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Autore: Lady Semiramide    30/03/2020    0 recensioni
Sara è morta, ma cos'è accaduto quella notte dopo lo scontro?
Mugen, Jin e Fuu devono ripartire per Nagasaki, ma prima del viaggio restano un ultimo giorno in quella capanna abbandonata.
Genere: Slice of life, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Contenuti forti
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Shiki No Uta - Elgia ( terza parte )

Elegia ( parte terza )


La tempesta era terminata poco prima del sorgere del sole, ed aveva rinfrescato l'aria, tutto aveva un altro odore, come se fosse stato purificato. L'uomo a fatica stava camminando utilizzando la spada come bastone, ed eccola qua alla fune di quel piccolo sentiero in salita la baracca che avevano usato come riparo provvisorio. Quei due stavano ancora dormendo, o meglio lei stava dormendo, Jin alzò leggermente la testa ed i due si guardarono negli occhi per un solo secondo, Mugen gettò via la spada alla cieca insieme all'haori e alla maglia, per poi crollare con un tonfo sordo su quel pavimento lercio. Jin tornò a riposare mentre Fuu sobbalzò di scatto e prima ancora di poter vedere effettivamente cosa fosse stato quel rumore, il suo olfatto percepì un odore misto tra sangue, terra, sudore e acqua, si voltò verso la porta e vide il vagabondo steso a terra in un sonno più che profondo. Si avvicinò: unghie delle mani distrutte tra sangue e terra, la ferita al fianco s'era nuovamente aperta e chissà quanto sangue aveva perso ancora, persino i piedi erano pieni di graffi, si fece una mezza idea di quel che poteva esser accaduto, e senza batter ciglio prese l'essenziale e iniziò la sua solita procedura di pulizia delle ferite, cucitura degli squarci sparsi per il coropo ed infine il bendaggio.

Jin si svegliò dopo qualche ora, si alzò lentamente dal giaciglio viste le sue condizioni e la tranquillità apparente di quella giornata non serviva fare sforzi eccessivi, notò che Mugen stava continuando il suo sonno indisturbato e che Fuu come al solito aveva già agito per evitare infezioni e chissà che altro viste le condizioni al suo rientro. Per la stanza erano sparite le ciotole messe per contenere l'acqua piovana entrante dai buchi presenti in ogni angolo di quella casetta abbandonata. Uscì all'esterno pronto per iniziare i suoi allenamenti quotidiani per ristabilire effettivamente il corpo, e vide stese le bende ed i vestiti cuciti per l'ennesima volta di Mugen, ma della ragazza nessuna traccia, sarà andata a prendere qualcosa da mangiare, pensò tra se e se, ma visto quel che era successo negli ultimi giorni decise di avviarsi verso il piccolo villaggio a cercarla.
Finalmente aprì gli occhi, sentiva ogni parte del corpo dolorante, alzò le braccia al soffitto come se volesse afferrare qualcosa e notò le bende nuove e sopratutto sotto le unghie, non ricordava nulla dal rientro nella capanna, quanto aveva dormito? Aprì e chiuse le mani più volte lentamente, poi venne il tempo dei piedi: su e giù, rotazione delle caviglie. Perfetto il corpo reagisce abbastanza bene, con la spinta della schiena e delle braccia in avanti riuscì a mettersi seduto, adesso collo e alle spalle fin troppo indolenzite per l'eccessivo sforzo << Buongiorno. >> esordì Jin entrando nella baracca con in mano tre bei conigli appena catturati, per il vagabondo quei tre animaletti erano come l'oro << Con i pesci sei pessimo amico mio, ma con i conigli sei un fenomeno! >> disse cercando d'alzarsi ma il dolore al fianco si fece subito vivo << Hai un aspetto pessimo, fossi in te eviterei. >>
<< Che vorresti dire? Sono in piene forze! >> ma niente, nemmeno il secondo tentativo andò a buon fine << Merda! >> Jin non disse nulla gli lanciò una delle prede catturate, bisognava iniziare a scuoiare la cena se volevano avere qualcosa da mangiare per cena << Dove sono i miei vestiti? >> chiese guardandosi attorno << Fuu li ha puliti, cuciti e stesi fuori, proprio come ha fatto con te, dovevi vederti in che condizioni sei arrivato qui. >>
<< Ogni tanto ne fa una giusta. >> disse stringendo i denti per alzarsi e andare fuori, si vestì e rientrò << Dov'è finita? >>
<< Al villaggio. Aiuta il signore che ci ha lasciato stare qua a portare da mangiare agli operai che stanno riparando il ponte, e stasera porterà un po di verdura per cena. >> coniglio e zuppa di verdure, considerando quel poco a cui erano abituati a mettere sotto i denti a volte anche solo per un giorno era un piatto più che prelibato , si mise a scuoiare il piccolo animale, ci fu silenzio, Jin non era uno che faceva domande, ma la situazione era abbastanza delicata non potette tacere  << Lei? >>
<< Non l'ho uccisa. Ha deciso di morire, s'è trafitta da sola, ha detto che il figlio è morto e che ha capito troppo tardi d'esser stata usata. >>  
<< Ci stanno col fiato sul collo, è evidente. Prima o poi salterà fuori anche il suo mandante, avrai la tua vendetta. >>
<< Vendetta? Per cosa? Ha deciso tutto lei, è venuta sulla riva del fiume pronta a togliersi la vita. Ho provato a dirle che 'sta storia poteva finire diversamente, ma a quel punto lo scontro era già iniziato. Come puoi fermare una donna con una determinazione del genere? >> Jin rimase in silenzio, aveva perfettamente ragione, e in più per arrendersi così senza nemmeno provare a vendicare il figlio, la ragione della sua vita, quanto potevano essere pericolosi i suoi mandanti? Questo viaggio stava prendendo una piega tutt'altro che piacevole.
<< Ho preso il cadavere e la sua arma. L'ho portata nel punto più alto che ho trovato dopo il crollo del ponte. Ho scavato nel terreno sotto la tempesta, alla fine l'ho seppellita sotto ad un albero, la ferita s'è riaperta, non so nemmeno io come ho fatto ad arrivare qua vivo, pensavo che davvero sarei morto per strada. >>
<< Le hai dato la giusta sepoltura. Un'avversaria del genere merita un posto dove riposare in pace. >>  nel silenzio i due uomini continuarono a fare quel che stavano facendo, ma dopo un tempo indeterminato Mugen riprese il discorso << Che pensi di tutto questo? >>
<< Non sono i debiti ad averci messo sotto l'occhio di gente del genere. Dobbiamo stare molto più attenti. >>
<< Già. Quella là ha evitato che Sara mi uccidesse. Si è messa in mezzo nel momento cruciale, se fosse stato un nemico vero, sarebbe morta e io subito dopo di lei, non avrei potuto far nulla anche volendo. >> Jin lasciò la lama con cui stava finendo di scuoiare il coniglio, sgranò gli occhi e guardò il vagabondo nel modo più serio possibile << Stai scherzando? >>
<< No, sono serio. Le ho urlato qualcosa ma nemmeno mi ricordo cosa, ricordo solo che ha pianto tutto il tempo, ha mugugnato qualcosa sul viaggio ma non la stavo ascoltando, ha ricominciato a parlare quando sei apparso tu con i pesci. >>
<< Non va bene. Bisogna parlarle prima di rimetterci in viaggio. >>
<< Accomodati, mi farò una bella camminata nel mentre. Quanto vuoi? Un'ora? Due? >>
<< Devi esserci anche tu. >>
<< Ho sopportato pianti e rompimenti da quando te ne sei andato ok? Adesso tocca a te! >>
<< Non alzare la testa, non sei nella posizione per farlo.>>
<< T'ammazzo stronzo! >> e in men che non si dica le spade vennero incrociate << Adesso basta! >> i due uomini si voltarono verso la porta, la ragazza del gruppo era tornata con la verdura per la cena << Non ci credo, è da stamattina che sono in piedi, torno e voi due giocate con le spade! Un minimo di collaborazione! >> rinfoderarono le armi e Jin diede uno sguardo di vittoria a Mugen che in tutta risposta gli alzò il dito medio << Il motivo della disputa è per chi mangerà il coniglio più grande? >> disse indicando con il dito la selvaggina, i due non risposero, lei scosse la testa in senso di rassegnazione e si mise a preparare le verdure per la zuppa, mentre i due finirono di fare quel che stavano facendo.

La cena iniziò in modo abbastanza silenzioso, Jin in altri casi sarebbe stato sollevato, avrebbe ringraziato qualsiasi divinità affinché almeno una volta accadesse tale evento, ma purtroppo questo era solo il prologo alla tempesta, e nella sua mente già visualizzava possibili finali apocalittici su come sarebbe potuta finire quella serata.
<< La carne è ottima Jin, sei stato davvero bravo! >> esclamò la ragazza spezzando il silenzio
<< Quanto dista Nagasaki? >> chiese Mugen
<< Qualche altra settimana di viaggio, se tutto va liscio senza sorprese. >> rispose Jin sorpreso da come il discorso stava iniziando
<< Il viaggio è quasi finito.. >> disse Fuu un po malinconica, e il vagabondo dopo una veloce occhiata con il ronin prese la palla al balzo << Ricordami un po le condizioni di questo viaggio? >>
<< Farmi da scorta e battervi dopo aver trovato il Samurai che profuma di Girasoli, perchè? >>
<< Bene, quindi tu hai bisogno di noi giusto? >>
<< Adesso che ti devi inventare? >> Chiese lei non troppo convinta che fosse una buona idea proseguire il discorso << Arriva al punto, ti prego. >> Jin era esasperato, la stava solo facendo innervosire e il che non era un bene << Va bene, va bene. Se vuoi che il viaggio prosegua devi smettere di metterti in mezzo negli scontri, è la nuova condizione, non è trattabile. >>
<< Scusami? Ti ho salvato la vita! Jin per quello che ne sapevamo era morto! Come puoi pensare che ti avrei lasciato morire?! >> s'alzò in piedi con i pugni ben serrati  << Non ti devi mettere in mezzo! >> tuonarono quelle parole nella piccola baracca, lei stava per piangere << Eh no cazzo! No di nuovo! Basta piangere! >> diede un colpo col piede al pavimento, la situazione si stava trasformando in uno di quei finali che Jin aveva immaginato, ma Mugen non era tipo da certi discorsi e Fuu era troppo emotiva, in più la situazione era già abbastanza tesa visti i fatti degli ultimi giorni e così si mise in mezzo poggiando una mano sulla spalla della ragazza, che si voltò di scatto verso il ronin << Jin non gli darai retta? >>
<< Fuu, Mugen ha ragione. >> lei stava per replicare ma lui la fermò << Quando un uomo o una donna impugnano un'arma e la puntano verso l'avversario è già deciso che solo il più forte ne uscirà.  Ci sono volte che non si può stare attenti a ciò che ci circonda, bisogna prima finire l'incontro, non è solo l'onore ed il rispetto verso l'arma e verso l'avversario è così che va fatto. Tu hai realizzato che quando il viaggio finirà da questo scontro ne rimarrà solo uno? >> lei rimase di pietra, lui proseguì << Non potrai e non dovrai metterti in mezzo, anche se questo vorrebbe dire che finirai con l'odiare uno dei due, o magari entrambi. >> calò il silenzio Mugen guardò Jin sorpreso, l'aveva zittita senza farla piangere era quasi tentato di congratularsi << Ho capito. >> disse lei seria, s'alzò e andò davanti al vagabondo << Hai la mia parola. >> allungò la mano per sigillare l'accordo << Bene. >> e le strinse la mano a sua volta, Jin sospirò felicemente aveva risolto la situazione senza altri drammi, nel mentre s'era fatto tardi bisognava dormire l'indomani si sarebbero rimessi in viaggio per Nagasaki sperando di raggiungerla prima di qualsiasi altro guaio.

Si svegliò nel cuore della notte, era tutto così calmo, uscì dalla casetta e la trovò seduta per terra ad osservare la grandissima Luna alta nel cielo << Che ci fai qui? Domani ci mettiamo in viaggio, devi riposare. >> disse col tono assonnato
<< Vai da Sara? >> chiese
<< Uhm? Di che stai parlando? E' morta.>>
<< Lo so, infatti ti sto chiedendo se stai andando alla tomba. >> disse lei alzandosi in piedi, e solo allora Mugen notò che stringeva una corona di fiori << Puoi portarla sulla sua tomba da parte mia? >> il sonno era totalmente sparito, ed era alquanto confuso, lei sospirò << Ti ho curato e ripulito. La ferita si è riaperta senza altri tagli, vuol dire che ti sei sforzato, in più tutta quella terra non c'era sul fiume, per non parlare del sangue sotto le unghie... Mugen credi che sia così scema? >>
<< Non l'ho uccisa. >> quella frase uscì dalla sua bocca in automatico come se dovesse giustificarsi, era abbastanza a disagio ma Fuu sembrava quasi apatica << Lo so, non avresti potuto. >>
<< Adesso metti in dubbio la mia forza? >>
<< Sei forte, ma lei era diversa. Una madre spinta dall'amore per il figlio è pronta ad affrontare di tutto. Se è morta è perchè ha capito che non era più in vita, e chissà che gli hanno fatto, povero bambino...>> strinse le mani al petto << Io non la odio. Ha cercato di portarvi via da me per i suoi scopi ma non posso provare odio, provo solo dispiacere e tristezza. >> ci fu una piccola pausa e poi proseguì << Vorrei solo che portassi questo lì. L'ho fatta con i fiori che si trovano lungo la strada per il villaggio, li ho raccolti al rientro dal lavoro. >> lui roteò gli occhi questo era quel genere di situazioni che odiava, non sapeva gestire e tanto meno voleva imparare a farlo, maledì Jin per non essere al posto suo << Stavo andando a pisciare.... >> Fuu alzò il sopracciglio in senso di disapprovazione << Se ci tieni tanto, domani mattina prima di partire possiamo fare una deviazione. E' qui vicino, e poi anche Faccia da Pesce vorrà andarci... >>
<< Grazie. >>
<< Adesso vai a dormire e lasciami pisciare. >>

L'indomani i tre s'incamminarono dove Mugen l'aveva sepolta, Jin e Fuu proseguirono verso il punto preciso mentre lui restò indietro ad aspettarli. Jin fu il primo dei due a scendere da quel piccolo sentiero << Rischi di perderti qui in mezzo, è assurdo solo pensare che hai fatto tutto con quel tempo. >>
<< Ci vorrà molto? >>
<< Come mai hai voluto accontentarla? >>
<< Mi deve 100 dango, è l'unico debito che voglio con lei. Troviamo 'sto Samurai e finiamola. >> poco dopo arrivò Fuu con gli occhi rossi, ma nessuno disse nulla, era tempo di muoversi, il ronin e la ragazza andarono avanti, Mugen diede un ultimo sguardo a quel piccolo sentiero, strinse i pugni delle mani e come sempre andò avanti per la sua strada a testa alta, questa era solo l'ennesima pugnalata inflittagli dalla vita, solo che questa volta non era solo, anche se in modo diverso tutti e tre stavano soffrendo a modo loro per l'accaduto, forse per la prima volta stava scoprendo che anche il dolore può essere diviso, ripensò alle parole di Sara sull'amore aveva ragione non sapeva cosa fosse, però chissà, Nagasaki era lontana sarebbe potuto accadere di tutto lungo il tragitto.

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Angolo dell'autrice:

Salve a tutti,

E' tanto che volevo scrivere qualcosa per rendere omaggio al personaggio di Sara.

Spero vi sia piaciuta,

Grazie per esservi fermati a leggerla.

   
 
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