Anime & Manga > Naruto
Segui la storia  |       
Autore: Dragon Ice    07/08/2009    1 recensioni
Scritto a quattro mani con Lady_Nene.
Salve, questa è la mia prima storia, per favore, siate clementi.
Dunque, per ora di Naruto c'è solo l'ambientazione, ma in futuro compariranno pure i personaggi.
Intrecciò le mani dietro la testa e sorrise soddisfatto: da quando aveva cacciato Satori Uume dal villaggio era tutto un po' più pacifico... un po' più vivo.
Genere: Generale, Azione, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Abisso

File 0: Prologo




Ice Hoshi sospirò sconsolato e si permise qualche secondo di tregua da quei documenti burocratici che gli venivano somministrati con la scusa che lui era l'Aokage.

Il villaggio del giaccio non era tra le cinque grandi terre dei ninja, ma anche loro avevano un Kage, infischiandosene bellamente delle lamentele dei "veri" Kage.

Intrecciò le mani dietro la testa e sorrise soddisfatto: da quando aveva cacciato Satori Uume dal villaggio era tutto un po' più pacifico... un po' più vivo.

"Sembra d'aver scacciato il male" pensò Ice, sapendo perfettamente che non era così: Satori non era il male, era solo un ragazzino incredibilmente potente a cui piaceva giocare al dittatore, il male era tutt'altra cosa.

Con un altro sospiro tornò a chinarsi sui suoi documenti, guardando di tanto in tanto fuori dall'ampia finestra che gli stava di lato, beffarda. Lui era così pieno d'impegni che non poteva perdersi nella bellezza dei ghiacci che si vedevano dalla finestra, eppure quella era lì, grande e grossa che quasi supplicava d'essere guardata.

Aveva cominciato a nevicare forte e Ice si voltò per l'ennesima volta. Era già buio, ma scorse una figura che si muoveva furtiva nell'oscurità.

Si alzò riluttante dalla sedia, sentiva una strana sensazione, ma, ripresosi, si diresse fuori senza esitazioni.

Camminò frettolosamente nella neve e attese che la figura si facesse vedere. Sapeva che stava attendendo lui.

La neve scricchiolò sinistramente sotto i piedi della figura. -Ice... quanto tempo-.

Hoshi ci mise diversi secondi per riconoscere quella voce, ma alla fine le sue labbra si piegarono in un ghigno.

-Satori, sei qui per rubarmi il posto di Aokage?- domandò Ice, sardonico.

Uume parve compiacersi all'intuizione dell'altro. -Ci sarebbero altri possibili motivi per la mia presenza qui?- domandò.

Ice sentì una scarica di puro odio misto a rabbia passargli per tutto il corpo. Non gli avrebbe permesso di riportare il caos al villaggio. Improvvisamente sorrise, di un sorriso che di allegro non aveva nulla. -Illuminami, come credi di potercela fare?-

Satori ampliò il suo ghigno, trasformandolo in una smorfia crudele. -Ice, perché mai dovrei rovinarti la sorpresa?! Solo un avvertimento, guardati le spalle.- Dicendo questo Uume sparì in un vortice di cristalli di ghiaccio, lasciando basito Hoshi.

L'Aokage sospirò e si lasciò cadere, trovandosi tra la neve fredda; senza pensarci si sdraiò, affondando la testa in quel piacevole gelo e cercando di riflettere. "Cos'avrà in mente quel cretino?" si domandò, sconsolato. Non l'avrebbe mai ammesso, ma un po' era preoccupato. Prese tra le mani un pugno di neve e la guardò lentamente filtrare tra le dita e tornare a coprire il suolo ghiacciato.

"Cosa devo fare?".


[...]


Erano già passati tre giorni dal breve incontro col suo nemico di sempre e non era più accaduto nulla. Aveva scelto di non parlarne né coi consiglieri né coi Daimyo, sperando ardentemente che si sarebbe rivelata la scelta più giusta: se avessero saputo di quella storia, probabilmente sarebbero andati su di giri.

Ebbe un inquietante senso di Deja-vù nel trovarsi di nuovo chino sulla sua scrivania a visionare e stilare noiosissimi documenti. "Quasi quasi glielo lascio sul serio il posto a Satori, così non dovrò più occuparmi della burocrazia del villaggio", si disse con un mezzo sorriso, senza prendere in vera considerazione il suo stesso pensiero. Come qualche sera prima, si sentì attirato da qualcosa che si muoveva fuori dal suo ufficio e, esattamente come la volta precedente, non ci pensò due volte prima di uscire ed andare a controllare.

Subito immaginò di trovarsi davanti Satori, col suo solito ghignò di strafottenza e pronto ad un vero combattimento. Non riuscì ad impedirsi di sentirsi sollevato nel constatare d'aver torto.

Una ragazza che non aveva mai visto gli si avvicinò. Non era della terra del ghiaccio, al villaggio nessuno aveva i capelli biondi.

-Il mio nome è Kureki Odeka. Sono qui per portarvi un messaggio- disse lei, senza una particolare intonazione nella voce.

Ice tentò un sorriso. -Qui fa piuttosto freddo, se vuoi possiamo parlarne dentro.-

Gli occhi della ragazza s'assottigliarono pericolosamente, riducendosi a fessure. -Non sono qui per fare amicizia, e qui fuori va benissimo. Mi manda Satori.-

-Oh- esordì Ice, mentre il suo sorriso crollava lentamente, "dannazione, possibile che le ragazze carine se le cucca tutte lui" pensò con risentimento. -Bene, Kureki san, cosa vi manda a dirmi Satori?- domandò, tramutando il tono da amichevole a glaciale.

Lei si stupì un po' di quel cambiamento radicale, ma riuscì a nascondere la sorpresa. -Vuole che io combatta contro di lei per saggiare le sue attuali capacità- rispose con lo stesso tono distaccato che aveva usato prima. Senza aggiungere altro portò la mano al fodero dei kunai.

-Mi spiace, ma non posso combattere contro una ragazza, non è nel mio stile- ribatté con convinzione, ma non riuscì a dire altro che la ragazza partì all'attacco.

Ice schivò abilmente i colpi e, durante un momento di distrazione di Kureki, si nascose su un albero.

"Cavolo... credo proprio che dovrò combattere" sospirò, estraendo dal fodero una katana di uno speciale ghiaccio incapace di sciogliersi. Saltò giù dal suo nascondiglio e guardò la ragazza, attendendo che fosse lei ad attaccare per prima.

Odeka non si fece attendere e partì subito contro di lui, portando avanti a sé il kunai. Ice bloccò con la katana il fendente dell'avversaria e le due lame continuarono a scontrarsi furiosamente e a ritmi serrati, finché non fu la stessa Kureki a prendere le distanze.

-Bene, così dovrebbe bastare- sussurrò la ragazza, schiudendo per la prima volta le labbra in un sorriso accennato. -Posso tranquillamente andare a riferire.-

-Scappi da me, Kureki?- ghignò Ice.

-Non darti troppe arie, Aokage, non sei il centro del mondo- rispose lei, smettendo il suo sorriso e saltando sul primo tetto, cercando di guadagnare una via di fuga.

-No che non scappi!- esclamò Ice partendo all'inseguimento. Era veloce, notò Hoshi, ma durante lo scontro era riuscito a ferirla alle gambe, quindi, oltre a lasciare delle traccie di sangue al suo passaggio, sicuramente si sarebbe stancata presto.

In poco tempo, come previsto da Ice, prese a rallentare e lui la raggiunse. La fermò contro un muro, cercando, comunque, di non farle male. -Cos'ha in mente Satori?- domandò senza preamboli.

-Te lo scordi che te lo dirò- sibilò lei sparendo sotto i suoi occhi.

"Kage bushin" pensò con rabbia. "Ho passato il tempo a combattere contro una copia! Maledizione!" si rimproverò.

Sospirò e si riavviò verso il palazzo dell'Aokage. "Maledette donne."



Note autore:

Salve, questa è la mia prima storia, per favore, siate clementi.

Dunque, per ora di Naruto c'è solo l'ambientazione, ma in futuro compariranno pure i personaggi.

Scritto a quattro mani con Lady_Nene.

Spero in molte recensioni^^.

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: Dragon Ice