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Autore: LorasWeasley    30/03/2020    1 recensioni
AU [Gerita|Spamano|FrUK|Dennor|PruCan|Ameripan|LietPol|Rochu]
018. « è quello che penso sia? » -LietPol
025. « cosa c’è di sbagliato in te? » -Rochu
039. « vuoi sposarmi? » -Spamano
047. « ti ha fatto male? » -PruCan
078. « ora stai con me? » -DenNor
086. « perché sei nudo? » -FrUK
101. « è il nostro anniversario? » -Ameripan
116. « mi abbracci? » - Gerita
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Allied Forces/Forze Alleate, Bad Friends Trio, Nordici
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Ciao!
Questa settimana pubblico di lunedì perché sarà una lunga raccolta di storielle che andrà avanti per due settimane e verranno aggiornate ogni due giorni.
Le coppie sono quelle citate nella descrizione, le storielle sono 120, essendo 8 le coppie le storie per ognuna di loro sono 15, anche se non vengono messe in ordine ma con l'ordine che capita.
Potranno sembrare troppo brevi magari, ma vogliono solo far vedere attimi di vita di tanti universi alternativi, tutte incentrate sulle domande.
Se alcune di queste vi piacciono particolarmente potete lasciarmi una recensione con su scritto il numero della storia e potrei anche pensare di farci una OS o una Long per continuarla (non è una cosa che prometto, ma è pur sempre un inizio)!
Tornerò fra due giorni ad aggiornare con le altre 15 storie e così via, a prestooo
Deh
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Multiship - Question


001. « sto sognando? » -DenNor
Quando Lukas aprì la porta non poté fare a meno di sbarrare gli occhi e boccheggiare incredulo.
Non vedeva Mathias da troppo tempo, gli mancava da morire, ma era anche sicuro che l’altro non si sarebbe mai più presentato davanti a lui.
-Sto sognando?- sussurrò incerto con gli occhi che gli si riempivano di lacrime.
Ed ebbe la sua risposta quando l’altro annullò le distanze e di slanciò afferrò il suo viso per baciarlo sulle labbra.
Quel bacio gli fece provare così tanti sentimenti che doveva essere per forza reale.

 
002. « sei un angelo? » -Spamano
Era avvenuto tutto così in fretta che Romano non sentiva neanche più il dolore mentre si trovava a terra e la pozza di sangue sotto di lui si allargava sempre di più.
Vedeva tutto sfocato e la mente era sempre più annebbiata.
Stava così male che anche quando si rese conto di star morendo non se ne preoccupò troppo.
Prima di svenire vide il volto di un paramedico, gli stava parlando dicendo che l’avrebbe salvato, Romano non lo sentiva, ma lo trovò così bello che riuscì semplicemente a chiedere –Sei un angelo?

 
003. « stai dormendo? » -LietPol
Toris si destò dal suo sonno per una voce insistente che continuava a chiamarlo.
-Stai dormendo?- domandò Feliks quando lo vide aprire gli occhi stanco.
-Ora non più- il lituano cercò di fare un tono di voce arrabbiato, ma era troppo stanco e uscì solo un mugolio indistinto –Che ore sono?
-Tipo le quattro del mattino, ma non riesco a dormire, vuoi parlare?
E Toris poté solo sospirare esasperato.

 
004. « hai fame? » -Gerita
Feliciano era seduto sul muretto dietro la scuola, i piedi che penzolavano e dondolavano.
Era così perso nei suoi pensieri che si accorse del ritorno di Ludwig solo quando questo gli mise sotto il naso una pizzetta appena uscita dal forno del panificio di fronte.
-Hai fame?- domandò il tedesco sapendo già la risposta.
E Feliciano non poté fare a meno di sorridere, fissandolo con uno sguardo così innamorato che il volto del tedesco divenne completamente rosso.

 
005. « mi stai ascoltando? » -FrUK
Non era una novità che Arthur e Francis litigassero.
Di solito era Arthur quello che si innervosiva più facilmente, era così scontato delle volte che Francis smetteva di dargli attenzione.
-Mi stai ascoltando?- urlò inferocito l’inglese quando si rese conto che l’altro era nel suo mondo.
-No, in effetti no- rispose sincero il francese e prevenne il suo ragazzo e la nuova sfuriata in arrivo attirandolo a sé e baciandolo, dandogli qualcosa di meglio da fare con quelle labbra.

 
006. « sei arrabbiato con me? » -Ameripan
Alfred lanciava sguardi di sottecchi a Kiku ogni cinque secondi circa.
Questo faceva innervosire ancora di più il giapponese, ma sembrava che l’altro non lo vedesse.
-Sei arrabbiato con me?- chiese incerto Alfred dopo una buona mezz’ora di silenzio.
Kiku non alzò lo sguardo dal libro che stava facendo finta di leggere –Sei perspicace.
-Dai Kiku, ti giuro che non l’ho toccata! Si è staccato da solo il braccio.
-Stai zitto! Era un’edizione limitata quell’action figure, l’ho pagata un sacco di soldi, non può essergli staccato da solo il braccio!

 
007. « è tutto okay? » -LietPol
Fu alle elementari che Toris trovò Feliks in lacrime in un angolo del cortile.
Gli si avvicinò senza pensarci due volte e domandò –è tutto okay?
Feliks tirò su con il naso e scosse la testa velocemente, strofinandosi gli occhi chiarissimi sempre più lucidi.
Toris gli sorrise e gli porse la mano –Vuoi venire a giocare con me?
E il sorriso che il biondo gli regalò fu qualcosa di imparagonabile. Fu da quel giorno che i due bambini divennero inseparabili.

 
008. « posso andare ora? » -Spamano
Romano ascoltava distrattamente le raccomandazioni di Antonio mentre metteva in borsa libri, chiavi e portafoglio.
Era in ritardo e Antonio diceva più o meno sempre le stesse cose, così decise di interromperlo.
-Ho capito, ho capito… posso andare ora?
Era quasi una domanda retorica, perché si era già avviato alla porta pronto a uscire, ma venne bloccato per un polso, venne fatto girare e Antonio gli lasciò un veloce bacio sulle labbra.
-Ora si- e sorrise nel vedere Romano diventare più rosso dei suoi amati pomodori.

 
009. « riesci a sentirmi? » -PruCan
Gilbert era solito intromettersi in discussioni che non lo riguardavano, era per questo che quasi sempre si ritrovava coinvolto in qualche rissa.
Fu così che Matthew lo trovò un pomeriggio nel campo della scuola, era riverso a terra, mezzo svenuto, il volto pieno di sangue.
Corse da lui terrorizzato, si inginocchiò al suo fianco e cercò di scuoterlo –Ehy… riesci a sentirmi?
Aveva sempre sperato di parlare con lui a scuola, fissandolo di sottecchi nei corridoi, non avrebbe mai pensato che il loro primo incontro sarebbe avvenuto in quel modo.

 
010. « ti rendi conto di cosa hai fatto? » -DenNor
Lukas si annoiava mentre fuori nevicava e loro erano bloccati in casa a non far nulla.
Distrattamente vide Emil prendere il suo cellulare e iniziare a scrivere qualcosa, registrò troppo tardi quello che stava succedendo e quando glielo tolse dalle mani ormai il danno era fatto.
Perché la chat con Mathias era aperta e il messaggio di saluto con annesso cuoricino era già stato inviato.
-Ti rendi conto di cosa hai fatto!?- urlò imbarazzato verso il fratello.
Questo alzò le spalle divertito –Oh si, ti trovo un ragazzo.

 
011. « vorresti andare a mangiare un boccone? » -Spamano
-Ehy!- Antonio attirò la sua attenzione mentre gli correva incontro, una mano che sventolava in aria e un sorriso in volto.
-Sei uscito prima- fece presente quando gli fu di fronte.
Romano alza le spalle –Ho finito prima.
Si incamminarono lungo la strada, non passò molto tempo prima che lo spagnolo chiedesse –Vorresti andare a mangiare un boccone?
E sapeva benissimo che con frasi del genere avrebbe conquistato il cuore dell’italiano in un istante.

 
012. « ha qualche senso, per te? » -FrUK
-Io ti odio- mormorò Arthur con il fiato corto e il corpo ancora accaldato mentre erano entrambi nudi e sudati sopra il letto sfatto.
-Anche io ti odio- rispose Francis ignorando il suo ventre sporco del seme dell’altro.
-Quindi tutto questo… ha qualche senso, per te?- Arthur lo scrutò intensamente.
-Ovvio che non ha senso- Francis si portò nuovamente su di lui –Per questo è così bello.
E Arthur accettò quel nuovo bacio con un trasporto tale da emettere un gemito soffocato.

 
013. « ti fa male? » -Rochu
Ivan soffocò un lamento e Yao cercò di fare più piano.
-Ti fa male?- chiese stringendo la benda quel tanto che bastava a bloccare il sangue.
-Un po'- rispose il russo non staccando gli occhi dal suo volto che cercava di evitarlo.
-Sei stato troppo stupido a intrometterti, non era una questione che ti riguardava, aru!
-Bè, non mi è andata così male visto che adesso tu mi stai curando.
E Yao sussultò così forte a quella rivelazione che Ivan trattenne a stento un nuovo lamento di dolore, ma decise che ne era decisamente valsa la pena.

 
014. « come stai? » -Ameripan
Kiku bussò piano alla sua porta d’ospedale ed entrò all’invito dell’altro.
Alfred era a letto, messo seduto, sveglio e vigile, il braccio ingessato legato intorno al collo.
-Come stai?- domandò il giapponese sedendosi al suo fianco.
-Mi annoio- rispose così sincero che l’altro abbozzò un sorriso, poi prese dalla borsa dei fumetti, non manga giapponesi, ma veri fumetti americani. Alfred sorrise nell’accorgersi di questo.
-Devo essere davvero importante per te, se hai rinunciato ai tuoi amati manga per portarmi questi.
Doveva essere una battuta, ma non sapeva quanto fossero vere tutte quelle parole.

 
015. « come ti va la vita? » -DenNor
Erano passati tre anni da quando si erano lasciati e quando per puro caso si incontrarono capirono entrambi di aver buttato tre anni della loro vita.
Di comune accordo decisero di andarsi a prendere un caffè e mentre erano seduti al tavolino in metallo Mathias chiese –Come ti va la vita?
E Lukas decise di essere totalmente sincero, perché non aveva nient’altro da perdere –la mia vita è uno schifo senza di te.
E quando le loro mani si intrecciarono nessuno dei due pensò che fosse sbagliato.
  
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