Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones
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Autore: MsLucry94    04/04/2020    0 recensioni
Albion e Onore sono il nome di una daga e una spada donate a una bambina dorniana con i capelli argentati e gli occhi viola da parte di due padrini speciali: Lewyn Martel e Arthur Dayne
Questa storia parlerà di Game of thrones da prima della Ribellione di Robert alla fine della serie ma dal un punto di vista diverso. Quello di una bambina.
Si vedranno tutti gli avvenimenti principali e spero che possa piacere
Genere: Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Oggi le tende degli zii sono di più. Anche zio Arthur e papà hanno montato la loro. Non so se sono contenta oppure no, ma almeno inizia il divertimento. Questo torneo è abbastanza noioso e i cavalieri che hanno giostrato fino ad ora non sono stati un granché. Ieri sera alla fine non mi hanno fatto scendere per il banchetto e quindi non ho assistito a tutta la discussione nata intorno al cavaliere misterioso, ma me l’hanno raccontata e adesso sono curiosa. Ieri, almeno all’inizio mi è rimasto anche simpatico, ma poi ho visto gli zii diventare nervosi per la sua presenza e quindi non mi è più così simpatico. Questa mattina siamo tutti sulle tribune, le giostre iniziano ad essere più scaglionate e quindi i cavalieri sanno perfettamente con chi e quando devono combattere e questo ha reso inutile restare una giornata intera nella tenda ad aspettare un incontro. Le tende sono montate per l’occasione, ma sono quasi tutte vuote. Si riempiono solo quelle di chi combatte o nella mattina o nel pomeriggio. Oggi sono contenta, sono ben in tre gli zii a giostrare, tutti quanti nel pomeriggio. Questa mattina doveva toccare a zio Gerold ma alla fine ha rinunciato, come ha rinunciato a presentarsi nel torneo. Non arriva nessuno. È da parecchio che questo cavaliere è atteso, ma ancora non si è presentato. Nessuno ne sa la ragione, ma il re si sta spazientendo. Già sospetta non si sa cosa su questo cavaliere e il fatto che non si presenti dopo quello che ha ordinato ieri sera lo fa diventare ancora più sospettoso. Ieri sera ne ha ordinato l’arresto e molto probabilmente la sua successiva morte e il fatto che oggi non si presenti forse vuol dire che egli ieri sera era presente nella sala del banchetto. Sembra l’unica soluzione, anche se in quella sala erano presenti solo i lord dei Setti Regni, cosa che dovrebbe significare, anche se in modo poco credibile, che questo cavaliere sia uno di loro. Ma come potrebbe essere possibile? Tutti loro sono cavalieri e quindi già di diritto autorizzati a partecipare alle giostre, perché presentarsi in una veste del genere quindi? Non avrebbe senso. Ma per quale altra ragione non dovrebbe farsi vedere se non perché è venuto a sapere di quello che il re ha intenzione di fargli? Nessuno ha una risposta a questa domanda e la cosa inizia a rendere tutti nervosi. Il re manifesta il nervosismo in maniera evidente a tutti, ma, per chi conosce bene il principe, vede benissimo che anche lui è nervoso. Ha una posizione troppo rigida e una maschera di granito al posto del volto. I suoi occhi spaziano per tutti gli spalti come se stesse cercando qualcuno o qualcosa ma senza mai trovare niente. Solo la principessa Elia e le bambine sono tranquille. Per fortuna questo torneo inizia ad essere meno caotico dopo i primi due giorni di giostre e anche la piccola Nymeria stamattina può stare tranquilla sulle tribune. Ieri poteva dire quanto le pareva che il suo malessere fosse una finta, ma era veramente molto pallida. Spesso ci dimentichiamo che ha solo cinque anni e questo non va bene. Era fin troppo impaziente di avere questo compito, e la cosa ci fa piacere a tutti, ma dobbiamo anche ricordarci che è solo una bambina piccola. Sorrido passando una mano sul pugnale che porto alla cintura. Nymeria ancora non lo sa, ma presto questo sarà suo. Al compimento degli otto anni, come da tradizione Martell. Lo sto portando io solo perché, un pugnale donato, soprattutto se di acciaio di Valyria, non può essere nuovo. Non sarebbe un vero dono, non porterebbe fortuna. Di solito non credo in queste cose, ma quella del pugnale è una tradizione che mi ha spiegato Lewyn. È una loro vecchia tradizione. Il padrino, o colui di cui il bambino poi diventerà lo scudiero, regala la prima vera arma al bambino all’età di otto anni, quando di solito il bambino viene preso come paggio nella casa del suo nuovo tutore, e questa prima vera arma, il pugnale, non può essere un’arma nuova, ma deve essere stata usata dal padrino per un certo tempo. Solo al compimento dei dieci anni al bambino verrà fatto dono della sua prima vera spada, questa volta da parte del padre, e questa di solito per tradizione è una spada forgiata di nuovo, a meno di casi molto particolari. Nymeria è uno di questi casi molto particolari. Il pugnale in realtà non è mio, ma di Rhaegar che lo ha dato a me perché lo portassi per questi due anni che mancano al compimento degli otto di Nymeria. Nessuno sa nulla di questo pugnale e nessuno lo sta cercando, nonostante la sua importanza. Non si può certo definire bello, ma visto che è in acciaio di Valyria, deve essere estremamente costoso e importante. In realtà Rhaegar l’ha trovato semisepolto dentro una delle innumerevoli sale della Fortezza Rossa e l’ha preso per semplice curiosità. Da allora sono passati quasi sei anni e nessuno ne ha mai fatto parola. Rhaegar non l’ha mai usato perché non ci si trovava con l’impugnatura e per come è fatto e l’ha lasciato nelle sue stanze per tutto il tempo dimenticato. L’ha ritirato fuori solo una sera, parlando con me e Lewyn a Roccia del Drago. Io non sapevo neanche che il principe conoscesse questa tradizione, ma ci ha fatto entrambi molto felici. La spada è ancora più misteriosa. È anche questa in acciaio di Valyria ed è in possesso della mia famiglia da non si sa quanto tempo. È una lama più sottile e piccola rispetto alle normali spade e quindi poco adatta ad un uomo, per questo è rimasta inutilizzata per tutti questi anni. Casa Dayne ha già una sua spada ancestrale di famiglia, Alba, e quindi è sempre stato strano la presenza di quella spada. Nessuno sa da dove viene e neanche da quanto tempo esattamente sia in nostro possesso. Non l’ha mai usata nessuno di noi ed è rimasta nella sala del tesoro da quando chiunque ne ha ricordo. Lewyn avrebbe voluto seguire la tradizione e far fare una spada nuova a Nymeria, forgiata a Lancia del Sole, ma poi abbiamo pensato che quella fosse adatta per la sua forma. E l’acciaio di Valyria la rende una spada molto leggera. Niente sarebbe stato più adatto. Lewyn avrebbe voluto che la spada fosse della sua famiglia, per mantenere la tradizione, ma alla fine si è deciso che questa fosse la decisione migliore. Il re ha finito di spazientirsi e ha mandato mezza guardia reale con il principe in persona a cercare il cavaliere misterioso. E il suo ordine è terribile. Non solo dobbiamo trovarlo, ma anche portarlo a tutti i costi da lui, vivo. Nessuno di noi ha dubbi su cosa possa succedere a quell’uomo una volta davanti al re, ma il suo ordine è perentorio e non ci sono scappatoie dal nostro compito. Nymeria ci guarda spaventata andare via. Si vede che ha le lacrime agli occhi, ma ha anche una compostezza incredibile. Non una lacrima esce dai suoi occhi, ma è spaventatissima. Non è mai riuscita a vederci partire per delle missioni, sempre spaventata che ci possa succedere qualcosa. Quando sono successi i casini con la banda del Bosco del Re, la piccola è stata malissimo finché Arthur non è tornato sano e salvo. Il parco degli dei, certo, quale posto migliore per nascondersi di quello. Un parco vastissimo, mezzo incolto e in parte poco accessibile per quanto folta è la vegetazione. Non abbiamo avuto molti dubbi su dove andare a cercare il cavaliere misterioso, soprattutto per il suo simbolo. - Perché dovrebbe nascondersi proprio qui? – Oswell non è molto convinto, anche per l’enorme distesa di alberi che abbiamo davanti. - Ha come simbolo un albero diga, e al centro di ogni parco degli dei si trova un albero diga, compreso questo. – - Sì, certo, ma questo parco è enorme, non lo troveremo mai. – - Non essere pessimista, lo troveremo. – - Forse sarebbe meglio non trovarlo proprio. – - Lo so, lo penso pure io, ma gli ordini sono ordini, non possiamo far altro che obbedire, e lo sai. – - Sì, sì, lo so, ma non mi piace. – Non mi piace neanche a me, ma non ci possiamo fare nulla. Il principe è silenzioso, anche più del solito, ma neanche lui può fare nulla, almeno per ora. Quando diventerà re, tutto questo cambierà. Nessuno di noi ha dubbi su questo, ma ancora è presto. - Eccolo! – Non faccio in tempo ad accorgermi di qualcuno a cavallo nel mezzo degli alberi che questo fugge. - Maledizione! – Dannazione, è pure veloce. Non porta l’armatura ed è ancora più difficile vederlo. Rischiamo di perderlo in mezzo agli alberi. E noi siamo fin troppo visibili. Ci vedrà arrivare da leghe di distanza. Le armature bianche sono belle ma poco utili in questo caso, ci si vede da lontano come fari. Neanche il principe è esattamente nascosto. La sua armatura è nera e quindi meno visibile, ma il suo cavallo è bianco. - Dividetevi. Lewyn, a destra, Oswell a sinistra. Cercate di arrivargli davanti e tagliargli la strada, ma state attenti. – “State attenti.” Alzo gli occhi al cielo, Rhaegar è sempre lo stesso. Nonostante siamo noi la sua guardia, non riesce proprio a non preoccuparsi per noi. Non dovremmo stare attenti per noi, ma stare attenti che non gli succeda nulla. Glielo abbiamo ripetuto tutti quanti non so più quante volte, ma lui nulla, si preoccupa comunque. Le ramanzine che si è preso dal Lord Comandante per il suo atteggiamento sono epiche e fanno ancora sorridere tutti quanti. Eccolo! Siamo riusciti a circondarlo. Finalmente. È stata una caccia lunga e estenuante. Quel cavaliere è dannatamente bravo a cavalcare e noi siamo anche fin troppo visibili. Ma non è possibile. Non è un cavaliere… - Mia signora, cosa ci fate qui e perché stavate scappando? – Una donna… e sono sicuro di averla già vista da qualche parte, nel salone delle feste e probabilmente anche sugli spalti nel torneo. Deve essere per forza una nobile, anche se non è vestita proprio come tale, ed è una bambina. Non può avere più di quattordici quindici anni al massimo. Ma siamo sicuri che sia lei, ha ancora lo scudo in mano. Ci siamo tutti immobilizzati. Non ci saremmo mai aspettati una cosa del genere. Ci aspettavamo di trovare un cavaliere… certo anche noi avevamo pensato che fosse molto giovane, ma non certo così giovane e non di certo una ragazzina spaventata. Perché è più che evidente che sia spaventata a morte. È pallida come un morto e continua a guardare tutti noi con occhi sbarrati. Questa non ci voleva, adesso come facciamo a riportarla davanti al re. Ci siamo proprio messi in una brutta situazione. - Mia signora, rispondi alla mia domanda, per favore. – - Non so cosa pensate, ma io non ho fatto nulla di male. – Cavoli, certo che ci vuole un bel coraggio ad affermare una cosa del genere, soprattutto con lo scudo che ancora porta. - Vi siete iscritta sotto falso nome ad un torneo mentendo anche se non siete un cavaliere. E siete scappata davanti al principe e alla guardia reale. Mi dovete almeno una spiegazione valida per le vostre azioni. – Il principe ha provato a metterla sulla diplomazia, cercando di stemperare la situazione critica. - Non ho fatto nulla di male e avevo le mie buone ragioni. – - Sareste così gentile da dirmele, così da evitare spiacevoli situazioni, per voi e per la vostra famiglia. – La vedo rabbrividire, forse consapevole di aver messo in pericolo la sua famiglia. - Dovevo dare una lezione agli scudieri di quei cavalieri e la mia famiglia non centra nulla con questa storia, lasciatela fuori! – Cero che la ragazza ha fegato, non posso negarlo. L’ultima frase l’ha praticamente urlata in faccia al principe, senza ritegno. - Nobile proposito, non posso negarlo, ma ho bisogno di altri dettagli e magari anche del vostro nome. – - L’altra sera tre scudieri hanno attaccato un alfiere di mio padre senza alcun motivo. Io l’ho difeso mettendoli in fuga e poi quella sera, al banchetto, li ho riconosciuti e ho deciso che avevano bisogno di una lezione e quale migliore di quella che gli ho fatto dare dai loro cavalieri dopo che sono stati sconfitti? – - Posso comprendere le vostre motivazioni, ma dovevate lasciare a un cavaliere questo compito. Voi siete una donna. – - Questo non significa che non sappia combattere. – Donna audace, non c’è che dire, e ancora non ci ha detto come si chiama. - Mia signora, non mi avete ancora detto il vostro nome. – - Avete appena minacciato la mia famiglia! Loro non c’entrano niente in tutto questo! Lasciateli fuori! – Adesso è uscito il vero panico nella sua voce. - Mia signora non voglio far nulla né a voi né alla vostra famiglia, voglio solo conoscere il vostro nome. – Aggrotto la fronte, questa è nuova! - Lyanna Stark. – È solo un sussurro, ma sentiamo tutti. Stark, quindi è la figlia del lord protettore del nord. - Molto bene, lady Lyanna. Adesso datemi quello scudo, per favore. – Siamo tutti sorpresi, compresa la ragazza. Ma cosa pensa di fare con lo scudo. - Molto bene, potete andare. – Non so adesso chi è più sorpreso se noi o la ragazza, ma lei parte di corsa verso l’uscita del parco degli dei senza più aggiungere neanche una parola. - Bene. – Non dice più neanche una parola e inizia a incamminarsi anche il principe verso l’uscita. - Come bene, Rhaegar, e adesso cosa facciamo con il re? Ci chiederà cos’è successo qui! – - E noi gli diremo che abbiamo trovato solo lo scudo appeso a un ramo di un albero. In fondo non abbiamo trovato nessun cavaliere, solo una fanciulla sola in un bosco. – Non mi convince, ma in fondo ha ragione. Quella ragazza era più spaventata dalla possibilità che succedesse qualcosa alla sua famiglia che succedesse qualcosa a lei stessa. Ha detto il suo nome solo quando è stata sicura che il principe non facesse del male anche ai suoi familiari. Incredibile, come la storia che ci ha raccontato, ma in fondo è credibile. Non conosco per nulla il suo carattere e quindi non posso giudicare, ma mi sembra molto probabile che abbia agito in quella maniera sconsiderata solo per proteggere un alfiere del padre. Vedo Rhaegar molto pensieroso e non nascondo un sorrisetto. Non sono un mezzo pervertito come Arthur, ma so riconoscere quando una persona è attratta da un'altra ed è quello che è successo tra quei due. Non ci sono dubbi e sono contento. Per quanto Rhaegar sia sposato con mia nipote, vedo benissimo che il loro matrimonio non è felice come fanno sembrare. Nessuno dei due è innamorato dell’altro e questo causa infelicità in entrambi.
   
 
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