-Terra-
Guardo fuori dalla finestra. C’è il sole.
E’ incredibile come la natura possa andare avanti nonostante quello che è successo solo una settimana fa. Una settimana. Sette giorni.
Sette giorni fa sarebbe potuto finire il mondo e invece il sole è lì, nel cielo, a brillare e a ricordarci che siamo vivi.
 
-Namecc-
Il pianeta brucia. Goku e Freezer sono impegnati a combattere mentre io aspetto la fine. Guardo il bene e il male che combattono: il male rischia di prevalere sul bene; il bene risponde.
Vanno avanti così da ore e io aspetto di scoprire il mio destino. Devo andare via, ma non voglio abbandonare Goku. Spero ancora che il combattimento finisca prima del collasso del pianeta, ma ormai è chiaro che non resisterà a lungo. Goku potrebbe salvarci la vita, ma quasi sicuramente sacrificando la propria.
Goku volge lo sguardo verso di me e io capisco immediatamente cosa vuole dire. Abbasso lo sguardo e una lacrima cade a terra evaporando all’istante. Il pianeta sta collassando. Trascino a fatica il corpo di Vegeta sulla navicella e chiudo lo sportello. Guardo un’ultima volta Goku prima di mettere in moto. Decollo.
Mi sta osservando e io, tacitamente, gli dico addio.
 
-Spazio-
Io e il mio passeggero silenzioso ci dirigiamo verso la Terra. Pilota automatico, non solo sulla navicella ma anche nella mia vita. Avevo appena perso uno dei miei migliori amici; lo amavo come un fratello e lui ha dato la vita. E io? Io stavo salvando la vita ad un killer, al Principe, l’assassino. E io ne sono innamorata. Il suo cuore era un cumulo di macerie, un fuoco ardente il cui combustibile era l’odio.
E io lo amavo. Avrei fatto qualunque cosa per lui.
Probabilmente appena sveglio, avrebbe cercato di uccidermi o peggio, ma non mi importava.
Più lo guardavo, più avevo i brividi. Con lui la paura e il piacere diventavano una cosa sola; un brivido mi percorse la schiena quando vidi i suoi occhi aprirsi.
Due pozzi neri, senz’anima mi fissarono. Sembrava lo sguardo di uno squalo, di un predatore pericoloso che fissa la preda saggiandone l’odore, pregustando il suo sangue; la paura e l’eccitazione mi bloccano il respiro mentre aspetto che il Sayan dica qualcosa.
-Bulma-. Le pupille si ribaltarono.
Continuammo il viaggio per quasi una settimana; il mio passeggero scivolava sempre più nell’incoscienza e quando era sveglio, non diceva comunque nulla di sensato. Mi osservava arricciando le labbra e aggrottando la fronte, come se pensasse a cose estremamente complicate, per poi perdere i sensi.
Vedevo la Terra. Casa.
 
-Terra-
Vegeta è attaccato ad una macchina migliore di quella che avevo sulla navicella. Confido che sarà presto in forze. A quel punto? Io gli dirò tutto, aspetterò le conseguenze del mio ardire.
Il Principe non l’avrà vinta facilmente. Io lo amo, il mio corpo e la mia anima saranno suoi, in un modo o nell’altro… Vorrà uccidermi? Forse. Vivremo insieme? Non penso. Lo amerò? Ne sono certa.
Io sono Bulma e il mio uomo è in un letto in stato di semi incoscienza fino a quando non si sveglierà.
A quel punto saremo l’uno dell’altra.