“Anche questo può rimanere qui se vuoi”
Harry sorrise ed aprì gli occhi. Quel bacio dolce gli aveva scaldato il cuore. Lei si allontanò da lui lentamente, e lasciò che la guardasse: quegli occhi blu e quei capelli rossi l’avevano fatto impazzire. Da sempre.
“Ginny” disse lui con voce così sottile che fu difficile da udire “ti amo”
Gli occhi della rossa si riempirono di lacrime “anche io” singhiozzò.
Sapeva quello che voleva dirle. Sapeva che Voldemort era tornato e che lui la stava respingendo per questo. Desiderò ardentemente un posto, da soli, solo loro due lontani dal mondo circostante.  Improvvisamente sotto lo stupore degli occhi di Harry la stanza divenne completamente bianca, e poi un letto si materializzò dal nulla.
“Ginny...”
“Harry, per una volta. Una sola volta, lascia il mondo fuori da questa stanza”
Harry sospirò. Tutto ciò era così doloroso. Non voleva essere un ragazzo speciale, non voleva essere il sopravvissuto, non voleva frenare i suoi sentimenti per permettere alla ragazza che amava di sopravvivere.
Desiderò ardentemente che sua madre e suo padre fossero vivi, che si diplomasse e diventasse un Auror esperto, di sposare e amare la sua Ginny per la vita.
La voce della sua amata lo fece rilassare e la guardò con gli occhi del desiderio: la voleva la voleva ardentemente da quando aveva 15 anni. Per una volta, voleva amare senza aver paura.
La raggiunse e la baciò, con sempre più foga. Le mani di Ginny raggiunsero la sua camicia che cadde a terra, e poi gli sfilò la maglietta. Era tutto avvolto da una passione incontrollabile, da un desidero ardente.
Quando furono nudi Harry la adagiò sul letto che si era materializzato e la sovrastò senza pesarle. Per merlino, quanto la amava.
La baciò ancora e, troppo indeciso sul da farsi, le chiese ancora conferma “vado?”
Lei sorrise e annuì leggermente “fai piano però” gli ricordò “sei il mio primo”
Harry arrossì leggermente e lei rise di gusto “ti diverti, Ginny Weasley?”
Lei in tutta risposta gli posò un bacio sulla punta del naso.
“Ma cosa c’è, prescelto?” lo schernì lei ridendo ancora.
“Nemmeno io..” mormorò Harry non riuscendola a guardare negli occhi
La rossa alzò un sopracciglio “pensavo che tu e Cho…”
“No.” Disse prontamente Harry “Avevo te nella testa, non avrei mai..”
Lei lo bloccò con un bacio “meglio. Sarà ancora più speciale”
Harry sorrise e la penetrò piano, cercando di risultare quanto più disinvolto possibile.
Il ritmo e i respiri si fecero sempre più intensi, e raggiunsero l’apice insieme.
Quando ebbero finito, la ragazza appoggiò la testa al suo petto, disegnando cerchi sul suo petto.
“Ti amo”
“Anche io, Harry”
Lui sospirò e si alzò a sedere “deve finire qui, Ginny”
“Harry…”fece per protestare lei.
“No. Ci sarà una guerra. E’ tornato. Se i mangiamorte scoprissero che tu ed io…” lui si passò una mano nei capelli. “Non voglio neanche immaginare.”
A quel punto lo sguardo di Ginny si fece più rilassato, si alzò a sedere anch’essa e lo abbracci “ti aspetterò tutto il tempo che vorrai, il mio amore è sempre con te”
Harry si staccò da lei e le sorrise dolcemente. Quanto era bella. “Tornerò, è una promessa.”
“Saremo felici, Potter, ne sono sicura”
 
**
“Un maschio!”
“Si’, un maschio!”
Harry e Ginny stavano esultando. Avevano appena scoperto il sesso del loro bambino. La felicità che impregnava il salotto della loro casa era sublime. Era ossigeno per Harry.
Tutto era finito e finalmente poté tornare alla sua vita. Alla sua vera vita.
Baciò il pancione di Ginny “Ti amo” le disse “e amo questo bambino”
La rossa rise e gli passò una mano tra i capelli scuri “e io amo te”
Si stamparono un bacio veloce, poi Ginny tornò a guardare le ecografie magiche appoggiate sul tavolo.
“Saremo felici, Potter, ne sono sicura” ripeté lei
Lo guardò di lato e lo vide sorridere “avevi ragione Ginny, siamo felici.”