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Autore: lmpaoli94    01/04/2020    5 recensioni
Una storia immersa nelle lande verdi dei castelli e dei prati irlandesi.
Famiglie alleate e trame nascoste per distruggere la felicità o addirittura la vita dell’altro.
La gioia non può far parte in quel mondo pieno di ingiustizia e di crudeltà.
I sogni sembrano un lontano ricordo e la spensieratezza dei giovani sembra sparita per sempre.
ma non per Anastasia Steele, contessa di Limerick e figlia di una delle famiglie più importanti del regno d’Irlanda.
La volontà di trovare l’uomo giusto per rendere la sua vita perfetta sarà ostacolata dalla gelosia delle persone più vicine a lei e da trame di matrimonio che mineranno per sempre il suo futuro
Ma la giovane Steele sarà talmente determinata da non fermarsi mai dinanzi a nulla pur di portare a termine il suo amore proibito e mai nascosto del lord più invidiabile della corte irlandese.
Genere: Drammatico, Storico, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, FemSlash | Personaggi: Anastasia Steele, Christian Grey, Elena Lincoln, Leila Williams
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti
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Anastasia Steele si stava specchiando mentre i servitori gli stavano sistemando la sua acconciatura.
Era davvero bellissima addobbata e truccata come se fosse la lady più bella del mondo.
Il solo colorito pallido contornavano i suoi occhi profondi mentre il suo sorriso stava sparendo dinanzi a quella visione celeste.
Il conte di Limerick, Raymond Steele, aveva organizzato insieme all’aiuto della moglie Carla May Wilks, una festa in onore della loro unica figlia che molto presto sarebbe andata a nozze grazie alle influenze della famiglia Steele per accaparrarsi un buon partito e aumentare la loro inestimabile ricchezza.
E perché no, anche avere un erede da accudire come se fosse un miracolo di Dio.
Ma gli avvenimenti che si presenteranno dopo saranno molto diversi da tutto questo.
Anastasia non aveva nessuna intenzione di fidanzarsi con chi i loro genitori preferivano, soprattutto sposarsi.
Era ancora una bambina agli occhi dinanzi a quello specchio e la sua vita non poteva essere bruciata in quel modo.
Un mucchio di pensieri affollavano la sua mente mentre la sua dolcezza si stava affievolendo.
Non avrebbe mai voluto uscire da quella stanza, ben sapendo che i suoi genitori la potevano mettere in imbarazzo in ogni momento.
La rigidità della corte di Limerick l’avevano repressa in tutti i suoi quindici anni di vita.
Ma per Anastasia era giunto il momento di dare una sferzata alla sua triste vita cercando un espediente per fuggire appena la festa si fosse conclusa.
< Signorina, abbiamo finito > fece la sua acconciatrice personale
Ma la giovane ragazza, ormai sul punto di diventare donna, non disse niente dinanzi a quella perfezione.
< Siete davvero incantevole. Fatevi guardare. >
< Grazie, Mary. Puoi andare. >
< I vostri genitori saranno molto felici di vedervi così. Siete il loro fiore più bello. >
“Un fiore che non è ancora sbocciato del tutto” pensò affranta Anastasia.
< Tra quanto arriveranno gli ospiti? >
< Molti sono già arrivati, signorina. Altri stanno per giungere. Secondo me dovreste andare di sotto. Tutti vorrebbero vedervi. >
< Dovranno ancora aspettare. Non sono pronta. >
< Ma come? Posso fare… >
< Va benissimo così. Adesso vorrei essere lasciata in pace se non ti dispiace. Fai in modo che io non venga disturbata. Sono stata abbastanza chiara? >
< Come volete voi, signorina. >
Ma i suoi ordini non vennero per niente concepiti a causa dell’arrivo di sua madre Carla.
< Madre, che belle sorpresa. >
< Anastasia: sei un incanto. >
< Non occorre che me lo ricordiate > replicò la giovane ragazza mentre sua madre gli accarezzò dolcemente il volto.
< Farai la fortuna della nostra famiglia. Tutti gli uomini faranno la fila per fidanzarti con te. >
< Già… gli uomini… Il vostro pretesto principale è trovarmi un ottimo partito. >
< Tesoro mio, ne avevamo già parlato… >
< E ne dobbiamo parlare anche adesso? Non pensate alla mia felicità? Alla mia libertà? Io non posso sopportare… >
< Sei una contessa Anastasia e il miglior modo per essere una nobile è sposare uno degli uomini più importanti d’Irlanda. Ho già pensato che possa essere l’uomo giusto per te. Ti sta aspettando nel salone principale. >
Sentendo quelle parole, Anastasia cominciò a piangere dalla disperazione.
La sua vita era stata decisa dal primo giorno della sua nascita.
La piccola Ana aveva avuto un’infanzia molto triste sebbene i suoi genitori non gli avevano mai fatto mancare niente.
La sua istruzione e la sua rigidità nobiliare gli avevano precluso la voglia di essere libera e indipendente.
In fondo era ancora una piccola bambina, ma perché pensare di fuggire da quel mondo?
Un mondo che la stava rendendo diversa e triste.
E per fuggire, doveva inizialmente acconsentire ai voleri della madre.
Ma tutto quello stress era troppo per lei, cominciando a pensare che un giorno di questi sarebbe scoppiata.
< Non penserai di rimanere qui rinchiusa per tutto il giorno, spero. >
< Non credo che sarà possibile. Mi trascinereste contro la mia volontà. >
< Ovvio che sì. La devi smettere di comportarti come una bimbetta qualunque. Ormai sei una donna. >
< Ho solo sedici anni, madre > rispose la giovane ragazza con le lacrime agli occhi < Che cosa vi aspettate? Che io sia la figlia perfetta che avete sempre sognato? Ebbene, io non sono un soldato di fanteria come quelli che ci proteggono da eventuali rivoluzionari o anarchici. Io sono vostra figlia. >
< E come figlia prediletta dovrai ascoltarmi e fare tutto quello che io e tua padre ti ordiniamo di fare. Sei ancora troppo piccola per prendere simili decisioni. >
< Anche di sposarmi, se è per questo. >
< Io e tuo padre non abbiamo mai parlato di matrimonio? >
< Ma sono sicura che lo fareste molto presto. Appena io e il vostro uomo che avete scelto per me legherà anche solo un poco alla mia persona voi mi imprigionereste in un matrimonio infelice. È questo quello che volete? >
Ma la madre di Anastasia non ebbe il tempo di rispondere, venendo interrotta dall’arrivo di suo marito Raymond Steele.
< Carla, che sta succedendo? Tutti gli ospiti sono giunti a corte. >
< Mi dispiace Raymond, ma vostra figlia non ne vuole sapere di scendere. >
Vedendo come stava piangendo, Raymond fece di tutto per capire la situazione.
< Spero che il tuo pianto non riguardi il tuo futuro, Anastasia. >
< Ovvio che sì, padre. Io non posso continuare a vivere così. >
< Una crisi d’identità, Raymond. Nostra figlia non vuole essere quello che abbiamo costruito pr lei. >
< Volete dire quello che avete costruito per voi. Perché non avete fatto altro che precludere la mia felicità. >
< Ti abbiamo dato tutto, Anastasia. E questo è il ringraziamento?! >
< Non urlate, Raymond. Ci potrebbero sentire. >
< Che facciano pure quello che vogliono! Ma io non rimarrò qui inerme a vedere mia figlia distruggere il suo futuro per un semplice attacco di panico. Tra qualche anno mi ringrazierai, signorinella. Io e tua madre… >
< Smettetela! Non voglio più ascoltarvi! >
Mentre le lacrime stavano rovinando il trucco della giovane ragazza, Raymond non ce la faceva a rimanere a fissarla in quel modo.
< Io intratterrò gli ospiti mentre la servitù risistema il suo trucco e il suo viso. Non fatemi aspettare oltre, altrimenti la mia furia sarà implacabile. >
Dopo aver richiamato tuta la servitù che l’aveva preparata per la festa, Raymond ordinò a sua moglie di tenerla sotto stretta sorveglianza.
< Ma Raymond, devo intrattenere le consorte dei nostri ospiti.
< Parleranno tra di loro. Adesso avete una figlia a cui pensare. Quando tutta questa stupidaggine sarà finita, vi voglio vedere sorridenti nel salone di sotto, oppure vi ci trascinerò con la forza. >
< La vostra verve inconfutabile va oltre qualsiasi cosa. >
< Abbiamo aspettato questo momento da sedici anni > rispose l’uomo a denti stretti < Non permetterò a nessuno di rovinarmi questo momento. Soprattutto ad una sciocca ragazzina senza cervello. >
Nel vedere suo marito sbattere la porta della stanza della figlia, Carla pensò se sua figlia aveva ragione.
La sua posizione nobiliare e i suoi doveri principali gli avevano precluso la felicità e la spensieratezza che la stavano distruggendo psicologicamente?
Solo il tempo l’avrebbe saputo per certo.
   
 
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