Fumetti/Cartoni americani > Spider Man
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Autore: JennyPotter99    29/03/2020    0 recensioni
Un saggio uomo diceva: da grandi poteri, derivano grandi responsabilità.
I fratelli Parker lo sapevano bene.
Il destino li aveva trasformati in eroi, ma presto si sarebbero resi conto che ciò avrebbe portato degli enormi sacrifici.
Avrebbero dovuto rinunciare a molte cose, a molte persone.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: Movieverse, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Clary sfrecciò di nuovo in camera.- Harry, devo andare scusami, devo aiutare mio fratello.- gli disse, scuotendolo, mentre fuori si sentivano le sirene della polizia.
Harry si svegliò di scatto.- Ah, quindi è tuo fratello.-
Clary si maledì per aver detto quelle parole di troppo.- Sì e credo sia in pericolo.- rispose, dandogli un veloce bacio.- Tu resta qui, mi raccomando.- continuò, prima di indossare la maschera e volare giù dal balcone.
Le auto della polizia condussero fino al ponte di Manhattan e notò subito Mary Jane  dentro un ambulanza.
-Lui dov’è?!- le domandò, atterrando davanti a lei.
MJ era molto scossa e riuscì solo ad indicargli un vecchio palazzo che stava cadendo a pezzi.
Clary ci saltò dentro attraverso le ragnatele: si trattava di un terreno con antichi muri in mattone che stavano cedendo.
Peter era a terra, con la maschera mezza distrutta e Goblin gli stava tenendo un piede sulla mano per impedirgli di lanciare ragnatele.
-Fermo!- lo bloccò Clary, cercando di non fare passi falsi.
-Se invece di rifiutarmi, aveste deciso di stare al mio fianco, la morte della vostra amichetta sarebbe stata veloce e indolore.- esordì Goblin, prima di afferrare Clary al collo e stringerla forte.- Ma adesso che mi avete fatto incazzare veramente, io ed MJ ci divertiremo come pazzi!-
Quella frase fece talmente infuriare Peter che, anche se senza molte forze, si alzò e gli diede un pugno, facendolo sbattere contro un muro di mattoni.
Peter aveva intenzione di colpirlo di nuovo, ma Clary lo fermò.- No, aspetta!-
Forse sotto alla tuta da Goblin c’era il signor Osborn, ma qualcosa non la convinceva: la perdita dell’azienda e subire l’umiliazione, probabilmente lo avevano reso malvagio.
-Signor Osborn, la prego di ragionare, questo non è lei.- gli disse Clary.
Peter sgranò gli occhi.- Il signor Osborn?!-
A quel punto, l’uomo si tolse la maschera, piagnucolando.- Clary, Peter…Grazie a Dio esistete.-
-Lei ha cercato di uccidere zia May, ha cercato di uccidere Mary Jane…- continuò Peter, stupefatto.
-No, Goblin ha fatto tutte quelle cose! Non lasciate che si impossessi di me di nuovo!- esclamò Norman, come fosse lui la vittima.
Intanto, Clary si guardò intorno, chiedendosi dove fosse l’aliante.
-Vi prego…Io sono stato come un padre per voi…Siate dei figli per me, adesso.-
Ma a Peter quella commedia non convinceva affatto.- Abbiamo già avuto un padre: si chiamava Ben Parker.-
Improvvisamente, Norman assunse uno sguardo serio.- Andate con Dio, sciocchi!-
L’aliante, nascosto del buio, si attivò e volò verso i due fratelli con le lami taglienti che c’erano al suo interno.
-Attento!-
Clary scansò suo fratello dal mirino e anche lei si accovacciò a terra, facendo sì che il marchingegno colpisse Norman proprio al petto.
-No!-
Clary accorse da lui, cercando di capire come salvarlo, ma era impossibile, ormai le spade erano conficcate nel suo corpo.
-Clary…- mormorò Norman, guardandola negli occhi.- Non dirlo ad Harry.- disse, prima di esalare l’ultimo respiro.
Nonostante tutto, era vero che Norman aveva sempre pensato a Clary e sapere che era morto, che Harry avrebbe dovuto piangere per suo padre, la distrusse.
***
I fratelli Parker decisero che non avrebbero potuto portare il corpo a casa vestito da Goblin.
Così gli tolsero la tuta, lo avvolsero dentro una coperta e lo portarono a casa Osborn.
Peter lo lasciò delicatamente su divanetto, entrando dall’attico.
Harry si svegliò, sentendo dei rumori.
Si mise i pantaloni, si tolse la cravatta dagli occhi e per sicurezza prese la pistola da dentro il comodino.
Lo spettacolo che trovò in salone, gli fece tremare le gambe: suo padre, morto e Spiderman accanto a lui.
-Che cosa hai fatto?!- urlò, puntandogli l’arma contro.
-Harry…- sussurrò Clary, dietro di lui.
Harry si voltò di scatto, con le guance bagnate.- C-Cosa…- balbettò, lasciando cadere la pistola dalla mano e andando a stringere il corpo di Norman, mentre Peter fuggì via.- Che cosa gli avete fatto?!- gridò piangendo.
-Harry, lascia che ti spieghi…-
-Vattene…- mormorò lui, senza riuscire a guardarla.
-Harry..-
-Vattene!- insistette lui, rosso in viso.
Clary non poté fare altro che uscire dall’attico e lasciare che Harry colmasse il suo odio.
***
La mattina dopo ci furono i funerali.
Vestita in nero, Clary poggiò una rosa bianca sulla bara di Norman prima che venisse seppellita.
Nonostante tutto, gli aveva voluto bene.
Mentre la bara veniva messa dentro la fossa, Clary affiancò Harry che, a sguardo basso, versò una lacrima.
Poi, dolcemente, avvicinò la propria mano a quella della ragazza e la strinse.
Quel giorno le cotte, le amicizie, i momenti imbarazzanti non ebbero più importanza.
Erano uniti fin da piccoli e questo bastava ad entrambi.
-Mi dispiace tanto Harry, so cosa significa quando muore qualcuno di caro.- gli disse Clary, mentre i familiari se ne andavano.
-Ma lui non è morto, mi è stato portato via.- commentò Harry, accigliato.- Lo giuro sulla tomba di mio padre, quei due la pagheranno.-
Clary sentì un brivido gelido lungo la schiena: in un attimo era passata da essere amata ad essere odiata.
-Ed inizierò riprendendomi tutto quello che gli hanno tolto, compresa la Oscorp.- continuò.- Scappa da quel buco a Brooklyn, vieni a lavorare per me.-
Clary lo guardò sorpresa.- Cosa?-
-Eri la segretaria di mio padre, ora sii la mia. Ho bisogno di qualcuno che mi rimanga accanto, Clary.- rispose Harry, mettendole una ciocca di capelli dietro l’orecchio.- E io scelgo te.-
Lei ne fu più che felice.- Assolutamente sì.-
Mentre Harry tornava alla limousine, Clary riuscì a sentire come più in là, MJ che dichiarava il suo amore a Peter.
Ma egli, spaventato del fatto che i propri nemici avrebbero potuto prenderla di mira, rifiutò.
Quando la ragazza se ne andò piangendo, Clary si avvicinò a suo fratello.
-Ora capisco quello che diceva lo zio Ben: da grandi poteri, derivano grandi responsabilità.- esordì Peter.- E io non posso permettere che le facciano del male di nuovo.-
-Rinuncerai a lei, quindi?- gli chiese Clary.
-Devo e dovresti anche tu, con Harry.-
Clary abbassò lo sguardo, sull’orlo di piangere.- Non mi perdonerà mai.-
-Abbiamo fatto una scelta, abbiamo preso la strada degli eroi.- continuò Peter, prendendole le mani.- E’ il nostro talento.-
Clary annuì, anche se tristemente.- E la nostra maledizione.-
 
CONTINUA…
   
 
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