

-Lo so Judy, da non credere! E dire che di solito sono i gay a consolare le amiche quando hanno problemi di cuore o necessitano di consigli, ma io no! Sono io che devo consolare quel ragazzo su tutto – continuò Alice..e continuando apposta ogni frase su ogni esclamazione di Judy.

-Che..che..- biascicò Judy in risposta.

-Che praticamente le cose stanno così Judy: Russell è un caro giovine, premuroso, un buon amico ed è pure molto intelligente ma se lo cogli in castagna sui sentimenti più affari di cuore è, perdonami, una rapa. Quindi va un pò “guidato” come una bici, capisci che intendo?- proseguì Alice terminando con una domanda.

-Ma..ma..- tentò nuovamente di parlare Judy.

-Ma ora l’importante è che siano felici, sia lui che.. “lui”, hai visto come sono vicini e abbracciati, di qualsiasi cosa stiano ridendo spero non passi troppo dalla prossima “riunione coniugale”. Credo proprio che avranno bisogno del sostegno di due buone amiche quali noi siamo, adesso- proseguì Alice.

-Co co come?- sempre Judy.

- Voglio dire che in una società non troppo tollerante, o solo in apparenza, come questa, due probabili neo-fidanzatini, o forse no e sto divagando, hanno bisogno delle vere amiche ora più che mai per essere sereni e felici. Indipendentemente dal loro  stile di vita e senza essere giudicati, ma compresi e.. – fece una pausa dal verbo per osservare meglio l’amica, poi riprese e disse- ..Judy..è da prima che te lo voglio dire: dovresti allentarti il gilet anti-proiettile, mi pare stretto come un corsetto vittoriano, temo non ti faccia respirare, balbettare e forse hai le visioni. Non sei riuscita a formulare una sola frase di senso compiuto da quando ti ho indicato i ragazzi con  il            “come volete essere chiamati adesso?”- fece la gatta.

Solo allora lo scoiattolo reporter e la volpe poliziotto si accorsero della presenza della gatta e dalla e coniglietta.

-COME?- si chiesero girandosi in coro i ragazzi verso di loro.

E allora Alice riprese  -Ho solo detto a Judy che mi è sembrato tu ti sia aperto a Nick, che forse “la cosa” era reciproca e volevamo farvi gli auguri- spiegò Alice all’amico..e lui prontamente.

-Si! E no! Non c’è nulla di reciproco, non nel senso che pensi tu (chiaramente solo per scherzarci sopra) fuorché l’amicizia. Quindi, Alice, ti pregherei di non farti troppi voli pindarici! Ok ! Judy..voglio dire, l’ agente Hopps, mi sembra abbastanza sconcertata. Certamente grazie a te- rispose Russell, togliendosi dall’impiccio, e Nick con lui (che era rimasto temporaneamente anch’ egli senza parole) dopotutto dopo studi e praticantato nel mondo del giornalismo certe cose le impari. Nick accanto a lui lanciò un sospiro di sollievo: “era proprio teneramente buffo” pensò Russell e per fortuna lo tenne per se.
D’ altro canto, la coniglietta, dopo aver ascolto la spiegazione dello scoiattolo e capito la situazione lasciò fuoriuscire lo shock facendo posto ad una valanga di nuovi sentimenti repressi e sedimentati fino ad allora..e nessuno di quelli era piacevole.

-A-L-I-C-E!!!!- esclamò Judy come a sillabare il tono di Alice trattenendo delle grida, ma detto ugualmente, in tono alto e concitato. La leporide ormai era un concentrato di rabbia, frustrazione, confusione e fastidio.

Ormai la gatta aveva superato il limite! Non poteva uscirsene con delle confidenze tanto commoventi e delicate prima e liquidare il tutto con l’ennesime buffonata come se niente fosse dopo.  
La coniglietta ne aveva abbastanza, non voleva più trattenersi, neppure a parole ma soprattutto con “le zampe”, in qualche modo la micia doveva pagarla.                          Così  Judy le tirò un pugno!

-Si Judy?! Cosa c’è?- chiese Alice bloccando il pugno prontamente e con aria sorpresa.

-Di fare così!- provando allora con un calcio.

-Così cosa?! – parata felina con gamba sinistra.

-Ma di questo Alice! Perché devi farlo ogni volta!? Prima te ne esci con rivelazioni delicate, sconcertanti e personali, che ti potrebbero compromettere o metterti in stato di arresto se non fai attenzione a come le dici! E poi?! Poi te ne esci con cavolate del tipo “i nostri due amici potrebbero essere gay, su andiamo a congratularci!” Ti sembra questo il modo di fare?!- continuò lei, e nel frattempo aveva sferrato un’ altro pugno, un calcio sinistro girato e provato a bloccare la gatta, tutti colpi prontamente parati dall’ “avversaria”.

-Oh, direi di si visto che sono tollerante alle coppie di fatto e ai matrimoni misti- spiegò Alice, sempre calma, sorpresa e attenta durante il “combattimento”.

-Non in quel senso!!- esplose Judy un’ altra volta ancora più arrabbiata.

Questa volta si lanciò su di lei con entrambe le braccia ed Alice, prontamente le bloccò con le mani e braccia tese, ridistribuendo il suo corpo con una zampa posteriore in avanti e l’altra indietro per mantenersi salda e contenere forza dell’ amica (non lo era quanto lei ma ci era vicina, notò la gattina).
Poi improvvisamente Judy si corresse ritrattando l’ultima affermazione..

-Intendevo proprio questo invece!!- continuò Judy guardando Alice faccia a faccia con sguardo torvo -Passare di palo in frasca dal serio al ridicolo senza la “minima sensibilità o riguardo per gli altri”!-  finì di spiegarsi Judy.

-“Minima sensibilità”, tutto mi si può dire Judy, tranne che sia insensibile. E da quando alleggerire la tensione è indice di poca sensibilità scusa? Non è forse anche questo ciò che fanno gli amici? -  rispose Alice mettendo più forza nella spinta e inarcando di poco le sopraciglia anche lei.

-Amici?!Un amica..non sarebbe tanto incurante Alice!- sbottò Judy.

-Incurante, ma davvero?- chiese Alice sarcastica e scocciata.   

-Sì!Incurante!!- ribatté Judy, proseguendo nel combattimento, fatto di colpi e parate sia da parte dell’una che dell’altra ..come fosse una strana danza sincronizzata.            

Alice continuava a parare trattenendosi, ma se qualcuno le avesse viste con attenzione e avesse provato ad ipotizzare chi delle due fosse la più forte (a meno che non leggesse nel pensiero o fosse un esperto di karate/lotta) non avrebbe potuto stabilirlo. Perché in quel momento i loro sentimenti, indipendentemente dall’età, dall’esperienza e dalla specie, era come se le avessero poste sullo stesso piano.
Poi, improvvisamente, l’agente leporide rivendicò le proprie ragioni spiegandole alla legale felina.

 - Da quando ti ho incontrata non hai fatto altro che confondermi!Sconcertarmi! Questo..è un lavoro serio lo sai!? Ed anche il tuo lo è, ma ti comporti come se tutto questo fosse un modo come un altro per passare “un piacevole pomeriggio”!
Quando invece per me, ormai, e per tutti gli altri in questa centrale è questione di vita o di morte ogni giorno!  Ed ora.. che hai recuperato i tuoi ricordi dovrebbe valere anche per te! Hai idea di cosa voglia dire sentire, ascoltare, tutto quello che hai detto?! Venire a conoscenza di “certe”.. “cose”? Ma sembra che tu ti ostini a prenderla come fosse uno scherzo, mettendo persino a rischio la tua posizione, dopo chissà quali sacrifici hai fatto per guadagnartela!- disse Judy, fece un respiro profondo e poi riprese.

 - Lo so, forse non ho il diritto di parlare così! Forse ti parrò io insensibile, forse esagerata e sicuramente non so come tu possa esserti sentita o come abbia passato tutti questi anni , ma una cosa la so. Lascia che ti faccia una confessione adesso: da che ho memoria, tutta la mia vita, è stato un “dimostrare continuo”  di meritare tutto ciò che desideravo. Mi ci sono voluti anni per rivendicare il mio valore, il mio coraggio, pertinenza ed integrità..dissipando dubbi e pregiudizi, da parte di tutti, persino dalla mia stessa famiglia!..Tutto perché avevano già deciso che la nostra specie meritasse ben poco.                                                                                             
Tu! Invece, devi essere sempre stata messa in una posizione dove venivi spinta a fare sempre meglio, di meglio. Forse ti avranno obbligata, o costretta ma sta di fatto che potevi dare il massimo senza che nessuno provasse a frenarti, questo credo.                                       
E tu cosa fai? Lo banalizzi! Quasi lo prendi in giro..io l’ho fatto per dimostrare di essere ben più di un coniglio, tu invece sei..una gatta, una predatrice, una legale e perfino un agente segreto, non devi dimostrare niente! E..ho come il sospetto che tu ne abusi di questo! Come ho detto prima avrai tutte le ragioni del mondo per agire così, o no, ma sta di fatto che sei un arrogante Alice! Un arrogante che abusa dei  privilegi che ha! Ecco cosa penso!- terminò Judith tutto d’un fiato.
A quelle parole Alice si allontanò di poco con un rapido scatto interrompendo il combattimento, in modo da avere più tempo e fiato per parlare, non essere interrotta da altri colpi, fisici e verbali e dare il tempo alla sua avversaria di riprendersi e riprendere fiato anch’ella. Ma sempre abbastanza vicina perché la giovane agente di polizia potesse sentirla.

-*Incosciente!? Arrogante!? Incurante?! Ma sei davvero sicura di quello che stai dicendo o è solo la frustrazione dell’intera giornata a parlare? Guarda, forse hai ragione, ho vissuto in “ambiente protetto” per quanto difficile ed intransigente fosse, ma forse..PERCHE’ NON AVEVO PIENA COSCIENZA DI QUELLO CHE FACEVO OD ORDINAVANO DI FARE PERCHE’ ERO UNA CUCCIOLA!? UNA BAMBINA!? La “mia” famiglia era benestante “non io”, ammetto che non mi sia mai mancato l’essenziale per vivere, essere sana, ma a malapena ho conosciuto la felicità o qualcuno che m’insegnasse come si deve cosa essa fosse!Al di là della sicurezza nazionale, un buon cervello, della stabilità economica o delle pulsioni sessuali!! E sai perché Judy? Perché fin da quando ho cominciato a ragionare, prima ancora che sapessi leggere, scrivere o fare di conto “decentemente”  e “non zampe di gallina”, mi era stato insegnato..no anzi.. “inculcato”  che i bisogni degli altri fossero più importanti e venissero prima dei miei. “Dopo noi, prima gli altri” era il tormentone di casa e del GSD, oppure per non copiare gli atteggiamenti del mondo esterno “Gli altri sono gli altri e noi siamo noi”! Quindi, Judy, ti prego di non usare *“quegli aggettivi” in mia presenza con tanta non chalnce  .
Per il resto..si, hai ragione, hai ragione: TU NON HAI PROPRIO IDEA DI QUELLO CHE HO PASSATO E “PASSO” TUTTI IGIORNI!!
Sostieni che “io” in quanto predatrice non dovrei dimostrare niente!?
Un po’ è vero:i gatti, per molto tempo sono stati avvantaggiati rispetto ad altre speci piccole, ma tu non hai idea a quale prezzo! Quindi te lo dirò io;
da quando sono nata sai cosa mi ripeteva sempre mia madre? :
“ALICE,SEI UNA FEMMINA, SEI DI TAGLIA PICCOLA E SEI UNA GATTA” DOVRAI DIMOSTRARE QUELLO CHE VALI SEMPRE E COMUNQUE!! ALTRIMENTI NON TI RISPETTERANNO MAI SOLO PERCHE’ SEI CARINA, ANZI, USERANNO QUELLA SCUSA CONTRO DI TE PER SMINUIRTI!!            
NON IMPORTA LA TUA STATURA, SEI UNA FELINA  E DEVI ESSERNE DEGNA, RICORDALO A CHIUNQUE CONTINUAMENTE!!!
” Perciò vedi Judy, quando dici “non devi dimostrare niente” usa bene le parole. Credo che pensare dopo a quello che dici o fai sia un difetto che, ancora, devi correggere dettato dall’inesperienza ragazzina .  Si hai sentito bene, “ragazzina”, perché l’ho detto, come se fossi più grande di te, ma perché  sono più grande di te ! E sai cos’altro devo dimostrare, a parte i miei tratti di agilità, forza e sagacia? Te lo dico io: dimostrare di essere una “legale decente” nonostante il modo tradizionale di esercitarlo mi disgusti, dimostrare di essere un’agente operativo competente sul campo e fuori nonostante abbia già dato più volte, per anni, prova che lo sono pienamente senza doverlo provare ancora e ancora. Dimostrare, anche se lo troverai scontato (quindi spero ti stupisca), di essere una “madre decente”, solo perché ho adottato dei figli minuscoli, non sono sposata, e sono diversi e migliori di ogni abitante residente in questo casino di città incasinato da idioti presenti e passati al   potere ed incapaci persino di regolarsi la propria vita privata senza che ci sia una crisi familiare dietro l’angolo!!-

Quell’ultima  rivelazione, unita a tutte le altre esposte con tanta passione, verità e chiarezza d’intenti erano stati come una sveglia, una secchiata d’acqua per Judy, che tuttavia le erano servite a capire  il rovescio della medaglia con l’esperienza che era stata la sua vita e quella di Alice.
Perché in fondo la verità, era che quelle parole, dette probabilmente come un ordine da una madre a una figlia (augurandosi con un minimo di affetto nascosto), la giovane avrebbe voluto sentirle dire dai “suoi genitori” in merito al ruolo che i conigli avrebbero avuto nella vita quotidiana quando lei da piccola aveva espresso davanti a tutti il proprio sogno di essere una poliziotta da grande..invece di parole come 

Siamo felici perché abbiamo rinunciato ai nostri sogni e ci siamo adattati” oppure “Riteniamo che sia difficile se non improbabile che tu diventi un poliziotto perché non c’è mai stato finora un coniglio agente di polizia. Mai” o ancora “Non c’è niente di male nel sognare, solo non sognare troppo”.

Judith Laverne Hopps però almeno aveva capito, già da allora, che anche se le parole di Bonnie e di Stu Hopps non erano incoraggianti, lo erano con quel tono perché dettate dalla preoccupazione e dall’amore materno e paterno. Non a caso Stu Hopps aveva detto pure, prima che la figlia rispondesse quanto le piacesse provare cose nuove,
Se non provi qualcosa di nuovo non rischi di rimanere deluso dopo”.  Ma Alice? Alice rispetto a lei, da gattina, sapeva già come e cosa fare del suo futuro rispetto a lei da coniglietta piccola, prima che sua madre le dicesse quelle parole?                    

Chissà quanti anni aveva avuto Alice quando la genitrice gli e le disse. Era possibile che non lo sapesse e che al posto di un lungo consiglio comportamentale da adottare da parte di una Alice proiettata in un futuro incerto e difficile, la piccola Alice del passato avesse voluto, avesse solo bisogno di sentire dalla propria mamma, semplicemente “Ti voglio Bene”!?
Ormai quella che per la poliziotta leporide era un’ipotesi, discussa ore prima con il suo neo collega volpe, era una conferma. Alice Mewny (a livello fantastico9 aveva si avuto una vita che ragazze e ragazzi come lei avrebbero desiderato, sognato, perché eccitante, avventurosa, stimolante e semplicemente “fica” come si suol dire al giorno d’oggi, ma lei..lei Alice non l’aveva mai chiesta, non l’aveva mai voluta sul serio.

Quella vita le era stata imposta, e perché poi!? Perché un team di presunti esperti aveva stabilito che i suoi geni fossero migliori rispetto a quelli degli altri, quegli stessi geni e regole del DNA, che volevano lei Judy Hopps ad un mestiere ed una vita che non voleva e per quanto sana e serena non sentiva come sua.

Ed i genitori di Alice non avevano fatto nulla, quasi niente per capire se la loro “unica figlia” (rispetto a lei che era la 210° di 275° fratelli e sorelle) fosse d’accordo con quel sistema o fosse un bene reale per lei al di là della sicurezza di una città o di una nazione.  Judy, abituata all’amore per la famiglia ed al concetto di famiglia (così forte da non farle sentire il bisogno di crearne una per sé stessa una volta lasciata la “tana materna/paterna”), non voleva pensare alla leggera che i signori Mewny non amassero la loro gattina..semplicemente anche loro “si erano adattati” ma seguendo il lato opposto della genitorialità tradizionale, poi vedendo che la loro bambina ne era uscita sempre bene, sempre meglio, sempre più forte, evidentemente non avranno visto motivi validi di andare contro le procedure del GSD.
Senza però chiedersi se, effettivamente, Alice fosse felice in quella realtà, quando più ovviamente si era “adattata” pure lei per necessità e perché, secondo la logica dei servizi segreti, una vita “normale” l’avrebbe solo resa indifesa, incompresa o emarginata perché incapace di gestire da sola il suo essere B.W. e con il rischio di ferire qualcuno senza volerlo ma solo per “istinto casuale”.
Poi era venuta a Zootropolis, la città dove “ognuno può essere ciò che vuole”, tranne per Alice fino ad un certo punto, e quella che era stata sua compagna di studi e allenamenti, forse anche di vita dopo una lunga amicizia, l’aveva tradita,come aveva tradito e cercato di manipolare lei e i cittadini tutti per soddisfare la sua sete di potere.
Dopo un lungo minuto di silenzio, occupato nella mente di Judy da questi pensieri, la giovane coniglia realizzò quanto davvero non sapesse nulla di Alice e come non dovesse avere la presunzione di parlarle con tono accusatorio come aveva fatto prima. Solo perché nonostante ciò che la gatta aveva passato quel giorno, e prima ancora, ella si sforzasse di ridere e far ridere..di essere sincera con tutti di sua volontà nonostante i suo lavoro, no, i suoi due lavori non sempre gli e lo permettessero e quanto ciò le facesse male umoralmente e fisicamente. Aveva notato quanto il suo battito cardiaco ed il respiro “andassero in tilt” ogni volta che la si accusava con ira e rabbia di mentire, avere cattive intenzioni o di essere tutto sommato “una brutta persona” nei confronti del prossimo.
Judy per una frazione di secondo non poté fare a meno di paragonare Alice, ad un supereroe molto contraddittorio di cui era da poco venuta a conoscenza durante i suoi “pomeriggi liberi”: Deadpool, addirittura ne avevano fatto una versione rosa e nera del suo costume per una campagna contro il cancro al seno, e se non ricordava male..Alice aveva detto di essere nata il 4 Luglio del ’84, quindi era del cancro!
Finito di seguire il flusso dei suoi pensieri, Judith di sentì di nuovo pronta a parlare.
Avrebbe potuto formulare qualsiasi l, ma l’unica che la neo agente si sentì istintivamente di fare fu…

-Di..di che specie esattamente sono i tuoi figli, mi interessa la tua famiglia- disse lei.

-I miei piccoli? Non sono della mia specie come avrai dedotto dalle mie parole poc’anzi, non sono grandi, sono piccoli, non sono roditori e per molto tempo, prima che per miracolo sono riuscita a trovare e fare tutti i documenti e procedure necessari a rendere la mia un’ adozione legale e dare loro il titolo di cittadini non erano mai stati definiti cuccioli neanche una volta perché prima non erano neppure considerati animali a tutti gli effetti! Solo come cibo, un fastidio per le case, o un passatempo! Perché di chi ho la fortuna di essere madre? Di due meravigliose piccole creature che tuttavia vengono etichettate continuamente come “parassiti” solo perché sono due “insetti” ma a me non importa! Perché io li rispetto e li amo, ed hanno una voce, una mente ed un cuore che va e funziona meglio della mia, della tua e di chiunque altro in questo caotico posto- rivelò Alice.

-In..insetti?!- disse in tono interrogativo e sorpreso Judy.

-Si insetti, c’è altro che vuoi sapere o la finiamo qui anche col combattimento? Sono stanca e mi vorrei sistemare i miei vestiti che tra l’inseguimento, il salto ed il nostro piccolo incontro avrebbero bisogno di una leggera stiratura, e le mie povere membra di un bel massaggio.- terminò alla fine la gatta tornata “leggera” e non più “cupa”.

-N..no basta così, sono stanca anch’io e..si Alice, finiamola qui, non ha senso. Me la sono presa con te senza un valido motivo ed..hai ragione, ho agito senza pensare..scusami. Accetto inoltre più che volentieri il tuo invito a passare la notte a casa tua e..mi impegnerò a meritare di essere una degna ospite- disse ricomponendosi la coniglietta nella maniera più educata possibile.

-Molto bene, allora cosa stiamo aspettando, ed anche voi Russy, Nicky, su. Tutti a casa!- fece Alice col suo solito tono pimpante.

-Non me lo faccio ripeter due volte, Madame, coraggio “Russy” vieni- disse Nick prima rivolto alla gatta e poi allo scoiattolo che lo seguì immediatamente.
Dopo aver camminato l’uno a fianco all’ altro, sceso le scale che portavano alla centrale, ed attraversato la strada, Alice condusse il gruppo all’isolato dove si trovava la sua abitazione..era davvero vicino alla ZPD(praticamente dieci minuti e vi eri davanti senza problemi). Poi poco prima di avvicinarsi allo stabile che Judy si rivolse ad Alice e disse..-Ah Alice..- 

la micia si girò e..-Si Judith!?- 

-Hai..davvero degli ottimi riflessi ed una..perfetta ridistribuzione della tua forza, non mi hai mai fatto male quando paravi i miei colpi ma..ne ho percepito la potenza e tu..l’hai calibrata  perfettamente. Forse non hai esattamente tanti bei ricordi del tuo “periodo di addestramento” ma..chiunque sia stato ha fatto davvero un ottimo lavoro con te. Puoi solo essere fiera di te stessa- disse sinceramente ammirata la coniglia grigia all’abissina ramata.

E lei rispose-Lo sono, non fosse per il mio passato, oggi non potrei proteggere nel più tutti coloro che amo. E per quel che vale..anche tu puoi essere fiera del tuo addestramento:  devi aumentare la tua forza e potenza in vista di avversari più forti, quando sei in preda alla rabbia lasci che agisca al posto tuo facendoti distrarre dagli eventuali punti deboli del tuo avversario..ma la tua agilità e forza hanno una buona base ed il tuo stato attuale ti permette di salvarti da situazioni critiche per brevi periodi. Semmai fossi interessata al potenziamento del corpo e attacco per lassi di tempo più lunghi ti consiglio di riprendere il tuo vecchio addestramento, contattare i me per delle dritte in più da integrare direttamente dalla sottoscritta. Appena posso sono tutta tua, non devo l’ora di darti una zampa Judy - e così dicendo le porse la zampa e Judy gli e la strinse.

-Non vedo l’ora Alice- disse la coniglietta eccitata all’idea di un addestramento come ai vecchi tempi della ZPAccademy unito a quello di un vero agente segreto.

-E tu Nick, ti andrebbe di unirti a noi?- si rivolse poi alla volpe sperando in un si.

-Non ho così fretta di ritornare al circuito dell’accademia ma..perchè no, ogni stratagemma per uscire dai guai, che grazie alla tua intraprendenza Carotina, ed  ora con l’aggiunta di Alice saranno all’ordine del giorno, perché no? Farò anche io la mia porca figura in uno scontro come si deve una volta tanto. Basta che mi insegnate a non essere colpito troppo sulla faccia: sono troppo bello per rischiare di essere sciupato- disse Nick con superba finta ironia.

-Ma certamente, gran Duca dei bassi fondi, le posso assicurare da testimone di tutti gli allenamenti di Alice in palestra, una delle prime regole nel combattimento corpo a corpo è non farsi ferire il volto, specialmente gli occhi- rassicurò Russell con altrettanta ironia al nuovo amico volpino.

-Ottimo allora siamo prenotati per la sessione “Alice Fight Club”, ci manca solo la tessera- disse la volpe. Poi tutti e 4 risero insieme.
Ed una volta arrivati a destinazione chi si trovarono davanti?

DAN DAN DAN..SORPRESA SORPRESA

-Ehi..ma dove eri finita?!- come faceva una voce tanto tuonante ad essere così sexy al contempo.

La gatta era già sciolta ormai, e tutta in lento,caldo e pronto..visibilio.
Alice era davvero felice di vedere Finn ad aspettarla, così tanto, che appena gli fu vicina lo prese di peso, poi di petto e lo abbracciò forte. Cosa  che naturalmente il fennec gradiva dato che ciò permetteva il suo bel musetto di aderire perfettamente al seno della gattina(la sua giacca le premeva il petto dando l’impressione che il seno fosse più piccolo, e ciò garantiva ad Alice un certo decoro sul posto di lavoro + riparo da sguardi ed opinioni indiscrete. Ma la verità era che aveva almeno una 4°e1/2 di reggiseno, lei se lo fasciava un po’per praticità, specialmente durante  allenamenti e combattimenti, ed il suo segreto che condivideva nell’intimità con Finn era che ogni volta che l’abissina si eccitava o andava in calore, i suoi seni aumentavano di due taglie, rendendo così “gli incontri speciali ” col fennec molto più piccanti), e lui se ne beava come antipasto in attesa del “meglio” da gustare.
Ciò che invece la piccola volpe color sabbia non gradiva (certo non era l’essere abbracciato) era il fatto che Judy, Nick e Russell li stessero guardando e lui non passasse per un’amante corteggiato quanto per un bambino coccolato, data la sua mole ridotta, e quando Finnick non poteva dare sfoggio della sua mascolinità non gradiva le effusioni in pubblico..fortunatamente appena la micia gli fece le fusa anche quel minimo barlume di stizza andò scemandosi.

-Alice, no dai, ci stanno guardando- disse il fennec rilassato, semi eccitato per via delle carezze di lei, con finto imbarazzo per rendere il gioco più interessante.

-E tu lascia che guardino, tanto Nick e Russell lo sapevano già, in quanto ai passanti..non me ne frega niente di loro- riferì l’abissina dolcemente e sensuale mentre carezzava il fennec a occhi chiusi sulla testa, le orecchie ed assaporando ogni centimetro del suo collo inebriandosi reciprocamente degli esotici profumi.

-Ti darei ragione, normalmente me ne sbatterei anch’io, ma..fino a poche ore fa mi hai detto di stare in guardia..premunirmi di Lee e Grent (i batti pugni che Alice e Finnick si prestano a vicenda e che sono pure i nomi delle doppie spade che Alice usa per combattere quando le sole “zampe”,calci e pugni non bastano più. A volte,in extremis, Alice usa anche due pistole con gli stessi nomi e scritti accanto ai  i nomi che lei ha dato pure ai suoi seni: Purl e Layce, femmine. Due armi per doppia protezione) oltre che a Betzie(la mazza da baseball che Finnick usa come arma), quindi la faccenda deve essere seria. Perciò..per non intrattenere “occhi spioni stipendiati dal governo”..che ne diresti di entrare, tirare le tende, fare gli onori di casa ai nostri amici ed..ex soci(disse Finnick rivolto a Nick infastidito in modo che sentisse)  e poi ci rilassiamo come “Dio non comanda”?- propose Finnick senza mai aver abbandonato il tono più sexy di cui era capace.
Alice era già tutta un bollore.

-Assolutamente, saliamo pure..e voi cari..seguiteci a ruota,sarebbe bello entrare tutti  assieme- ma dovette comunque trattenersi ancora per un po’-Mi piacerebbe tantissimo se Lucas, Gregor e Gwenie(la pesciolina koy bianca e rossa da compagnia di Alice simile a Cleo) ci vedessero entrare in gruppo: l’effetto sarebbe spettacolare-  cambiando il tono da sensuale al solito giocoso infantile della gatta.

Né il coniglio, né la volpe né lo scoiattolo sapevano se commentare il mezzo a luci rosse di poco fa tra i due o sorvolare. Alla fine Judy prese Nick in disparte dopo che la gatta e il fennec si erano voltati per salire i gradini, e sottovoce chiese..

-Quindi..è vero che lei e Finnick stanno.. “insieme” “insieme”?-

-Si carotina, a quanto pare si- rispose Nick stranamente calmo per non sclerare dopo ciò che aveva appena visto, già non gli era mai piaciuto che Finnick facesse il cascamorto ma questo unito al vedere Alice fare la “gattamorta” con lui era una visione a dir poco agghiacciante per l’ancor giovane, seppur maturo, canide rosso.

-Ma..è una cosa seria?Io..ho avuto come l’impressione, tutto il tempo che mi è stata addosso, che le piacessero le donne..e si..insomma fosse un poco..attratta da me ecco..- provò Judy a spiegarsi imbarazzatissima, non le andava esporre le proprie sui gusti di Alice, specialmente se lei medesima rischiava di entrarci come oggetto di chissà quale fantasia saffica..ma non poteva fare a meno di esserne curiosa(dopotutto Alice era il primo mammifero che incontrava di un orientamento particolare, ed accertarsi dei suoi gusti in anticipo era il modo migliore per capire come prenderla).

Russell, dal canto suo che aveva sentito tutto(si era avvicinato a loro senza che se ne accorgessero quando Judy aveva preso Nick in disparte) rispose alla domanda della coniglietta.

-Quella di Alice e Finnick  è una relazione aperta- disse lo scoiattolo di colpo.

-EH!.. Co- -Come hai detto?- fecero in coro spaventati dalla comparsa improvvisa di Russell nella conversazione.

-Quello che ho detto, avete sentito bene: quella tra Alice e Finnick è una relazione aperta, basata sull’amore libero, rispetto reciproco, nessuna e dove nessuno contesta o critica lo “stile di vita” dell’altro. E ah si: stanno insieme da almeno..17 anni, escludendo le altre persone ed animali che frequentano- spiegò Russell esaustivo.

-Ah..quindi..sono una coppia interspeciale e..bisessuale tutti e due?- cercò di capire meglio Judith.

-Non saprei, non mi sono immischiato troppo nella loro vita privata, ne rispetto la privacy. Posso solo dirvi le conclusioni a cui sono giunto basandomi su quello che ho osservato e mi ha confidato Alice in questi anni e..posso dirvi la mia?- chiese alla fine Russell ai due agenti della ZPD.

-Certo dì pure- lo invitò a continuare Nick curioso e con Judy sempre in ascolto.

-E’ incredibile come riescano a farla funzionare: se non fossero tanto libertini quei due è fossero sposati. Ammetto di esserne un pò geloso – confessò il giovane reporter.
Poi Judy si avvicinò di più a Russell e gli chiese -Potresti  comunque riferirmi il loro orientamento: voglio prepararmi e abituarmi come si deve a queste cose, non voglio entrare in casa di Alice e lasciarmi sfuggire un commento indelicato all’improvviso senza accorge mene su di lei e Finnick, magari a cena. Per favore, voglio evitare di essere maleducata, di nuovo(riferendosi al fatto che poco fa Judy aveva cercato di picchiare Alice).

-Bhe..posso dirti che Alice è sicuramente bisessuale-interspeciale ma Finnick..ti dirò per me è un mistero: va più a donne e non gli importa di che specie siano come ad Alice ma, occasionalmente,  credo lui sia..poco pansessuale. E ti ripeto “credo” perché  non ne sono sicuro, non mi sono mai intromesso per la loro privacy come ho detto, inoltre non ho mai parlato con Finnick..onestamente mi fa..un pò paura- si confidò adesso Russell dopo essersi spiegato. Judy rise un poco di quella confidenza.

-Pansessuale!? E che vuol dire?- chiese ancora Judy..e Nick con lo sguardo al sentire quella parola strana.

-Sarebbe..una sorta..di bisessuale che però non disdegna, se ne ha l’attrazione o l’occasione, di farsi nuove esperienze con persone che in passato possono essere state gay,etero, lesbiche o trans, drag ecc.. poiché non si lascia influenzare da questioni di sesso, genere o specie. Un non-giudicante sessualmente attivo dalla mentalità e gambe molto aperte oserei dire- spiegò infine la propria conclusione lo scoiattolo.

-Oh..bhe si, lo vedo esattamente su di un tipo come Finnick un profilo simile- concordò Nicholas.

-Ah, bhe..grazie- non poté che dire Judy sbalordita e senza parole dopo la spiegazione di Russell..

-Ma..anche così..come riescono a farla..si insomma.. funzionare tranquillamente senza esserne gelosi? Davvero ci riescono?Non è un pò troppo..complicato per due persone?- provò ancora a capire la coniglietta grigia.

-Bho!E chi lo sa come fanno?I misteri degli amori non convenzionali immagino; personalmente ho smesso di farmi domande tempo fa: troppa confusione se solo si prova a dar un senso a tutto quello che quei due combinano tra di loro. L’atteggiamento migliore da adottare con Alice e Finnick è non giudicare e prendere ogni loro verve il più naturalmente possibile. Ci vuole un pò per “adattarsi” ad essere loro amici, ma alla fine si sta meglio tutti, credimi- disse Russell, poi dopo una pausa riprese a parlare.

-E comunque..neppure io sono uno “scoiattolo convenzionale” dopotutto: sono per metà giapponese striato, per metà rosso americano, sono gay e perfino interspeciale filo predatorio (sono fidanzato con un pipistrello); quindi sono nella maniera più assoluta l’ultima persona che possa intromettersi giudicare la vita privata non convenzionale di altri animali, men che meno dei miei amici- espose con estrema naturalezza alla volpe e al coniglio femmina.

-Wo..wow: onestamente non mi aspettavo una rivelazione simile, riguardo “te”- ammise Judy.

-Perché? Ti eri fatta un’idea diversa?- chiese Russell.

-No, no, nessuna, cioè..forse un pò si: sembri così..un ragazzo comune e con interessi normali insomma ed anche..più riservato di carattere rispetto ad Alice, almeno all’inizio ed ora invece ti sei messo a..a..- non riuscì a finire la frase la coniglietta, così lo fece lo scoiattolo.

-..a dire particolari intimi propri e altri a due ex perfetti estranei? Solo perché ho preferito risparmiarvi descrizioni inopportune da parte di Alice in merito alla “mia vita privata”, perché colora sempre di commenti comici e imbarazzanti quando in vita qualcuno e si mette a tavola: diventa estremamente chiacchierona, più del suo solito..nell’ambiente protetto di casa sua..abbandona quel poco di inibizioni, freni e buon senso che già possiede. Ed il peggio e che non puoi dirle nulla perché nemmeno se ne accorge, è naturale per lei essere iper – spontanea, soprattutto davanti a un bicchiere, ma i cosiddetti “nuovi amici” la inebriano più dell’alcool senza toccare neppure un goccio di niente. L’eccitazione delle nuove conoscenze le annebbia del tutto il giudizio, preferisco pertanto presentarmi chiaro e tondo da me giocando d’anticipo- spiegò allora Russell, leggermente arrossito ed imbarazzato al solo pensiero aver potuto lasciare la sua presentazione a Judy e Nick da parte di Alice(in un certo senso era come una mamma esuberante che non si accorge di mettere in imbarazzo i figli).

-Oh, capisco,..immagino tu abbia ragione: è sempre meglio giocare di anticipo dinnanzi ad individui così imprevedibili come amici se non si vuole rimanerne.. “scottati” ogni volta. Però..ciò non toglie che normalmente quasi nessuno parla dei fatti propri con tanta naturalezza come hai fatto tu con noi due. Un pò di..diciamo “resistenza” o di silenzio me li sarei aspettati..ecco tutto- spiegò Judy sorridendo un pò.

-Non ho avuto bisogno di opporre nessuna resistenza o innalzare difesa alcuna verso chi ha una mentalità aperta e cerca di esercitarla intelligentemente sul prossimo tutti i giorni. Per questo ero tranquillo parlandovi dei miei “segreti”- disse Russell rivolgendosi sia a Judy che a Nick.

-Uh, allora ..grazie della fiducia- ringraziò Judith un po’ imbarazzata dalla gentile spiegazione del giovane scoiattolo.

-Prego, su dai saliamo, siamo stati fuori fin troppo, Alice finirà col preoccuparsi- gli esortò Russell a seguirli verso l’ingresso della casa di Alice.

Judy era felice di aver cominciato col piede giusto una possibile amicizia con quello che sembrava l’amico del cuore di Alice; in tutta sincerità, dopo tanto tempo, era compiaciuta del fatto di conoscere una nuova piccola preda ed altrettanto interessante e diversa dagli altri come lei. Almeno era questa l’impressione che si era fatta: all’inizio lo scoiattolo era stato in disparte, senza farsi notare troppo fino a quel momento, e quel fare misterioso..la reazione di quel pomeriggio avuta nell’ufficio di Bogo dopo aver temuto la perdita della propria amica un volta svelata la sua identità..avevano incuriosito non poco la giovine coniglia (per un istante le aveva ricordato quando Nick l’aveva perdonata sotto al ponte dopo essersi scusata in lacrime), quella tra la gatta e lo scoiattolo sembrava un’amicizia davvero profonda. Questo l’aveva colpita maggiormente, a chiedersi “che tipo sarà questo ragazzo?”. Chissà se poi ne sarebbe uscita una buona amicizia anche tra di loro, tra lei Judith L. Hopps e Russell A. Sakamoto Nobkins, anche se su di un livello diverso rispetto a quello di Alice, e senza una stima precisa, Russell sembrava un’animale altrettanto interessante e degno di essere conosciuto meglio. Come un libro da scoprire.

Una volta che tutti furono saliti Alice girò la chiave della porta di casa e come da lei richiesto entrarono insieme. L’abitazione della gatta era un appartamento al 1°piano, ma all’interno di un immenso palazzo del 19°secolo a 12 piani, dai mattoni rossi ed il tetto verde, di stampo vagamente inglese.
All’interno l’edificio era molto particolare: ogni stanza era grande o piccola in base alle dimensioni ed esigenze dei futuri ospiti che l’avrebbero occupata.
Solo la cucina e qualche camera da letto,bagno, ed “ufficio da casa” della gatta erano a “misura ridotta” per lupi, volpi,tassi, gatti, conigli e via dicendo, mentre tutto il resto dal fuaiure(ingresso in francese e di dice “fuaiè”), al salotto, alle scale ed i corridoi, e scale che univano i piani degli appartamenti di fuori erano enormi  da consentire ad animali come buoi,cavalli, un leone, una tigre ed elefanti(ma non giraffe) di passarvi e starci, almeno per il tempo di un caffè, tranquillamente.
Tuttavia erano anche presenti piccoli scivoli, scale e tubi di congiunzione(uguali a quelli destinati ai topi, criceti e piccoli animali visti anche da Judy la prima volta alla stazione di Zootropolis ed anche nel distretto di Little Rodentia), cordicelle per arrampicarsi e pali in miniatura simili a quelli usati nelle stazioni dei pompieri ai lati ed angoli della casa, delle porte e stanze senza creare intralci durante il passaggio centrale. Chiaramente, penarono subito Nick e Judy dopo averli notati, dovevano essere destinati ai giovani Gregor e Lucas per spostarsi all’interno dell’abitazione per evitare di venire schiacciati in presenza o meno di estranei e dunque per la loro  sicurezza.

“Quindi sa davvero essere una madre attenta” pensarono sia Judy che un sorpresissimo Nick, che ancora doveva abituarsi al pensiero di un aspetto “delicato” e al contempo “responsabile” della gatta, ma comunque interessato all’idea di scoprire che tipi fossero i suoi “figli”.

-Ragazzi, sono a casa, e abbiamo ospiti sta sera – annunciò Alice all’ingresso.

-Mamma!- disse un piccolo ragno saltatore marroncino da grandi occhioni appollaiandosi sulla spalla di Alice dall’alto, lei in risposta le lo coccolò avvicinandoselo alla guancia destra, in modo che Lucas potesse abbracciarla.

In lontananza, sul tavolino dell’ingresso con ciotola fungente a svuota tasche, una pesciolina koy bianca e rossa dal dolce sguardo guizzava nella sua boccia in attesa di venire salutata anche lei. Essa era Gwenie, per gli amici Gweny, ad Alice piaceva definirla la sua piccola dama di compagnia.

-Il mio piccolo Lucas, mm, guarda un po’ chi ci è venuto a trovare ..- disse la gatta affettuosa indicando i loro ospiti.

-Noo! L’agente Hopps e l’agente Wilde ceneranno da noi?! E ci sono anche Russell e lo zio Finn!Questa giornata è la migliore di tutte!!- esultò Lucas chiudendo gli occhi e alzando le zampine.

-Ora ti avvicino a loro, così puoi salutarli: Nicholas, Judith questo è Lucas, il mio figlioletto più piccolo- disse Alice porgendo il ragnetto alla vista della coniglietta e della volpe delicatamente.

-Felicissimo di conoscervi agenti!- esultò lui.

-Fe..felicitazioni e piacere mio..Lucas-  rispose Judy  al saluto sorpresa di trovarsi davanti al ragnetto parlante, benché fosse stata avvisata.

-Ed anche mio, giovanotto- rispose anche Nick il più naturalmente possibile.

-Grazie, e..mamma ti è andato tutto bene oggi? Non ti hanno fatto nulla di male o rimproverato vero?- chiese poi Lucas rivolgendosi all’ abissina.

-Certo che è andato tutto bene, un po’ in curva, ma tutto liscio alla fine tesoro. Perché me lo chiedi?-
 
-Ecco..quando sono uscito da scuola ci siamo visti coi miei amici al parco, prima del corso di musica del pomeriggio, e alla televisione da un bar..abbiamo visto la notizia con te che..fermavi quella leonessa da sola dopo averla inseguita su di un cavallo..e le auto della polizia appresso. Alcuni clienti e miei compagni hanno fatto..dei commenti poco carini su di te e ho avuto paura che ti avessero fatto qualcosa di brutto al lavoro o alla polizia. Appena Oscar ha detto “Lucas ma quella in TV non è tua madre”..mi sono un pò preoccupato- spiegò il ragnetto leggermente triste.

-Capisco..è comprensibile: quello che la mamma ha fatto oggi era a fin di bene, anche se non avrebbe dovuto farlo, e se l’ha fatto è stato perché era a sua volta
preoccupata per i suoi amici e quando la mamma è preoccupata non sempre ragiona bene perché lo fa in fretta ed è un pò pasticciona. Ma non mi è successo nulla per questo: gli agenti e la ZPD hanno capito il motivo, quella leonessa aveva comunque commesso uno sbaglio e  quindi è stata trattenuta in seguito, e la mamma è stata perdonata perché si è scusata. Lucas se ciò che ho fatto oggi ti ha spaventato tanto ti giuro che non lo farò più. Farò una cosa del genere solo in caso di pericolo, se tu, Gregor, lo zio Finn, Russell  o Judy e Nick sareste nei guai, e vi salverò costi quel che costi. Ma fino spiegazione rincuorante.

-Si mamma-

-Ora su, sbrighiamoci ad apparecchiare, e va a chiamare tuo fratello. Ciao Gweny- salutò la pesciolina immergendo un dito nell’acqua prima di dirigersi in cucina.

-Okay, subito.  Gregor, smetti di leggere e vieni ad aiutarci in cucina!- disse Lucas arrampicandosi alle pareti e dirigendosi verso il salotto, dove uno scarafaggio nero, dal muso triangolare con occhi grandi e mandibole piccole richiamanti quelle di una  migliaia e centinaia in una biblioteca per topi).

-Si si Lucas, fammi solo cercare un segnalibro- rispose Gregor prendendo un rametto da una ciotola di ebra e fiori secchi per ambienti, dopodiché aprì le ali e si diresse anche lui all’ingresso per salutare tutrice ed  ospiti.

-Salve, Gregor Ernest Atticus Mewny, i miei ossequi-  fece lui cortesemente dopo essersi inchinato.

-C..ciao, salve a..te- rispose Nick, non sapendo come rispondere altrimenti.

-Immagino siate esausti e affamati dopo la giornata di oggi, ed anche piuttosto tesi aggiungerei: una volta unitomi la tavola sarà pronta a breve; ogni disposizione delle stoviglie (dalla colazione alla cena) segue un programma disegnato da me medesimo ed esposto sulla parete sinistra della cucina accanto al calendario, nel caso vogliate unirvi a noi. I piatti sono nella credenza di fianco al frigo, le posate sotto al lavandino a destra della lavastoviglie mentre i bicchieri ed i tovaglioli sotto ai fornelli ed il ripiano sopra il microonde. Mi scuso in anticipo per avervi dato delle disposizioni per apparecchiare invece di farle in prima persona ma come potete vedere..le sole dimensioni mie e di mio fratello ci consentono di fare poco- spiegò Gregor.

-Ed infatti ci avrei pensato io, scusate ma spesso Gregor ama dare istruzioni domestiche come fosse il maggiordomo della casa- si pronunciò Alice ammonendo leggermente la peripateta.

-Ma no, fa nulla, così facendo faremo prima, non mi sembra un vero disturbo- constatò Judy a metterci un pò di entusiasmo per vincere l’impressione e provando a coinvolgere Nick.

-Giusto, e mentre loro sono impegnati qui noi potremmo sistemarci di sopra, che ne dici?- propose Finnick ad Alice.

-Mi sembra ancora presto per quello, inoltre sono la padrona di casa Finn: devo essere presente per dare una mano, quindi apparecchieremo, cucineremo, fare salotto e poi..ci sistemeremo di sopra per “riprendere le energie reciprocamente”. D’accordo?- propose un po’ allusiva Alice alla fine.

-Okay, vedrò di dare anch’io una mano con queste cianfrusaglie, in modo da meritarmi più ciò che mi spetterebbe dopo una giornata estenuante- disse il fennec brontolando mentre si avviava verso il tavolo.

-Estenuante? Mi prendi in giro? Hai visto almeno i notiziari, hai sentito da Lucas cosa è successo?- sottolineo Alice quanto probabilmente lei avesse avuto la giornata più estenuante invece,  contando Russell, Nick e Judy.

-Sei saltata addosso a un tizio, che fatica! Ti meriti proprio una maschera alle alghe- rispose  Finnick sarcastico minimizzando.
In verità dentro di se Alice rideva del suo modo permaloso di porsi, ma a Russell non piacque affatto, e lo scoiattolo ribadì ..

– Che fatica?! Certo che tutta la giornata è stata una fatica! Per Alice più di tutti: questo processo che doveva affrontare verrà ritardato, forse la città è di nuovo in pericolo, Alice ha bloccato una leonessa in fuga da sola per facilitarne l’arresto e tu hai pure la sfrontatezza di dirle “che fatica”?- in passato Russell non aveva mai tollerato i modi di Finnick nei confronti di Alice, come certi di Nick verso altri d’altronde, poiché a suo dire la gatta lo perdonava troppo in fretta.

-Dici così perché non l’hai vista andare incontro ad un bisonte motociclista che ha provato a farci andare fuori strada tempo fa nel deserto del Nevada, per fortuna questo non ci rovinò il fine settimana a Las Vegas -  rispose calmo il fennec, poi proseguì
– Alice ha “le sue fasi”ma  ne esce sempre meglio di come entra, quindi non è il caso che tu faccia il bravo soldatino intromettendoti nelle questioni private degli altri quando le tue “cuginette frustrate” vengono ignorate. La tua amichetta del cuore sa badare a sé stessa, perciò “va a farti una sega alla sequoia” e  a lascia scorrere l’acqua sotto i ponti- concluse Finnick con una punta di malizia nel tono e nello sguardo certo di aver fatto demordere Russell da ogni intento d’insistere.

-..D’accordo, sta solo attento a non sta solo attento a non affogare e tagliarti le dita a forza di segarti da solo tu nell’attesa- rispose Russell soddisfatto ed uno sguardo eloquente rivolto ad Alice equivalente a .. “non fare il tanghero con me o la tua ragazza ti manda in bianco”.

-Che palle! Vorrei proprio sapere perché non sia possa scherzare in questa casa ogni volta che si riempie di due brocchi per volta!- esclamò esasperato il fennec tornando alle sue mansioni.  Poi l’abissina rivolgendosi alla volpe ed allo scoiattolo..

-Nick, Russell potreste aiutarmi a portare Gweny a tavola?-

-Gweny?!- si interrogò Nick facendo memoria.

-Il pesce di prima- rispose Russell indicandoli il tavolino d’ingresso.

-Ah..giusto lei, ciao Gweny, io sono Nick come stai?- provò lui gentile salutandola, ma la pesciolina si limitò a rivolgergli uno sguardo altrettanto gentile e facendo nessun uscire bollicine dalle sue labbra e nessun suono. Per qualche motivo Nick si era convinto che lei gli avrebbe risposto diversamente e infatti..

-Gweny non può risponderle come noi: è un comune pesce koy signor Wilde, comunque le ha appena detto grazie e che sta bene- gli spiegò Lucas dopo esse sbucato all’improvviso nelle vicinanze.

- Oh certo, ha senso- disse la volpe tenendo per se “perché invece un ragnetto ed una peripateta parlanti figli adottivi di una gatta hanno senso”.
Se non altro Gweny sembrava capire tutto quello che le si diceva, ed era disponibile, così la volpe, lo scoiattolo e Lucas sulla spalla di quest’ultimo, portarono Gweny a tavola mentre Alice continuava ridere  leggermente dopo aver sentito la reazione di Nick.
Una volta che fu tutto pronto Judy chiese ad Alice se voleva una mano per preparare la cena, ma lei rifiutò garbatamente l’offerta dicendo che erano ospiti e che un conto era apparecchiare, un altro era cucinare, “sarà per un'altra volta”.

-Voglio che vi mettiate comodi e toglietevi quelle divise, adesso non siete più in servizio: darebbe troppo l’idea di una cena in questura-  aggiunse la gatta.

-Assolutamente- ribadì Finnick, e Gweny fece si con la testa.

-Quante cerimonie oggi, va bene, Alice il bagno..o dove possiamo cambiarci?- chiese Nick prima di girarsi introno per orientarsi.

-La sala degli ospiti è al secondo piano dopo le scale, in fondo a destra. Basta attraversare il corridoio che porta al salotto e alla salta hobby e siete lì- rispose Alice.

-Scale? Ma questo non è un appartamento?- notò Nick confuso.

-Si ma prima era una villa, poi un complesso residenziale ed infine ristrutturato e riconvertito in una “comune” che ospitava animali di ogni tipo e taglia, per questo ha un “secondo piano dentro al primo piano”, ma non nel secondo piano là fuori- spiegò Alice con la sua solita ironia.

-Certo(con enfasi nel tono allungando le vocali), e la sala hobby ed il salotto sono sopra o sotto allora?-  chiese Nick perplesso e scettico.

-Ma sotto Nick, dove si è mai visto un salotto di sopra?- rispose con ovvietà Alice.

-Intanto ragazzi, lavatevi le zampe- e la gatta tirò fuori da uno scomparto un barattolo con una strana polverina dentro simile ad un talco porgendola a Lucas e Gregor.

-E’ un talco disinfettante per le zampette, un po’ come quello che usano i criceti e i cincillà, ma molto più efficace e delicato. Sapete acqua, sapone liquido e piccoli coleotteri non vanno molto d’accordo, per cui è più sicuro un lavaggio a secco per loro- spiegò Alice.

-Si, ha senso- constatò Judy, poi aggiunse- meglio se anche noi ci sbrighiamo a lavarci le zampe e..cambiarci, su Nick - ed anche la volpe e la coniglietta si prepararono per la cena.

-Qualcosa mi dice che ci metteranno più del previsto a tornare- asserì Gregor strofinandosi le zampette.

-Come mai? Per via dei vestiti?- chiese Lucas.
 
-Per via del fatto che non potranno resistere alla tentazione di curiosare in giro, non hai notato come ci osservavano? E poi sono poliziotti, è loro prerogativa entrare nella privacy altrui per lavoro, perfino inconsciamente..almeno non finché si sentiranno a loro agio e appurato che questa è una casa normale, insolita ma normale- spiegò Gregor.

-Allora forse non dovremmo dare loro il permesso così da non farli passare per maleducati- propose Lucas cercando di venire in contro,  anche se non gli piaceva l’idea che proprio i loro ospiti potessero comportarsi così in casa loro.

-Della serie “fate come foste a casa vostra” , un pò tardi visto che  sono già incamminati. Sembrano educati tuttavia, se lo faremo notare e si scuseranno sarà tutto a posto- disse alla fine Gregor.

-Penso tu abbia ragione, ma la prossima volta ricordiamoci di dire “fate come foste a casa vostra” dalle presentazioni iniziali- aggiunse Lucas.

-Certamente, ma ti ricordo che è stata nostra madre a condurre le presentazioni, quindi spetterebbe a lei ricordarsene- specificò la peripateta rivolgendosi ad Alice, mentre si sistemava il grembiule e prendeva delle pentole da uno scomparto aiutata da Finnick.

-Perché non era implicito con il nostro atteggiamento aperto e conviviale?- chiese lei.

-Certe persone hanno bisogno di più tempo per elaborare- rispose Gregor.
E ripensando alla reazione di Judy di poche ore fa Alice disse a bassa voce -Forse hai ragione-

-Ovviamente- pronunciò Gregor.
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Zootropolis / Vai alla pagina dell'autore: DANYDHALIA