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Autore: Occhi di nebbia    29/03/2020    1 recensioni
Neal, sono ormai due anni che sei venuto a mancare
Genere: Angst, Introspettivo, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Neil Perry, Todd Anderson
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Abbi cura di splendere


“Avrei bisogno di scappare via
Dimenticare tutto e andare via
Oltre il confine tra il cuore e la testa
Nell'equilibrio precario che resta
Arriva il punto di scappare via
Dalla rabbia e dalla nostalgia
Tenere a bada gli sbalzi d'umore
Mentre nell'aria c'è ancora.
C'è ancora il tuo odore”
 
Se fossi razionale, probabilmente non sarei qui sotto la finestra dello studio di tuo padre, intirizzito dai fiocchi di neve che ricoprono il mio cappotto. Ormai è disabitata, la tua vecchia casa. I tuoi genitori non ce l’hanno fatta a rimanere, ma neppure a venderla. Così è qui, mezza ricoperta di sterpaglie, neanche fossero secoli di abbandono; invece ... invece sono due anni, che sei venuto a mancare Neal.
È sciocco da parte mia ritornare qui, ma prima o poi andava fatto, non trovi?
Saresti d’accordo anche tu. Appena apro la porta di ingresso vengo inondato da una nuvola di polvere.
Starnutisco e inizio a salire le scale. È tutto come lo hai lasciato, nessuno ha toccato nulla.
Entro nello studio titubante e il peso sul petto si fa sempre più sentire: posso farcela, dopo anni di attacchi di panico, sono anche riuscito a trovare il modo di tenerli a bada, almeno per un po’; quel poco che basta per dirti addio. Frugando nella tasca, trovo la sciarpa che mi avevi prestato e la foto che ci eravamo fatti fare insieme. In sostanza, le uniche cose che ho, che mi legano a te.
Afferro un cerino e lo accendo. Troppo lento, osservo la fiamma svanire in un soffio di vento che proviene dalla finestra aperta.
Ne accendo un altro e per poco non mi brucio le dita. Avresti riso, tu. Sì, della mia goffaggine. Sorrido e, questa volta accendo il cerino e lo avvicino alla foto che fatica a prendere fuoco. Penso che sembrava davvero più facile, nella mia testa.
Accendo in quarto cerino e, questa volta la foto si accende. La guardo consumarsi tra le fiamme e, prima che il fuoco la divori tutta la getto dalla finestra. Quella finestra, sì. La finestra da cui hai dato un’ultima occhiata al mondo, prima di puntarti la pistola alla testa.
 
“Abbi cura di splendere
Ogni giorno sorprendere
Ogni volta che serve di venirmi in aiuto
Fa male partire senza neanche un saluto
Abbi cura di rendere
Ogni sogno possibile
Prendi pure con calma tutto il tempo che vuoi
I colori del cielo dipendono solo da noi”
 
 
Perdonami Neal, se sono arrabbiato, nero, con te. Perdonami, Neal se sono devastato.
Forse per questo ho scelto di bruciare la foto, avevo bisogno di un addio serio, di quelli veri che servono per ricominciare a vivere.
Perché io, a differenza tua, scelgo di vivere e cerco di farlo nel miglior modo possibile. Prendo la sciarpa e, con l’ennesimo cerino la incendio. Questa volta la fiamma è davvero intensa e sono costretto a gettarla quasi subito dalla finestra.
La guardo mentre cade, in fiamme. La vedo atterrare sulla neve, sfrigolare e spegnersi in qualche secondo.
 
“Avrei bisogno di scappare via
Azzerare tutto e andare via
Ma l'amore pesa sulla schiena
E la tua assenza stringe un nodo in gola
Avrei bisogno di scappare e andare via
Va bene pure andare a mani vuote
Mettere a fuoco tutto da lontano
Per vedere davvero.
Davvero chi siamo”
 
È andata, Neal. Non ci sei più e io ho bisogno di andare avanti. Non posso farlo se non ti lascio qui, dove tu hai scelto di rimanere per sempre.
 
“E questa notte scivola
In fondo a un temporale
Che scoppia tra gli applausi
E un bacio ad occhi chiusi
Per questo nostro amore
Amore infinito”
 
Esco con calma dalla villetta e, appena messo un piede fuori, sento già il peso che si solleva.
Mi sento più libero. Scusami, Neal, se non ti porto con me.
Scusami se ho bisogno di un addio così drastico per poter andare avanti.
Scusami Neal.
Mentre mi incammino verso l’automobile che ho parcheggiato poco lontano mi volto per un’ultima volta, giusto per non avere rimpianti. Tu hai scelto di rimanere lì e io non posso fare altro che lasciarti andare.
 
“Abbi cura di rendere
Ogni sogno possibile
Prendi pure con calma tutto il tempo che vuoi
Che i colori del cielo assomigliano a noi”
 

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Dopo secoli di silenzio, eccomi. Grazie a Chiara per il Prompt e al gruppo "We are out for prompt" per gli eventi che stanno rendendo brillanti le mie giornate di quarantena. Non vi sarò mai grata a sufficienza, erano anni che non scrivevo così. Grazie. 
Canzone utilizzata: "Amore infinito" di Chiara Galiazzo
   
 
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