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Autore: Hikari_1997    03/04/2020    0 recensioni
Nella valle protetta da generazioni dal clan Haruno, vi è un millenario albero di ciliegio, il rosa dei suoi petali riflesso ogni giorno nelle acque del lago che gli fornisce linfa vitale.
Ogni equinozio di primavera un piccolo e fragile bocciolo fiorisce a rimpiazzare quello sfiorito in autunno
Se il giorno 21 marzo la nuova vita nata sul ciliegio verrà distrutta, allora anche il mondo ne subirà le conseguenze.
Crossover tra Naruto, Inuyasha e Detective Conan
Genere: Avventura, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha | Coppie: Hinata/Naruto, Sai/Ino, Sasuke/Sakura, Shikamaru/Temari
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza | Contesto: Nessun contesto
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Naraku era rimasto basito nell’osservare delle fiammate di colore blu divampare dal corpo di Naruto.

Si muovevano in circolo, velocemente, espandendosi attorno alla sua figura.

Il fuoco fatuo arrivò a Sakura e Hinata, sciogliendo la loro prigione come ghiaccio sotto il sole estivo, senza ferirle.

Hinata tossì piano cercando di alzarsi con l’ausilio dei gomiti, mentre Sakura giaceva ancora svenuta appoggiata al tronco dell’albero.

I cristallini occhi di Hinata guardarono Naruto –Ce l’hai fatta- pensò lei vedendolo ritirare il fuoco.

-Naraku, ascoltami bene; io non permetterò mai né a te, né a nessun altro membro dell’Akatsuki di torcere un solo capello alle persone a me care, le proteggerò con tutte le mie forze-

Hinata arrossì leggermente al suono di quelle parole.

Naraku era rimasto impietrito, non avrebbe mai immaginato che risvegliasse l’ultimo fuoco fatuo.

Solo un Kitsune su 100 ci riusciva, come faceva lui, un semplice demone di 5 code a possedere una tale forza? Come?

Aveva riconosciuto perfettamente l’aura apparsa intorno a Naruto poco prima di scagliare de fiammate, era quella della personificazione demoniaca dei demoni volpe, Kurama.

Il fatto che persino lui aveva approvato e riconosciuto la forza di quel moccioso, lo infastidiva.

Era una cosa allarmante per l’Akatsuki.

Spiegò le ali avvicinandosi a Sakura –Devo portarla immediatamente a Kaguya, non c’è tempo da perdere-

-No!! – Urlò Naruto avvicinandosi, ma si bloccò.

Una strana aura era apparsa intorno alla ragazza che, lentamente, stava aprendo gli occhi.

Naraku allungò una mano verso Sakura, ma si fermò, bianco come un cencio, nell’intravedere gli occhi verdi della miiko segnati da tre spirali nere.

-No non può essere, non è possibile-

Fu costretto a ritrarsi quando, a contatto con la sua aura, dal corpo della ragazza si sprigionarono scariche elettriche potentissime.

Naruto sgranò incredulo gli occhi a quella vista, ghignò all’udire un gracchiare di falchi … quel potere lo avrebbe riconosciuto tra mille altri.

Un fulmine colpì l’albero dietro la giovane Haruno, i presenti furono costretti a chiudere gli occhi a causa di un’ingente quantità di polvere sollevata dopo l’attacco.

Quando le nuvole grigiastre si diradarono intravidero una scena che mai, avrebbero scordato.

Accanto ai resti bruciati dell’albero era apparso Sasuke, accucciato a terra, Chidori sguainata; gli occhi rossi parevamo fameliche fiamme capaci di divorare l’anima, l’aura demoniaca al massimo, causando piccoli movimenti d’aria intorno a lui, i muscoli ancora contratti a causa della fatica, deducibile anche dalle goccioline di sudore che solcavano la pelle del collo giù fino al petto per poi sparire dietro lo scuro tessuto del kimono.

I capelli corvini spettinati, le sopracciglia corrucciate e la mascella digrignata, le ali erano leggermente piegate a circoli, quella destra ospitava il corpo di Sakura, occhi socchiusi con le manifestazioni demoniache dello Sharingan impresse sulle iridi.

La dondolava come una culla, spingendola a sedersi sul ginocchio piegato del Tengu.

Ancora stordita scivolò dolcemente contro il demone, la testa rotolò di lato mentre le labbra socchiuse sfioravano la diafana pelle di Sasuke.

-Tz, ci si rivede a quanto pare- commentò Naraku.

-Maledetto bastardo, come hai osato farle questo- ringhiò non cercando di nascondere l’irritazione e lo sguardo assetato di vendetta che segnava i suoi occhi sanguigni.

-Ohi Teme! Tu e il tuo tempismo! Guarda che anche Hinata è ferita- sbraitò Naruto non accorgendosi dell’espressione imbarazzata apparsa sul volto della giovane Hyuga.

-Non ho voglia di litigare con te testa quadra, in questo momento sento Chidori fremere di affondare la sua lama nella carne di questo traditore bastardo- bofonchiò lui a denti stretti.

Tsunade era allibita, non capiva cosa stava succedendo.

Lo sguardo del Tengu era fisso sulla preda, sentiva l’aura demoniaca scorrergli nelle vene, pulsava e fremeva di essere liberata.

-Sasuke-kun-

Le pupille si dilatarono un secondo, per poi spostarsi sulla figura tremante di Sakura.

Seduta sulla sua coscia ancora stretta nel mantello nero di famiglia, percepiva il suo fiato debole scaldargli la pelle, gli occhi umidi con l’impronta del suo clan impressa sulle iridi.

–Ben tornato-

Un leggero sorriso si manifestò sul volto della giovane.

-Ah- fu la concisa risposta; breve come suo solito, ma sincera –Ora stai ferma; fidati, ti tirerò fuori da questa situazione-

Lei annuì appoggiando il capo nell’incavo del suo collo, Sasuke strinse la presa sull’impugnatura di Chidori espandendo ancora di più la sua aura demoniaca.

La giovane Miiko sentì una scossa percorrerle il corpo, naturale reazione alla vicinanza di quella forza opposta, il suo chakra avvolse il corpo di entrambi e, lentamente allungò la mano verso il polso sinistro del giovane.

Sasuke se ne accorse avvicinando l’arto verso la ragazza.

Dalla lama di Chidori partirono scariche elettriche infuse di chakra; energia demoniaca e spirituale unite, forze all’opposto che, con un unico attacco si scagliarono verso Naraku.

Il Tengu volò via, restando però colpito ad un piede.

-Aaahhhh-

L’eco di quell’urlo si udì in tutta la vallata.

Quando i fulmini scomparvero, di Naraku, non vi era più traccia.

Kakashi, Hinata, Tsunade e Naruto erano ancora fermi e per poco gli occhi non balzavano fuori dalle cavità oculari talmente erano sorpresi.

Quei due erano riusciti a creare un attacco combinato e, cosa ancora più sorprendente, le loro energie non avevano inferto il minimo graffio al corpo del compagno.

Sasuke è un demone.

Sakura è una miiko.

I loro poteri sono agli opposti, eppure la vicinanza delle loro aure non aveva arrecato nessun danno.

Hinata si alzò dolorante venendo aiutata da Kakashi, mentre Naruto e Tsunade correvano verso lo strano duo.

Sakura strinse gli occhi sentendo di nuovo il mal di testa avvertito da dopo pranzo.

-Ehi- sentì la mano di Sasuke alzarle in mento in direzione del suo viso.

La ragazza poté nuovamente specchiarsi nel caldo rosso dei suoi occhi.

-Il segno dello Sharingan è scomparso, ora è meglio se regolarizzi il chakra-

Lei sbatté confusa le palpebre … cosa c’entrava con lei lo Sharingan?

-Sakura-

La ragazza notò Ran correre verso di loro insieme a Shinichi, Shiho e Akai.

-Cosa- cosa ci fate voi qui? – domandò ancora frastornata.

-Abbiamo visto Sasuke volare sopra le nostre teste all’accampamento- spiegò la giovane Mori –così abbiamo seguito la direzione del suo volo-

-Non è stato facile trovarvi- disse Akai.

-Bene, ora però ci devi spiegare qualche cosa Sasuke … perché il simbolo dello Sharingan è apparso sugli occhi di Sakura? – chiese Tsunade.

Lui sospirò sentendo lo sguardo dei presenti, Sakura compresa, addosso a sé.

-Shiho- disse lui –Ti ricordi quando mio fratello aveva accennato passati legami tra il mio clan e quello di Sakura? –

-Oh- disse lei –Ti riferisci alla parte dell’aiuto per l’equilibrio di Konoha o a quella sui matrimoni combinati? –

-A entrambe- disse lui non accorgendosi del vermiglio colore apparso sulle gote di Sakura.

-Questo succedeva più di 500 anni fa, quando non era ancora scoppiata la 4° guerra- disse Tsunade.

-Sia come sia- tagliò corto lui –sta di fatto che anche in passato molte volte il nostro clan ha controllato dei membri degli Haruno grazie al potere dello Sharingan-

-Aspetta- si allarmò Tsunade –Non mi dire che Itachi-

Sasuke annuì –Sakura, la visione alla quale ti ha sottoposto mio fratello al tuo arrivo alla nostra montagna, era un modo per creare un legame con te- spiegò –In questo modo, grazie alla forza dello Sharingan, il mio potere demoniaco non ti ferirà, stessa cosa vale per il tuo chakra su di me-

-Ma scusa- si intromise Naruto con le braccia incrociate sul petto –La visione gliel’ha trasmessa Itachi non tu-

-Si, ma poco fa mio fratello ha sottoposto anche me ad una visione e poi, essendo fratelli, il nostro legame sanguigno facilita di gran lunga le cose- continuò a spiegare Sasuke.

-Quindi per riassumere- disse a quel punto Shinichi –Itachi ha usufruito il potere dello Sharingan per legare le energie di Sakura e Sasuke, in modo di creare attacchi combinati senza il rischio di ferirsi a vicenda? –

-Qualcosa del genere- sospirò Tsunade toccandosi le tempie doloranti.

-In poche parole- disse a quel punto Naruto –Vi ha uniti a vita-

-Ah- annuì Sasuke.

Sebbene ancora frastornata Sakura seguiva ogni parola concentrata mentre il suo viso assumeva tutte le sfumature di rosso presenti al mondo.

-Beh questo spiegherebbe perché Itachi vi ha ipnotizzato, e la comparsa dello Sharingan sulle iridi di Sakura- rifletté Kakashi non riuscendo a nascondere un sorrisetto divertito.

–certo che voi Uchiha non riuscite mai ad affrontare un problema normalmente- commentò Naruto avvicinandosi a Hinata.

-Io ti devo ringraziare nuovamente Hinata- disse a quel punto il Kitsune facendo restare di stucco i presenti.

-Hai messo in pericolo la tua vita per farmi da scudo … grazie per avermi protetto Hinata-chan-

Il Kitsune le sorrise, rimanendo confuso quando la giovane Miiko gli diede le spalle.

-Uh, qualcosa non va? –

-No Naruto-Kun- biascicò lei con le mani che coprivano il suo imbarazzato volto –Sono ancora debole per l’attacco di Naraku e … -

-E? – Incalzò lui.

Lei si voltò leggermente ancora rossa in viso –Grazie anche a te per … per avermi salvata-

Naruto sgranò gli occhi per poi sorridere dicendo –Di nulla Hinata-chan! È stato una vera sorpresa per me liberare il fuoco blu-

-TU COSA? – esclamò incredula Shiho.

-Si, è successo poco fa, e a questo proposito è da allora che sento delle forti fitte allo stomaco- disse lui toccando la parte dolorante.

-Fammi controllare, magari le fiamme ti hanno leso la cute, se era il tuo primo attacco non è da escludere- disse Tsunade.

Fu così che, scostato il tessuto del kimono, tutti i presenti rimasero a bocca aperta nel vedere il circolo di ideogrammi e simboli impressi in un fiammante colore attorno all’ombelico di Naruto.

Shiho si coprì la bocca ancora incredula, mentre tutti i presenti sgranarono gli occhi, indicando tra mormorii e frasi piene di stupore, il simbolo sull’addome del giovane Kitsune.

-Sasuke che succede? – domandò Sakura, unica all’oscuro di tutto, restando sorpresa che perfino il Tengu aveva abbandonato la sua solita maschera di indifferenza nei confronti dell’amico.

-Sakura-chan-

Disse a quel punto Naruto, con gli occhi tremanti fissi sul suo stomaco.

-Credo di essere diventato capo del clan Uzumaki-

   
 
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