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Autore: Biblioteca    03/04/2020    1 recensioni
Su Yume Nikki si è scritto di tutto, esistono tante teorie.
Tutte, a modo loro, sono valide.
E se effettivamente ciascuna di loro contenesse un pizzico di verità?
Ecco un tentativo di conciliare tutto ciò che è stato scritto di questa storia.
Ecco il diario di Madotsuki prima che decidesse di chiudersi nella sua stanza. La sua vita scolastica e familiare, il suo rapporto con Poniko e con Masada, suo maestro di pianoforte. Il suo amore per i Maya, gli Aztechi e tutti gli altri popoli del sud america spesso riferiti nel gioco. E tutto il suo percorso fino alla drastica decisione di chiudersi in una stanza.
Genere: Drammatico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Madotsuki, Poniko, Sorpresa, Toriningen
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
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Madotsuki entrò nella stanza e rimase per qualche minuto sulla soglia ad osservarla: era molto più piccola di quella della vecchia casa. C’era la sua libreria, la scrivania con la lampada, il tappeto a motivi aztechi che aveva tanto voluto per il suo decimo compleanno, la televisione con la playstation due e un letto. Uno solo.
Il letto a castello ormai non serviva più.
In più aveva una finestra con una terrazza tutta per lei.
“Potremmo comprare dei cuscini, da mettere a terra, anche per quando ti siedi a giocare.” Disse sua madre alle sue spalle.
Madotsuki spalancò la finestra guardò fuori e respirò affondo. Stavano molto in alto, in quel palazzo.
“E poi dobbiamo ricomprare la bici.”
Sua madre era entrata in camera.
Madotsuki si girò e annuì.
“Ho visto un centro commerciale bellissimo, papà ci porta domani. E poi dobbiamo andare a vedere la tua scuola.”
Madotsuki rimase muta, ma andò a sedersi sul letto e si strinse le ginocchia al petto.
L’ultima cosa a cui voleva pensare era la scuola.
“Madotsuki lo capisco, è difficile ma pensa che comunque devi solo fare l’ultimo anno delle medie. Poi andrai al liceo e vedrai che le cose andranno meglio. Farai nuovi amici, imparerai nuove cose e questo tempo tra qualche anno ti sembrerà già lontanissimo.”
Madotsuki non ne era convinta ma annuì.
“Su, ti porto le valige con i vestiti, ti metti qualcosa di carino e usciamo. D’accordo?”
 

(Nota al lettore: cari lettori e care lettrici, buongiorno! Ho giocato a Yume Nikki molto tempo fa e ho letto le teorie a riguardo molte e molte volte. Ho ragionato a lungo sui possibili significati del gioco e sulle possibili implicazioni che ogni cosa (oggetti, sfondi, personaggi, effetti) può avere. E alla fine ho pensato di scrivere una storia partendo proprio da queste teorie ma raccontando il “prima”. Prima che Madotsuki si chiudesse nella sua stanza e iniziasse a raccontare i suoi sogni in un diario. La storia sarà così divisa: ogni capitolo partirà da qualcosa all’interno del gioco e ne porterà il titolo. Potrà essere unico o diviso in parti. E narrerà qualcosa della protagonista, dall’intimo alla superficie. Sarà il mio modo di ricostruire questa oscura storia passo dopo passo, fino al momento dell’auto segregazione. Alla fine in una nota autore fornirò le mie spiegazioni. Spero davvero abbiate piacere a seguirmi!)
  
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