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Autore: fantaysytrash    30/03/2020    1 recensioni
[Elena!Centric | Angst/Introspettivo/Malinconico | Song-fic | Missing Moment | 4x15] [Questa storia partecipa alla challenge “Challenge pro Quarantena” indetta da Ile_W sul forum di EFP] [Questa storia partecipa all’iniziativa “La corsa delle Drabble & Flashfic” organizzata sul gruppo Facebook “C’era una volta con un prompt...”]
I pensieri di Elena che, dopo la morte di Jeremy, non riesce a sopportare il dolore e decide di spegnere la sua umanità.
Dal testo:
“Elena si sente sporca, messa a nudo dei suoi più profondi segreti e preoccupazioni. Vorrebbe tornare indietro nel tempo, vorrebbe essere in grado di salvare tutte le persone a lei care.”
Genere: Angst, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Elena Gilbert
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Note dell’Autrice

Altro giro, altra corsa, altro fandom!

Oggi vi porto una storia abbastanza deprimente, scritta per sfogarmi dopo una giornata non troppo positiva. Come argomento su cui scatenare la mia introspezione ho scelto la morte di Jeremy, momento che mi ha sempre colpito per la recitazione impeccabile di Nina Dobrev.

La canzone presa come riferimento è “Clean” di Taylor Swift; la stavo ascoltando al momento della scrittura e si è intrufolata tra le righe.

Spero vi piaccia,

Federica ♛

 

 

Disclaimer: Tutti i personaggi di questa storia non appartengono a me, bensì a Lisa J. Smith, a Kevin Williamson e a Julie Plec. Questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro, ma solo per puro divertimento.

 

 

 

 

CLEAN 


Si accascia al suolo, le mani premute contro le tempie, scossa dai singhiozzi e dalle lacrime che fuoriescono furiose dai suoi bellissimi occhi castani.

Non le importa che qualcuno la veda, non si preoccupa nemmeno di essersi sporcata con quell’appiccicoso liquido infiammabile che lei stessa ha sparso per tutta la casa appena pochi istanti prima.

Davanti a lei giace il corpo di Jeremy, di suo fratello. Più lo guarda, meno riesce a convincersi che sia morto davvero, che non tornerà mai più. Non doveva andare così, per niente. E una nuova consapevolezza si insidia in Elena, una vocina irritante che è la sua coscienza. È colpa tua.

E sa che è la verità, perché Jeremy è stato ingannato e ucciso proprio mentre tentava di recuperare la cura al vampirismo per lei. Così come John, anche il piccolo Gilbert si è sacrificato nel tentativo di salvarla e darle una vita migliore.

Elena si sente sporca, messa a nudo dei suoi più profondi segreti e preoccupazioni. Vorrebbe tornare indietro nel tempo, vorrebbe essere in grado di salvare tutte le persone a lei care. I suoi genitori, suo fratello, sua zia Jenna, Alaric, perfino John e Isobel.

Incolpa se stessa, ma anche Damon, che ha aiutato Jeremy a diventare un Cacciatore; incolpa Stefan, che non ha cercato abbastanza intensamente di farle cambiare idea nonostante sapesse fosse la cosa giusta da fare; incolpa Caroline che, a pochi passi da lei, non capisce il suo desiderio di sbarazzarsi di tutti quei ricordi dolorosi. Incolpa Mystic Falls, i vampiri, Klaus, Katherine e ancora una volta se stessa.

Il dolore è insopportabile, la fa urlare a squarciagola e le impedisce di vedere chiaramente. La vista è troppo offuscata ora. Piange, urla, si dispera. In un flash, tutto ciò che ha vissuto in quella casa le passa davanti agli occhi. E si rende conto che non può andare avanti così, cercando per l’ennesima volta di ricostruire ciò che non sarebbe mai più tornato. Non è giusto.

Si guarda intorno; Damon, Stefan e Caroline la stanno fissando, indecisi se parlarle oppure no.

“Fa male,” biascica. “Per favore, fatelo smettere.”

Damon si avvicina, la abbraccia, dice che la aiuterà.

“Come?” chiede in un sussurro.

“Spegni tutto,” le ordina. “Fidati di me, non è ancora finita.”

Non ascolta le proteste di Stefan, non ne ha la forza. Guarda il maggiore dei Salvatore negli occhi e, piano piano, sente il dolore scivolarle via, come un’onda che si ritiri dalla spiaggia.

Si rialza, ed è come se fosse rinata. Brucia la casa e non sente niente. Tutto quello che aveva provato fino a un momento prima – la tristezza, il dolore, la disperazione – se n’è andato.

Guarda le fiamme divorare tutti i suoi ricordi, e finalmente si sente libera.

Un giorno riaccenderà le sue emozioni, qualcuno sicuramente la spingerà a farlo. E probabilmente si pentirà di tutte le azioni commesse, tutto ciò che avrà tenuto nascosto per tanto tempo tornerà a galla, sopraffacendola.

Ma, almeno per adesso, si sente estremamente pulita.

   
 
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