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Autore: arcobaleno77    01/04/2020    2 recensioni
"Come avrebbe dovuto affrontare Ross dopo quel bacio? Come avrebbe potuto guardarlo negli occhi ? nascondendo i suoi sentimenti?...ormai le sue difese erano cadute e si era mostrata per quello che era…una domestica innamorata perdutamente del suo padrone......"
Con questa breve storia, un pò diversa da quella scritta da Graham e vista nella serie TV, esamino i sentimenti di Ross e Demelza nella fase di inizio del loro grande amore.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Demelza Carne, Ross Poldark
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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“Vai a letto!” disse Ross guardandola negli occhi, e mentre lo diceva si sentiva confuso, sconvolto da ciò che di inaspettato  era capitato.
Demelza a sua volta rispondeva “ perché sir…no!”
 E Ross “ ...non ti ho presa a tuo padre per questo! “
E lei “ che importa perché mi avete presa! sir…”
E Ross “ vai a letto…” e senza aggiungere altro, abbassò lo sguardo e si girò lasciando quella stanza.
Demelza rimase senza parole, ….era successo ciò che sperava nel profondo del suo cuore, che era impossibile, che aveva desiderato per tanto tempo…aveva avuto un contatto con lui finalmente, con  quell’uomo che tanto ammirava, che l’aveva cresciuta, educata, che tante volte aveva guardato di nascosto mentre  lui studiava  assorto  le  carte sul tavolo della biblioteca, che aveva spiato mentre nuotava nel mare; lei aveva cucinato per lui sperando che gli piacesse ciò che aveva preparato, aveva fatto di tutto per rendersi utile in quella casa, accontentandolo prima che lui pensasse cosa volesse e infine aveva scoperto di provare per lui un sentimento bello, pulito, profondo, di amore puro….. talvolta si sentiva turbata da quello che  provava, non aveva mai avuto alcuna esperienza riguardo queste cose, non aveva conosciuto e desiderato  nessun uomo come Ross, non pretendeva nulla da lui e fino a quel momento  le bastava stargli vicino, sentire la sua voce, il suo profumo per sentirsi felice, seguire le sue imprese  e stimarlo , per Demelza questo era il tutto…. Ma  quella sera era successo l’impensabile, lui  le aveva accarezzato la guancia e poi le aveva dato quel bacio improvviso,  inaspettato ed ora era impossibile tornare indietro dopo quel suo gesto gentile, non poteva finire lì, adesso che si era aperta una speranza per loro, per qualcosa….lei a quel punto non poteva tornare da suo padre e lasciare Ross, quella casa che ormai era diventata  la sua, lì era cresciuta, maturata, si era riscoperta donna…era impossibile andare via, sarebbe morta senza di lui….questi sentimenti esplodevano dentro il suo petto,  si sentiva quasi svenire, le tremavano le gambe,  lacrime le scendevano dal viso, lacrime miste  di gioia e di tristezza perché Ross era stato per alcuni attimi tanto vicino a lei ma poi era  scappato via lasciandola inerme….si accasciò a terra sfinita.
Nel frattempo Ross era entrato nella sua camera da letto, guardava fuori dalla finestra, chiuso nei suoi pensieri; come aveva potuto baciare Demelza, era la sua domestica, come era potuto succedere!? Sicuramente aveva giocato un ruolo  la sua rabbia per non essere riuscito nell’impresa di salvare Jim….Demelza lo aveva sorpreso nel momento in cui si sentiva frustrato, terribilmente stanco e aveva bevuto qualche bicchiere per cercare di superare il suo sconforto. Eppure lui sentiva  ancora la sensazione delle  dolci labbra di lei  sulle sue, il profumo della sua pelle…tutto era durato solo pochi attimi ma aveva lasciato un turbinio di sentimenti che non si sapeva spiegare; perché ora si sentiva così?! Eppure ormai era un uomo, non più un ragazzino attirato  solo da un bel visino. E forse proprio perché era un uomo, pensò, non era impassibile a Demelza… che in quegli anni era fiorita inaspettatamente; era da un po’ che ci girava intorno, specialmente da quando aveva sentito quelle voci ignobili riguardo un suo rapporto con lei, con la sua “sguattera” così dicevano le cattive lingue, quelle persone che si vantavano di appartenere alla nobiltà. Lui per quanto aristocratico, era cresciuto senza dare peso alle classi sociali, anzi aveva lottato per i diritti della povera gente, pertanto il suo nei confronti di Demelza, non era certo un pregiudizio  ma solo la remora che lei fosse minorenne, che l’avesse portata con  lui appena tredicenne solo per salvarla da un padre violento,  che avesse cercato di metterla al sicuro da un ambiente povero e rude….e adesso con i suoi strani pensieri, cosa stava combinando ?! dove erano finiti i suoi sani principi?  E adesso anche se stava per compiere i 18 anni, lo stesso si sentiva come se stesse approfittando di lei, lui che  invece l’avrebbe dovuta tenere al sicuro, che in qualche modo avrebbe dovuto proteggerla….
Si, era vero che Ross aveva instaurato con Demelza un rapporto quasi confidenziale negli ultimi mesi… tante volte si era sentito solo ad affrontare gli ostacoli della quotidianità….l’apertura della miniera, l’abbandono di Elisabeth che  poi aveva sposato Francis, la sua nuova vita senza nessuno che gli stesse davvero vicino, la ricostruzione di Nampara, e in ultimo  la cattura di Jim , giudicato senza pietà, e sbattuto in carcere….anche Verity era passata meno a trovarlo, rimasta più relegata a Trenwith dopo la storia finita male con il capitano Blamey…..   e in quei momenti di solitudine immensa, per quanto si sforzava di rimanere  forte per non far trapelare a nessuno le sue inquietudini, si era avvicinato a Demelza; prima aveva scambiato solo  qualche parola, poi qualche consiglio, talvolta  le aveva manifestato le sue emozioni, le sue idee e lei gli era stata vicino, anche solo con l’ascolto….si era a poco a poco con il suo carattere mite ma forte, insinuata nei suoi pensieri….persino quella sera dopo il processo di Jim  lui era tornato a casa, almeno lì ci sarebbe stato qualcuno che avrebbe capito come si sentiva, inutile di fronte al potere e frustrato per non essere riuscito a fare praticamente nulla per quel povero ragazzo.
Davvero Demelza a quel punto,  era solo una domestica  per lui? Cosa stava diventando per lui?
Prese dal vassoio il bicchiere che si era riempito con il brandy , lo bevve tutto in un sorso, lo avrebbe aiutato   a scacciare quella frustrazione che lo invadeva e iniziò a spogliarsi per andare a dormire; ma la notte fu inquieta per lui, ebbe un sonno agitato e solo nelle prime ore del mattino riuscì a cedere alla tensione e a rilassarsi.
In un’altra parte della casa,  Demelza, accovacciata nel suo letto, con gli occhi sbarrati  pensava  e ripensava a ciò che era successo con il suo padrone, le immagini passavano a rilento nella sua mente,  ne esaminava ogni attimo, gesto, significato e la notte anche per lei trascorse lenta ….si girava e rigirava…. l’agitazione non voleva lasciarla, alla fine si addormentò per pura  stanchezza.
Il sole sorgeva e i suoi timidi raggi filtravano attraverso le tende della stanza di Ross, erano i primi segni della primavera che spazzava via quell’inverno tanto rigido; lui si alzò veloce per andarsi a lavare e vestire, uscire presto da casa e andare alla miniera…il lavoro avrebbe spazzato già le idee che gli erano balenate nella mente appena aperto gli occhi….così uscì e al galoppo di  Darkie   scappò via da quella casa.
Demelza si alzò esausta, la notte non era stata utile, anzi aveva acuito le sue paure, cosa sarebbe successo adesso? Ross di certo l’avrebbe allontanata….era stato superato il limite imposto dalle convenzioni; lei lo aveva provocato forse…..e adesso si vergognava del suo comportamento…. Come avrebbe dovuto affrontare Ross dopo quel bacio? Come avrebbe potuto guardarlo negli occhi ? nascondendo i suoi sentimenti?...ormai le sue difese erano cadute e si era mostrata per quello che era…una domestica innamorata perdutamente del suo padrone, e ripensando a questo  non rimaneva altro che  dimenticare quella sera e Ross, perché nessuna speranza poteva esserci per loro davvero….anzi lui l’avrebbe mandata via, non l’avrebbe voluta più in casa  in giro tra i piedi! lei che era stata così spacciata, impudente a mettersi quel vestito non suo, che aveva giocato a fare la signora,  che aveva curiosato in posti  a lei non accessibili.
 Non sarebbe andata da suo padre però, non avrebbe potuto sopportare di tornare di nuovo in quella condizione, Ross l’aveva cambiata e le aveva fatto sperare in una vita migliore, il suo futuro era dunque confuso, avrebbe aspettato qualche giorno per capire, vedere, riprendersi da ciò che era capitato e con mente più lucida avrebbe poi  deciso cosa fare.
Pertanto, fino a quasi l’ora di pranzo adempì a tutti i suoi compiti, però con lentezza, con fatica, come se il suo cuore fosse improvvisamente diventato un enorme peso da trascinare e poi decise di uscire di casa….era troppo presto per trovarsi davanti Ross con il suo viso così bello, senza poterlo toccare, sfiorare … quel semplice dolce bacio, quel contatto  sembrava essere durato una eternità, era rimasto sospeso in un’altra dimensione, come qualcosa di irreale, un sogno forse……non più raggiungibile…
Pruide aveva visto Demelza strana in quelle ore, pensierosa, non sorridente come al solito, distratta e ad un certo punto la vide uscire da casa e andare verso la spiaggia con  Garrick vicino…..di solito preparava il pranzo con lei per il padrone  invece di allontanarsi così senza spiegazione.
A pranzo Ross non tornò, si fece sera quindi e Pruide si chiese come mai i ritmi di quel giorno fossero così diversi dal solito……Demelza non si era vista per tutto il giorno, dove poteva essere andata? Iniziava a preoccuparsi e girava per casa, per il giardino  per capire dove fosse andata, ma senza risultato alcuno….quella ragazzina che non aveva voluto per diverso tempo, era riuscita ad entrarle nel cuore e le si era affezionata considerandola quasi una figlia, e adesso si sentiva in apprensione, pur non sospettando nulla….le sembrava solo strano, avvertiva una certa tensione già dalle prime ore di quel giorno.
Ross rientrò in casa all’ora di cena, il buio era calato e iniziava a sentirsi il vento che ancora batteva freddo. Era stato un giorno pesante, non si era risparmiato a lavoro, era sceso in miniera e aveva iniziato anche lui a usare con forza il piccone e adesso si sentiva meglio paradossalmente, più rilassato…..tutto sarebbe tornato nella normalità…non c’era bisogno di preoccuparsi…in fondo quello era stato un bacio fugace, senza troppa importanza, quanti padroni avevano storie segrete con le proprie domestiche, quindi quello che era capitato la sera prima non era niente di eccezionale e comunque lui si era fermato in tempo, non c’era ragione di preoccuparsi pertanto……Demelza avrebbe dimenticato tutto, come anche lui. .
Quando entrò in casa, chiamò “Demelza!”  come ogni sera quando rientrava la chiamava e lei lo aiutava a sfilarsi  gli stivali mentre stava seduto nella sua poltrona davanti il camino….era un atto gentile che a lui piaceva….con quel semplice gesto lui si sentiva di nuovo a casa dove  c’era qualcuno che lo aspettava.
Quella sera non  rispose nessuno ma lui non si preoccupò, decise  allora di farsi un bagno caldo, poi avrebbe cenato.
Dopo circa un’ora scese le scale rilassato e entrò in cucina, non vide il solito mazzo di fiori freschi nel vaso sopra il tavolo né sentì il profumo di cibo caldo e appena preparato…”Demelza!”……,”Pruideeee!”…..nessuno spuntò, allora andò verso il salotto e lì trovo Pruide intenta a mettere la legna nel camino per rinfoltire il fuoco…..”Pruide perché non rispondi?!!! Demelza dov’ è?” e lei “ signore, non so…è uscita prima di pranzo con Garrick e da allora non l’ho più vista” …..Ross iniziò a sentire l’apprensione crescere in lui…. a quell’ora non era ancora rientrata? dove poteva essere andata?  poteva essere successo di tutto, ormai era quasi notte, dove poteva essere finita quella irrefrenabile ragazzina!   Pruide continuò “ l’ho vista solo che andava sul sentiero che porta verso la spiaggia…..non vorrei fosse tornata a casa da suo padre….”  Ross sorpreso la guardò in faccia interrogativo    “ come da suo padre?” e Pruide “ suo padre ieri mattina è venuto qui a Nampara dicendole che sarebbe venuto a prenderla per riportarla a casa al più presto, si è risposato e vuole Demelza di nuovo con lui ….  si è ricordato improvvisamente di avere una figlia  dopo tutto questo tempo, il vecchio caprone! Oppure più probabile,  vuole una cameriera per la sua nuova moglie!”.
Ross rimase immobile cercando di mettere in ordine le idee; quindi il padre di Demelza l’avrebbe voluta di nuovo in casa!.....certo! quella sarebbe stata la soluzione per tutti i problemi….Demelza sarebbe andata via e lui sarebbe stato libero dai suoi scrupoli, avrebbe continuato a vivere come un signorotto tranquillo, badando alla sua miniera, avrebbe potuto prendere un altro servo che compensasse il lavoro di Demelza, avrebbe potuto evitare un confronto con lei, anche se lui non le doveva nulla visto che era  il suo padrone e lei non avrebbe dovuto pretendere nulla da lui.
Ma mentre pensava queste cose, il senso di serenità che sarebbe dovuto scaturire da questa nuova opportunità, lasciava il posto invece all’ irritazione per quei pensieri che davvero non facevano parte di lui, però allo stesso tempo rifiutava di guardarsi dentro…non era possibile che quella ragazzina lo avesse così rimbecillito! Possibile che un solo bacio tra loro avesse scatenato tutto questo in lui, questa agitazione, inquietudine...allora come una furia, andò a vedere nella  stanza di Demelza se ci fossero ancora  le poche cose che le appartenevano e appena vide i suoi vestiti semplici ripiegati sul letto….un sorriso comparve nel suo viso…..e quella sua reazione istintiva lo fece  risvegliare…..non sapeva cosa precisamente voleva da lei….ma sicuramente non doveva andare via, lui la voleva lì in casa con lui, non sapeva ancora cosa  sarebbe scaturito da questo suo desiderio ma era certo che le avrebbe  impedito di tornare a casa  da suo padre, se così si poteva chiamare quell’uomo incapace di provare qualsiasi tipo di  amore  e che mai le aveva dato un po’ di affetto.
Decise di andarla a cercare; la notte era scesa ormai, il vento si era fermato e aveva lasciato lo spazio ad un magnifico cielo stellato.
Prese il cavallo e andò verso il sentiero che conduceva  alla spiaggia con una certa fretta e agitazione…..Demelza amava molto il mare e spesso andava lì ad ascoltare le sue onde….doveva trovarla e riportarla a casa….arrivato sul promontorio della baia, dall’alto la vide che camminava a piedi nudi sulla spiaggia, testa bassa e Garrick vicino….allora  lui scese da cavallo e continuò a piedi a seguire il sentiero che lo condusse fino a dove iniziava la sabbia….la luna si specchiava nel mare e con il suo chiarore rendeva la notte meno cupa… a grandi passi Ross raggiunse Demelza  e improvvisamente le prese la mano….Demelza sussultò…non lo aveva sentito avanzare talmente presa dai suoi pensieri e si girò verso di lui restando sorpresa, gli occhi aperti, incredula…”sir Ross…..cosa ci fate  qui?” e lui ” cosa fai tu qui a quest’ora…non ti sei accorta che è molto tardi, è notte…IO…ehm, Pruide è molto preoccupata….”  E mentre le diceva queste parole, sembrò vederla veramente per la prima volta; era impressionante quanto quella ragazzina adesso fosse cambiata, i suoi capelli rossi, ribelli e mossi ricadevano attorno al suo viso roseo, gli occhi grandi e azzurri, le labbra rosse semichiuse,  le dolci forme si vedevano attraverso il vestito, era diventata una donna e lui non si era accorto mai davvero  se non in quel preciso istante  quanto fosse diventata bella, era semplice, non sofisticata come le donne nobili  del posto, e forse proprio questo la rendeva  diversa, lei “a suo modo” era affascinante e i suoi occhi irradiavano vivacità e intelligenza….rimase come impaurito alla sua vista e per ciò che improvvisamente lui si permetteva di pensare. In quel momento Demelza interruppe i suoi pensieri dicendo:        ” si…già …non mi andava di tornare…..e non pensavo che nessuno si accorgesse della mia assenza…..avevo bisogno di stare un po’ qui da sola, lontano da tutto e tutti….mi spiace per Pruide…. e mi spiace che  sia dovuto venire a  cercarmi in quest’ora tarda….”. Mentre parlava lei manteneva  gli  occhi   bassi…..Ross rimase incapace di dire nulla….la prese solo per mano e la condusse sul sentiero per risalire la baia ….al tocco della mano di Ross, Demelza rimase stupita, il cuore le iniziò a battere forte, lui non poteva fare così per poi diventare  nuovamente indifferente e freddo….no….questa volta non gli avrebbe permesso  certe confidenze   e così staccò la sua mano da lui…..allora Ross la guardò in viso e percepì in lei un sentimento come di rabbia, ribellione che non capì…ma non importava, adesso la doveva solo riportare a Nampara, quindi le fece un gesto con la mano per indicarle di passare avanti a lui e lei obbedì camminando sul sentiero fino a quando non  arrivarono fino al cavallo, lì Ross salì e le tese la mano  per aiutarla …. Demelza lo guardava incerta…ma lui più deciso, questa volta, non ritirò la sua mano e a quel punto a lei non rimase che accettare e salire in sella al cavallo ponendosi davanti a lui…  Garrick rimase a guardarli, deciso a seguirli come era solito fare come già era successo qualche volta in passato….si ….altre volte Ross aveva portato Demelza in giro a Truro per fare delle spese, era stata una cosa naturale, senza nessun problema particolare…ma adesso…sembrava tutto diverso….lei sentiva il respiro di lui tanto vicino mentre il cavallo trottava, sentiva le braccia di lui che attorniavano i suoi fianchi per prendere e governare le briglie….tutto questo per lei era ormai insopportabile, non poteva restare indifferente a lui e allo stesso tempo non sopportava la possibilità  di essere cacciata via, ignorata….fu chiaro che per lei tutto questo stava diventando troppo, doveva andare via subito, allora decise che appena arrivata a Nampara avrebbe preso le sue cose per  fuggire via, avrebbe trovato cosa fare, non si sarebbe arresa, avrebbe cercato un posto dove lavorare, fare la domestica, qualsiasi cosa pur di non rimanere lì a tormentarsi ogni giorno, vedere il suo padrone indifferente a lei, farsi la sua vita e magari sposarsi con una bella signora…..rabbrividì solo al pensiero di questo.
Arrivarono a Nampara, le luci della casa erano ormai spente, tranne quelle della cucina; Ross  balzò da cavallo,  prese Demelza per la  vita e la fece scendere  e per un lungo istante si trovarono l’uno di fronte all’altro….Ross  la fissava…non riusciva a staccare gli occhi da quelli di lei….dentro di lui un combattimento….voleva distaccarsi ma non poteva, non riusciva….lei era bella e lui era così giovane…. chi era questa fanciulla di fronte a lui…..una sconosciuta, una domestica, semplicemente una donna pensò  e prima che le potesse dire qualcosa, lei fece un passo indietro  e  velocemente  raggiunse la casa.
In cucina vide Pruide che dormiva adagiata sul tavolo, doveva essere rimasta lì ad aspettarla sfinita e in ansia, allora con un sussurro le disse che era tornata e che poteva andare a letto tranquilla. Così Pruide borbottando e barcollando per via  di qualche bicchierino di  porto bevuto di troppo, andò a letto, ricadendo nuovamente in un sonno profondo.
 Ross nel frattempo era entrato in casa,  si era seduto nella sua poltrona preferita davanti il fuoco  dopo essersi tolto la giacca….si sentiva infastidito, quasi arrabbiato…si chiedeva come mai  Demelza ora si stesse comportando in quel modo? eppure la sera prima sembrava apprezzare la sua vicinanza, anzi aveva fatto in modo di attirare la sua attenzione  indossando quel vestito, alzando i suoi capelli……. e ora invece quasi lo evitava e respingeva…ma chi si credeva di essere questa ragazzina che si prendeva così gioco di lui!  A quel punto decise che un confronto fosse necessario tra loro…e gridò “Demelza!” rischiò di svegliare tutti in quella casa ma per fortuna non succedette ….lei arrivò in quella stanza in punta di piedi e vide Ross seduto che guardava assorto il fuoco e si avvicinò fino a rimanere accanto al tavolo…l’atmosfera lì era diventata pesante, carica di tensione…Demelza avrebbe voluto bere un bicchiere di porto per farsi coraggio, ma avrebbe disubbidito al suo padrone che le aveva categoricamente vietato di bere quella roba, e adesso non voleva farlo innervosire perché aveva bisogno di calma per concentrarsi e  trovare le giuste parole da dire …pertanto si fece forza e decisa, risoluta gli  disse:” sir, domani mattina andrò via, lascerò questa casa ….” , Ross a quel punto si alzò dalla poltrona e si parò di fronte a lei,  Demelza lo vide bello e fiero, nel suo viso lesse qualcosa che non andava, ma non perse tempo a decifrare il suo pensiero come faceva abitualmente, altrimenti non sarebbe riuscita a finire il suo discorso e continuò ”già nelle prime ore del mattino…” ma dovette interrompersi perché Ross le afferrò le braccia e furente disse “ e così scappi? Da cosa Demelza?!”lei non si aspettava di certo quella reazione, lo vide furente, fuori di sé, allora cercò di rispondere “no sir…da nulla….io….ho bisogno di andare….” E lui “ ieri sera non mi sembravi  decisa di allontanarti da questa casa e soprattutto da me….si può sapere cosa vuoi allora? cosa ti passa per la testa!…ti metti quel bel vestito e piombi in questa stanza….trasformata, sofisticata, decisa a ….provocarmi….e ora perché vuoi andare via ? Attenta ragazzina….non scherzare troppo con il fuoco…con me!” sentendo quelle parole Demelza sentì aumentare il suo disagio, la sua vergogna per quello che aveva fatto la sera prima, era andata troppo oltre, si era comportata come una sgualdrina, non come una signora come avrebbe voluto essere, capì che non sarebbe stata mai una signora, come lo aveva potuto pensare anche solo per un attimo?!…gli occhi iniziarono a diventare lucidi per la tensione ma cercò di ricacciare dentro le lacrime per rimanere forte, anche se ora di fronte a lui si sentiva debole e vulnerabile come non mai….allora cercò di divincolarsi per fuggire via lontano, da lì …. da lui ma Ross non aveva intenzione di mollare la presa, anzi divenne più forte; una piccola lotta si animò tra  loro due….fino a quando i loro occhi non si incontrarono costringendoli a fermarsi e  guardarsi nel profondo delle loro anime, lui a quel punto allentò la presa e con la mano asciugò la timida lacrima che era riuscita a farsi strada  sulla guancia di Demelza e lì le difese di lei si abbassarono completamente e lui capì che era arrivato quel  momento che tanto temeva ma che era inevitabile a quel punto, perché lei era bellissima e la voleva intensamente, quindi le prese il viso con le mani delicatamente e iniziò a baciarla sugli occhi, sulle guance fino ad arrivare alle  sue labbra che da semichiuse si aprirono arrendendosi oramai alla sua insistenza…la prese in braccio e pian piano salendo le scale, aprì la porta della sua camera adagiando Demelza sul letto, si inginocchiò davanti a lei e le disse “lo sai che cosa dicono di noi ?” e lei “si” e lui continuò “ se non la finiamo adesso…ciò che dicono …potrebbe diventare vero…” e lei disse “ …e allora facciamolo diventare vero….io non vivo che per te Ross….” …lui iniziò a scioglierle i capelli delicatamente e la baciò intensamente, una e più volte, incapace di fermarsi, perché non poteva e non voleva… così in quella notte divennero una cosa sola, perché solo così poteva andare tra loro…..godettero del presente, in ogni suo attimo,  non pensando né al passato né al futuro, non chiedendosi nulla ma tenendosi stretti e restando fuori dal mondo, lontani dalle convenzioni e dai pregiudizi, perché è così che deve essere l’amore, libero di essere vissuto nel pieno, libero dagli schemi, dai limiti, da ogni ostacolo.
   
 
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