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Autore: Harley Sparrow    01/04/2020    0 recensioni
Sequel di This is Us – Youth e di This is Us – Bond
Anno 1995/1996
Per Edmund, Frannie e Margaret inizia l’ultimo anno alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. L’ombra del ritorno di Voldemort si allunga silenziosa, e i ragazzi ne subiranno le conseguenze. Scopriranno presto che il mondo magico non è più quello di una volta.
Con la professoressa Umbridge più odiosa che mai, segreti da tenere nascosti, i rapporti fra le Case che si fanno più freddi, la fine di qualche amicizia e un’alleanza inaspettata, riusciranno i nostri eroi a superare i MAGO e a prepararsi alla vita fuori da Hogwarts?
*
[Dal capitolo IV]
«Usare incantesimi di Difesa?! Non riesco a immaginare una situazione nella mia classe che richieda di ricorrere a un incantesimo di Difesa. Lei si aspetta forse di essere aggredita durante la mia lezione, signorina…?»
«Oaks» rispose Laetitia.
Frannie fissò l’insegnante incredula. Non aveva mai sentito una castroneria simile, nemmeno dal professor Allock, e comunque a quei tempi sarebbe stato divertente. Ora non lo era, non lo era per niente.
Genere: Angst, Generale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Dolores Umbridge, Fred Weasley, Nuovo personaggio, Serpeverde, Severus Piton
Note: AU, Cross-over, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Until the very end'
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Dal momento che tra quarantena, università e vari pensieri abbiamo troppe cose a cui pensare, abbiamo deciso di concludere la storia con un capitolo di epilogo, perché non possiamo più permetterci di continuarla, ma non volevamo lasciarci senza nulla.
Questo è come ci eravamo immaginate la fine della storia, che abbiamo avuto in mente dal primo momento.
Alcune cose potrebbero sembrarvi scioccanti ma vi assicuriamo che se avessimo pubblicato tutti i capitoli avrebbe avuto senso così.
Alla fine risponderemo a ogni domanda.
 
EPILOGO
 

Quattro anni dopo
 
Margaret guardò alla finestra e vide quel che ormai vedeva da qualche giorno: un paesaggio innevato, illuminato dalla tenue luce delle luminarie del villaggio. Non vedeva l’ora che arrivassero le sei, così che non avrebbe più dovuto passare il tempo in solitudine. A questo pensiero sorrise impercettibilmente e si guardò il ventre.
“Hai ragione, non sono sola” mormorò accarezzandosi la pancia.
Quando Mary varcò la porta alle sei in punto, trovò la ragazza in un angolo del salotto, con la testa fra le mani.
“Hey, sono a casa” disse allegra posando il mantello sul mobile all’ingresso “Ho fatto appena in tempo a comprare i cupcake al cioccolato prima che chiudesse… Dove… Oh”
Non appena vide la sua compagna, fu subito accanto a lei.
“Scusa” borbottò Mag “Un momento di nostalgia”
“Pensavi a lui?” chiese Mary accarezzandole la gamba con affetto. Quando Mag annuì la abbracciò.
“Manca anche a me” disse semplicemente.
“Ma almeno ci ha lasciato qualcosa, no? Spero che abbia i suoi occhi” disse Mag prendendo la mano di Mary e appoggiandola sul pancione. Tirò su col naso e fece un sospiro profondo.
Era ormai all’ottavo mese. Otto mesi erano passati dall’ultima notte di passione che aveva passato con il suo ragazzo di allora, Edmund Pevensie, morto il giorno nel tentativo di salvare il mondo da Voldemort. Un Avada Kedavra dal fratello Peter, che era passato al Lato Oscuro senza che nessuno se ne accorgesse.
Il dolore per la perdita si era placato solo grazie all’amore che aveva scoperto di provare nei confronti di Mary Sue, l’eccentrica ragazzina che per anni era stata sua nemica e rivale. In realtà si era accorta che tutto quell’odio era dovuto a un sentimento che aveva cercato di seppellire, ma che era emerso nel momento più cupo per entrambe. Entrambe avevano amato Edmund, su questo erano d’accordo, ma al momento di guardare al presente e al futuro si erano accorte che la loro compagnia non solo era un balsamo per le ferite, ma era anche piacevole, e da piacevole era diventata necessaria.
Frannie inizialmente non aveva approvato, ma quando aveva saputo che Mag era rimasta incinta del suo migliore amico non ne aveva più voluto parlare e aveva accolto Mary Sue come una sorella.
“Sei la cosa più bella che mi sia mai successa” disse Mag prima di darle un bacio.
“Anche tu, tesoro mio” disse Mary Sue con aria sognante.
In quel momento una voce richiamò alla realtà le due innamorate.
“Mag! Mary!” disse una voce famigliare.
Le due scattarono in piedi, ma andarono in direzioni diverse: Mary andò a prendere un piccolo oggetto nella camera sua e di Mag, mentre quest’ultima prese un oggetto uguale dal tavolo in cucina, dove lo aveva lasciato. Era lo specchietto che avevano regalato anni prima all’amico Edmund. Quando il ragazzo era morto avevano affidato il suo a Mary con molto piacere.
“Frannie! Come stai?” esclamò Mag tenendosi la pancia, un po’ affaticata.
“Benissimo! Indovina??” disse la ragazza “Ciao Mary!” esclamò quando sullo schermo dello specchietto apparve anche l’amica.
Mentre parlava si mise davanti la mano. Era la sua mano, la sua solita, comunissima mano, solo che a ornare l’anulare c’era un grosso diamante.
“No!” esclamò Mag. “Allora si è deciso a fare il grande passo!”
“Sì, me lo ha chiesto poco fa. È qui che ascolta” cinguettò la ragazza, che in quel momento inquadrò un ragazzo moro, alto e con la carnagione olivastra e lo sguardo arcigno.
“Lo faccio solo perché per voi donne queste cose sono importanti” borbottò con aria annoiata. “Frannie, ti avevo detto che volevo bere il tè a quest’ora! Non hai ancora messo la pentola sul fuoco”
Mag ridacchiò e Frannie fece lo stesso.
“Sta scherzando” ridacchiò la ragazza. “Però mi ha chiesto di lasciare il lavoro per rimanere a casa a fare la matrona, come dice lui. Domani do le dimissioni, non sto più nella pelle!”
“Hai fatto la scelta giusta Fran, l’appoggio in pieno. Ora vai a preparare il tè, possiamo farti compagnia lo stesso mentre lo fai” disse Mary, e Mag fu concorde.
“Avete ragione” disse la ragazza alzandosi in piedi e dirigendosi verso la cucina.
“Penso anche che dovresti imparare a cucire, non si sa mai” aggiunse Mag. “Io lo sto imparando adesso che sono a casa a non far niente, ma per una donna sposata sarebbe utile perlomeno imparare l’incantesimo giusto”
“Sì infatti, ma da qui a quattro mesi c’è tempo!” disse Frannie con un’alzata di spalle. “Penso anche che limiterò la magia, a Kain non piace sapere che sono più brava di lui… Ai MAGO avevo preso il massimo dei voti e non vorrei mortificarlo”
“Ma sì, dagli questo contentino, mi sembra giusto” disse Mag. “Farei lo stesso anche io”
Mary Sue si avvicinò a Mag e le cinse le spalle, così la ragazza appoggiò affettuosamente la testa sulla spalla della sua amata.
“Pensi che Tony la prenderà male?” chiese Mag.
“Quello che pensa McMartian non è più affar mio da tempo ormai” disse la ragazza con aria di sufficienza “Doveva pensarci bene prima di tradirmi con Belle”
“Già. Un momento di debolezza un corno” disse Mag con rabbia crescente, al ricordo di come il Tassorosso aveva giustificato l’essere stato trovato in uno stanzino con la persona che Frannie odiava più al mondo.
“Infatti. Io almeno quando lo ho tradito con George durante la battaglia non mi sono fatta beccare” disse Frannie ridacchiando e abbassando la voce per non farsi sentire.
“Sono contenta però che tu e Montague vi siate trovati. Formate una bella coppia” disse Mary Sue con un gran sorriso.
“Sì, lui mi ha conquistata con la sua forza e il suo senso dell’umorismo” disse Frannie. “Mi fa troppo ridere quando mi dice che devo cucinare sempre io”
“Vedrai che prima o poi ti aiuterà almeno a lavare i piatti!” disse Mag ridacchiando.
“Ma l’importante è che ci sposiamo!” disse Frannie.
“Avete sentito Fred negli ultimi tempi?” chiese Mag.
“No, ma ho parlato con Lupin: ha detto che il piccolo Teddy sta benissimo, penso che un giorno di questi andrò a trovare lui e Tonks!” disse Frannie “Anche se sono un po’ arrabbiati per la storia di Kain”
“Penso che alla fine capiranno anche loro che al cuor non si comanda” disse Mag stringendo la mano di Mary Sue.
“Hai ragione” disse Frannie. “Adesso devo andare, ci vediamo presto!”
“Certo, tanto da quanto ho capito siamo entrambe casalinghe” disse Mag ammiccando all’amica.
“Giusto! Possiamo cucinare, cucire e spettegolare insieme!” disse l’amica.
“Sono contenta che la nostra amicizia sia rimasta la stessa dopo tutti questi anni. Edmund sarebbe fiero di noi” disse Mag.
“Giusto. Sarebbe fiero di noi” fece eco l’amica.
 
Quella sera, quando si misero a letto, ripensarono a come era andata la loro vita in quell’ultimo anno. La guerra le aveva segnate e aveva tolto molto, ma alla fine si sentivano ricche ugualmente. Erano vive e innamorate di persone meravigliose. Si sentivano fortunate, anche se avevano dovuto dire addio alla loro innocenza e ad alcune persone importanti. Edmund era sempre vicino a loro e così anche George, che si era sacrificato per salvare il gemello durante la battaglia finale.
Andava tutto bene.



 
 
Note autrice
Ci avete creduto? Ahahahah
Pesce d'Aprile ragazzi!
Davvero credevate che avremmo abbandonato la storia? Secondo voi?
Su con la vita, i nostri amici hanno ancora tanto da raccontare.
Voi come state passando questi giorni difficili? Con la speranza che stiate tutti bene, a presto.
 
   
 
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