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Autore: _Lightning_    31/03/2020    3 recensioni
Dall'ultimo capitolo (Karma): Non era divertente nel modo più assoluto.
Tony cercava di imprimersi quel concetto in mente a fuoco vivo, ma avrebbe avuto più fortuna a cercare di marchiare un toro imbizzarrito e in grado di fargli linguacce derisorie per la sua pessima interpretazione di un cowboy – e il livello di pericolosità era straordinariamente attinente alla realtà, anche se, più che un rodeo, quella era una corrida in cui sventolava un drappo rosso davanti agli occhi di Pepper.

[Irondad&Spiderson // Pepperony // Ironfamily // Avengers-Family // Canon + Non-canon compliant // Raccolta: Fluff/Comico // Missing moments // What If?] Capitoli: 15/?
Genere: Commedia, Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Morgan Stark, Pepper Potts, Peter Parker/Spider-Man, Tony Stark/Iron Man
Note: AU, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'As if it never happened'
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.11.

Sintonia perfetta



Contesto: happy post-Endgame
Genere: slice of life, fluff, flash-fic
Personaggi: Tony Stark, Pepper Potts
Prompt(s): ruvido, profumo, taglio [Miryel]
[493 parole]




Captò l'inequivocabile puzzo di bruciato sin dal vialetto.

Pepper sospirò, inalando una buona boccata di qualcosa di un tempo commestibile nell'atto di carbonizzarsi, poi c
ercò di identificare la vittima di turno: pancakes? Arricciò il naso mentre chiudeva la portiera dell'auto. Nah, non era un dolce. Arrosto? Forse, meditò salendo sul portico, per poi scartare l'ipotesi. Omelettes? Era tanto che risparmiava quella grama sorte alle uova, dopotutto.

Entrò in casa, immergendosi nei miasmi infernali provenienti dalla cucina e trovando la sua risposta: lasagne. O quelle che avrebbero disperatamente voluto essere lasagne, ma che sembravano invece molti mattoncini Lego neri formato gigante incastrati a forza nella teglia. Il sottofondo serrato di colorite e fantasiose imprecazioni unito al tramestio di utensili inutili alla ricetta in questione si interruppe di colpo, e la testa scarmigliata di suo marito fece capolino da dietro la penisola, seguita dal busto avvolto in un grembiule verde di Hulk macchiato e troppo piccolo.

«Tesoro, non ti aspettavo così presto!» esclamò Tony, sfoggiando poi un sorrisetto a metà tra il contrito e lo spaccone suo marchio di fabbrica, mentre gettava via con nonchalance un canovaccio annerito e nascondeva svelto la mano destra, su cui Pepper intravide comunque un piccolo taglio.

«Sono in ritardo di mezz'ora,» puntualizzò lei, piantandosi un pugno sul fianco e squadrandolo da capo a piedi cercando di trattenere l'ilarità nel vederlo sgranare gli occhi ora fissi sull'orologio. «E spero che Morgan stia dormendo, o avremo molte, molte parole da "cancellare dal suo database" domattina,» aggiunse, affilando lo sguardo.

«Lo spero... cioè, certo che dorme! Il Protocollo-Ninna è andato a buon fine, come sempre!» rettificò in un lampo, per poi afferrare la teglia incriminata, ustionarsi, trattenere stoicamente un'invocazione al Sommo e infilare un guantone da forno per portare a termine il compito. «Credo che per stasera ci convenga ordinare,» ammise poi storcendo le labbra, gettando il tutto nella spazzatura e rifilando alle lasagne traditrici un'occhiata rancorosa.

Pepper represse del tutto il sorrisetto che le aleggiava in volto, cercando di non demolire troppo il suo ego – come se fosse stato possibile – e scoprendosi intenerita di fronte all'ennesimo tentativo di farle trovare la cena pronta... missione portata a termine con successo forse una decina di volte in vent'anni, ma sempre intrapresa con i migliori intenti. Niente metteva in crisi Iron Man come un paio di fornelli.

«Avevi in mente un menù particolare?» gli chiese quindi, avvicinandosi e bloccando i suoi tentativi di pettinarsi i capelli sconvolti col tessuto ruvido del guantone da forno per sistemargli lei stessa con dolcezza le ciocche sulla fronte.

«Uh... ti va ancora l'italiano?» tastò il terreno lui, incurvando un sopracciglio.

Pepper sollevò davanti ai suoi occhi la busta che aveva tenuto nascosta finora, rivelando con un sorriso furbetto due porzioni di lasagne a portar via: a volte amava il suo sesto senso. Tony sogghignò goloso nel captare il profumo che si propagava dalla busta, stampandole poi un bacio sulla guancia.


«Vede, signorina Potts? Siamo ancora in perfetta sintonia.»

 
*


 

Note dell'Autrice:

Cari Lettori <3
Quando mi stancherò di scrivere di Tony che pasticcia in cucina, verrete prontamente resi partecipi... ma non è questo il giorno :') So che è un cliché molto abusato, ma non posso fare a meno di immaginarmelo così, visto che il canon ce lo presenta come un uomo incapace di gestire persino un'omelette... e chi sono io per contraddire il canon?
Ma bando alle prolissità: avevo promesso un capitoletto più angst, è vero... ma no, questa raccolta è nata per spargere sorrisi e canzoni spensieratezza in un momento cupo, e manterrà questo spirito goliardico fino alla fine.  Questo vuol dire semplicemente che l'angst ve lo beccherete su un fronte separato, ché mica vi rinuncio <3 E c'è anche un altro progettino in dirittura d'arrivo... chi mi bazzica su Wattpad sa di che parlo ;)

Ringrazio tantissimo tutti coloro che hanno recensito la storia sino ad ora, ovvero Paola Malfoy, Vale_Balz, Ayumu Ena e T612, con un ringraziamento speciale a leila91 e _Atlas_ che si sono sparate in endovena tutti i capitoli commentandoli a raffica e costringendomi a intasare le loro caselle di posta. Grazie di cuore, bimbe <3 *lunanera*
Alla prossima, con un'altro concentrato di fluff con derive demenziali,

-Light-
   
 
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